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Autore: leggetenonamate    02/02/2014    0 recensioni
Abigail ancora nuota nel suo mare di ricordi, provenienti dalla sua vita sia famigliare che sentimentale. A tenerla a galla, è soltanto il suo migliore amico; scaraventata in un contesto londinese, la ragazza verrà travolta dall'indifferenza di un ragazzo, freddo come l'inverno per il suo travagliato passato che lo seguirà nel presente. Sarà lui ad aprirgli gli occhi sul vivere il presente, sul vivere il loro amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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HEART CRYSTALLIZED
Capitolo 2
An agony (cold like winter)
Entro, Niall dopo avermi salutato si diresse nella sua aula, oggi lui aveva solo due ore di lezione, mentre io ne avevo quattro. Mi girai verso destra, ok no.. forse era verso sinistra, cazzo neanche. Chiesi a tre persone dove fosse l’aula C25 ma nessuno ne ebbe idea. In quelle mura imponenti, beh io quasi sparivo. Pensai che non avrei mai trovato quell’aula, mentre la mia testa ripeteva tutto ciò che leggevo: ‘aula C18’‘aula C33’ ‘aula B20’ ‘aula B8’. Era tutto così confuso e scomposto per me. Così mi sedetti, respirai profondamente, quando finalmente la vidi; era tra quei corridoi infiniti e illuminati dalle finestre che davano sul cortile di quell’ edificio così enorme: era lei, ‘aula C25’. Quindi andai spedita nella sua direzione, mi accorsi che ormai ero in ritardo e presi a correre. Corsi così veloce e distrattamente che mi scontrai con un altro studente  che probabilmente seguiva una delle tante facoltà lì presenti. Infatti gli feci cadere il suo zaino nero e vecchio, rovesciando quei due quaderni dentro a terra.
‘scusa.’ Dissi con aria piuttosto ingenua e pensierosa.
‘vaffanculo.’ Mugugnò
‘ok, che cazzo!’ esclamai turbata.
Lo lasciai lì a terra, facendogli raccogliere da solo lo zaino e i quaderni. Bene,dovevo starmene casa se inizio così. Entrai, mi misi vicino ad una ragazza, Mary che aveva l’aria di essere piuttosto simpatica, anche se non avevo per niente voglia di fare amicizia con qualcuno. Tirai fuori dal mio zaino di pezza e dai bordi di pelle marroncina, il mio quaderno con una matita e incominciai a prendere appunti , osservai Mary: capelli rosso tinto, un piccolo dilatatore e il piercing che ho anch’io sulla cartilagine dell’orecchio, naso all’insù, magra quanto basta e vestita a dovere. Era bellissima a parer mio.
 
‘bene, allora vai a casa, preparati e vieni subito, ok?.’
Disse con tono agitato, come se fosse mio padre!
‘dio Niall, si ok ho capito.’
Dissi con tono quasi alterato.
‘sicura? devi stare sempre con me tu.’
Disse abbassando la sua calda voce.
‘si,tranquillo.’
Dissi con tono rassicurante. Così accennammo entrambi un ‘ciao’ , bloccai lo schermo del mio iphone e mentre lo riponevo in tasca uscii da quella maestosa università e mi diressi in macchina, verso casa.
 
Posai le chiavi in cucina, presi dal frigo una ‘pronta-insalata’ e mentre la mangiai andai su in camera per preparare i vestiti. Finii quello che per me era il mio pranzo, improvvisai una cipolla ai capelli che tenetti per tutta la giornata e m’infilai in doccia, nella quale rimasi almeno una mezz’ora: ero distrutta..
 
