Rose camminava lentamente per i lunghi corridoi del castello, guardandosi in giro di tanto in tanto. Amava quel posto, così sicuro, rilassante, curioso, magico… Fece un respiro profondo, per godersi a pieno quell’aria invernale che tanto le piaceva. L’inverno era decisamente la sua stagione preferita, con la neve, le feste, i preparativi e le bellissime decorazioni colorate. Ormai non poteva goderselo ancora molto, quell’inverno al Castello, ormai era all’ultimo anno ad Hogwarts. Ripensò a tutti i momenti passati lì, dallo Smistamento, al primo Natale, fino ai primi esami, o la prima visita ad Hogsmeade, ma soprattutto, il primo amore.

 Già, infatti la ragazza era da ormai più di tre anni innamorata di un ragazzo, ma ancora il coraggio di dirglielo non era venuto. Si sentiva una scema, perché ormai aveva quasi diciassette anni e non doveva farsi quei problemi. Riscuotendosi dai suoi pensieri si diresse a passo affrettato verso la Biblioteca, accelerando il passo. Doveva fare gli ultimi compiti, prima che anche gli altri allievi sarebbero ritornati da casa e si sarebbe creato di nuovo il caos nella scuola.

 Entrò nella grande stanza illuminata dalla tenue luce del sole e si guardò un attimo in giro, individuando immediatamente un tavolino vuoto abbastanza isolato, vicino ad alcuni scaffali. Si sedette su una grossa sedia di legno e sospirò. Avrebbe tanto voluto fare qualcosa di meglio, in quel momento, ma purtroppo non ne aveva la possibilità, vista la quantità di studio datole dagli insegnanti prima delle vacanze Natalizie. Prese un grosso tomo impolverato dalla borsa a tracolla e lo aprì a caso, cominciando a leggere alcune frasi, senza capirne però il senso.

 Sussultò sentendo la sedia da parte alla sua spostarsi, e vedendo con la coda dell’occhio una figura maschile sedersi e fissarla. Alzò piano gli occhi dal libro, con timore, incontrandone un paio grigio-azzurri, divertiti. << Mmmh, è interessante vedere una Grifondoro studiare l’ultimo giorno di vacanza! Non ti pare un po’… eccessivo? >> la voce apparteneva ad un ragazzo biondissimo e molto alto. Rose arrossì parecchio. Non ci poteva credere, lui, seduto assieme a lei, nella Biblioteca.

 << Se non mi sbaglio anche tu ti trovi in Biblioteca, Malfoy >> pronunciò il suo cognome con un po’ di timore, visto che non era abituata a farlo. Loro due non si parlavano molto, se non per insultarsi. << Oppure sei solamente un’illusione? >>. 

 Dentro di sé sperò di no, che non fosse un’illusione, perché quel momento per lei era bellissimo: loro due, a  pochi centimetri di distanza, seduti allo stesso tavolo, occhi negli occhi e gambe che si sfiorarono. Cosa poteva desiderare di più la Weasley? Beh, qualcosa poteva, ma si vergognava semplicemente ad ammetterlo a sé stessa, figuriamoci a Scorpius Malfoy, il terribile ma dannatamente bello Scorpius Malfoy.

 << Rose, Rose, Rose,… Secondo te io vengo in Biblioteca per studiare? Sono un Malfoy, non ne ho bisogno >> sussurrò il ragazzo con il viso ad un centimetro da quello di lei, a cui venne un colpo, sentendo il suo nome uscire da quelle labbra tanto perfette << Piuttosto, che ne dici di fare una pausa? Io e te dobbiamo fare una chiacchieratina, adesso! >>

 La giovane Weasley aprì la bocca velocemente, per poi richiuderla. Aveva capito male, oppure era veramente successo? Scorpius voleva parlare con lei? Non era mai capitata una cosa del genere. Si sentiva agitata, il suo cuore batteva a mille, avrebbe voluto stritolarlo, accarezzare quei suoi capelli bellissimi, perdersi in quegli occhi tanto perfetti,… Ma si trattenne. Non voleva che quel momento così speciale venisse rovinato. Così si limitò ad annuire e ad abbassare la testa. Lui si alzò e le prese una mano, sotto lo sguardo timido e stupito di lei. << Preferisco andare in un luogo più, ecco, appartato! >>

 La guidò fuori dalla Biblioteca, lungo un corridoio, finché non si trovarono davanti ad un piccola porta, in cui passavano a malapena. Arrivati dentro si ritrovarono in uno stanzino delle scope vecchio, impolverato e talmente piccolo che dovettero stare petto contro petto per starci tutti e due. Il cuore della ragazza batteva a mille. Scorpius aspettò un attimo, per poi parlare. << Allora, io ti piaccio? >> chiese con tono normale.

 Rose Weasley restò di stucco. Come mai un domanda del genere? E poi fatta in modo così diretto, proprio non se lo aspettava. Rimase senza parole per alcuni istanti, finché la voce del Malfoy non la riscosse nuovamente. << Allora, Rose, paura di rispondere? Io ti piaccio, si o no? >>.

 << Beh…Sai…Io… >>

 << Ah, perfetto, anch’io! >> sussurrò il giovane ad un centimetro dal suo viso. Le guance di Rose si fecero violacee dall’emozione e cominciò a tremare. << Cosa hai intenzione di fare, S-Scorpius? >>. Non ci poteva credere, era riuscita a pronunciare il suo nome! Lui la guardò ghignando, poi si avvicinò ancora di più, lasciando talmente poco spazio tra le loro labbra che i respiri si confondevano.

 << Rose Weasley, io ti amo >>.

 Lei non all’inizio non gli credette, ma vedere quegli occhi così sinceri che la guardavano intensamente le fece cambiare immediatamente idea. Piano piano si avvicinò ancora di più, coprendo le distanze tra di loro con un… bacio? Sì, Rose e Scorpius si stavano baciando romanticamente, godendosi ogni istante di quello che sarebbe dovuto essere  il momento migliore della loro vita. Dopo un tempo interminabile si staccarono, con le labbra arrossate e gli occhi luminosi. Rose lo guardò prendendolo per mano. << Scorpius… >> disse.

 Lui le sorrise, facendo dondolare le loro mani. << Rose >>. Ricambiò quel saluto dolcemente, con lo sguardo felice come mai era stato in vita sua. Finalmente si sentiva completo, gioioso, ma soprattutto… innamorato!

Capitolo scritto da: En_Mi_Mundo!