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Autore: _Light_Blue_    08/02/2014    9 recensioni
TRAILER UFFICIALE : http://www.youtube.com/watch?v=UV5QNWzaSz0
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Passione...
Un sentimento così forte da far cambiare due ragazzi.
La loro vita è in mano alla sorte, il loro cuore li porterà a compiere azioni prima di allora impensate.
Vincere quello che vuoi potrebbe significare perdere qualcosa di cui hai bisogno.
Seguiranno il loro cuore?
Seguiranno la propria strada...?
... Anche se questa li separerà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To Kiara.


Montai in macchina, gli arti non mi sorreggevano, gli occhi mi si chiudevano, avevo la vista appannata, molto probabilmente per l'alcool assunto quella sera.
Stavo da schifo.

Posai la testa al vetro ghiacciato, nel momento in cui Liam mise in moto l'auto, chiusi gli occhi e mi lasciai cullare dai fremiti del motore.

Sentii un profondo sbuffo accanto a me, girai la testa di conseguenza, così da visualizzare il problema.

Liam fece fermare la macchina lungo un marciapiede, posando le mani sul volante.
Non dissi nulla per mancanza di forza e controllo, così tornai a guardare la strada, desolata, illuminata dalla luce fioca dei lampioni che costeggiavano una via irriconoscibile data la mia capacità visiva ridotta.

'' Non potevi... Dirmelo prima? ''

Sussurrò quasi a se stesso facendo tintinnare le chiavi.

'' Cosa?  ''

Chiesi prima che mettesse in moto la macchina, ma non riuscì nel suo intento per rispondermi con un '' niente '' beffardo. 

Mi accorsi di alcune goccioline d'acqua piovana bagnare il vetro, solo quando queste ricoprirono buona parte di esso.

Congiunsi le mani, pensando tra me e me che qualcosa realmente turbava Liam, ma non insistetti oltre.
Sentivo i suoi occhi puntarmi, non sapevo cosa si aspettasse che facessi, ma semplicemente chiusi gli occhi sentendo attenuarsi il freddo delle mie dita.

'' Cosa cazzo mi è passanto per la testa... ''

Continuò a rimproverarsi, ma io continuavo a non capire di cosa stesse parlando.
L'eccessivo alcool nel mio corpo mi aveva fatto perdere il controllo, di conseguenza persi subito la pazienza.

'' Mi dici di cosa stai parlando? ''

Sbottai agitano le mani fin troppo.

Percepii ancora una volta il suo sguardo su di me, ma io non staccai il mio dal finestrino che avevo davanti. 

'' Senti, se avessi saputo che tu hai... 16 anni, non ti avrei mai invitato ad uscire e di certo non ti avrei lasciato ubriacare. ''

La sua voce era ferma ed impassibile, se c'era una qualsiasi emozione in essa, io non la percepivo.

Sentii in me un calore diffondersi nel corpo, non appena pronunciò quel numero scandendolo per bene, per un attimo ripresi lucidità, un attimo che mi servì per assimilare l'informazione che mi era appena stata data.

'' Oh, si, ora è colpa mia, scusami... '' 

Iniziai fingendomi mortificata, tenendo il viso rivolto alla strada poco illuminata. 
Liam non rispose, ma con un mugolio di comprensione mi chiese di continuare.
Tutto ad un tratto la mente sgombra mi si riempì di pensieri, il suo comportamento, in continuo mutamento, ogni volta che ci incontravamo una storia diversa... 

'' Ecco vedi? Non sono io, qui la colpa è tua! ''

Non contraddì ma ridacchiò sonoramente invitandomi a continuare, avrei voluto avere qualcosa in mano, come una bottiglia, per tirargliela in faccia... Ringhiai e proseguii il discorso:

'' Mi stai dando i nervi! '' Urlai guardandolo finalmente in faccia.

Notai le braccia, ora incrociate al petto, lo sguardo rivolto verso di me, incuriosito, sorpreso, come se fossi la prima a sbattergli la verità in faccia e la cosa non lo turbava affatto. 
Forse perchè non ero la prima. '' E cosa hai da ridere! ''

La sua voce roca vibrò nella macchina anche dopo che smise di ridere, forse era l'effetto dell'alcool, ma il suo sorrisetto beffardo era rimasto fastidiosamente rivolto a me.

