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Autore: _miky_    17/02/2014    4 recensioni
Sequel di “Ci sei stata sempre e solo tu”.
Sana e Akito dopo non poche difficoltà sono finalmente riusciti a dichiararsi e a trovare il loro giusto equilibrio.
Ma come in tutte le relazioni dovranno affrontare nuove sfide, nuove gelosie e nuovi problemi.
Riusciranno a rimanere uniti e a superare gli ostacoli che il futuro gli riserverà?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Nuovo Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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CAPITOLO 03 ● UN SEGNO DAL CIELO


 
Il giorno seguente finiti i corsi universitari Sana, Aya, Hisae e Fuka si ritrovarono sdraiate sul tappeto in camera di quest’ultima a mangiare patatine e a bere una fresca Coca-Cola.
Avevano deciso di trascorrere il resto della giornata tra di loro senza essere disturbate da nessuno.
Volevano isolarsi ed entrare nel loro posto speciale chiacchierando della moda, della musica, delle vacanze passate e di quelle che ancora dovranno vivere, dei sogni realizzati e dei desideri che vorrebbero diventassero realtà e soprattutto dei ragazzi.
Se con loro ci fosse stata una persona esterna sicuramente le avrebbe prese per delle pettegole, ma per quelle quattro ragazze non era affatto così. Loro semplicemente si scambiavano informazioni e si aggiornavano su tutti gli avvenimenti successi negli ultimi giorni.
Inoltre molto probabilmente “l’intruso”non avrebbe mai trovato un senso logico alle loro conversazioni, perché Sana, Aya, Fuka e Hisae passavano da un discorso all’altro senza nessuna coerenza. Un momento prima stavano commentando della nuova conquista settimanale di una ragazza che frequenta il loro stesso corso e l’istante dopo stavano già ridendo per il comportamento strambo di un professore.
Come sottofondo Fuka aveva inserito un cd che conteneva le canzoni più gettonate dell’ultimo anno e le ragazze spesso si divertivano a cantare e a ballare alcuni pezzi, mentre si sfidavano a carte o a qualche gioco in scatola.
Insomma erano nel loro mondo perfetto: il pianeta delle ragazze.
“Cavolo è la prima volta che siamo tutte e quattro felicemente fidanzate!” esclamò Fuka.
“Certo perché quattro è il numero fortunato!” rispose Sana.
“Ah si? E chi lo dice?” chiese Hisae mangiandosi una patatina.
“Io e ti spiego subito il perché!” le disse Sana che riprese a parlare dopo aver bevuto un sorso di Coca-Cola.
“Il tre è il numero perfetto e voi amiche mie siete la perfezione, mentre io sono il numero quattro poiché sono stata tremendamente fortunata ad avervi conosciuto!” sorrise Sana.
Ci fu un attimo di silenzio interrotto da Fuka che esclamò “Sana, ma da dove ti escono queste perle? Le sogni alla notte?”.
Hisae, Sana e Aya scoppiarono a ridere e quest’ultima abbracciando l’amica affermò “Dai non prendiamola in giro, ha detto una cosa molto dolce!”.
“Vi voglio bene!” confessò Sana seguito da un “Anch’io” detto in coro dalle amiche.
“Comunque tra qualche mese siete tutte invitate a casa mia ad assaggiare qualche mio piatto!” esclamò all’improvviso Sana.
“Sono sicura che quel giorno avrò un impegno importantissimo!” rispose immediatamente Fuka.
“Ma se non ti ho detto nemmeno quando!” incrociò le mani al petto Sana.
“Come mai hai intenzione di cucinare?” chiese timidamente Aya avendo paura della risposta dell’amica.
“Mi sono iscritta con Hayama ad un corso di cucina! Anzi… Veramente l’ho quasi obbligato però… Venerdì abbiamo la nostra prima lezione!” spiegò sorridendo.
“Akito cucinerà?” affermò sorpresa Fuka scoppiando in una grossa risata.
“Ve lo immaginate Akito con il cappellino da chef e con il suo grembiulino a cucinare appassionatamente stile Remì di Ratatouille!” scherzò Hisae immaginandosi la scena.*
“Appassionatamente… Passione… Ancora non riesco a capire cosa volesse dire con quella frase…” pensò Sana mentre rideva con le sue amiche.

