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Autore: OneSoul    13/02/2014    1 recensioni
Tratto dal prologo:
-Martin, almeno, prometti che mi chiamerai- Liam era in lacrime, non riuscivo più a guardarlo negli occhi.
-Ti chiamo quando posso, ciao mi mancherai tantissimo- dopo queste parole mi voltai e andai verso l'imbarco, senza più voltarmi indietro.
Ormai quella non era più la mia vita, adesso dovevo ricominciare a vivere anche se tutto quello che mi rendeva felice lo stavo lasciando alle mie spalle.
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Questa è la storia di Martin una ragazza che si trasferisce in un altro paese perché il fidanzato l'ha tradita e arrivata li scopre di essere incinta. Un giorno, dopo quattro anni lo rincontra e questa volta per schiarirsi le idee decide di tornare a casa, all'inizio con l'intenzione di farsi una vacanza ma dopo prolungherà il suo soggiorno a causa del fatto che il figlio vuole conoscere il suo papà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ESAGERATA!

 

Qualche ora dopo quello che era successo al parco con Sandro, decisi di tornare a casa, erano quasi le nove e di sicuro tutti si stavano preoccupando per me. Avevo spento il cellulare quindi non sapevo neanche se mi avessero cercato o meno, ma in quel momento volevo solo stare da sola per capire cosa dovevo fare ma soprattutto cosa realmente volevo. Fino a quel momento avevo creduto che cambiare avrebbe risolto tutto, che stare con Sandro avrebbe rimosso dalla mia testa e anche dal mio cuore la figura di Zayn. tutto questo non era invece successo, posso dire che quando stavo con Sandro il padre di mio figlio non passava minimamente dalla mia mente, però era il cuore che io non avevo calcolato, non avevo capito che quest’organo avesse la capacità di comandare tutto il mio corpo. Potevo solo cercare di scappare dai miei sentimenti ma non li potevo di certo eliminare. A questo punto dovevo ammettere a me stessa la verità, io amavo ancora Zayn mentre a Sandro volevo tantissimo bene, quel bene che puoi rivolgere solo ad un amico o ad un migliore amico.

 

-Martin sei tu?- sentì la voce di mia madre mentre lentamente aprivo la porta di casa.

-Si sono io, scusa ma vado a dormire- le risposi dirigendomi verso le scale che portavano al piano superiore, ma mi fermò con la sua voce e mi chiese di sedermi accanto a lei.

-Tesoro, cosa è successo?

-Niente mamma non ti preoccupare- non volevo parlare di quello che era successo, volevo solo andare a letto.

-Dimmi la verità, perché Sandro ha preso la sua valigia e se né andato?

-Abbiamo litigato- le risposi rassegnandomi al fatto che alla fine le avrei raccontato tutto.

-Si tratta di Zayn, vero?- mi chiese subito lei. Aveva capito che non riuscivo a dimenticarlo, aveva capito che i suoi consigli non erano serviti a niente, perché alla fine divertirsi nel periodo in cui Jawaad era qui non mi era servito a farmi sentire più felice, perché la mia felicità era mio figlio, aveva capito che anche se fossi stata decenni lontana da Zayn alla fine quando i miei occhi avrebbero rivisto i suoi l’amore che continuava a nascondersi nel mio cuore sarebbe riuscito. Le raccontai tutto nei minimi particolari, dal regalo di Zayn per Jawaad a quello che avevo detto a Sandro e a come mi aveva risposto lui. Le feci vedere anche l’anello e lei mi disse che lui sarebbe stato un buon fidanzato.

-Sei sicura di voler partire con loro?- mi domandò infine tenendomi stretta a lei. Durante il mio racconto mi ero fatta cullare dalle sue braccia proprio come quando ero piccola.

-Ho bisogno di stare con Jawaad e questo è l’unico modo per passare il Natale con lui.

-Non credo sia solo per questo, ma comunque buonanotte tesoro- mi rispose inespressiva mia madre, senza darmi la possibilità di ribattere alla sua affermazione, mi baciò la fronte e salì al piano superiore.

 

 

 

IL GIORNO DOPO

Alla fine la sera precedente ero andata a letto tardi, avevo dovuto sistemare la valigia mia e di Jawaad. Era proprio questo il giorno della partenza e io non avevo dato nessuna risposta a Zayn, sicuramente si sarebbe sorpreso vedendomi con la valigia pronta per partire. Non l’avevo chiamato perché la decisione sicura di partire l’avevo presa di sera tardi mentre facevo la valigia di Jaw.

-Amore della mamma sei pronto?- chiesi a Jawaad, che nel frattempo era in bagno a sistemarsi i capelli. Aveva i ricci come i miei, solo che il colore era come quello dei capelli del suo papà e come lui amava averli sempre in ordine, per questo stava continuamente davanti allo specchio.

-Mamma sono pronto, sto arrivando.

Lo vidi scendere le scale saltellando, si vedeva che era contento di partire. Aveva sulle spalle il suo fedele zainetto, dove teneva tutti i suoi giochi preferiti e che si sarebbe portato in viaggio.

Eravamo entrambi pronti, aspettavamo solo l’arrivo di Zayn e poi saremmo potuti partire per l’America.