'' Avanti bimba... ''

'' Non chiamarmi così! ''

Trovavo anche la sua voce tremendamente irritante, o almeno come la usava a suo vantaggio.
Tranquilla, beffarda, quieta, mentre io ero tutto il contrario con aggiunta di '' brilla '' o persino ubriaca.

'' ... Bene, Kiara, vedo che ti stai tenendo parecchie considerazioni su di me che non hai mai avuto il coraggio di dirmi in faccia... Perchè non sputi il rospo, sono curioso. ''

Iniziai veramente a perdere la pazienza, quella poca che mantenevo, e che mi evitava di fare quel che feci in seguito.
Mi slacciai la cintura ed aprii la portiera. 
Non appena l'aria gelata mi tagliò il volto, Liam sganciò la propria cintura di sicurezza, chiedenomi dove stessi andando.

Non risposi, scesi dalla macchina ed un senzo di vertigine mi colpì rigorosamente.
Barcollai, poggiandomi alla portiera, per poi spostare il peso sul cofano.
Cercai di trovare l'equilibrio sufficente per camminare, il mio intento era quello di fuggire, allontanarmi da lui.
Pian piano feci caso alle goccie di pioggia che mi stavano bagnando il viso. Quelle fredde goccioline mi regalarono un secondo, breve, attimo di lucidità, che mi permise di raccogliere il mio poco buon senzo rimasto e non scappare, inutilmente ed insignificatamente in quel momento.

Serrai la mascella e mi diedi una leggera spinta dal cofano dell'auto. Mi girai rivolta verso Liam che mi osservava incuriosito, quando serrai i pugni lui inarcò un sopracciglio.

'' Hai intenzione di andare a casa a piedi? ''

Sorrise maligno. Lessi su quelle labbra dalla linea sensuale e ben marcata, un tono di sfida.
Poi capii guardandolo negli occhi che il suo stato di lucidità non era migliore del mio.

Allentai la stretta dei pugni, mi accorsi di aver esagerato solo quando mi accorsi delle nocche bianche e delle dita intorpidite.

Come potevo tentare di ragionare con uno che non spaeva a sua volta cosa dire o cosa fare?
Era questo il motivo delle sue frasi buttate lì alla come capita, delle sue parole rivolte unicamente a se stesso, che la quantità di sbronza accumulata non gli facevano tenere dentro.

'' Potrei anche '' Risposi alla sua domanda con altrettanta sfacciataggine, ma subito si fece serio.

Le braccia incrociate sul petto si sciolsero, ricadendo lungo i fianchi molleggiando.
Quella scintilla di strafottenza nei suoi occhi si spense. Avanzò di qualche passo verso di me, con andatura spedita e salda al suolo, come se anche per lui fosse giunto alla sua testa un pizzico di luce in mezzo alla nebbia, un attimo di lucidità.

'' Non scherzare, è pericoloso e sta piovendo. Monta in macchina ''

La voce era ferma, seria e incontraddibile, ma il mio attimo di lucidità era terminato e ricominciai a ragionare come una bambina che voleva soltanto ottenere una cosa, la ragione, la vittoria, come se quella fosse una gara.

Scossi il capo prendendo la posizione di lui poco prima, le braccia cinse al petto e sguardo fermo. 

La portiera si aprì con uno scatto, con la mano libera mi cinse su un fianco invitandomi ad entrare ancora una volta, in silenzio, con lieve pressione.

Ma mi rifiutavo di dargliela vinta, così mi dimenai, arretrando di un passo sull'asfalto bagnato e scivoloso.

'' Kiara monta in macchina! Sei in mezzo alla strada! ''

Replicò duramente spalancando la portiera così da non farla richiudere.
Si mosse fulmineo verso di me, mi afferrò per le spalle e questa volta mi tirò verso il veicolo.

