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Autore: bea887    14/06/2008    3 recensioni
Piccole riflessioni, il titolo spiega tutto! Non è nulla di che ed è la prima volta che posto ciò che scrivo. Chi vuole recensire è il benvenuto... sono curiosa di sapere cosa ne pensate!
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto tempo

Quanto tempo?

 

L’adrenalina scorre

Impetuosa e rapida

Come un fiume in piena

Nelle mie vene,

la sento pulsare,

rimbombare

nella mia testa

e nel mio cuore…

 

Scalo le marce

seguendo questa

strana melodia,

che è il battito

del mio cuore.

 

Il motore romba,

su di giri mentre,

come una folle,

mi dirigo verso

i luoghi vergini

della mia fantasia.

 

Due mesi…

 

Il tempo passa,

senza che l’orologio

ne riesca a scandire

i secondi,

tanto è veloce,

inafferrabile…

o forse è invece

rallentato?

 

Non lo so più         !

 

… in quella stanza d’ospedale…

 

Guardo fuori dal finestrino.

 

La strada scorre veloce,

linee bianche

scandiscono il ritmo

della mia folle corsa

verso orizzonti

irraggiungibili,

scappo dalle parole,

dai pensieri,

dai ricordi…

 

Vedo riflessa sul finestrino

L’immagine, l’ombra

di una ragazza

stupita dalla natura,

dal mondo…

 

I palazzi,

ombre nere nella notte;

le persone,

zombie senz’anima;

tutto ciò che ho intorno

mi riporta lì…

 

… fra quelle pareti bianche…

 

“Non può entrare”…

Divieto d’accesso,

per me la tua stanza

era off-limit,

come questa strada

nella quale

vorrei tanto entrare.

 

Ore a fissare le crepe

sul muro candido,

a sorridere alle infermiere

e a rincorrere i dottori,

continuando imperterrita

ad assistere impotente

al sonno senza sogni

del mio Amore…

 

… ad aspettare un segno…

 

Vane le mie parole

sostituite da silenzi,

le preghiere

hanno ceduto il passo

alle bestemmie,

i libri

ai ricordi,

l’amore

ai rimpianti,

la paura

ai sensi di colpa!

 

E’ tutta colpa mia,

non dovevamo litigare,

quella serata

doveva essere romantica…

alla fine io

l’ho aspettato…

 

che non verrà!

 

Scarico la tensione

sull’acceleratore

cercando, per una volta,

di dare la colpa

a qualcun altro,

a qualcos’altro.

 

La musica

mi stordisce,

la velocità

mi inebria…

Poi accosto…

 

Lui disteso sul letto…

 

… E’ così che ho rischiato

di perderti,

ma valeva la pena

correre questo rischio?

 

Spengo il motore

e abbasso il volume della musica,

recupero il drappo di seta nero,

scendo dalla macchina,

mi accendo una sigaretta

e aspiro…

 

Il silenzio mi avvolge,

mi circonda,

mi stringe

e mi lascia libera…

un po’ come un amante!

 

Ricordo quella sera,

mi hai bendata,

mi hai caricata in macchina

senza dirmi nulla,

hai messo su la musica

e mi hai acceso la sigaretta,

come al solito,

dandomi un bacio

prima di mettermela

tra le labbra…

 

Dicevi che eravamo

l’amaro e il dolce,

il caffè e lo zucchero,

il rum e la pera,

il limone e l’arancia,

lo sciroppo e la caramella,

il tabacco e il miele…

 

Io buona,

tu cattivo!

 

Quella sera

mi hai detto

“Ti amo!”

e da allora è stata

una lunga corsa…

verso quella felicità

che non abbiamo

mai raggiunto!

 

Spossata e stordita,

mi siedo per terra…

e di nuovo quell’immagine

torna al centro dei miei pensieri.

 

… sembra che dorma,

come un bambino…

 

Piango, urlo,

mi sfogo…

ed ora rilassata

si torna in quella stanza,

lontana dai miei

e dagli amici,

dalla scuola

e da casa.

 

Sola con la mia chitarra,

estranea a tutto,

conscia solo di me

e di lui…

 

… il mio Amore!

   
 
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