 
***

“Ehi ragazzi venerdì sera ho sentito che c’è un evento imperdibile al Paradise!” affermò Gomi mentre sorseggiava il suo Spritz.
Akito, Tsuyoshi, Takaishi e Gomi erano seduti al bar del centro a godersi un aperitivo tra amici.
In quel periodo infatti non riuscivano a concedersi delle giornate tra uomini poiché per la prima volta erano tutti e quattro fidanzati.
Così approfittarono di incontrarsi al solito bar sapendo che le ragazze non li avrebbero disturbati perché si erano ritrovate a casa di Fuka a chiacchierare… O meglio secondo il punto di vista dei ragazzi a spettegolare.
“Sarebbe fantastico! Dicono che quel posto è spettacolare!” disse Takaishi entusiasta.
“Oh si lo è!” confermò Gomi.
 “Venerdì non ci sono… Ho un impegno…” rispose Akito alla domanda di Gomi.
“Amico non puoi abbandonarci! Verranno a suonare alcuni dei più grandi Dj” gli spiegò l’amico.
“Ho un appuntamento con Sana” affermò Akito.
“Beh allora non capisco dove sia il problema… Era logico che sarebbero venute anche le ragazze!” disse Takaishi dopo aver ordinato una seconda birra.
“Venerdì devo andare ad un corso di cucina con Sana” spiegò brevemente.
I tre amici scoppiarono a ridere e Gomi esclamò “Akito sono sicuro che diventerai un MasterChef, sempre che Sana non decida di far esplodere la cucina”.
“Dai Akito! In fondo salteresti solo una lezione!” affermò Takaishi.
“Non so…” rispose il ragazzo sorseggiando la sua bibita.
“Akito secondo me dovresti andare al corso di cucina” gli consigliò Tsuyoshi.
“Tsuyoshi dai la conosci Sana! Non se la prenderebbe mai per queste cose!” disse Gomi.
“Bo… È pur sempre una ragazza!” continuò Tsuyoshi.
“Ma si… In fondo salterò solo la prima lezione, sono sicuro che capirà!” decise Akito.
“Evvai!” esclamarono Takaishi e Gomi.
“Con Hisae come va?”
“È una bomba di ragazza!” esclamò Gomi.
“In che senso?” chiese Tsu.
“Oh in tutti i sensi!” rise il ragazzo.

***

“Ehi Hisae con Gomi come sta andando?” domandò curiosa Aya.
Si ricordava perfettamente la loro relazione da amici, si potevano definire cane e gatto.
“Bene dai! Anche se a volte mi fa arrabbiare mi trovo bene con lui… In alcuni momenti è davvero dolce!” rispose arrossendo Hisae con un sorriso.
“Dai raccontaci qualcosa!” disse Fuka.
“L’altra sera avevamo deciso di andare a mangiare fuori ma avevo un mal di testa tremendo per colpa del lavoro. Mentre stavo iniziando a prepararmi ho sentito il campanello di casa, così sono scesa e quando ho aperto la porta d’ingresso mi sono ritrovata Gomi con in mano alcuni dvd e un sacchetto che conteneva pop corn e delle bibite. Inoltre quella sera mi ha riempito di coccole” raccontò Hisae.
“Che tenero!” esclamò Aya con occhi sognanti.

 
***


“Sei sempre il solito Gomi!” si arrese Tsuyoshi.
“Guarda che mi comporto molto bene nei suoi confronti! Si certe volte ammetto di essere infantile però sa come prendermi!” spiegò Gomi.
“Ragazzi tra un po’ è il compleanno di Akito!” esclamò Takaishi.
“Lo sapete che non festeggio…” rispose Akito.
Come tutti gli anni il 12 ottobre sarebbe andato al cimitero a trovare sua madre in compagnia di suo padre, sua sorella e con l’aggiunta sicuramente di Sana.
Anche se erano passati più di vent’anni non era ancora riuscito a superare totalmente la perdita della madre. Ovviamente da quando aveva conosciuto Sana il suo senso di colpa era diminuito e i suoi ideali di vita erano cambiati radicalmente, ma il dolore per la perdita di un genitore non guarisce mai. È come una ferita che si cicatrizza, lascia il segno. Un segno indelebile che ti fa crescere troppo in fretta.
E in quel momento ti senti fuori luogo, perché tu hai vissuto esperienze che i tuoi coetanei hanno avuto la fortuna di non affrontare.
Vorresti sapere cosa si prova ad abbracciare la propria madre, parlarci, ridere, scherzarci come se niente fosse, ma purtroppo sei consapevole che non potrai mai provare quell’emozione.
E in quel momento senti una forte stretta allo stomaco, e non capisci cos’è.
Gelosia? Invidia? Tristezza?
Qualunque sentimento sia, sai che vorresti anche tu almeno solo per una volta, provare quella bellissima sensazione  e dire “Ciao Mamma!”.
“Sicuramente Sana ti starà preparando qualcosa! Sai com’è fatta!” affermò Tsuyoshi distogliendolo dai suoi pensieri.

