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Autore: Niallsmileishot    07/02/2014    2 recensioni
la mia è una storia che comincia con una quindicenne appena trasferitasi a Doncaster per gli studi: lì incontrerà l'estroverso Louis Tomlinson a 15 anni, quattro anni prima che andasse ad X-Factor. finiranno entrambi per diventare famosi, una come attrice e l'altro come cantante; il loro amore verrà messo molto alla prova, da ragazze inventate, migliori amici e uno strano losco figuro che... ha ucciso sia i miei nonni, sia i miei genitori, come in una specie di vendetta su più generazioni.
tratto dal capitolo 3:
“certo” dissi prendendo la borsa.
Mentre stavamo uscendo iniziò a piovere: Louis indossava una felpa di cotone. Se la tolse e mi coprì dalla pioggia.
“Louis, dai rimettitela… sei a maniche corte, ti prenderai un raffreddore” dissi preoccupata.
“se lo prendo verrai a trovarmi.” Disse lui. Era fradicio e secondo me, anche congelato. Così io mi feci piccola piccola e lo abbracciai, così che potesse stare sotto anche lui. Di colpo arrossì e io lo strinsi più forte, pensando che fosse il freddo a coloragli le guance.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 34°

Arrivati all’ospedale, mi precipitai da Louis.
“LOUIS!” urlai entrando in camera e correndo ad abbracciarlo. Io lo stringevo a me, ma lui tentava di staccarsi.
“scusa, ma tu chi sei?” mi chiese Louis.
Io mollai la presa, allontanandomi da lui.
“non ti ricordi di me?” chiesi mettendomi le mani sulla bocca.
“no… scusa” disse lui.
Io guardai gli altri; tutti erano spaventati.
“Lou… ti ricordi di noi?” chiese Harry.
Louis si fermò un attimo a fissarli; poi gli s’illuminò il volto.
“certo Harry! Liam! Zayn! Niall!” disse sorridendo. I cinque si abbracciarono.
“ti ricordi degli One Direction?” chiese Zayn.
“ovvio! Quanto sono stato in coma? È già iniziato il Where We Are tour?” chiese Louis.
“no… ma… non ti ricordi di Francesca?” chiese Niall, indicandomi.
Louis mi guardò: mi fissò a lungo e poi:
“no… mi spiace… chi sei?” chiese.
Io scoppiai a piangere e uscì dalla stanza.
Il medico di Louis mi disse: “spesso la memoria ritorna a spezzoni… stia tranquilla… si ricorderà di lei. Non so quando, ma succederà. Non l’ha dimenticata. Gli dia tempo”
Io mi asciugai le lacrime, tentando di ricompormi.
Niall arrivò da dietro le spalle e mi cinse i fianchi.
Questa volta mi accorsi delle sue labbra sulla mia guancia.
Lo guardai, ancora con gli occhi arrossati.
Lui abbozzò un sorriso e mi baciò sulla guancia.
Io tornai a guardare Louis, nel letto, che rideva con gli amici… mi venne da vomitare dal dolore che provavo.
“portami via… ti prego” dissi a Niall, straziata dalla visone di quei perfetti occhi azzurri… che non mi guardavano più come prima.
Niall mi riaccompagnò a casa, senza dire una parola per tutto il viaggio.
Fui io a rompere il silenzio:
“non mi ama più. Niall… Louis non sa chi sono” dissi.
Niall non mi rispose. Non sapeva cosa dire.
Entrammo e io mi sdraiai sul divano.
Niall fece per andarsene, ma io lo fermai.
“no, ti prego, non voglio stare sola” dissi.
“tranquilla, io resto” disse Niall.
Io gli feci posto sul divano.
Mi poggiai a lui, chiudendo gli occhi. Li strinsi, per evitare di piangere ancora.
Lui mi spostò i capelli e mi baciò dolcemente la fronte.
“basta tristezza! Guardiamo un film, che è meglio” disse lui.
Io annuì e così Niall accese la televisione.
“faccio i pop corn” disse lui. Si alzò, mentre io mi spostavo. Mi guardò un attimo e poi mi afferrò la mano. Io lo guardai; lui sorrise con le labbra e mi trascinò in cucina.
Io camminavo trascinando i piedi, fissando il pavimento; lui mi prese per i fianchi e mi posò sul tavolo.
Così preso il necessario, preparò i pop corn e entrambi ci accomodammo nuovamente sul divano.
Il film iniziò.
Dopo una mezz’oretta però non riuscì più a resistere:
“Niall ero sveglia quando mi hai baciata” dissi senza respirare.
Lui mi guardò spaventato.