‘ehi’ mugolai un saluto.
Lui non disse niente, mi guardò, sorrise e mi abbracciò sulla soglia della porta. Mi fece entrare, mi tolsi il cappotto e lo diedi a lui che mi fece segno di seguirlo nella sua stanza.
‘Lui è un mio compagno di aula, segue i corsi di meccanica con me, dobbiamo fare un progetto che ci hanno assegnato insieme, così ci stavamo mettendo a lavoro intanto per la teoria.’
Disse Nialler con tono soddisfatto e piuttosto felice.
Per un momento non provai più emozioni, anche se ultimamente era difficile per me anche fingere un semplice sorriso. Guardai quel ragazzo dagli occhi verde intenso seduto sul letto di Niall con in braccio il pc per il loro progetto.
‘ehi, ciao.’ Dissi io con tono quasi cortese e per far contento Niall.
‘si, ciao.’ Disse con tono freddo.
Niall ci guardò e rassegnandosi disse.
‘ok, Harry lei è la mia migliore amica Abigail.’
Il ragazzo dai capelli ricci e scompigliati mi squadrò dalla testa ai piedi e fece un cenno con il capo.
Niall mi guardò intensamente, come se stesse cercando le parole dai miei occhi
‘ Abigail, lui è Harry.’
Accennai un mezzo sorriso che morì subito sul mio volto.
Mi fece cenno di mettermi seduta accanto a lui nella sua stanza, ma con sua grande sorpresa andai di sotto nella sua cucina a prendermi dell’ acqua; Turbato il biondo mi seguì lasciando il belloccio dalla schiena curve in camera sua
‘perché?’
‘perché cosa James?’
‘perché fai così? Sì lo so è scontroso come ragazzo, ma anche tu prova a fare la carina per una volta, è un mio amico.’
Ribattei.
‘l’hai conosciuto oggi, non è tuo amico e comunque io c’ho provato, a modo mio.’
Lui si rassegnò.
‘senti fai come vuoi.’
Feci cenno con la testa e mentre ancora sorseggiavo il bicchiere d’acqua fresca con voce calma cambiai discorso.
‘i tuoi? Ti hanno mai chiamato?’
‘sì, sono partiti per una vacanza in Canada, sai come sono fatti, amano viaggiare e dato che non abito più con loro, hanno deciso di avverare ogni loro viaggio o vacanza che si erano promessi di fare da tempo, sono felice per loro.’
Disse quasi tutto d’un fiato sedendosi di fronte a me in cucina.
‘bene, sono contenta.’
Dissi accennando un sorriso sulle mie labbra. Niall continuò stavolta alzandosi di scatto e ricordandosi di Harry in camera sua.
‘e tua madre? Dov’è andata oggi?’
Esitai un’ attimo prima di rispondere.
‘è stata invitata ad una galleria d’arte moderna, mi sembra.’
‘ah, a cosa sta lavorando ora?’
Pensai alla risposta, poi affermai.
‘ad un quadro di natura morta di un pittore francese, credo’.
Sorrise, mi guardò con aria dolce e risalimmo .
 
 
Parlavano di motori, cavalli, cilindri, frizione, di radici quadrate e di potenze stratosferiche che per me erano paragonabili all’arabo. Mi faceva male la testa sentirli parlare di tutte queste cose, così uscii nella veranda del salone, pioveva come al solito, così mi rigirai meglio sul collo la mia sciarpa e incrociai le braccia per scaldarle nel mio maglione. Annegata nei miei pensieri sentii Niall chiamarmi da dietro.
‘Harry sta andando via.’ Mi avvisò
‘ok, ciao Harry, ci vediamo.’ Dissi quasi con tono sicuro.
‘sì, la prossima volta però cerca di non farmi cadere tutti i quaderni a terra e stai più attenta a dove metti i piedi.’ Mi disse con tono scocciato, aprendo così la porta e portando al capo il cappuccio della sua camicia a quadri felpata.
Lanciò un’ultima occhiata a me e Niall e se ne andò a passo spedito. Ed ecco la rivelazione del nostro primo incontro, o meglio, scontro. Lo guardai lentamente sparire nella pioggia dalla via di casa del mio migliore amico e mi chiesi perché quel ragazzo fosse come l’inverno.
  
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