***

“Hai già in mente qualcosa da fare per il compleanno di Akito?” domandò Hisae.
“Sinceramente no… Lo sapete che non vuole festeggiare” rispose Sana.
“Non è da te!” affermò sorpresa Aya.
“Se fosse per me organizzerei una super festa, lo sapete che adoro i compleanni! Però… Sua madre è morta dandolo alla luce e per lui questo non è un motivo per festeggiare” spiegò Sana.
“Effettivamente… Dopo tutto quello che ha passato ha una visione diversa dai suoi coetanei che non vedono l’ora di festeggiare e aprire i regali” disse Fuka.

***

“Grazie Rei per il passaggio, se non ci fossi te non so come farei. Domani porterò la macchina dal meccanico!” affermò Sana scendendo dalla macchina ed entrando nel cancello che portava all’università.
“Di nulla! Ci vediamo stasera!” la salutò Rei ripartendo.
“Ma è mai possibile che sono in ritardo un giorno si e l’altro ancora si! Cavolo l’altro ieri come diamine ho fatto ad arrivare puntuale? Inoltre che brutti nuvoloni che ci sono” pensò Sana guardando un’ultima volta il cielo prima di entrare nell’edificio “Speriamo non si metta pure a piovere!” .
Lentamente aprì la porta e constatò che la lezione era già iniziata, così salutò velocemente il professore e i suoi compagni scusandosi per il terribile ritardo.Dopodiché si sedette vicino a Fuka per seguire attentamente, o almeno provava, la lezione che stava per giungere al termine.
“Come mai sei arrivata in ritardo?” domandò curiosa la sua amica mentre infilava nella sua borsa alcuni libri.
“Lasciamo perdere! Con tutti i giorni dell’anno la mia macchina ha deciso proprio oggi di non partire” spiegò Sana alzando gli occhi al cielo.
“Sei proprio sfortunata Amica!” commentò Fuka.
“Già! Hisae e Aya?” chiese notando la loro assenza.
“Hisae è impegnata in negozio mentre Aya ha preso l’influenza!” disse Fuka mentre entrambe si dirigevano in un’altra aula.
“Capisco! Spero si rimetta presto”
“Oggi pomeriggio non ci sono a lezione” esclamò Fuka.
“Non vorrai far piovere vero? Tu Fuka Matsui salti lezione!” rise Sana.
“Non prendermi in giro! Vado a fare un colloquio di lavoro!”
“Allora buona fortuna!” sorrise l’amica.
“Ne avremo bisogno entrambe, soprattutto per affrontare una noiosissima lezione di inglese!” sbuffò Fuka.