Dopo pochi minuti una macchina nera parcheggiò davanti casa mia e capì subito che era Zayn. Lui scese lentamente e poi con la stessa calma si incamminò verso l’entrata, dove c’eravamo io e Jawaad. Anche se era nuvoloso Zayn portava un paio di occhiali da sole neri che lo facevano sembrare ancora più bello di quanto non fosse già. Ormai non mi curavo neanche più di non pensare a certe cose, mi sembrava di essere tornata l’adolescente di una volta.

-Papi!- urlò Jaw andandogli incontro. Zayn lo prese in braccio e gli diede un bacio sulla guancia.

-Sei pronto per partire?- gli chiese subito dopo e Jawaad rispose muovendo energicamente la testa su e giù.

-Ciao- dissi avvicinandomi a loro ma non ricevetti alcuna risposta, in cambio solo un veloce sguardo da parte di Zayn che subito dopo fece scendere dalle sue braccia Jawaad per poter mettere le valige in macchina.

-Papà lo sai che viene anche la mamma con noi?

-Ah bene- rispose cercando di fare l’indifferente ma si capiva che era sorpreso da tutto ciò.

 

Il viaggio fu lungo e anche abbastanza silenzioso. In aereo ne io ne Zayn aprimmo bocca, l’unico che parlò fu Jawaad che continuava a dire di essere contento del suo regalo, ma questo durò solo per i primi dieci minuti perché subito dopo si addormentò. Zayn ogni tanto si voltava verso di me ma quando vedeva che me ne accorgevo ritornava a guardare il suo cellulare come se fosse la cosa più interessante in quel momento. Continuavo a chiedermi il perché del suo comportamento, mi chiedevo se avevo fatto qualcosa di sbagliato, mi continuavo a fare sempre e solo le stesse domande ma alla fine come sempre non riuscivo a trovargli risposta e quindi mi rassegnavo.

 

-Questa è la nostra stanza- disse Zayn aprendo la porta. Io e Jawaad entrammo subito, mentre lui andò a dare la mancia al ragazzo che ci aveva portato le valigie.

La stanza era grandissima, molto luminosa e spaziosa. Di fronte si trovava una grande finestra e quando mi affacciai notai che c’era una meravigliosa vista sulla città. A sinistra invece c’erano due letti uno matrimoniale e l’altro singolo, entrambi sistemati con cura e con una coperta di colore oro e panna che si abbinava molto bene all’avorio delle tende.

-Dobbiamo dividere la stanza, non sapevo saresti venuta e tutto l’hotel è occupato- mi girai di scatto verso Zayn, sembrava che non gli importasse nulla; non gli risposi, semplicemente andai a sistemare la mia valigia su un tavolino basso vicino all’armadio e poi sistemai anche la valigia di Jawaad.

-Mamma voglio dormire su questo grande lettone- disse dopo qualche minuto Jaw, mentre saltellava sul materasso.

-Va bene tesoro, ma siediti che se no ti fai male.

-Lascialo stare, si sta divertendo- rispose subito Zayn.

-Come? Scusa?- gli chiesi accigliata e con le mani sui fianchi.

-Ho detto che non c’è bisogno che lo richiami per ogni cosa, non sta facendo niente di male- Zayn lasciò da parte i vestiti che stava sistemando e si avvicinò a me.

-Eh se saltando cadeva? Si poteva fare male- intanto Jawaad passava lo sguardo da me a suo padre e viceversa cercando di non perdersi nessuna parte della conversazione.

-Esagerata!- fu la risposta fredda del moro che subito dopo uscì dalla stanza sbattendo la porta.

-Mamma ma perché non siete felici come prima?

-Non lo so amore, non lo so proprio- infondo era la verità neanche io avevo trovato spiegazioni al suo comportamento, capivo solo che ogni momento era buono per lui per litigare e questo mi faceva parecchio infuriare.

 

Circa un ora dopo usci mano nella mano con Jawaad, eravamo pronti per esplorare il parco divertimenti. Zayn non si era ne visto ne fatto sentire in quei sessanta minuti, ma con o senza di lui ci saremmo divertiti lo stesso.

-Papà non viene?- mi chiese mio figlio, mentre entravamo nella hall del grande albergo.

Stavo per rispondergli ma notai nel giardino esterno Zayn che fumava appoggiato al muro. Era di spalle ma l’avrei riconosciuto tra mille. Era perfetto, perché però si doveva comportare in questo modo? Lo odiavo in certi momenti, ma forse perché allo stesso tempo lo desideravo accanto a me e Jawaad. Lo desideravo nella mia vita.

-Chiediglielo tu, è proprio li- glielo indicai, lui subito lascio la mia mano e tranquillamente andò dal padre a chiedergli se veniva con noi. Li vidi tornare insieme, questo mi fece capire che Zayn sarebbe venuto con noi.




Scusate Scusate Scusate Scusate Scusate e ancora Scusate,

faccio proprio schifo è da tantissimo che non aggiorno.

Mi scuso con voi, ma non avevo piu ispirazione avevo anche deciso di non continuarla più,

ma una mia amica mi ha pregata tanto per continuarla per questo sono qui dopo tre mesi con un nuovo capitolo.

Spero di aver scritto un capitolo decente,

non l'ho neanche riletto quindi mi scuso per gli errori che potrebbero esserci.

Vi dico anche che vista la mia scarsa ispirazione per questa storia,

tra qualche capitolo la concluderò....ma comunque ne ho gia pronta un altra,

non so quando la posterò però.

Grazie a chiunque legge il mio capitolo.....un bacione OneSoul xx

  
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