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Autore: sxds    10/02/2014    1 recensioni
COPPIA DRACO-HERMIONE.
Le cose non sono più come prima, dalla distruzione del Signore Oscuro: sono migliorate, per certi versi, e collassate, per altri.
Ad esempio, l'amicizia fra Ron ed Hermione è costantemente mitragliata dai sentimenti non corrispondenti della strega... e se, per assurdo, ci si mettesse persino una Serpe, ad eliminare la loro debole relazione?
Una cosa è certa, Hermione, e l'hai anche capita: non tutto il mal vien per nuocere!
PRIMA FANFIC CON QUESTA COPPIA, SPERO VI PIACERA'.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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❤️

But he is a snake!


DIMMI: CI SARAI?

Quella sera, a cena.

 

"Hermione, adesso ce lo dici" ordinò insistente Ginny, attirando l'attenzione degli amici.

Ron masticò in fretta e inghiottì del pollo.

"Dirci che?" domandò.

"Dirci cosa" sbottò la mora infastidita, presa dal desiderio di strozzare Ginny.

Cho, che era andata abusivamente alla tavolata Grifondoro, s'incuriosì. "Cosa? Cosa?"

"Shh! Cho!" la riprese Harry.

Con abusivamente si intendeva che Cho era sotto il tavolo fra le gambe di Harry. Cioè. Herm non poteva non avere strane idee a tal proposito. Cioè!

"Heeermioneee!" cantò Ginny, facendo così arrivare Gretel.

"Che succede?" chiese acidamente.

"Succede che se dici un'altra cosa ti spezzo le gambe" sibilò Hermione, lasciando tutti a bocca aperta.

Harry, soprattutto, si trovò con la mascella a terra. "Hermione?"

Lei arrossì. "Non devo dirvi nulla" balbettò insicura. Aveva minacciato Gretel? Lei? Forse la sua -ehm- relazione... con Draco, la stava rendendo davvero più subdola e perfida.

O semplicemente apprezzava l'essere al centro dell'attenzione e si atteggiava.

Mannaggia, non poteva essere così... Babbana. Era un comportamento più che altro dei non-maghi. Perché la loro normalità li faceva sentire inconsciamente inferiori e dovevano trovare il modo di riscattarsi. Anche rendendosi ridicoli.

"Scusagretel" mormorò più veloce che poté.

"Allora... ve lo dirò io: HERM HA UNO!" annunciò gioiosa Ginny.

"COSA!?" Ronald sputò il pollo sul piatto, scioccato.

"Oh, che schifo Ron" si coprì gli occhi la mora, cercando di glissare e salvarsi la faccia.

"No. Ci spieghi" ordinò una voce incorporea: Cho. Quanto sarebbe resistita là sotto senza... ehm... avere l'impulso di fare qualcosa a Harry?

"Uffa! Non è vero, e che cavolo..."

"Hermione! A lezione oggi eri proprio andata e hai mormorato anche qualcosa come baciami!" Scoppiò a ridere Ginny seguita dall'impicciona Gretel che si guadagnò occhiatacce infastidite.

La Grifondoro avvampò letteralmente: era sicura che anche le dita dei suoi piedi fossero rosse d'imbarazzo.

"Davvero?!"

"Sì!"

Harry rise carezzando i capelli di Cho -come se la McGranitt non se ne fosse accorta. La lasciava lì nascosta solo perché era Harry Potter a volerlo, non perché fosse così allocca-.

"Davvero Hermi? Daaai! Chi è?" la punzecchiò.

Ron sorrise e s'imbarazzò.

"Guarda che bastava chiedere" ammiccò.

Sta scherzando sbarrò gli occhi la mora. "Ehm..." Che poteva dirgli? Metà di lei pensava d'essere presa in giro...L'altra invece era certa che Ronald Weasley avesse orribilmente frainteso.

Ginny divenne bordeaux.

"R-Ron... Non credo che Hermi intenda te." gli comunicò la sorella minore.

Se ci fossero stati Fred e George (Hermione ebbe una fitta) l'avrebbero sicuramente deriso.