Ma ero più cocciuta di lui, continuavo a ripetermelo, ero irrimovibile, o almeno lo credevo, fin quando con uno strattone più duro mi fece perdere l'equilibrio in avanti e cadere sulle ginocchia.

'' Ti sei fatta male? ''

si chinò bruscamente, le sue mani non si staccarono da me, così mi divincolai spingendolo in fine a terra.

'' Ho detto lasciami! '' 

La testa mi doleva, posai i palmi sull'asfalto e mi misi in ginocchio. In quel momento sentii una fitta alla gamba destra, come un pugnale che mi perforava il muscolo.

Liam si alzò in piedi prima di me, era bagnato, fradicio, mi tese una mano invitandomi ad alzare, mano che con riluttanza accettai.

Notò con aria poco sorpresa e molto malinconica la smorfia che feci quando il mio peso si spostò sulla gamba dolente.

Tentai di fare un passo, ma la fitta si intensificò lasciando uscire dalla mia gola un gemito grutturale, un urlo strozzato di dolore.

'' Ora devi per forza venire in macchina con me. E non ammetto replice, a costo di legarti ed imbavagliarti. ''

Non obbiettai, sapendo che, anche se il suo breve momento di lucidità era stato interrotto, Liam era pur sempre più sobrio di me, aveva la capacità di guidare ed era l'unico che mi avrebbe potuto riaccompagnare a casa, l'unico di cui potevo fidarmi.

Mi aggrappai al suo braccio, piegato così a farmi poggiare con il peso su di lui.
Ma anche se avrebbe tranquillamente potuto sostenermi, cercai di non pesargli più di tanto, sopratutto per non apparire come un cucciolo ferito e bagnato, abbandonato in mezzo alla strada.
Anche se questo ero, sotto ogni aspetto. 

Il viaggio fino a casa fù silenzioso, mi addormentai quasi, cullata dal suono delle goccioline di pioggia che si infrangevano sul vetro e rimbombavano nel veicolo, mentre Liam era fermo e concentrato sulla strada.

Quando l'auto si fermò a pochi passi dal portone d'entrata, mi passai la mano sulla coscia indolenzita, non tanto epr il dolore, quanto per lanciare un messaggio muto a Liam, muto, ma chiaro. Non potevo alzarmi da sola.

Come previsto i suoi occhi si posarono sul punto che strofinavo delicatamente, alzò poi lo sguardo, incrociandolo con il mio per poi accennarmi un lieve sorrisetto, il cui scopo sarebbe dovuto essere rincuorarmi, ma non fù affatto così.

Restai magnanima, ferma ad aspettarlo, lo osservai scendere dalla macchina, fare il giro, passando davanti il cofano ed i fari che illuminarolo la sua persona, così determinata e invincibile che mi tese la mano ancor prima che riuscii a slacciare la cintura.

Mi girai sul sedile, le gambe ora erano all'esterno, ma ancora non mi ero alzata in piedi. 
Toccai il suolo con la suola delle scarpe, afferrai la mano che era rimasta cautamente in attesa, una mano, che in confronto con la mia era grande e possente, ma quando le sue dita, lunghe ed affusolate toccarono il mio dorso, avvertii solo una delicata frescura.

Senza il minimo sforzo mi tirò in piedi, lasciandomi poggiare il peso sulla gamba che non mi doleva.
Il silenzio iniziava ad essere imbarazzante, con un leggero colpo di tosse cercai di abbattere quel muro di ghiaccio che innalzai dopo quella conversazione insensata avuta poco prima.

'' Quindi è questo che pensi, che sono solo una stupida bambina. ''

Dissi senza lasciar trasparire emozioni, ma in realtà quelle parole mi risuonarono amare in bocca.
Seguì qualche attimo di silenzio, in cui mi ripassai i tratti del volto di Liam, la fronte aggrottata, per la concentrazione ferma sui passi che stavo compiendo per camminare, i suoi occhi, nocciola, danzavano senza sosta per assicurarsi che non cadessi, lo sguardo basso poteva sembrare assente, ma dalla forma che assunsero le sue labbra capii che stava semplicemente riflettendo.
Un ghigno, un leggero ghigno presto sostituito da un'espressione seria.
La sua fronte si sciolse, tornando ad essere piatta, il volto tranquillamente rilassato.

