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Autore: mbpika    09/02/2014    12 recensioni
La storia è ambientata subito dopo la guerra di Marineford, ed è incentrata su una ragazza di nome Rose che sogna di trovare l'One Piece e durante questa avventura incontrerà nuovi amici e vecchie conoscenze.
Storia ad OC: sono accettati vari OC di vostra creazione; le iscrizioni saranno riaperte dal 25/01/14 (circa al decimo capitolo). Quindi se volete partecipale potrete già caratterizzare il vostro personaggio nei minimi dettagli e da quel momento sarà quasi senza limite di tempo.
Dal primo capitolo:
"Voglio rubare questa nave e se ti metti in mezzo non sarò tanto buona"
"Non ho alcuna intenzione di fermarti, anzi ti voglio aiutare"
"Cosa? Perché un marine come te mi vorrebbe aiutare?"
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo un secolo da un mio ultimo aggiornamento eccomi ritornata! Le varie spiegazioni le troverete a fine capitolo, come sempre. Questa breve intestazione iniziale è qui per avvisarvi che per comodità da ora in poi tutto ciò che dirà Ryu sarà messo tra le virgolette “ ”, per un motivo che spiegherò più chiaramente nel prossimo capitolo. Per ora vi auguro una buona lettura!

 

 

 

Mare Meridionale

Siamo nella tranquilla cittadina di Villaverde, dove il vento di bonaccia soffia costantemente. L'isola su cui si trova ha la forma di una mezzaluna cocava, e tre quarti di essa è una regione montuosa, inadatta per un qualsiasi insediamento.

In una di quelle case che formano la cittadina c'è una ragazza con le braccia a penzoloni, il mento appoggiato sopra il tavolo e con il fondoschiena attaccato a una sedia, con sguardo fisso verso il lumacofono sonnecchiante a pochi centrimetri dalla sua faccia. I suoi capelli lunghi superano di poco le sue spalle, rossi e ribelli, si muovono ogni qual volta che sbuffa. La sua carnagione molto chiara venivano risaltati dai suoi occhi gialli con una sfumatura di grigio. Spalancò gli occhi, come se si fosse appena svegliata da un trans, poi socchiuse l'occhio destro, su cui aveva una cicatrice e con il sinistro continuò a fissare il lumacofono. La ragazza indossava un top nero, dei pantaloncini neri con una cintura bianca e rossa e degli stivali borchiati neri.

Improvvisamente la rossa alzò il braccio sinistro e lo sbattè con forza sul tavolo con il palmo aperto, svegliando e spaventando la povera lumaca.

- Quel bastardo! Come ha potuto lasciarmi qui da sola? E senza nemmeno chiamarmi una volta! - prese in mano il lumacofono e cominciò ad usarlo come anti-stress.

- Se lo trovo lo ammazzo! Ma prima devo trovare un modo per andarmene da qui – si ricordò di avere qualcosa in mano, e quando abbassò lo sguardo vide che la lumaca si era ritirata nel suo guscio.

- Scusa; non lo faccio più, ok? - disse al lumacofono solleticandolo un po' col dito.

La lumaca uscì dal suo nascondiglio, e la ragazza se la mise in tasca. Prese e si mise al volo un giubotto di pelle nero lungo fino al petto, poi sistemò il cappuccio dello stesso.

Appena fu fuori di casa una tigre bianca le balzò addosso ruggendo.

- Hahahahaha! Basta! Smettila, così mi fai il solletico! - la tigre le stava leccando la faccia.

- Alexia, ti si sentiva urlare da fuori, prima o poi distruggerai la casa – le rispose la tigre. (sisi, avete letto bene; la tigre ha parlato!)

- Non sono così distruttiva! -

- Dillo agli ultimi cinque tavoli che sono passati di qui -

- Non è certo colpa mia; è mio fratello che mi fa infuriare così. Lui non mi chiama mai e quando lo chiamo io non mi risponde -

- Devi però ammettere che con lui sei piuttosto insistente -

- Gli ho solo imposto di far parte della sua ciurma -

- Generalmente qualcuno te lo chiede, non devi imporlo tu... -

La rossa si alzò in piedi e con passo spedito si diresse verso la spiaggia, incitando la tigre a seguirla. In pochi minuti riuscirono a raggiungere il posto, e la tigre notò che c'era una barchetta pronta per salpare.

- Qual'è il tuo piano? -

- Prendiamo la barca e raggiungiamo mio fratello -

- Tutto qui? -

- Il concetto è quello. Allora, vieni Yuki? -

- Certo che vengo, senza di me non combineresti nulla -

Senza voltarsi indietro la tigre e la ragazza partirono alla volta della Rotta Maggiore.

Mare Settentrionale

Faith, Achya e Shayla approdarono a Quifer, una città piena di vita ma in quel momento alle ragazze parve che non fosse poi così vivace, forse era perchè era ormai sera. Una delle tre pancie brontolò, seguita da una seconda e da una terza.

