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Autore: _Giuls17_    05/02/2014    4 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
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Ed eccoci di nuovo qua :)
Intanto volevo dirvi che tengo molto a questo capitolo poichè mostra l'inizio di 
qualcosa di davveri importante, sotto più eventi...
Quindi spero che vi piaccia, come è piaciuto a me, a fine capitolo vi lascerò
qualche piccola anticipazione sul prossimo, che verrà pubblicato questa domenica =)
Detto ciò grazie a tutti voi che leggete la mia storia, siete
in tanti e mi stupisco sempre di più!! *_*
A voi che la recensite e che l'avete aggiunta nelle preferite,
seguite e ricordate.
Grazie col tutto il cuore <3


 
Attacco
 
Aveva seguito gli ordini che le erano stati dati per una settimana.
Era stata buona.
Aveva ubbidito a Bellatrix Lestrange, ed aveva seguito i consigli di Narcissa sulla Magia Nera.
Ma, finalmente, le era stato chiesto di agire.
-Attaccherete il Mondo Babbano, raderete a terre le loro case e i loro palazzi, li spaventerete, così anche il Mondo Magico tremerà al nostro cospetto.-
Voldemort guardò i suoi discepoli, coloro che avevano deciso di seguirlo, di accettare la loro sorte e il destino che lui aveva tracciato.
-E tu.- indicò la giovane ragazza dai capelli color castano, -Tu parteciperai a questa incursione.-
Un sorriso strano si fece largo sul viso.
Un sorriso che era pieno di rabbia e di potere.
Era il sorriso della morte.
-Mio Signore non siamo ancora sicuri della sua lealtà.-
-Taci, Bellatrix.- alzò il tono di voce e puntò la bacchetta contro la sua alleata, -Osi discutere le mie scelte?-
-No, mio Signore…-
-Allora lei verrà con voi… Ho il sospetto che non ci deluderà.-
Hermione annuì in silenzio, il sangue che le ribolliva nelle vene.
Era pronta.
Avrebbe dimostrato la sua lealtà al Signore Oscuro, e ci sarebbe riuscita.
Avrebbe salvato Harry, Ron e Ginny. I suoi genitori.
Poteva fare la differenza.
-Andate.-
E con un semplice crack Hermione scomparve assieme agli altri Mangiamorte.
 
***
 
Draco non riuscì a tornare a casa per quella settimana, anche perché gli stessi professori avevano iniziato a sospettare qualcosa.
Nonostante il nuovo preside fosse Piton, più volte lo aveva raccomandato di non mostrare le carte in tavola.
Malfoy però non era stato attento e, più di una volta, lo sguardo dei suoi professori lo aveva fatto ritornare su i suoi passi.
Devo trovare il modo di tornare a casa.
Iniziò a muovere freneticamente il piede destro, ma il suo cervello non riuscì a trovare una soluzione.
Sta per succedere qualcosa, ma cosa?
 
***
 
C’era un motivo se la Magia Nera era stata confinata in un Reparto Proibito.
Se Hogwarts ne proibiva lo studio e l’utilizzo.
Se era usata solo dai Mangiamorte, coloro che avevano deragliato dalla retta via per unirsi al Signore Oscuro.
I libri avevano parlato chiaro, la Magia Oscura porta al lato oscuro. Il lato nascosto di ogni individuo, quella parte di se che non si vorrebbe mai conoscere.
 
Ed Hermione venne a conoscenza, nel modo peggiore, di quel lato oscuro, non potendosi sottrare al desiderio che le stava pompando nel cuore, alla brama di potere a cui non aveva mai pensato.
Scordandosi del fatto che una volta che se avesse abbandonato la retta via era impossibile tornare indietro.
-Stupefecium.-
Lanciò il prima incantesimo senza pensarci due volte, poco più avanti Bellatrix aveva fatto a pezzi un intero palazzo e Lucius Malfoy aveva distrutto un negozio.
Devo impegnarmi di più.
-Ardemonium.- indirizzò il suo incantesimo verso un palazzo e senza aspettare troppo prese fuoco.
Ghignò senza volerlo, non aveva mai sperimentato tutto quel potere e qualcosa dentro di lei scattò, facendo uscire la strega che non era mai stata.
 