'' No. '' 

Disse con tono deciso, lasciandomi andare un momento per piegare il braccio in mia direzione, così da farmi aggrappare a lui per camminare.

Appena lo toccai provai un brivido interno, come se una scossa elettrica smosse la mia anima, quasi fosse un incitamento, a continuare.

'' A no? ''

Sorrisi sorpresa, per mascherare l'imbarazzo che invece stava scavando per uscire in superfice.
Ma non avevo motivo di esserlo, dopotutto la mia franchezza era basata su fatti confermati dalle sue parole di poco prima, iniziai seriamente a insospettirmi sui motivi di questi ripensamenti.

'' Eppure sembra proprio tu appatenga alla categoria di quelli che si lasciano impressionare dall'età, secondo me sei davvero superficiale e dopo stasera la mia è una certezza.''

Tornai seria, avrei quasi voluto piangere per le cose che stavo dicendo, non credevo nemmeno di pensarlo, fin quano la mia mente si liberò da questo interrogativo, lasciandolo esprimere in parole, taglienti come lame che mi bruciavano in gola roventi.

Liam alzò un'altra volta lo sguardo, incrociando i suoi occhi con i miei. 
Sotto la luce gialla e debole del lampione non feci caso più di tanto al colore dei suoi occhi, come in precedenza daltronde, ma ora, che il lampione rifletteva perfettamente contro il color marrone nocciolato di quelle iridi, riuscivo a vedere come un caldo e pacifico contorno di bordeaux donare a quegli occhi severi un tocco malinconico e quasi pentito.

Passarono pochi ma lunghi attimi in cui cercò sicuramente di leggermi tra le righe, peccato che non c'era nulla da interpretare nelle mie parole schiette e sincere.

I miei respiri erano sempre più accellerati, un pò per il dolore alla gamba, un pò per l'intensità della situazione che si poteva tagliare nell'aria. 
Cerai di controllarmi, ma era inutile mi veniva da piangere. Furono solo le sue parole in seguito che mi permisero di trattenermi ancora un pò.

'' Questa è una stronzata ''

Mormorò dolcemente, non lasciando trasparire nemmeno un'emozione, evidentemente il suo tentativo di interpretare le mie parole era fallito.

I battiti del mio cuore erano accellerati, iniziai a contarli per distrarmi da quello sguardo così penetrante, era la prima volta che mi lasciavo leggere dentro da qualcuno, la prima volta che non ero io a metere in difficoltà.
Sentii quelle lame roventi ricadere nel mio stomaco, provocando tagli acidi che si aprivano, andano alla conquista dell'intero corpo.
Quel bruciore mi fece riprendere per un attimo coscenza, strappai il contatto visivo portandolo sulla sua mano che mi teneva saldamente il fianco.

'' Come puoi dirlo dopo quello che è successo? ''

La mia voce mi traì, improvvisamente il bruciore salì alla gola, mi venne da vomitare, lo avrei fatto, lì sul posto...
Le lacrime continuavano inspiegabilmente a voler uscire, sentivo il bisogno di colpire qualcosa che mi stava opprimendo, forse la sua vicinanza in quel momento, forse i suoi continui discorsi insensati, ciò non toglieva che era lui ad innervosirmi.
Un'altro gemito mi sfuggì dalla gola quando cercai di allontanare quel groppo acido fermo esattamente sotto il mento.

Liam rimase in silenzio, non si preoccupò nemmeno di quell'ultimo lamento, perso probabilmente tra i pensieri.
Strinsi la presa intorno al suo braccio, alla ricerca di un qualche contatto, come se mi servisse qualcosa che avrebbe potuto smetire tutte le domande che mi ponevo.

'' Sei tu a dirlo Kiara, non io. Mi hai frainteso. ''

Mormorò stringendo a sua volta la presa intorno al mio fianco, lo interpretai quasi ocme un abbraccio da parte sua, mi sentii sollevata, ma avevo bisogno di risposte per i miei interrogativi, sperando che fossero tutte negative.

