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Autore: MiyuRawr    02/02/2014    0 recensioni
Alessia era più sorpresa che lusingata. Il bello e tenebroso della scuola sembrava non vedere che la sua moto, figurarsi se aveva tempo per le ragazze. E invece, alla festa di compleanno di Serena, si era incollato a lei e non l'aveva più lasciata.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Serena guarda il professor Rosati. Per farsi coraggio. Pensa a Darwin, alle alterazioni degli ecosistemi, alla teoria cellulare. Adora le lezioni del suo professore di biologia, e in questo momento le tornano alla mente tutte, e lei le usa per farsi coraggio. Perché non può, non riesce a guardare in faccia sua sorella: parla a voce bassa, ha sempre avuto soggezione di lei, la sua super-sorella maggiore, la prima della classe, la più corteggiata dai ragazzi e la più invidiata dalle ragazze, intelligente, brillante, spiritosa.
Serena non riesce a guardare in faccia sua sorella, e chissà dove ha trovato il coraggio di parlarle in quel modo, di criticare un suo modo di fare, di essere. Mai nella sua vita si è sognata di farlo, mai avrebbe pensato di poterlo fare, eppure... Eppure. -Io ho cercato su internet, e mi ricordo che un po' di tempo fa è venuto anche uno psicologo a scuola per parlarci di queste cose, si chiamano...-, Serena esita, prende fiato, -Amanda, si chiamano disturbi alimentari. Lo so che fa paura, ma è una cosa che...-. Amanda sgrana gli occhi. -Senti Sere, mi sa che ti sei fatta un viaggetto nel mondo della paranoia, io sto una favola, non mi rompere-.
Serena sembrava sempre più spaventata, ma (come sempre) la cocciutaggine non le manca. Sa di giocare sporco, ma non le importa. Al diavolo la correttezza, ci penserà poi a tutte le rappresaglie che dovrà subire da sua sorella. Non le importa di fare la figura della bambinetta che fa la spia, andrà fino in fondo a questa storia, fosse l'ultima cosa che fa. -No, non la smetto di rompere, Amanda. E tu devi starmi a sentire, perché sennò... ne parlo a mamma e papà, e mi staranno a sentire, loro-. Amanda adesso si sta arrabbiando. Ho fatto arrabbiare Amanda, pensa Serena con terrore. Non era mai successo, e ora che m'invento? Dove mi vado a nascondere? -Sere, che fai, mi minacci? Sei un'idiota-, le risponde Amanda, secca, perentoria, come solo lei sa essere.
Serena ci si sente davvero, idiota, si sente piccolissima sotto lo sguardo accigliato di Amanda, e vorrebbe scappare via, o dire a sua sorella che stava scherzando, che è tutto a posto, vorrebbe dimenticarsi quello che ha letto e quello che visto. Vorrebbe convincersi che va tutto bene, che sua sorella è ancora la prima della classe, che sta bene, che non c'è niente di cui preoccuparsi. Ma non può. Deve andare avanti. Un passo per volta. Serena si sente come sull'orlo di un baratro, e si chiede se il prossimo passo le farà cadere a capofitto nel vuoto, o porterà entrambe in salvo. Questione di un attimo.

Serena non riesce a guardare in faccia sua sorella, e chissà dove ha trovato il coraggio di parlarle in quel modo, di criticare un suo modo di fare, di essere. Mai nella sua vita si è sognata di farlo, mai avrebbe pensato di poterlo fare, eppure... Eppure. -Io ho cercato su internet, e mi ricordo che un po' di tempo fa è venuto anche uno psicologo a scuola per parlarci di queste cose, si chiamano...-, Serena esita, prende fiato, -Amanda, si chiamano disturbi alimentari. Lo so che fa paura, ma è una cosa che...-. Amanda sgrana gli occhi. -Senti Sere, mi sa che ti sei fatta un viaggetto nel mondo della paranoia, io sto una favola, non mi rompere-.
Serena sembrava sempre più spaventata, ma (come sempre) la cocciutaggine non le manca. Sa di giocare sporco, ma non le importa. Al diavolo la correttezza, ci penserà poi a tutte le rappresaglie che dovrà subire da sua sorella. Non le importa di fare la figura della bambinetta che fa la spia, andrà fino in fondo a questa storia, fosse l'ultima cosa che fa. -No, non la smetto di rompere, Amanda. E tu devi starmi a sentire, perché sennò... ne parlo a mamma e papà, e mi staranno a sentire, loro-. Amanda adesso si sta arrabbiando. Ho fatto arrabbiare Amanda, pensa Serena con terrore. Non era mai successo, e ora che m'invento? Dove mi vado a nascondere? -Sere, che fai, mi minacci? Sei un'idiota-, le risponde Amanda, secca, perentoria, come solo lei sa essere.
Serena ci si sente davvero, idiota, si sente piccolissima sotto lo sguardo accigliato di Amanda, e vorrebbe scappare via, o dire a sua che stava scherzando, che è tutto a posto, vorrebbe dimenticarsi quello che ha letto e quello che visto. Vorrebbe convincersi che va tutto bene, che sua sorella è ancora la prima della classe, che sta bene, che non c'è niente di cui preoccuparsi. Ma non può. Deve andare avanti. Un passo per volta. Serena si sente come sull'orlo di un baratro, e si chiede se il prossimo passo le farà cadere a capofitto nel vuoto, o porterà entrambe in salvo. Questione di un attimo.

  
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