***
 
Draco Malfoy si presentò come di consueto nella Sala Grande per il pranzo, ma un aurea strana, quasi di tensione aleggiava su tutti gli studenti.
Persino il volto dei professori tradiva il loro nervosismo e la paura.
-Sono andati via.-
-Ma dove?-
-Non ne ho idea. Hanno preso la loro roba e sono spariti.-
Draco non potè evitare di sentire quello stralcio di conversazione provenire dal tavolo dei Grifondoro, si concesse di guardare il posto, di solito, occupato da Hermione Granger, Harry Potter e Ronald Weasley, ma tutti e tre erano assenti.
Dove sono quei due?
Lentamente avanzò verso il suo tavolo ma un’altra voce lo fece rallentare.
-I Mangiamorte hanno attaccato il Mondo Babbano.- strillò una ragazza di Corvonero, tenendo in mano la Gazzetta del Profeta.
-Hanno identificato alcuni volti…-
Il cuore di Draco iniziò a battere forte, incrociò un attimo gli occhi di Piton e per la prima volta gli sembrarono trasmettere qualcosa, gli stavano suggerendo di scappare.
Si voltò, col passo leggero, per non destare sospetti e iniziò a percorrere al contrario la strada per uscire dalla Sala Grande.
-Bellatrix Lestrange, il lupo mannaro Greyback, Lucius MALFOY! Ma c’è anche…-
Devo andarmene ora.
-Hermione Granger.- sussurrò la stessa ragazza.
Uscì di corsa dalla Sala, il battito del cuore rimbombava per tutto il corpo impedendogli di concentrarsi, ebbe il tempo di svoltare l’angolo prima di essere sommerso da sguardi indiscreti e senza indugiare corse fuori dal castello per Smaterializzarsi a casa.
 
***
 
-Non potevo restare.- disse a sua madre.
-Lo so.- gli porse un bicchiere d’acqua e Draco bevve avidamente, -Hai fatto la cosa giusta.-
Narcissa gli sorrise con fare materno, e Draco provò una stretta al cuore.
-Bene, bene. Cosa ci fa il giovane Malfoy, qui?-
Draco scattò subito in piedi per poi inginocchiarsi davanti al Signore Oscuro.
-Sono dovuto andare via.-
-E come mai, Draco? Cosa succede ad Hogwarts?-
-La Gazzetta del Profeta ha riportato il nome dei Mangiamorte che hanno attaccato il Mondo Babbano e non era sicuro.-
-Dire che il piano ha funzionato.- il tono di voce quasi felice.
-Sì, sanno anche della Granger.-
-Bene, bene, non potevi darmi notizia più gradita.
Tutto è perfetto.-
-Dove sono loro?- chiese senza pensarci e sua madre lo ammonì con lo sguardo.
-Stanno tornando mio caro ragazzo.-
 
Un crack improvviso fece alzare il ragazzo da terra e attese di vedere che lei stesse bene.
Hermione Granger gli apparve davanti, sorridente ma con gli occhi un po’ cupi.
-Devo farvi i miei complimenti, siete riusciti pienamente nella missione.-
Tutti i presenti s’inginocchiarono, nuovamente, davanti al Signore Oscuro.
-Non deve ringraziare, noi eseguiamo i suoi ordini.-
-Lucius sei un servo fedele, me lo ricorderò.-
Voldemort diede un’ultima occhiata a quel gruppo, se così l’avrebbe potuto definire e lasciò la sala senza troppe cerimonie.
 