'' Se avessi saputo che tu hai sedici anni... ''

Recitai sentendo l'eco di quelle parole rimbombarmi nelle orecchie. 
Riprovai ancora una volta quell'orribile sensazione di amaro in bocca.

Raggiungemmo il portone la quale mi appoggiai con una spalla, Liam era fermo di fronte a me con la testa china, preso ad osservare le mie scarpe da tennis bianche.
Sospirai a grandi polmoni, cercando di riordinare i pensieri, archiviando le nuove informazioni, soffocando alcune emozioni.

'' Non intendevo quello che hai capito, Kiara, mi hai frainteso. ''

Ripetè a denti stretti.
Mi irriggidii, serrai la mascella e staccai la presa ancora presente sul suo braccio.
Nel momento in cui quella sorta di abbraccio si separò, sentii come del gelo che andò a pizzicare le parti del mio corpo a contatto con lui.
Non spaevo se fosse una sensazione che provai io da dentro, o il vento gelido che si era attenuato, ma pur sempre c'era.

'' C.come puoi dire che ho frainteso? ''

Sibilai incerta, dentro di me mi sentivo sollevata e allarmata allo stesso tempo, ero confusa, ancora una volta, dalla reazione gelata che sentii, dalla voglia che avevo di riabbracciarlo, di sentire il suo calore addosso a me...

'' Intendevo che sarei stato più attento a te, che... '' 

I suoi occhi si spostarono sui miei, non so cosa me lo impedì, ma mi sarei gettata all'istante sulle sue labbra in quel momento.
Il mio cuore si fermò e riprese a battere subito dopo.
Mi accorsi di essermi innamorata di lui solo quando l'idea delle sue labbra sulle mie mi intrigò così tanto.

'' ... che avrei prestato più attenzione a cosa facevi e come. ''

Nelle sue parole lessi rammarico, imbarazzo...
Sentii un  peso abbandonarmi improvvisamente.

Non una parola si frappose fra noi, Liam mi salutò con un mezzo sorriso e tornò in macchina.
Osservai come i capelli, bagnati, restavano arruffati, come le goccie di pioggia che li imperlava, gocciavano sul collo...
Mi venne subito in mente Liam, sul ring che sudato, con la fronte ed il collo imperlati dal sudore, si allenava incessantemente, le sue spalle larche, le sue gambe forti, i bicipiti piegati, pieni di energia.

Nel momento in cui entrò in macchina, girai istintivamente la chiave nella serratura, senza essermi ricordata di averla inserita.
Non spezzai il contatto visivo finchè l'auto non abbandonò la strada.
Mi sentii improvvisamente sola, poggiai la schiena sulla porta, chiusi gli occhi e rimasi a contemplare i brividi attraversarmi la schiena.
Mi avviai verso la mia camera in silenzio, certa che Scar stesse dormendo.
Mi feci una doccia calda e mi misi a letto, prima di accorgermene, perdendo i senzi, una lacrima mi solcò il viso.



Spazio scrittrice:

Vi chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un bruttissimo ( è dire poco ) periodo e di mezzo ci và, una psicologa e lo studio, che oltretutto ho solo una sufficienza in pagella... COMNQUE!
Il capitolo è molto carico, ho sperimentato un nuovo stile, anzi ho migliorato il precedente, grazie a un libro sullo scrivere, quindi sto anche studiando per migliorare..! 

Ho persino scritto la mia prima trama personale, ovvero, un sunto dei capitoli che si presenteranno E NON VEDO L'ORA DI SCRIVERLI!
Queste nuove tecniche sono bellissime, agevolano molto il mio lavoro e mi è più chiaro il risultato che vorrei avere!

Ho aperto un blog, mi farebbe piacere se passaste, scrivo anche della mia vita, ogni giorno, parlo di come sto scrivendo i capitoli, descrivo quello che imparo ogni giorno, vi avviso se aggiorno...

Insomma può essere interessante, ci sono anche delle immagini sui personaggi, sto iniziando ad approfondire moltissimo questa cosa..! 

Ecco a voi il link: LINK

Al prossimo sabato, e non mancherò lo giuro!
  
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