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Autore: vale 98    30/01/2014    0 recensioni
-Diana-
Un passato che non andava ricordato.
Un presente troppo confuso,troppo pieno di misteri.
Un futuro non scritto. ♥
Lui.
Lei.
Un'amicizia.
Un cambiamento.
Lacrime. ♥
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 12

SOTTOFONDO:  http://youtu.be/HqWlUiYwhwg

Si. Mi sentii crollare. Non capivo il motivo. Non capivo nulla in quel momento. Pensavo solo che qualcuno stesse per entrare nella mia “tana”. Che qualcuno stesse per entrare nella mia vita,soprattutto.
-Bhe…io…creerò disturbo.- ansimando disse Niall. I suoi occhi color oceano dicevano tutto. Raccontavano il suo imbarazzo. Mia zia sorrise. 

Era un sorriso sincero,uno di quei pochi che avevo visto in quei due anni passati con lei.
-No…avanti entrate o prenderete una bronchite.-Interruppe il silenzio poi. Un silenzio in cui io mi sentii in difficoltà. 
Come mi sarei dovuta comportare?. Come avrei potuto?. Per quanto,ancora,potevo nascondere la mia debolezza?. 
Era troppo. Anzi…ero io che mi sentivo piena di tutte quelle domande. Di tutti quei punti interrogativi che non prendevano mai la strada della soluzione. Era come giocare ad un gioco senza fine. Era come una mossa sbagliata o uno scacco matto da parte dell’avversario. In quel caso il mio grande avversario era l’Insicurezza. 
“basta con questa monotonia” pensai. 
Guardai per dei secondi Niall. Sembrava aver messo da parte l’imbarazzo. Entrai in casa e lui mi seguì. 
-Accomodatevi sul divano …io vado a preparare una cioccolata calda.- disse mia zia avviandosi in cucina. La guardai e sorrisi. Un sorriso spontaneo che non ricordo perché lo feci. O forse…non mi resi conto di nulla. 
-Bella la tua casa.- disse lui. Incomincia a camminare avanti e indietro.
-Bhe…grazie mille.- risposi. Poi ci riflessi su.
“Certo che a settembre…la cioccolata calda”. Poi sorrisi senza volere.
-Come mai sorridi?- chiese guardandomi. Cercando di capirmi meglio. Non feci a meno di incontrare i suoi occhi così profondi. Senti qualcosa nello stomaco.
Qualcosa che non avevo mai sentito prima. Ma cosa mi stava succedendo?.
-Ecco…sorrido perché credo di aver trovato un amico.- dissi tra i sospiri. Insicura anche di una piccola parola o pausa.
E se non era cosi?. E se sorridevo per l’ultima volta prima di annegare nell’oceano che aveva negli occhi?.
Mi “lanciò” un sorriso “sotto i baffi”. 
-Anche io ho trovato un amica. Qualcuno che sta accanto a me per quello che sono.- disse con voce profonda. Una voce e una frase che mi provocò un brivido sulla schiena. Un brivido caldo.
La pioggia non aveva preso tempo. Non si era fermata. Il tredici settembre era oramai finito. Le dodici e quaranta erano. 
-Signora questa cioccolata e buonissima.- disse Niall dopo aver sorseggiato ancora. Sorridevo mentre lo guardavo. Non so…
-Grazie…ma chiamami Marie.- disse mia zia alzandosi. La guardai in modo interrogativo. Niall posò la tazza sul piccolo tavolo che c’era davanti a noi.
-Va bene…Marie.- Poi mi guardò e mi sorrise nuovamente. Voleva solo creare un legame. Un legame che non doveva essere incerto.
Non capivo però…perché lo faceva. Insomma neanche mi conosceva. C’era silenzio. Troppo…
Io ero in imbarazzo di fronte a quel sorriso. Un silenzio che io presi come una pausa per guardare mglio il suo viso. La sua fronte,i suoi occhi così blu e profondi,il suo naso…e poi…le sue labbra così rosse. Dove c’era ancora il segno di quel pugno. Deglutii nervosamente e guardai altrove prima che lui potesse accorgersi dei miei occhi su di lui. Tutto era stato un momento. Un attimo fuggente. Per me era stata una fermata di tempo. Come se solo io potessi avere un cuore che batteva nel petto. Tanto da sentirmelo esplodere.
-Io vado a dormire…domani mi aspetta una giornata faticosa.- disse mia zia per poi avviarsi alle scale. 