"Che dici Ginny? Chi altri si fila Hermione!" rise.

"Cosa..."

Chi altri si fila Hermione

Chi altri si fila

Chi altri

Chi ... Chi ... Chi!

"Draco Malfoy" sillabò sicura. "E' lui che mi fila" urlò incazzata nera "e non ti permettere MAI PIU' di dirmi nulla. Nulla, Ron, nulla!"

Si alzò e corse via, diretta ai bagni, sperando non vi trovasse un altro trol molesto.

 

 

POV Draco.

 

Alzò lo sguardo dal piatto invitante per vedere che succedeva al rumoroso tavolo Grifondoro.

Proprio in quel momento vide Hermione alzarsi e correre via. Weasley si levò in piedi e Draco scorse qualcuno nascosto sotto il tavolo. Fra le gambe di Potter. Chi era? Possibile fosse Cho?

A chi importava. Sicuramente non a lui.

Non si preoccupò: Hermione si arrabbiava spesso con quell'imbecille dai capelli carota. La sorella di questo -Ginny- lo prese per un braccio e strillò furiosa, così ad alta voce che persino lui la sentì "SEI UN IDIOTA RON!"

Oh. Ottimo. Una Weasley con un po' di cervello, finalmente.

Si appuntò di darle il cinque, più tardi -anche se probabilmente l'avrebbe terrorizzata-.

"Che palle 'sti Grifondoro eh?" sbottò una new entry, Montgomery, infilzando la propria dose di pollo.

"Già" confermò Draco, non del tutto certo dei suoi sentimenti verso certi Grifondoro. "I Weasley in particolare" commentò.

Da dove tutta quella voglia di fare conversazione?

"Vero. Prima ho incrociato quel demente di Ronald Weasley e per poco non mi Cruciava! Pazzesco!" si passò una mano fra i capelli scuri, facendo sospirare ogni Serpeverde.

Sì, Draco l'ammetteva: forse Montgomery per alcuni versi era migliore di lui -esteticamente, s'intende. E ciò non gli importava minimamente.

"Ah sì? " a me sta rubando la ragazza.

Oh, meglio tenersi per sé certi pensieri.

"Sì. Che idiota, maghi. Che ti chiedo: com'era l'ex insegnante di Trasfigurazione?" s'interessò Mont -Draco non l'avrebbe mai chiamato così a voce alta.

"Era la preside. La della Croce l'ha precisato." gli fece notare piccato Malfoy.

"Sì ma.. com'era? Non chi era. Com'era."

Ah. Touché.

"Brava. Anche se Trasfigurazione non mi appassiona, con la McGranitt non ci sono state grane."

"Bah. Comunque la Megan è una figa!"

"Cosa?!" Klariss, seduta a fianco a Montgomery si inviperì. Draco la detestava. Una volta l'aveva usata per l'unico motivo per il quale una così -bionda, formosa, arrendevole- poteva essere usata. "Ma ieri sera non dicevi così!"

Frivola.

"Kla Kla Kla..." le mormorò Montgomery all'orecchio, dando l'occasione a Draco di alzarsi e andarsene.

"Montgomery. Klariss." li salutò, nonostante fossero troppo presi per sentirlo.

Sfuggì alle attenzioni di una curiosa Corvonero e non rispose all'occhiata della McGranitt.

Che voleva di più da lui?

Lo aveva umiliato costringendolo a rinnegare la sua identità di Malfoy imbattibile, l'aveva costretto a affrontare un'umile punizione insieme a Hermione Granger... Un momento. A Draco non dispiaceva affatt-

Andò a sbattere contro qualcuno in corridoio.

"Oh, scusa!" mormorò afflitta una ragazza.

Oh, non 'una ragazza'. La 'sua ragazza'.

"Hermione..." le sollevò il viso e vide che era solcato da lacrime. "Sarà meglio parlare..."

 

Pov Hermione.

Andammo in camera sua.

C'ero già stata, ma 'sta volta mi sentii a disagio. Molto a disagio.

