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Autore: 365feelings    10/02/2014    4 recensioni
Raccolta di vario genere e vari personaggi; molte percabeth e jasiper perché canon is the way. E anche tante solangelo. Headcanons come se non ci fosse un domani, non posso assicurare che siano sempre fluff. Qualche AU (ok, tante AU) e future!fic.
30. Non c'è fama più grande (Ares/Afrodite)
«Era una semidea» la corregge «Ha dimostrato la sua aretè e ora la sua timè è salva, è scesa nell’Ade serena. Ci saranno altri eroi e conosceranno la sua storia, non c’è fama più grande».
La dea svuota il suo calice. Sa che Ares ha ragione e sa anche di essere una madre distratta e poco presente, ma per Silena (per tutte le sue figlie) ha sempre desiderato di meglio che la morte in battaglia. Una vita lunga, per quanto lunga possa essere quella di un mortale, e felice, sicura. Non è quello che vogliono tutte le madri, che voleva anche Teti?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jason/Piper, Leo Valdez, Nico di Angelo, Percy/Annabeth, Will Solace
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: L'età degli eroi
Pairing: Percy/Annabeth
Rating: verde
Genere: generale, sentimentale
Avvertimenti: flash fic, het
Note: omg la mia prima percabeth, la mia prima storia nel fandom. Ho finito giusto oggi la prima saga e non serve che vi dica che l'ho amata. Mi appresto a leggere The lost hero, ma prima questa fan fiction (della serie, ora o mai più). Più di altre volte ho paura di non aver reso bene i personaggi, perché ho letto i libri in inglese. La flash dovrebbe collocarsi dopo la fine del quinto libro, in un momento e luogo a vostra scelta perché nemmeno io ho idea precisa del dove e del quando. Azzardo un headcanon che potrebbe essere OOC e infondato, ma mi piace pensare ad Annabeth presa dai suoi progetti, intenzionata a dare il meglio di sé, e Percy per nulla esperto di architettura che approva ogni cosa e che quindi non è esattamente un buon critico.
Il titolo (preso da un'opera per balletto con testo di Rousseau, wikipedia docet) non c'entra nulla, probabilmente lo cambierò. Mi dicono è più bello il nuovo titolo XD Come al solito ho intenzione di creare una raccolta, mi dà l'impressione di essere più ordinata.







A SunlitDays, senza la quale probabilmente starei ancora aspettando di leggere Percy Jackson: grazie per avermi passato i libri, che suona più come grazie per avermi fornito su un piatto d'argento una nuovo fandom <3





Percy riacquista il possesso del proprio corpo piano, con calma: dapprima ritrova la sensibilità delle gambe e delle braccia, quindi del resto del corpo e anche quando apre gli occhi, lo fa senza fretta. Devo essermi addormentato, è il primo pensiero che formula, passandosi una mano sul volto. Si sente incredibilmente riposato, nessuna visione ha turbato il suo riposo uhm, pomeridiano? Non sa nemmeno che ore sono; di certo non è ancora ora di cena, data la luce che filtra dalla grande finestra lasciata aperta.
La prima cosa, o meglio, la prima persona che cerca è Annabeth, la sua fidanzata: rigira sulla punta della lingua quella parola, certo di assumere un'espressione idiota e che la colpa non sia esclusivamente della sonnolenza.
La trova alla scrivania, china sul laptop, circondata da fogli e libri: ha i capelli raccolti in uno chignon disordinato, la maglia arancione del Campo. Ora che è stata nominata Architetto dell'Olimpo, è sempre occupata con qualche progetto, intenta a studiare le proporzioni o a realizzare modelli 3D. Tutti, al Campo (e certamente anche sull'Olimpo), sono certi che i suoi lavori saranno un successo: è brava, ha passione e se c'è qualcuno che può rivestire quel ruolo è lei — Annabeth stessa lo sa, ma questo non le impedisce di mettere mano ai suoi schizzi e a suoi appunti ogni volta che può, per vedere se riesce a  migliorare qualcosa. Percy, che non se ne intende di architettura ma si fida della figlia di Atena, è certo che i progetti vadano bene così come sono e forse è per questo che la ragazza ha smesso di chiedergli un parere serio.
Quando decide di averla osservata abbastanza (le linea sinuosa del collo che scompare oltre l'orlo della maglia, le spalle dritte, la mano che scosta alcune ciocche ribelli dal volto), la chiama.
Annabeth si volta, nello sguardo ancora la sezione aurea, e per un istante pensa che lo stia per rimproverare per averla distratta e deve pensarlo anche lei, perché ha tutta l'aria di volerlo sgridare, ma poi gli sorride ed è bellissima. Con la sedia si spinge fino al letto su cui è ancora sdraiato e da cui non sembra intenzionato ad alzarsi tanto presto e si china per un bacio a fior di labbra; Percy allunga le mani sui suoi fianchi e la trascina sul materasso, accanto a lui.
La giovane semidea protesta e scalcia, ma in gola ha la risata e quando il ragazzo la stringe maggiormente a sé decide che può prendersi una piccola pausa. 
   
 
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