- Ho fame! - disse il capitano.

- Anch'io – la seguì Aci.

- Abbiamo tutti fame, cerchiamo un ristorante con dei buoni prezzi – dì la castana controllando il suo borsellino.

- Io voglio: maiale arrosto, anitra alla cacciatora, zebrucca alla salsa d'ananas, bistecca con salsa piccante, pesciglio all'arancia, ... - Faith cominciò ad elencare tutti i piatti che le venivano in mente con l'acquolina in bocca.

- Aspetta almeno che lo troviamo un ristorante... -

Nel frattempo da tutt'altra parte della città un ragazzo e una bambina camminano lungo la strada, anche se quest'ultima era più che altro aggrappata alla spalla sinista del fratello. Il ragazzo era alto un metro e settantacinque, il fisico ben sviluppato senza esagerazioni lo faceva sembrare di corporatura piuttosto robusta e aveva le spalle abbastanza larghe. Portava i capelli castani, con taglio alla moicana e i suoi occhi erano di un bellissimo marrone chiaro, che sembravano diventare più scuri ogni volta che fissavano intensamente qualcosa.
Indossava un paio di scarpe da ginnastica, dei pantaloni da tuta neri, una t-shirt rosso carminio e sopra di essa una felpa di colore marrone scuro tenuta aperta a metà dalla cerniera.

In mano teneva una catana dal fodero nero, ornato con dei ghirigori argentati infondo. La coccia è di forma triangolare fatta d'argento e l'impugnatura è nera con rifiniture anch'esse argentate.

La bambina, invece, aveva gli occhi verde smeraldo, i suoi capelli di un bel castano chiaro erano lunghi fino a metà schiena. Vestiva un kimono viola con un motivo floreale rosa carne e ai piedi portava delle semplici infradito.

- Fratellone, ti vuoi sbrigare? Ho fame! -

- Fra venti minuti dovremmo raggiungere la città, aspetta ancora un po' – disse il ragazzo con un tono pacato.

- Sono troppi, non hai qualcosa nello zaino? -

- Se hai così tanta fretta di mangiare perchè non corri fin là? -

- Sono stanca, aspetterò – la bambina sbuffò e ritornò a contemplare lo zaino del fratello.

Venti minuti dopo raggiunsero un locale di città, “La lumaca di mare” diceva l'insegna sopra la porta. I due entrarono e si sedettero a un tavolo libero. La castana scese della spalla del fratello e si sedette sulla sedia opposta al fratello. Dopo poco un cameriere li raggiunse per prendere l'ordine e i due presero solo un paio di piatti.

Appena arrivarono le pietanze, un gruppo di uomini irruppe nel locale, facendo calare un silenzio inquietante.

Quello che sembrava essere il capo rimase fermo sull'uscio, estraendo le sue pistole, mentre i suoi uomini si sparsero per il locale.

- Signori, mantenete la calma. Noi siamo qui solo per prendere tutti i vostri soldi; consegnateli pure a questi bravi ragazzi – a un suo cenno tutti gli uomini che erano con lui tirarono fuori un sacco.

- Ed, hai intenzione di fare qualcosa? - chiese la bambina tranquillamente continuando a mangiare.

Il castano mise mano alla sua katana, ma in quel preciso istante Faith entrò spalancando le porte, e l'uomo che stava sull'uscio fu scaraventato verso il muro, svenendo. La ragazza con un'innata allegria corse verso il bancone per ordinare, non accorgendosi di tutte le faccie sbigottite che la fissavano.

- Questo è l'unico posto alle nostre portate, sopratutto con quello che mangia il capitano – sospirò la castana.

- Non è esattamente il massimo, ma pur sempre meglio dell'altra scelta -

- È stato scartato perchè Faith ha urlato che nel menù non c'era carne e lei... Beh, ormai sai com'è fatta -

- Perchè hanno tutti quelle faccie? - chiese la biondina indicando tutti i presenti.

- Evidentemente qui non ha mai messo piede una donna – le rispose la navigatrice, osservando quelle ragnatele che ornavano il locale.

Entrambe si sedettero al bancone, accanto al loro capitano.

- Dieci porzioni del vostro miglior piatto! - ordinò la mora.

- Un'insalata – disse Achya.

- Per me una zuppa – ordinò Shayla.

Il cameriere, oltremodo sconcertato se ne andò a preparare gli ordini delle ragazze, mentre queste si guardarono intorno.

- Aci, c'è qualcuno che sta male laggiù; non dovresti aiutarlo in quanto medico? - la navigatrice indicò con un cenno della testa dov'era l'uomo.