Lui armeggiò con le chiavi, alla fine affidandosi alla magia, e la fece entrare per prima, con un sorriso gentile.

Be', nessuno poteva negargli d'essere un sopraffino gentleman, quando s'impegnava.

Lei si accomodò alla scrivania -dove trovò una sfilza di disegni- mentre lui sul letto -l'unico letto, poiché Draco era considerato "un elemento potenzialmente pericoloso" e così non aveva compagno di stanza.

Che fortuna! lo lodò fra sé la ragazza.

"Insomma, è stato Weasley, vero?"

"Cos-"

"A farti piangere" precisò Draco, pacato, guardando fuori dalla finestra; "è sempre stato un idiota."

"E' vero..." acconsentì Hermione, triste. "E comunque sì. Ma non è colpa sua. E' mia."

"Che dici?" la riprese placido il biondo. "Non prenderti le ovvie colpe di Weasley. E' ridicolo."

"No, senti. Lui ha frainteso perché io sono stata...ambigua. Ecco."

Si interessò sinceramente.

"Va' avanti" la invitò con un ampio sorriso senza mostrare i denti.

"Io- Ecco- Okay. Dunque. Ginny mi ha chiesto perché fossi distratta a Trasfigurazione... Dopo essere andata alla lavagna, per capirci." Si torturò le unghie senza smalto. "Bene.. Ha pensato che fosse a causa di un ragazzo."

"E lo è?" la interruppe, senza tono.

Oh maghi.

E ora? Che dico?

Che sciocca sono. Potevo mentirgli.

"Io... Non dico di no. In un certo senso..ecco..."

"Prosegui pure, Hermione" le serbò un'occhiata indecifrabile.

Idiota.

Che pezzente.

Gliel'ho anche detto, cazzo.

Maghi, perché sono una tale deficiente?

"S-sì. Non le ho detto chi" rimarcò indispettita dalla non-reazione di Draco, "e così a cena ha insistito, con l'appoggio di tutti ovviamente." Omise il baciami! che aveva sussurrato e concluse "Ma Ronald ha frainteso tutto pensando d'essere l'interessato e.. Ginny gli ha detto che non era assolutamente come pensava e lui ha d-detto..."

Le mancò la voce.

Draco aspettò che trovasse il coraggio, pazientemente, in silenzio; alla fine Hermione rigettò le parole di Ron.

"Ha detto Chi altri si fila Hermione? e lui r-ridev-va.. L-lui.."

"E' un coglione!"

Draco si alzò e, raggiuntala , l'abbracciò finché non fu ora di separarsi.

 

 

 

Questa volta Hermione non scappò come suo solito.

Già, prima apprezzava le attenzioni di Draco e poi, dopo un assaggio, fuggiva.

Si alzò dal letto dov'erano stati distesi a guardarsi negli occhi, e camminò su e giù per la stanza.

"Beh.. Hm.. Che vuoi fare?" domandò insicura, analizzando la situazione: erano solo lei e Draco, in una stanza da letto, con lui già tranquillamento disteso con le braccia dietro la testa e la camicia aderente al petto scolpito.

Hermione arrossì e pensò ad altro; ci provò, almeno.

"Ti va un tè?" le domandò guardandola.

"Oh.. sì, certo."

Un tè? Com'era possibile? Nessuna allusione? Neppure piccola? Si sentì un po' delusa, ma molto più a suo agio.

Draco si alzò dal letto e raggiunse il cucinino della sua stanza, l'unica ad averne uno. A pensarci, la mora non lo vedeva quasi mai a pranzo né a cena: probabilmente la McGranitt non gli concedeva sempre di stare a contatto con gli altri studenti, relegandolo tutta la giornata lì.

"Limone?"

"Sì grazie".

Lui spremette alcune gocce in una tazza.

Hermione si accomodò su una delle due sedie disposte vicino un micro tavolino. Quant'era opprimente non uscire da là per così tante ore? Lei sarebbe impazzitta.

"Quanto zucchero?"

"Un cucchiaino."

"Hm-hm."