Boccheggiava dall’ansia, così io lo abbracciai; poi mi sedetti in braccio a lui e lo guardai negli occhi.
“ok… non pensavo fossi sveglia… volevo farlo da così tanto tempo… scusami” disse lui guardando in basso.
Io afferrai il suo mento e gli sollevai la testa, così che potesse guardarmi negli occhi.
“adesso sii sincero con me e con te stesso” dissi.
Lui sospirò.
“tanto lo sai già… sai già che adoro stare con te. È la sensazione migliore della mia vita quella che provo quando tu mi sorridi. Amo abbracciarti, hai un profumo che da assuefazione… sei gentile con me, ridiamo assieme… quando sei con me sento i battiti a mille, è vero, però sento quel vuoto che ho nel cuore, riempito. Chiara ha ragione… annuso i tuoi capelli, adoro abbracciarti e stringerti i fianchi da dietro, vorrei riempirti di baci dalla sera alla mattina. Ma c’è sempre Louis con te e non so cosa devo fare… mi sei piaciuta quasi da subito. Tempo di conoscerti bene… già quando Harry ci provava con te, mi piacevi. Mi piacevi quando tu e Louis vi siete lasciati, quando sei stata con me e, sinceramente, allora pensavo di avere qualche chance… poi però avete fatto pace. È stato uno dei momenti più dolorosi della mia vita, ma non potevo parlarne con nessuno! L’ho detto solo a mio fratello. Solo lui lo sapeva! Sai quanto è difficile? Tu eri la ragazza di uno dei miei fratelli! Sai perché non ho mai avuto una ragazza? Perché c’eri sempre tu! Tu sei sempre stata nella mia vita in questi ultimi quattro anni; ogni canzone che cantavo, ognuna, era per te. Non riesco a pensare a nessun’altra… ci sei solo tu per me! Poi è arrivato quel coglione… ti ha fatto male, noi ne abbiamo fatto a lui e ora Louis non sa più chi sei. Ti ho sempre voluta per me… ma sei di Louis” disse lui piangendo.
“di Louis? Io lo amo… è vero! Ma lui non sa più chi sono! Come faccio? Non sono più sua… perché lui non mi vuole. Ho sempre pensato che lui sarebbe stato mio per sempre… e ora? Non posso vederlo, non posso sentirlo… mi sento morire dentro. Se si innamora di un’altra prima che ricordi chi sono? Se… se si ricorderà di me! Si ricorda di tutto… tranne di me! Quasi tutta la mia vita l’ho passata con lui e ora è tutto finito, senza che si possa sistemare. E… non so… ci sei tu. Probabilmente mi piaci… adoro stare con te e tutto… però ho bisogno di tempo. Come posso dimenticare otto anni in una notte?” dissi abbracciandolo.
“ma… mi daresti una possibilità?” chiese lui.
Io gli accarezzai la guancia: “te ne darò mille… ma ora ho bisogno di tempo… scusa” dissi.
“io ci sarò quando mi vorrai” disse lui. “posso fare una cosa però?”
“cosa?” chiesi.
“questo” disse lui. Mi prese il volto tra le sue caldi mani, lo avvicinò al suo; i nostri occhi si fissavano, i miei verdi stavano addolcendo la vista dei suoi azzurri, mentre i suoi stavano distraendo i miei.
Lui protese le labbra verso le mie; io mi morsi un labbro. Lui si avvicinava lentamente, chiudendo gli occhi. Io li tenni aperti, ma la porta si spalancò e io mi voltai, così Niall baciò solo la mia guancia.
Alla porta era Chiara.
Alla vista di me, in braccio a Niall, mentre mi baciava la guancia, la fece sorridere.
“allora… novità?” chiese lei ridendo.
Io la guardai male… poi pensai: lei non c’era quando Louis non… scusate, non riuscivo a pensarci allora e nemmeno ora.
“mi spiace per Louis… però so che ti ama. Non mollare! Sono sicura che sei ancora nel suo cuore” disse lei.
Niall mi guardò; io lo guardai.
Mi alzai, confusa su ciò che volevo.
“Chiara ti diverti a distruggere il mio cuore e ogni mia speranza?!” esclamò Niall.
“come scusa? Io? Tu ti intrometti in relazioni che non ti riguardano!” disse lei.
“smettila! Mi fai sentire in colpa! Non è colpa mia se Louis non si ricorda di Francesca! Preferisci che lei stia con uno che non la vuole, piuttosto che stia con me?” disse Niall.