- Sono a stomaco vuoto, e poi vedo da qui che è solo svenuto, non ha bisogno di me -

- Faith, sicura che non sia stata colpa tua? -

- Colpa mia? E perchè mai? -

- Sei entrata nel locale come un tornado... -

- Già... -

La mora fissava l'uomo accasciato a terra, con faccia tipica di chi ha ricevuto un colpo a sorpresa in faccia, ma i suoi pensieri cambiarono direzione quando il locandiere arrivò con i piatti che avevano ordinato e si buttò a capofitto sul cibo.

- Queste ragazze sono insensibili... - dissero in coro i sottoposti dell'uomo svenuto.

Il ragazzo, che aveva assistito a tutta la scena abbozzò un sorriso e rovistò nel suo zaino, da cui tirò fuori dei manifesti di taglia.

- Shayla Rey 43 milioni e Faith Sander, la pantera nera con 55 milioni di taglia. Sono proprio una bella accoppiata – il castano sorrise, forse aveva finalmente trovato qualcuno con cui confrontarsi.

Mare Occidentale

Rose aveva trascinato a forza il suo vice fino a un negozio di vestiti, costringendolo a scegliere qualcosa di diverso dalla sua uniforme.

- Perchè? Mi piace la divisa! -

- Non voglio che ti scambino nuovamente per un marine, almeno attirerai meno l'attenzione quando ti perdi e sopratutto quando chiedi indicazioni a un soldato della marina -

- Perchè no? Era un bravo ragazzo -

- Ma tu gli hai detto che sei un pirata! Non posso figurarmi qualcuno di più idiota... - la celeste gli lanciò una maglia verde brillante – mettiti questo -

- Non mi piace! - si lamentò il moro.

- Non fare il bambino, mettila e basta -

- No -

- No? -

“Ha ha ha! Mi piace il ragazzo, sa come metterti in difficoltà”

- Umpfh... Cercherò qualcosa di più adatto ai tuoi gusti allora -

Dopo una ventina di minuti Rose ritornò, con un mucchio di vestiti di vario genere alto quasi qunto lei.

- Adesso li dovrai provare tutti -

- Tutti? -

- Si, proprio tutti – gli rispose con un sorrisetto divertito.

Dopo un'ora e mezza passata a provare vestiti Lake, soddisfatto e esasperato, riuscì a trovare qualcosa che gli piaceva.

Stava indossando una maglietta bianca a maniche corte con un tre bottoni nella parte alta, di cui due lasciati aperti. La maglia aveva due righe celesti orizzontali nelle maniche e un'altra dello stesso colore all'altezza della vita e nel fianco destro c'era disegnato un piccolo gabbiano stilizzato nero. Indossava anche un paio di pantaloncini corti di un grigio chiarissimo, e ai lati di questi un paio di righe blu verticali.

Intorno alla vita, legata come una cintura, portava lo stesso fazzoletto azzurro che prima portava come parte della divisa. Fosse stato per la ragazza non l'avrebbe mai messo, ma aveva insistito così tanto che alla fine aveva convinto perfino lei.

- Almeno questi vestiti non portano la scritta “marine” – Rose guardò il suo vice guardarsi allo specchio contento, poi sospirò – Devo però ammettere che quei colori ti stanno davvero bene -

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!

Mi spiace per questa lunga assenza, ma sembrava proprio che la scuola non mi volesse lasciare prendere il computer in mano.

Ma lasciamo stare i miei tormenti; piuttosto che ne dite di questo capitolo?

Finalmente sono comparsi altri quattro personaggi: Alexi e la tigre Yuki, e il bel castano con la sorellina. Non che in questo capitolo ci fosse molta azione, mi spiace deludere per chi se la aspettava.

Come ho detto all'inizio del capitolo nel prossimo parlerò di Ryu, spiegando meglio la sua condizione, con ovviamente tanto di nuova nave per la ciurma di Rose.

Poi... Dovevo dire qualcos'altro ma non ricordo cosa...

Ryu: hai proprio una pessima memoria, mia cara autrice >:)

Mbpika: cos'è, un tono sarcastico questo? =.=

Ryu: he he he... >:D

Rose: gli OC, dovevi parlare degli OC -.-''

Già, gli OC, grazie Rose!

Potete inviarmi qualsiasi tipo di OC; un gigante, un marine, un abitante delle isole del cielo, un uomo-pesce, un polipo a tre denti con dei razzi dietro alla schiena... Accetto tutto (o quasi, dipende da com'è il mio umore, ma generalmente è buono quindi non preoccupatevi ^^).

Come sta scritto della descrizione del capitolo le iscrizioni sono riaperte... emm, sono solo dettagli se lo dico due settimane dopo... sono stata molto impegnata! u.u

Ryu: Si, a fare pisolini >:)

Mbpika: ARGH!!! Non capisco perchè Rose non ti ha ancora ucciso; non ti sopporto!!!! >:(

  
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