Versò lo zucchero e il tè caldo nella tazza della strega, versando solo tè amaro per lui.

"Grazie" sorrise timida lei, prendendogliela dalle mani.

Draco gliele afferrò delicatamente. "Questa è la mia" protestò gentile.

"Ah s-sì?"

Dire che stava impazzendo di lui era un eufemismo, maghi.

Seduti, rimasero in silenzio. Hermione non provò imbarazzo, però: bevve alcuni sorsi del suo tè osservando di nascosto il biondo.

"Che ne pensi della nuova prof?" le domandò lui ad un certo punto, rigirandosi la tazza intoccata fra le mani affusolate.

"Quale?"

"La della Croce" precisò.

"La conosci?" Ma come?

"Oggi ero a lezione."

"Davvero?" E non l'aveva visto? Com'era possibile? Però lui aveva visto la sua figura con la prof.

"Sì."

"Beh..." che dirgli? Non le piaceva proprio. E poi perché parlavano della prof di Trasfigurazione nel loro raro momento d'intimità? Forse si sentiva a disagio? Ma come..Draco Malfoy a disagio? Hermione espirò l'aria che aveva in corpo e commentò "Non mi piace. La trasfigurazione non è rigore" sibilò. "E' arte."

Lui sorrise poco. "Già. Come può essere rigore? E' anche rigore, ovviamente, ma non solo. Se la della Croce inizia così, con me ha già chiuso."

Le sfuggì un sospiro sollevato.

"Anche con me."

"Si è notato" le fece notare quasi ridendo. "Pensavo l'avresti cruciata" aggiunse divertito.

"Uhm? Davvero? Dici che sarà lei a cruciarmi?" ridacchiò la ragazza, a suo agio finalmente.

"No," lui tornò serio, "non finché ci sarò io."

Come poteva non amare Draco Malfoy?

 

 

"Hei! Hermi! Ferma!"

Cho la raggiunse, affannata.

Hermione provò a sottrarsi al suo abbraccio appicicoso, senza risultati.

L'educazione prima di tutto.

"Cosa c'è, Cho?"

"Sai Hermi, oggi volevo proprio parlarti. Bisogna dirsi le cose, no?"

Divagava? Non era un buon segno.

"Direi di sì." 'ma di solito non sono cose belle, se inizi il discorso così,' pensò Hermione, stringendo a sé i libri che stava riportando in biblioteca, quella mattina. La notte aveva sognato Draco e -come scordarlo?- era quasi rimasta a dormire da lui. Fosse matta! La McGranitt l'avrebbe spennata viva, e tolto l'incarico di supervisore di Draco. Solo la sua forza di volontà e buon senso l'avevano salvata.

Arrossì un po', come sempre, quando pensava a lui.

"Bene, perché io... Volevo chiarire a proposito di Ron, ecco."

"Oh".

Se l'aspettava, ma detta così cruda la spiazzò un poco.

"A me non è mai piaciuto, Cho; non sentirti come se fossi una ... rivale, ecco, perché non lo sono."

Avevano chiarito?

Camminò più velocemente verso la biblioteca. Non sarebbe comunque riuscita a seminarla, però.

"Davvero? Perché Ronald mi dice sempre quanto l'amavi e anche che era quasi troppo, quasi ossessivo. Chi è che mente? Tu o lui? Io credo al mio piccoluccio, perciò Hermi, siamo amiche, te lo dirò una volta sola: sta' lontana da Ronni."

"Okay. Se mi scusi..."

Corse nella biblioteca, restituì sotto shock i libri e andò a prenderne uno a caso. Vedi te, le capitò "Pozioni e intrugli d'amore".

Perché Cho la trattava così? Lei l'aveva sempre trattata con rispetto, nonostante tutto, nonostante non fosse ancora sicura di provare nient'altro che amicizia per Ron. Poi però era arrivato Draco e aveva chiarito tutto.

Perché lei amava Draco, vero?

Aprì il libro a una pagina a caso e lesse, rifugiandosi in un mondo segreto, solo suo.

 

Dopo pranzo, quasi scoppiò a piangere addosso a Harry.