Verso le 15:30 Sana si diresse all’uscita dell’università per poter tornare finalmente a casa.
Non ne poteva già più di quella terribile giornata, a cominciare dal problema della macchina e di conseguenza del suo immenso ritardo; dalle lezioni noiose e pesanti al pranzo improponibile, in quanto la pizza da lei ordinata era immangiabile per le parecchie bruciacchiature nere presenti sulla crosta, ma non aveva alcuna intenzione di rimettersi in quella interminabile coda. Così decise di pranzare con un pacchetto di patatine, tanto per riempire quella voragine che si era creata nel suo stomaco.
Infine, ma cosa non meno importante, nemmeno il tempo era dalla sua parte. Infatti era già da un’ora che aveva iniziato a piovere e per sua sfortuna aveva dimenticato all’ingresso di casa sua l’ombrello e come se non bastasse il suo cellulare era morto.
“Se il buongiorno si vede dal mattino… Al diavolo! Oggi è una giornata totalmente e completamente schifosa! Spero che diminuisca velocemente la pioggia!” pensò Sana sbuffando e  sedendosi su un gradino della scuola.
Il cortile dell’università era pieno di pozzanghere riempite da quelle sottili gocce che non intendevano smettere anzi… Sembrava che ogni secondo aumentassero sempre di più. Per di più tirava un forte vento e in lontananza si vedevano i lampi comparire e scomparire all’improvviso.
Immediatamente Sana si ricordò di quella notte d’estate trascorsa tra le braccia di Akito.
Da quella sera non aveva avuto più paura dei temporali e tutto grazie a lui e all’emozioni provate la prima volta che erano diventati una cosa sola. **
Sana con un sorriso ripensò alle parole pronunciate da Akito l’altra sera “Non è vero che non abbiamo nessuna passione in comune”.
E solo ora capì l’enigma che si celava dietro a quelle semplici parole e a comprendere quanto avesse ragione lui.
Si, perché anche se i loro caratteri erano completamente opposti come il bianco e il nero, e le loro idee nel vedere le cose totalmente diverse come nell’osservare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, c’era lo stesso qualcosa che li univa: il loro amore.
Quell’attrazione che li legava ogni volta che i loro occhi si incrociavano.
Quel desiderio irrefrenabile di stare uno accanto all’altra.
Quell’emozione che non riuscivano tutt’ora a controllare poiché più forte di loro.
Ancora una volta Akito era riuscito a sorprenderla, perché ora Sana era conscia del fatto che il loro amore era la passione che li univa.
“Stai aspettando un segno dal cielo?!” domandò una voce alle sue spalle.
La ragazza si voltò e vide sopra di lei Marco che le sorrideva con un ghigno.
“Spiritoso! Sto aspettando che smetta di piovere!” affermò sbuffando e rigirandosi verso il giardino.
“Appunto, stai aspettando un segno dal cielo!” esclamò il ragazzo sedendosi accanto a lei.
“Oggi non è proprio la mia giornata, quindi non arriverà nessun segnale…” rispose semplicemente Sana.
“Hai mai ascoltato il rumore della pioggia?” domandò lui sorridendole.
“Il rumore della pioggia?” ripeté lei confusa.
“Si, sentire il ticchettio sul vetro mentre sei in macchina magari in mezzo al traffico, oppure sul tetto mentre cerchi di dormire per esempio. È una sensazione piacevole… Direi rilassante!” affermò seriamente mentre osservava le gocce infrangersi per terra.
“Si… Ma preferisco il sole, il calore che emana mi riempie di felicità. La pioggia al contrario mi mette tristezza!” confessò Sana guardandolo.
“Capisco… Sei una persona solare”
Sana intuì che la sua non era una domanda, ma un’affermazione. Così curiosa gli domandò “Tu no?”.
“Sono più come un arcobaleno!” le rispose.
“Un arcobaleno? Questa non l’avevo mai sentita giuro!” gli disse ridendo e spalancando gli occhi.
“Non prendermi in giro! Sai, quando scrivo o canto le mie canzoni la tempesta dentro di me si placca perché il mio cuore si riempie di luce facendo nascere in me un arcobaleno. Ogni colore di questo incredibile effetto rappresenta una mia emozione” spiegò Marco.
“Caspita…” sussurrò Sana.
“E la tua passione qual è? Oltre a fare la fotomodella intendo?” gli domandò.
“Akito…” pensò immediatamente Sana che rispose sorridendo “Amo recitare, ma questo penso lo sai già”.
“No che non lo so. Anche se ho letto molti articoli che scrivono i giornali non posso conoscere la vera Sana Kurata”
“Giusto… Beh amo aiutare e fare felice gli altri, vedere nascere sul loro volto un sorriso sincero…”
“Come i girasoli!” la interrupe Marco.
“Che centrano i girasoli ora?” rise Sana.
“Beh i girasoli dipendono dal sole e quando quest’ultimo splende nel cielo anche i fiori si aprono al suo passaggio” spiegò Marco.
“Grazie per il complimento e… Ti ringrazio anche per i consigli all’esame. Sai sono riuscita per la prima volta a prendere 30…” si imbarazzò Sana.
“Non devi ringraziarmi! Inoltre era logico che con i miei consigli saresti riuscita a superare brillantemente l’esame” affermò sicuro di sé mentre si stiracchiava.
“Mamma come sei modesto!” esclamò Sana.
“Hai visto?” le domandò.
“Ha smesso di piovere, evvai!” si alzò in piedi energicamente la ragazza.
“Ora devo andare alle prove! Hai per caso bisogno di un passaggio?” le chiese alzandosi anche lui.
“No, non preoccuparti!” sorrise Sana.
“Allora ci vediamo!” la salutò facendogli l’occhiolino.
“Ciao Marco e grazie per la compagnia!” rispose la ragazza per poi dirigersi finalmente a casa.
 