Hermione corse fuori subito dopo il Signore Oscuro, non aveva detto niente su di lei ma si era complimentato per la riuscita della missione.
Ciò voleva dire solo una cosa.
Sono dentro a tutti gli effetti.
Aprì la porta della camera che gli era stata affidata e posò la giacca sul letto, era scappata per non incrociare gli occhi di Draco Malfoy, per non dovere spiegare il sangue su i suoi jeans.
Strappò il pantalone alla base del ginocchio per osservare meglio, non era una ferita profonda, il taglio era stato provocato da una scheggia di vetro del negozio che aveva fatto saltare in aria, poiché non aveva avuto il tempo di spostarsi.
-Posso guarirla facilmente.-
Prese dalla tasca la bacchetta e si concentrò, ma perse quell’attimo prezioso dato che la porta della sua stanza venne spalancata da una testa bionda, non proprio contenta.
-Perché sei scappata? Che cazzo hai là?-
-Non posso avere neanche un po’ di privacy!- urlò alzandosi dal letto, senza volerlo posizionò la gamba male e quest’ultima cedette, facendola cadere.
Draco però fu più veloce e riuscì a prenderla prima che Hermione sbattesse a terra.
-Mi vuoi dire che cazzo hai fatto?-
Il ragazzo si era calmato, ma il suo tono pretendeva una risposta a tutti i costi.
-Un pezzo di vetro.- rispose la ragazza, abbassando la testa.
-Granger ma hai deciso di FARTI UCCIDERE??- urlò con tutto il fiato che gli era rimasto in corpo.
-Furetto non ti permettere di urlare contro di me, non sei nessuno per dirmi cosa devo fare e come farlo!- gli si parò davanti, gli occhi pieni di rabbia.
-Ma tu forse non hai capito che lo scopo non è farsi uccidere.- ribadì deciso e convinto delle sue idee.
-Sentimi bene, adesso, Draco Malfoy tu non puoi darmi ordini, non puoi decidere cosa io devo fare e soprattutto non sei nessuno per dettare le condizioni della mia permanenza qua e inoltre…-
Fu un semplice movimento, Draco si sporse per darle un bacio, a fior di labbra. Ma qualcosa gli fece volere di più, forse il sapore delle sue labbra, sapevano di ciliegia o la loro morbidezza.
O semplicemente il fatto che stava baciando lei, Hermione Granger.
 
La ragazza non si ritrasse, rimase un attimo bloccata per quel gesto così improvviso e inaspettato e solo dopo qualche secondo rispose al bacio, aprendo leggermente le sue labbra per far passare la lingua di lui.
Pose gentilmente una mano sulla sua guancia, sentì la ruvidezza della barba, che forse non aveva avuto il tempo di radere.
-Finalmente.- disse quasi in un sussurro.
-Cosa?-
-Ti ho fatto stare zitta.- ghignò, baciandola nuovamente.
Hermione si distaccò un attimo, ma non interruppe il contatto con i suoi occhi, -Sei un idiota Malfoy.- e con un incantesimo non verbale, schiantò il ragazzo al muro.
-Non lo so mi baci, ma hai anche la presunzione di dire che sono logorroica! Esci da questa stanza.-
Si voltò ed entrò nel bagno della stanza senza aspettare una risposta.
Draco si alzò, sistemò la camicia ma non potè evitare di sorridere.
-Intanto ti è piaciuto.- comunicò alla porta e senza indugiare uscì dalla stanza di Hermione.






Spoiler sul prossimo capitolo:

-Sei apparsa sulla Gazzetta del Profeta, posso presumere che il piano proceda a gonfie vele.-
-Sì, se include anche le Maledizioni della Zia Bella va tutto alla perfezione.- rise per finta, e il peso di tutto il dolore che aveva subito si abbatté contro di lei.
-Lo sapevi che non sarebbe stata un’impresa facile.-
-Ma non pensavo che sarebbe stato così doloroso.-


(La parte sottolineata tratta quello che sarà il sogno di Hermione...)

 
   
 
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