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Autore: alaskha    29/01/2014    5 recensioni
In quel preciso istante sentii un bracco avvolgermi le spalle: il profumo era inconfondibile, ed il tono di voce suadente al naturale, lo era ancora di più.
“Malik, che diavolo vuoi?” ringhiai, sottovoce.
“Fingi entusiasmo – sussurrò lui tra i denti, mentre sorrideva falsamente – adesso sorridi e saluta con la mano”
Seguii il suo consiglio, stretta dalla morsa del diavolo.
“Ciao amore, ci vediamo presto” disse Perrie al suo dannatissimo baby Zayn.
“Ciao piccola” lui le mandò un bacio volante, ed io faticai a reprimere quei fastidiosi conati di vomito che mi colpivano ogni qual volta manifestassero il loro amore.
“Restate vivi!” urlò Perrie, mentre l’autobus si allontanava.
Io e Zayn continuammo a salutare con la mano, sorridendo come due idioti, abbracciati.
“Ok, adesso togliti”
Lottai contro di lui, cercando di divincolarmi dalla sua presa, ma lui premette ancora di più con il braccio sulla mia spalla.
“Tu non vai da nessuna parte” sussurrò lui, sulle mie labbra.
“Malik, levati, invadi il mio spazio vitale”
“Adesso ascoltami attentamente – non aveva intenzione di allontanarsi – ho giurato a Perrie che ci avrei provato, ad andare d’accordo con te”
“D’accordo, provaci” dissi stringendomi nelle spalle.
“Certo, ma tu dovrai collaborare”
“Costringimi”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Long live all the magic we made
Chapter six - Try


