una
canzone d'amore
per farti addormentare
che faccia uscire calore
che non ti so spiegare
Messaggino
di
Gianandrea “Sono stato bene con te, mi piaci, ti passo a
prendere domani per
andare a cena insieme. Ti penso. Un bacio”
Mi
pensa.
Gli
piaccio.
Io
e Gianandrea insieme,
adoro!
E’
da quando ero al
liceo che immaginavo una storia con lui ed ora… non ci sto
più nella pelle,
sono contenta, finalmente ho trovato un fidanzato anche io e mica uno
qualsiasi
o uno ignorante e superficiale come meriterei secondo quello che pensa
Guido.
Gianandrea
è preparato,
colto, elegante, ben educato, gentile ed è anche bello il
che non guasta mai.
Alla
faccia del
sexyprof e di Miss Moscetta!
Guido
è un uccello del
male augurio ne sono sempre più convinta, non solo non
gliene va mai bene una
delle mie frequentazioni, ma poi se gli chiedo aiuto, si defila e mi
dice
sempre che non può occuparsi di me, non ho capito ma le mie
faccende di cuore,
non sono una cosa importantissima?
Ma
secondo lui io posso
mai avere sempre il cuore spezzato dagli altri? Io! Io che i cuori li
ho sempre
mandati in pezzi?
E’
vero che, poi, mi ha
convinta lui ad affrontare Gianandrea perché avevo perso la
fiducia, in quel
momento è stato carino, mi ha incoraggiata, mi ha detto che
ho molte qualità e
che mi dovevo far valere, però io perché
l’avevo persa la fiducia?
Perché?
Per
colpa sua, sempre a
remarmi contro, non imparerai mai il russo, non ti vesti in modo
adeguato, non
andare al seminario, non avete niente in comune, era stato lui a
smontarmi.
Anche
quando sono
andata a chiedergli in prestito la grammatica russa, per imparare delle
parole
romantiche da dire a Gianandrea, mi ha guardata con quella
“faccia appesa”,
chissà cosa ha pensato?
Gelosia,
nostalgia,
ricordo, rimpianto, mah no, sicuramente ha pensato che io non sarei
stata
capace di imparare nulla e che era tutta fatica sprecata, lo conosco io
quello.
Non
parliamo di Miss
Moscetta poi, secondo lei ero un’oca in cerca di un pollo, io
sarò pure meno
intelligente di lei e meno “acculturata” di lei,
che bella parola “acculturata”
me l’ha insegnata Gianandrea, però io sono
più interessante di lei, questo è
certo.
Con
me potrebbe pure
mettersi un pollo, con lei no perché per disperazione
preferirebbe rosolare
allo spiedo piuttosto che morire di noia una
“mattinata” con lei a teatro.
Ma
poi a teatro non si
va di sera? Loro due la mattinata intera ma che ci fanno?
Io
sono sempre più
convinta delle mie idee, tra quei due di passioni nemmeno
l’ombra, almeno io a
Gianandrea lo faccio ridere, lei a Guido che gli farà
provare? Sbadigli per il
sonno?
Sicuramente
il sexyprof
subisce il fascino delle belle donne, lo so, perché mi
guarda, anzi mi fissa
proprio, è vero che io l’ho provocato con certe
“mise”, ma lui non è rimasto
certo insensibile.
D’accordo
che io non
faccio testo perché sono una gran figa e non guardarmi
è impossibile ma se ero
ancora ricca glielo facevo vedere io di cosa ero capace,
però io non voglio più
che un uomo stia con me solo perché sono bella. Io voglio di
più, ha ragione
Suor Angela.
Chissà
cosa pensa Guido
di me?
Che
cosa ci potrebbe
mai trovare in me?
Niente!
Un bel niente,
meglio che non me le faccio proprio queste domande.
E
in lei? Ma che ci
troverà in lei?
Anche
l’altra sera
quando stavamo per andare a festeggiare per la guida, è
arrivata lei e ha
piantati in asso me e Davide lasciandoci in convento mentre loro sono
usciti.
Ci sono rimasta male e ci è rimasto male anche il bambino.
Non
è stato un bel
gesto e non lo dico per me, io mica ci speravo di uscire con lui, io mi
preoccupo per Davide, non si è interessato minimamente di
rifilargli una
delusione e poi ha detto a me che lui è un uomo che non
scappa di fronte alle
promesse.
Ha
preso la patente
d’accordo, ma quando vede Miss Moscetta “regina
assoluta della noia” scappa
anche lui, eccome se scappa.
Io
sono contenta di
avergli insegnato a guidare e sono contenta anche che alla fine sia
riuscito a
prendere la patente.
All’inizio
sono
sincera, mi volevo solo vendicare, lui può trattarmi male,
offendermi, mentirmi
come per il giudice, considerarmi poco e niente e io invece non ho
potuto
salire in cattedra con lui per una di quelle poche cose in cui io
riesco bene e
lui è impedito.
Che
ridere, non sapeva
guidare, imbranatissimo, quello è tutto cervello e poca
azione anzi pure poco
sentimento, vabbè diciamo proprio che ha una gran testa, ma
quando deve agire o
quando deve dimostrare quello che prova meglio lasciarlo perdere, non
è capace
per niente!
Comunque
sbagliavo, ha
ragione suor Angela io sono molto meglio di come stavo facendo, quella
ripicca
era inutile e stavo facendo soffrire Davide per uno stupido capriccio.
Quando
mi sono
rilassata e gli ho proposto di guidare in giro per Modena, tra noi
c’è stato
qualcosa, non saprei dire cosa, ma sono stata bene, ho sorriso io e
soprattutto
sono riuscita a far sorridere anche lui e non è
un’impresa da poco.
Credo
che per lui non
sia facile farsi aiutare da qualcun altro, nemmeno per una cosa stupida
come la
guida.
Secondo
me è troppo
abituato ad aiutare gli altri e a non essere aiutato da nessuno ed io,
invece,
sono stata contenta di aver fatto qualcosa per lui, anzi sarei sempre
contenta
di fare qualcosa per Guido, di aiutarlo anche solo per vederlo
sorridere.
NO…
NO… NO,
sbagliatissimo! Ma che mi prende?
Adesso
che è sta smania
da crocerossina con Guido? Sta cosa di vederlo contento? Ma
perché lui si
preoccupa mai di fare contenta me?
Tutti
questi buoni
pensieri sono colpa del convento e di suor Angela lo so, lo sento, devo
togliermeli dalla testa.
Io
ora sto frequentando
Gianandrea, l’ho baciato, ci stiamo mettendo insieme e allora
basta, stop,
fine, i miei pensieri devono essere solo sul mio diplomatico!
No,
non solo.
Domani
voglio passare
un’intera giornata con Davide l’ho visto un
po’ agitato per la storia con
Gianandrea. Che cucciolo mi ha aiutato a rincontrarlo però
poi è rimasto con
noi al tavolino fino ad addormentarsi pur di non lasciarmi sola, voleva
vigilare, ha paura che possa andarmene e possa abbandonarlo.
Io
lo adoro davvero e
come andrà con Gianandrea ancora non lo so, è
troppo presto, ma di certo non lo
abbandonerò mai.
Io
non scappo.
Non
mi chiamo Guido
Corsi, io!
Ma
lui scapperà?
Si
sposerà con
Beatrice?
Tra
un anno se ne andrà
davvero a Berlino?
Non
sono affari miei.
Non lo sono.
O
forse… forse…