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Autore: Gabriela_Horan    30/01/2014    0 recensioni
Prologo
Il sangue continua a scendere, l’acqua nella vasca ormai è rosa. Butto la lama per terra macchiando con le gocce di sangue i vestiti. Lascio cadere le mie mani nell’acqua calda, il dolore è forte, mi bruciano i polsi, ma non sarà mai forte come quello provocato da Cole, mio papà, cioè non proprio, i signori Cross mi hanno adottata.
Mi devo presentare vero? MI chiamo Jasmine, ho 17 anni, sono alta bionda con gli occhi chiari. La mia vita è un completo disastro, se non peggio, non ho amici e vivo con delle persone orrende.
Salvee!! come avete potuto vedere la FF è forte quindi dovete esserlo anche voi! Se siete interessate a questo tipo di storie bene..ecco a voi.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sento suonare la sveglia, guardo fuori dalla finestra e sono sicura che fuori faccia caldo e non posso mettere la solita felpa con le maniche extra lunghe per coprire i lividi ed i tagli quindi metto una t-shir, un paio di jeans chiari ed i miei bracciali in pelle molto grandi così riesco a coprire i tagli, anche se danno un po’ fastidio.Noto sul braccio destro dei lividi, gli copro con un po’ di fondotinta che appunto uso solo per quello e sono pronta.

Scendo, preparo la colazione a Cole ed esco. Arrivo in classe, mi siedo al mio posto e comincio ad ascoltare musica.

X: chi è? –sento delle grandi e fredde mani appoggiarsi sui miei occhi- ehhi dai chi sono?

IO: Togli le mani Niall!

NL: come hai fatto a capire che sono io? –dice sedendosi e guardandomi-

IO: sei il mio compagno di banco e poi capisce dalla voce.. –dico mettendo il telefono in cartella-

...La prof sta interrogando ed io come sempre disegno. Niall mi sta guardando la mano, sta guardando i lividi che si vedono lo stesso sul braccio, con la mano sinistra mi copro i lividi, alzo lo sguardo verso di lui e subito dopo lo abbasso ricominciando a disegnare. Non passano due secondi che Niall mi prende la matita e...

IO: Niall ridami la matita!

NL: no. Prima mi dici perchè hai quei lividi sul braccio!

IO: Ohh Dio! Ma che t’importa?

Prof: signorina Cross!!

IO: scusi professoressa.- dico per poi mettere via il quaderno se mi becca sono morta-

NL: m’importa e tanto.

IO: si certo...

NL: allora perchè non mi rispondi? –stavo per rispondere ma..-

Prof: bene, vedo che hai voglia di parlare signorina Cross. Allora mi dica di cosa mi parlava il suo compagno interrogato! Mi alzo e la guardo dritta negli occhi.

IO: le stava spiegando il pianeta Mercurio e la sua composizione chimica...

Prof: hmm..va bene, siedi ma non parlare. –mi siedo soddisfatta di quello che ho detto-


IO: grazie tanto Niall...comunque mi sono fatta male scendendo dal bus. -dico per poi prendere il libro e così fa anche lui-


Le tre ore sono passate in fretta, fra 1 minuto suona.
Niall ogni tanto mi faceva delle domande ma io non gli rispondevo. Guardo l’orologio e metto la matita nell’ astuccio per poi appoggiare la mano sul banco poco dopo Niall mi prende per il polso e inizia a giocare con il mio bracciale, ma che fa? .... non so che dire o che fare...lo stacca e lo prende, ritiro subito la mano e la nascondo sotto il banco.

NL: Che hai sul polso? –mi guarda subito avendo notato la mia agitazione- Jasmine!
Grazie al cielo suona la campanella cosi mi alzo, prendo il bracciale e scappo con le lacrime agli occhi. Vado in bagno e aspetto che Niall esca dalla classe per andare a prendere le mie cose e per poi tornare a casa. Non mi va di vederlo....o di parlare con lui...di sicuro mi vorrà fare domande....

Torno a casa, Cole non c’è, mi chiudo in camera e comincio ad ascoltare musica e piangere ....sì, piangere cosa dico a Niall? Ha visto benissimo che sono dei tagli, non posso inventarmi nulla adesso. Passo tutta la mattinata in camera mia, sono già le 12:30 devo andare a preparare da mangiare per Cole.
Preparo della pasta, mangio un po’ pure io e sistemo la tavola. Guardo fuori dalla finestra e vedo arrivare Cole quindi corro subito in camera mia. Spero solo che non venga da me adesso.....ma che spero.....guardo la porta, eccolo...

CL: Senti Tu! Oggi pomeriggio sono via, prepara la mia camera per bene!

IO: va bene, hai ospiti?

CL:Stai zitta! Non fare domande! Devi essere contenta! Domani non sarai più così fortunata!

IO: scusami. –Faccio un passo indietro e abbasso la testa-

CL:’’scusami’’...Quanto sei stupida! –esce sbattendo la porta-
Sento il rumore della macchina, se n’è andato, perfetto. Vado a sistemare la sua camera, di sicuro porta qualche puttana qui sta sera. Finisco di sistemare la sua camera per poi ritornare nella mia, mi vesto con un paio di jeans, una maglia bianca, giacca in pelle e stivaletti neri ed esco di casa.

IO: posso avere quella rosa rossa? –dico indicando il fiore-

x: certo, tenga signorina.

IO: Quanto le devo dare?

x: niente tranquilla –dice sorridendomi-

IO: grazie mille –ricambio il sorriso-

Prendo la rosa e vado verso il cimitero. Sono davanti alla tomba di mia madre, di quella vera madre, è morta quando avevo 6 anni, è stata investita da una macchina mentre stava attraversando la strada per arrivare da me, ogni tanto mi passa sempre quella scena per la mente...mia madre che vuole venire da me...ma viene fermata, vorrei poter andare io da lei...
Metto la rosa vicino alla tomba e mi lascio cadere a terra..
IO: ciao mamma, come stai lassù? Io sto bene...cioè..-faccio un respiro profondo- cioè no non sto bene. Mi manchi mamma, ho bisogno di te qui con me...non riesco a continuare così, Cole continua a farmi del male, e cosi pure io, guarda i miei polsi pieni, sono pieni di tagli, ma non riesco a smettere. Tutti mi giudicano, ho bisogno di qualcuno che mi capisca, ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino, di qualcuno che mi aiuti...perché papà ci ha abbandonate? Perché mi avete lasciata da sola? –le lacrime scendono, non riesco a fermarmi, mi manca troppo mia madre, anche se ero piccola quando era morta me la ricordo benissimo, era una brava madre, una buona amica, era tutto per me-
Mi alzo lentamente e mi asciugo le lacrime.
IO: ciao mamma, a presto. -dico guardando la rosa sull'erba verde-

Mi giro e vado verso l’uscita del cimitero pensando a mia madre quando noto un ragazzo vicino ad una tomba, guardo meglio e....Oh Dio ma quello è Liam, è Payne...Mi avvicino un po’ senza farmi vedere, noto sul suo volto scendere due lacrime, woow Liam che piange, forse non è così bastardo....si alza, io mi giro e vado lentamente verso l’uscita sperando che non mi abbia vista.
LM: E’ divertente spiare le persone Cross?

  
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