 
“Non mi lasciare”
Forse il mio tono era esageratamente melodrammatico, ma non poteva lasciarmi così, non poteva e basta.
“Zafira, non fare la melodrammatica – appunto – ci vedremo tra meno di un mese e in più, ti lascio in buone mani”
“Non fare la mammina, Perrie” la rimproverai, mentre si sistemava il cappotto sulle spalle.
Ravvivò i capelli biondi, guardandomi.
“Ti troverai bene con i ragazzi, ne sono convinta”
“Certo, saranno un amore quei quattro”
Perrie roteò gli occhi al cielo, sbuffando.
“Sono stanca dei vostri continui litigi, questa convivenza non potrà farvi che bene, vedrai”
Come no Perrie, come no. Preferivo comunque lasciarla nella sua convinzione: era così carina mentre riponeva in noi completa fiducia.
“Siamo pronte Perrie, manchi solo tu”
Leigh – Anne si sporgeva dal finestrino del loro autobus, che le avrebbe scarrozzate in giro per l’Inghilterra, per il loro fantastico DNA Tour che, grazie alla mia migliore amica, mi sarei persa.
Perrie mi guardò, sorridendo.
“Non sai che darei per seguirti nel Take me home tour”
“Sul serio?”
Lei annuì “Starei con te, starei con Zayn e ci divertiremmo da morire ma..”
“Ma hai le Little Mix, lo so – sospirai – promettimi solo una cosa”
“No Zafira, non lascerò Zayn in pubblico – disse – e nemmeno in privato” concluse poi, pensandoci.
“No, idiota, non intendevo nulla del genere”
“E allora cosa?” chiese Perrie curiosa.
“Un concerto, un solo concerto del DNA tour dal backstage” le chiesi, quasi supplicante.
Le labbra di Perrie si aprirono in un bel sorriso, mentre le sue braccia si apprestavano a stringermi forte.
“Tutti quelli che vuoi, piccola”
“Davvero? Beh, faccio ancora in tempo a venire con voi..”
Feci per salire sul loro autobus firmato Little Mix, quando la sua mano mi strattonò per il braccio, riportandomi affianco a lei.
“Il Take me home Tour ti reclama, Lopez” scherzò lei, ridendo e salendo il primo gradino dell’autobus.
Io sbuffai, mentre la testa rossa di Jade sbucava da uno dei finestrini.
“Ehi Valencia, non vediamo l’ora di ospitarti al DNA Tour”
“Sarei potuta partire con voi, Thirlwall – dissi, risentita – ma Perrie vuole a tutti i costi che vada con i ragazzi”
“Ti divertirai” disse Jesy.
In quel preciso istante sentii un bracco avvolgermi le spalle: il profumo era inconfondibile, ed il tono di voce suadente al naturale, lo era ancora di più.
“Oh, ma certo che si divertirà”
“Malik, che diavolo vuoi?” ringhiai, sottovoce.
“Fingi entusiasmo – sussurrò lui tra i denti, mentre sorrideva falsamente – adesso sorridi e saluta con la mano”
Seguii il suo consiglio, stretta dalla morsa del diavolo.
“Ciao amore, ci vediamo presto” disse Perrie al suo dannatissimo baby Zayn.
“Ciao piccola” lui le mandò un bacio volante, ed io faticai a reprimere quei fastidiosi conati di vomito che mi colpivano ogni qual volta manifestassero il loro amore.
“Restate vivi!” urlò Perrie, mentre l’autobus si allontanava.
Io e Zayn continuammo a salutare con la mano, sorridendo come due idioti, abbracciati.
“Ok, adesso togliti”
Lottai contro di lui, cercando di divincolarmi dalla sua presa, ma lui premette ancora di più con il braccio sulla mia spalla.
“Tu non vai da nessuna parte” sussurrò lui, sulle mie labbra.
“Malik, levati, invadi il mio spazio vitale”
“Adesso ascoltami attentamente – non aveva intenzione di allontanarsi – ho giurato a Perrie che ci avrei provato, ad andare d’accordo con te”
“D’accordo, provaci” dissi stringendomi nelle spalle.
“Certo, ma tu dovrai collaborare”
“Costringimi”
“Non provocarmi, Valencia”
“E tu togli immediatamente quel braccio, Bradford, o giuro che te lo spezzo”
Ci saremmo probabilmente presi a pugni, se colui che chiamo “Il mio eroe” non si fosse materializzato davanti a noi: con una camminata da superstar, jeans super stretti neri, scarpe eleganti in totale disaccordo con la sua canottiera grigia e dei Rayban scuri calati sugli occhi verdi, troppo belli per essere oscurati.
“Voi due, fossi in voi ascolterei Perrie, rimanete vivi”
“Styles, che ci fai qui?” chiese Zayn, camminando verso di lui, ancora del tutto arpionato alle mie spalle.
“Vi sono venuto a prendere, muovetevi, Louis aspetta in macchina”
Harry era così, sbrigativo e totalmente persuasivo, del tutto sicuro di sé: amavo il suo carattere e, beh sì, amavo lui.
Lui si girò, per raggiungere la sua Range Rover, mentre io e Malik lo seguivamo.
“Ah – si voltò verso di noi, Harry – e se non volete che i giornali parlino ancora di voi, io mi comporterei in maniera meno compromettente, amici”
Harry ammiccò al braccio di Zayn intorno alle mie spalle, che quest’ultimo tolse subito, anche leggermente a disagio: miracolo! Zayn Malik non era mai a disagio, MAI.
“Oh, ben trovati, sei pronta Zafira?”
La voce di Louis mi accolse appena entrai nella Range Rover, accanto ad Harry sui sedili posteriori, mentre Zayn  sbatteva la portiera del passeggero.
“Per cosa? Credevo mi portaste a casa” dissi, tranquilla.
“Io parlavo del Tour, sei pronta ad un anno di noi?”.
 