“state zitti entrambi. Chiara smettila con questa storia; mi stai facendo male, a me e a Niall. Niall… calmati. Non è lei che prende le decisioni per me. Adesso decido io. Entrambi fate silenzio un attimo” dissi arrabbiata.
Riflettei: ora come ora ero single. Non si poteva dire che io stessi con Louis… non sapeva neppure chi fossi. Dunque, moralmente, non potevo sentirmi in colpa se provavo ad uscire con Niall.
D’altro canto amavo ancora Louis, vederlo era straziante e Niall era uno dei suoi migliori amici. Facevo la parte della troia ad uscire con Niall subito… o no?
Mi dispiaceva dirgli di no… perché in effetti, mi piaceva un po’.
Provavo lo stesso sentimento per lui e per Louis.
“Chiara, scusami, ma ti chiedo di andartene” dissi.
Lei se ne andò sbuffando.
Niall mi guardò: “dunque dove eravamo rimasti?”
Io gli poggiai l’indice sulle labbra: “sh… non ho ancora pensato a te. Però posso darti una vaga consolazione” poi mi avvicinai e gli sussurrai all’orecchio “mi piaci”
Sentì il suo brivido corrergli su per la schiena: e non fu più dolce e delicato.
Mi prese i fianchi stringendomi a se, facendo incastrare i nostri bacini come se fossero fatti l’uno per l’altro; io misi le braccia attorno al suo collo mentre lui premeva le sue labbra contro le mie. Dopo qualche secondo aprì la bocca e io socchiusi quanto bastava la mia. Le nostre lingue erano una massa senza capo ne fine, una piccola orgia tra bocche.
Niall mi prese i lembi della felpa tirandoli verso di se, mentre io passavo le mani tra i suoi capelli biondi; ci staccammo qualche secondo.
Lui si tolse la maglietta, io mi sdraiai sul divano. Lui si distese sopra di me, corpo a corpo.
“aspetta… non ti sembra che sia troppo presto?” dissi poggiando le mani sul suo petto, con Niall che mi baciava il collo.
“ti voglio… ora” disse lui fermandosi a guardarmi negli occhi.
Guardai quegli occhi azzurri: era bellissimo in quell’istante, quasi divino.
Pensai: lui, Louis… cosa avevo da perdere ormai? Tanto valeva no?
Feci girare Niall, buttandolo a terra, sedendomi su di lui; mi levai i vestiti rimanendo in biancheria.
Lui sorrise e io cominciai a leccargli il petto.
“aspetta” mi interruppe lui. Corse in cucina e tornò con del rum nella mano sinistra.
Con un gesto fulminio si levò i pantaloni e tornò sul tappeto.
Questa volta toccò a lui stare sopra: agitò la bottiglia e bevve molto del suo contenuto.
Così si fiondò su di me: io presi la bottiglia, mi bagnai le labbra mentre lui infilava nuovamente la sua lingua nella mia bocca. Tutto sapeva di rum, la stanza si colorò, cominciò a girare, mentre Niall versava altro rum sul mio corpo semi nudo per poi leccarlo via.
Io mi alzai, presi la bottiglia e gli feci segno di seguirmi.
Lui mi seguì ed entrati in camera, si accomodò sul divano.
Io chiesi un minuto e mi rinchiusi in bagno.
E feci una cosa stupida.
“ehi Louis” disse al telefono.
“ehm… chi sei scusa?” disse lui.
“sono Francesca… so che non ti ricordi di me ma…” cominciai ma una risatina femminile m’interruppe.
“scusa, ora sono impegnato” disse lui ridendo e riattaccò.
Io rimasi immobile: dunque era così.
Tornai da Niall e lo guardai.
“Niall sei già ubriaco?” chiesi.
Lui si alzò dal letto e mi venne a pochi centimetri distante.
“sono ubriaco solo di te” disse, prendendo ad accarezzarmi la coscia su e giù.
Io gli accarezzai la guancia sorridendo, ma il mio corpo non resse il rum: corsi in bagno a vomitare.
Niall comunque stette con me, tenendomi in dietro i capelli.
Quella situazione spense la scintilla del momento…
Appena ebbi finito Niall cominciò a scherzarmi teneramente: “pensavo che gli italiani reggessero l’alcool… e poi arrivi tu! Ahahaha! Dai vieni qua cucciola” disse aprendo le braccia.
“cucciola a chi? Sono più vecchia e più saggia di te!” dissi ridendo.
“si vede…” disse lui.
“va beh… io vado a letto, che è meglio. Buonanotte” dissi rimettendomi sotto il piumone.
Lui mi si affiancò e chinandosi mi baciò la fronte. Io gli sorrisi e poi mi addormentai.
   
 
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