Andarono in camera sua -accertandosi non vi fosse Ronald, che però era probabilmente da Cho- e lei iniziò a sfogarsi.

"HARRY! PERCHE' RON HA DETTO A CHO CHE SONO OSSESSIONATA DA LUI!? Io non l'ho mai amato..mai..." singhiozzò disperata, in braccio all'amico, l'unico fedele quanto gliene era lei.

"Hermione... Porta pazienza, sai com'è Ron..." la pregò lui, accarezzandole le tempie. "Lui è in cerca di attenzioni ma-"

"MA COSA Harry? Se lo venisse a sapere Drac-"

Si bloccò.

Non aveva detto a Harry di Draco.

L'amico non capì.

"Draco?"

"Macché Draco.. Dicevo.." meditò, ma non trovò nessun altro con cui sostituirlo. Si arrese. A Harry poteva dirlo, no? "Sì... Draco."

Seguì un lungo silenzio.

"Draco Malfoy? L'ex Mangiamorte? Quello che per anni ci ha trattati peggio di-"

"Sì sì sì lui Harry! Ma basta così okay?" si innervosì.

Non doveva parlare così di Draco, nonostante avesse ragione.

"Okay..." accettò l'enorme novità, stupito, più che altro. "Ma...da quando ?"

"Da quando la McGranitt mi ha assegnata come supervisore.." gli rivelò, un po' orgogliosa di sé.

"Quindi era lui che fissavi a Trasfigurazione!" esclamò sorpreso. "Io e Ginny pensavamo fosse Paciock!" aggiunse divertito, non facendole pesare quell'attrazione forse inconcludente, che forse l'avrebbe solo fatta soffrire ma... Hermione preferì glissare.

"Paciock? Scherzi?"

Nonostante Neville fosse cresciuto e sì, decisamente cambiato in meglio, restava Neville, il goffo ragazzo di una volta, che coraggiosamente aveva sopportato ciò che era stato fatto ai suoi genitori e tutte le ingiustizie che aveva subìto. Anche a causa di Draco.

Per lo più a causa sua e dei suoi amici.

La mora inghiottì amaro.

Come scordare il passato di Draco? Restava un Malfoy, Serpeverde...

"Assolutamente no. Io penso staresti bene con Neville."

"Sì, mi diresti che starei bene persino con Gazza se questo mi facesse cambiare sentimenti verso Draco..."

"Hermi" le accarezzò fraterno il viso. "Non è vero. Anzi, ti dico di più: tieniti stretta Malfoy, solo..non lasciarti fare del male. E sappi che io ci sarò, okay?"

Lo guardò meravigliata.

Il suo amico. Il migliore.

"Harry Potter.. Penso d'adorarti.." gli sussurrò con l'animo in pace, forse per poco, forse per sempre, ma sapeva che fra le braccia di Harry sarebbe stata bene per sempre.


Angolo autrice:
ciao a tutti!
Ehm, sono in ritardo eh? Accidenti :c
Però vi ho soddisfatti! Vero? VERO?
Comunque sia, visto che il cap 6 (dal titolo 'stia attenta, miss Granger') è praticamente ultimato *cough cough che balle racconta?* vi lascio un anticipo.. C:


 

Afferrò Montgomery per il bavero.

"Perché t'importa così tanto?"

L'aveva capito. Ogni volta che si parlavano, bene o male c'entrava Hermione. E no, Draco non se la sarebbe fatta portar via da quel Don Giovanni di Mont.

"Cos-"

"Parla!" gli ordinò, lasciando che la manica della camicia gli scoprisse il tatuaggio. Alla tal vista Montgomery s'impaurì.

"Perché non voglio che stia male!"

"Ma perché non lo vuoi?" lo esortò crudele.

"P-perché la Granger.. mi piace!"

Draco lo lasciò.

"Ottimo. Da oggi in poi guardati alle spalle, e grazie per avermi avvisato."


Detto ciò, alla prossima (speriamo presto! Il limite sarà il 16.02 ok?;3)
SXDS.

 

  
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