“Grazie Lou, ci vediamo domani?”
Louis sorrise, imitando un saluto al generale.
“Vuoi compagnia, per caso?” disse Harry, mentre aprivo la portiera.
Io mi strinsi nelle spalle, in effetti a casa ci saremmo stati solo io ed Hatchi, un po’ di compagnia non ci avrebbe sicuramente fatto male.
“Certo, perché no – mi strinsi nelle spalle – ho vaschette di gelato alla menta e cioccolato per due”
Harry sorrise, scendendo dalla Range Rover insieme a me.
Mentre io ed il sexy riccio camminavamo verso il cancello del mio meraviglioso appartamento nel centro di Londra, sentimmo un’altra portiera sbattere, così ci girammo istintivamente entrambi.
“Che fai?” domandai, vedendo Zayn in piedi, davanti a noi.
“Niente” rispose ovvio.
Harry ridacchiò, sommessamente.
“E perché sei sceso dalla macchina? Volevi sgranchirti le gambe, per caso?” lo presi in giro io.
“Volevo solo ricordarvi di non fare tardi, domani avremo il nostro primo concerto del Take me home Tour e nessuno vorrebbe che sia un fiasco totale, non è vero?”
Feci per dire qualcosa, ma Harry mi precedette.
“Tranquillo Zayn, andremo a letto presto”
Il ragazzo dagli occhi verdi, che era capace di farti venire i brividi anche con una semplice frase del genere, fece l’occhiolino ad uno dei suoi quattro migliori amici.
Zayn aggrottò le sopracciglia, confuso: mi stava davvero dando sui nervi, cos’è che voleva? Io ed Harry potevamo fare quello che volevamo.
Così Harry si sentì in dovere di tranquillizzarlo.
“Io dormirò sul divano”.
 
“Qual è il problema di Malik?”
Io ed Harry eravamo seduti sul mio divano, senza scarpe, con la TV accesa ed una vaschetta di gelato tutta per noi, da cui mangiavamo direttamente con il cucchiaio.
La situazione era così comica che mi sentii in dovere di twittare qualcosa del tipo: “ZafiraBLopez: @Harry_Styles non finire tutto il gelato, superstar”.
“Beh, Zayn è una delle persone più enigmatiche che conosca – confessò Harry, leccando un po’ di gelato alla menta dal suo cucchiaio – ma rimane un fratello, per me”
“Lo so, siete molto amici, dovrò trovarmi qualcun altro con cui sparlarne”
Harry rise, ed era davvero bellissimo.
“Che mi dici di Niall?”
“Zafira, non troverai nessuno con cui sparlare di Zayn, durante il Tour”
Continuai ad accarezzare nervosamente Hatchi, quando Harry disse quelle parole.
“Starai bene, te lo prometto”
“Harry, io vi voglio bene e lo sai, ma..”
“Ma tu e Zayn non andate d’accordo, lo so”
Annuii.
“Questo è quello che volete far credere, certo..”
Aggrottai le sopracciglia, totalmente confusa da quella sua affermazione.
“Che vuoi dire, superstar?”
Harry esibì uno dei suoi mezzi sorrisetti da paura.
“No senti, mettiamo le cose in chiaro – gli dissi io – se dobbiamo davvero vivere insieme per un intero anno, ti conviene non farlo mai più”
“Che cosa?” domandò confuso.
“Quella cosa che fai con le labbra”
“Sorridere? E perché?”
“Perché devo restare viva, ricordi?”
Io ed Harry ridemmo insieme, ed era bello passare il tempo con lui, a casa mia.
“Rimarresti sorpresa se ti dicessi una cosa”
“Che cosa?”
Mi stava incuriosendo, quel riccio seduto sul mio divano.
“Sono legato al vincolo delle boy band, ovvero ciò che succede in studio rimane in studio ma – fece una pausa d’effetto – ascolta bene ‘Take me home’, piccola”.

 






short days where the nights are long
bonsoir :)
oggi non ho fatto assolutamente N U L L A, ma credo che adesso farò un pò di grammatica.
chi, oltre me ovviamente, è ancora costretto a fare grammatica in quarta superiore?
dannazione, che noia.
ma veniamo a noi, in questo sesto capitolo ci sono momenti Zayfira e momenti Hafira (?)
voi chi preferite? quale coppia? fatemelo sapere sdjfdfh
io non mi esprimo per ora.
e niente, addio.



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