Il tempo di un respiro che prese a parlare.
-Diana…fa vedere a Niall dove dormire…- disse. Poi si sentirono i suoi passi pesanti sulle scale. Vederla sorridere. Poi il vuoto.
-E’ molto simpatica tua zia.- disse lui. Non feci a meno di sorridere pensando alle sue parole che per me prendevano un tono ironico. Non dissi nulla. 
-Sai…hai un sorriso bellissimo.- riprese lui. Con timidezza abbassai lo sguardo. 
“No…sono solo una stronza che non riesce a sorridere davvero.” 
Un pensiero troppo vero.
-Grazie…anche il tuo lo è.- risposi con sicurezza. Si…perché quando lo vedevo sorridere era una cosa bellissima. Mi guardò. Non disse nulla. Non lo fece. Il suo sguardo era vuoto,nel pensiero più totale. Nel buio. Pensavo di aver detto qualcosa di sbagliato. Non capivo la sua reazione.
-Non lo è. Hai visto anche tu quello che è successo. E non è solo lui che lo pensa. Insomma…ha ragione.- disse.
Per un attimo vidi l’immagine di quel ragazzo. Per un attimo ritornai indietro. Riavvolsi il nastro per ritornare alla scena precedente. Una scena che mi fece riflettere molto sulla risposta da dare. Io non la pensavo così. 
-Non lo ascoltare…non ha nulla da fare. E quelle persone come lui…bhe non sanno cosa significa soffrire.- dissi. Mi sorpresi di me stessa. Da una parte. Dall’altra ero sicura che quelle parole erano il riassunto di tutta la mia vita. Mi guardò come per ringraziarmi. Si avvicinò a me e mi abbracciò. Lui ne aveva bisogno. Io ne avevo bisogno. Fu breve…ma lungo per me. 
-Me lo fai un sorriso?- chiesi. Mi guardò e poi lo fece. 
Un sorriso che non avevo mai visto prima. Un sorriso che mi provocò una fitta nello stomaco. Un sorriso che riuscì a farmi capire tante cose. Un sorriso che resterà sempre nella mia memoria.
-Diana…- mi chiamò. Lo guardai.
-Grazie.- Aggiunse. Sorrisi.
In quel momento scoccò l’una. Si sentì il rintocco del grande orologio che c’era accanto casa mia con il sottofondo della pioggia e dei tuoni. Il suo suono rimbombava per tutta la città. Per tutta la casa. Per tutta la mia anima. I tuoni invece prendevano quella parte di me distrutta. Come il buio di ogni essere. Solo che io ne avevo più di tutti. Perché una delle tante lampadine fondamentali,era caduta e si era rotta. Con tutte le “scosse” che avevo dovuto affrontare.
-Bhe…credo si sia fatto Tardi.- dissi alzandomi dal divano. Lui lo fece a sua volta.
-Ti mostro subito dove dormire…-dissi poi. Fece un sì con la testa. Presi a camminare per la casa fino a portarlo in quella parte riservata agli ospiti. Era il posto più illuminato dalle luci della strada,ma anche dalla luce del sole la mattina. Era là dove di solito andavo a scattare qualche fotografia o a guardare le stelle. 
Entrammo e gli feci spazio. Accesi la luce.
Si guardò intorno mentre sorrideva. Si fermò poi dietro a quel piccolo telescopio.
-Ti piace guardare le stelle?- chiese. Sorrisi e annuii un sì.
-Domani sera ti va di venire con me?.Conosco un posto dove le stelle di vedono benissimo. E’ un bello spettacolo.- disse.
-Sperando che non piova.- aggiunse poi. Lo guardai.
-Si…certo Niall.- dissi. Poi mi avvicinai alla porta.
-Allora buona notte.- aggiunsi. Un suo sorriso era la buona notte perfetta.
-Anche a te Diana.- ricambiò. Uscii e chiusi la porta.
“Va tutto bene…per la prima volta” pensai prima di respirare profondamente e andare verso la mia camera.

-L’INDOMANI-


-CONTINUA <3
 
Eccomi qui!!! Allora oggi ho messo 2 capitoli! Dovevo rimediare!!! :-)

Spero davvero che questo capitolo vi piaccia anche perché Diana e Niall stanno prendendo più confidenza.
Lasciate una recensione magari con la vostra opinione. Mi fanno sempre piacere. E soprattutto mi danno quella spinta in più per continuare a scrivere questa storia. Ancora grazie a alla prossima <3
  
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