***
 
“Non vedevo l’ora di vederti!” esclamò Sana dandogli un bacio a fior di labbra.
“Posso immaginare l’effetto che ti faccio!” ghignò Akito.
Sana scoppiò a ridere mentre il ragazzo dolcemente le baciava il collo.
Akito quella sera era andato a trovarla sotto casa sua per tirarla su di morale dopo aver saputo per telefono della sua pessima giornata. Avevano deciso di chiacchierare un po’ in macchina anche se dal loro comportamento sembrava che avessero tutt’altre intenzioni.
“Aki… Fe…Fermati…” sorrise Sana con voce roca.
Ma Akito non l’ascoltò anzi il suono della sua voce lo eccitò ancora di più e lentamente la sua mano raggiunse il suo seno per poi scendere sempre più giù, verso la sua intimità.
Dopo alcuni gemetti Sana distaccandosi leggermente dalle sue labbra gli sussurrò maliziosa “Non qui…”, così Akito sorridendole ingranò la marcia e andò a cercare un parcheggio isolato.
Immediatamente ricominciarono da dove erano rimasti poco fa.
Non vedevano l’ora di assaporare quei lunghi baci pieni di desiderio di essere una cosa sola, di voglia d’amarsi, di provare nuove emozioni sempre più coinvolgenti, più forti.
Perché quando erano insieme per Sana e Akito tutto il resto del mondo scompariva e in quel momento esistevano solo loro due e la voglia di viversi.
“Hayama grazie per essere venuto” affermò Sana sorridendogli una volta arrivati sotto casa di lei.
Akito le spostò una ciocca che le ricadeva sul viso dicendole “Ieri ho parlato con i ragazzi, hanno detto che al Paradise questo fine settimana ci sarà un evento imperdibile”.
“Che bello, avevo propria voglia di andare a ballare! Allora sabato dopo cena mi preparo con le altre!” esclamò Sana.
“Ecco, è qui il problema…” affermò Akito.
“Che problema?” domandò Sana non capendo.
“La serata si terrà venerdì” rispose Akito.
 
* http://www.youtube.com/watch?v=jwLKPDJqldw&hd=1
** “CI SEI STATA SEMPRE E SOLO TU” – CAPITOLO 16
 
SPOILER:
“Perché il materasso si trova per terra?” gli chiese partendo dalla domanda più ovvia.
“Tu hai detto che io avrei dovuto dormire per terra!” rispose Akito con un risolino.

 




Ciao a tutte Ragazze! <3
Come state? Scusatemi per il ritardo, ma ho la febbre molto alta da tre giorni e non riesco a stare al computer =( Approfitto di questo momento di "benessere" per pubblicare il terzo capitolo che spero sia di vostro gradimento!
In questo capitolo Sana capisce l'enigma delle parole di Akito del capitolo precedente! L'amore che c'è tra i due è un sentimento meraviglioso *.* Sono troppo belli =)
Che ne pensate del paragone tra Akito e il piccolo cuoco Remì? Ahaha io mi immagino Akito proprio come ha detto Hisae =D
Marco incontra Sana fuori dall'università e cominciamo a conoscere qualcosa di lui. E' un cantante e quando canta la tempesta dentro di lui sparisce! Chissà se avrà degli scheletri nell'armadio... Sicuramente se Sana viene a conoscenza di qualche problema non esiterà ad aiutarlo!
Che ne pensate per ora di Marco?
Akito rivela a Sana che la serata al Paradise si terrà venerdì! Come avrà reagito la ragazza?
Inoltre nei prossimi capitoli si parlerà anche di Hisae, Aya, Fuka e Luci e dei loro problemi di coppia (?)! Spero che anche le loro storie vi piaceranno! =)
Ringrazio di cuore


Elamela
Lolimik
piccolasognatrice91
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daino
Giuly sapientona 2000
helloalic
Bgirlblody4ever
emy89
lillixsana
Morea_90
MrsHoran__
vale_89

E tutti coloro che leggono solamente la mia FF!

Spero di riuscire a pubblicare presto il prossimo capitolo, sperando che questa maledetta febbre vada via!
Nel frattempo spero di leggere i vostri pareri!
Un grosso bacio,

Miky

 
  
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