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Autore: Ashura_exarch    17/02/2014    1 recensioni
Un racconto tri-shot che mostra il risultato di un nerd mezzo ubriaco e di un letto caldo. Avvertenza: l'accoppiata appena descritta è molto pericolosa, non rifatela a casa.
Genere: Dark, Fantasy, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rimasero immobili per un po' ad osservare la figura che si stava avvicinando. Man mano che la distanza diminuiva, la sagoma divenne più riconoscibile, nonostante l'oscurità. Si trattava di una donna dalla pelle scura, molto bene in carne, con i capelli riccioli e neri come la pece celati da una vivace bandana, e con i verdi occhi luminosi. Dagli orecchi pendevano due enormi orecchini dorati, ed indossava una lunga veste viola, ornata con altri bordi dorati. Era un vestito molto lungo, a tal punto che copriva i piedi e formava un piccolo strascico.
- Prego, sedetevi pure!
Di tutto quello che poteva dire quella donna sconosciuta, questa era una delle cose meno probabili. Garry, senza farselo ripetere due volte, si sedette comodamente a tavola. Tyb lo seguì subito dopo, mentre Cass ebbe bisogno di accertarsi che l'imbottitura della sedia non fosse stata in qualche modo manomessa, o che comunque non contenesse qualcosa di potenzialmente letale. Dirk però non ne volle sapere.
- Perché non ti siedi? - chiese la donna - Non ti mangia mica la sedia.
Dirk si sedette, anche se controvoglia. Si guardò attorno con disagio. Si era sistemato vicino a Cass, mentre Tyb era di fronte a lui, e Garry accanto al suo assistente e di fronte a Cass, mentre la donna che li ospitava si stava accingendo a sistemarsi a capotavola.
- Che buio che c'è! - esclamò la dama - Accendiamo un po'!
Come dal nulla estrasse alcune candele e le accese con un cerino, e le diede ai suoi ospiti da sistemare in mezzo alla tavola.
- Avete fame? Sete? Gradite un po' di tè?
Senza aspettare una risposta, la donna estrasse da sotto la veste una teiera bollente, dal cui beccuccio sbuffava del fumo. Cass toccò il manico della teiera, e quasi si scottò.
- Brucia! - esclamlò.
- Strano, a me non sembra. Eppure la tengo da sotto, e lì dovrebbe scottare molto. - rispose la donna.
Dopo la teiera la donna tirò fuori anche un vasetto con dei biscotti, che dall'odore fragrante Dirk capì essere all'aroma di cannella. La donna depose tutto nel centro del tavolo.
- Servitevi pure!
Nessuno si mosse.
- Beh, che c'è, non vi piace il tè? Beh, fate come volete, io lo prendo.
La donna si servì da sola, versandosi una dose abbondante di tè nella sua tazza e prendendosi una manciata di biscotti. Anche Garry si servì, e Cass prese un biscotto e cominciò a sgranocchiarlo.
- Scusi la domanda - chiese Tyb - ma lei chi è?
La donna, che stava sorseggiando di gusto la bevanda, posò lentamente la tazza e cominciò a parlare:- Strano che me lo chiediate. Eppure sono l'unica abitante stabile di questi monti, e se non sbaglio dovrei avere anche una certa fama.
A Dirk si accese una lampadina in testa. Giravano molte leggende su una medium che abitava i monti Osrod, ma non era una medium come le altre. Quella era famosa soprattutto perché prediceva solo sfortune, che puntualmente si avveravano.
- Io so chi sei - disse Dirk - Sei colei che predice la sventura, colei le cui mefitiche previsioni si avverano sempre, colei che si fa trovare solo se vuole, colei che si fa vedere una sola volta ogni dieci anni. Tu sei Nasib Malang, meglio conosciuta come Madame Sventura.
- Esatto - rispose lei - Sono Madame Sventura, anche se odio questo soprannome. Non sapete che frustrazione sia dover predire solo tragici eventi, ma non ci posso fare niente, è la mia indole.
- Mica ci maledirai vero? - domandò Garry, a cui era quasi andato un biscotto di traverso quando aveva udito la spiegazione.
- E chi può dirlo. Non sono io che predico, ma piuttosto la parte peggiore di me. Lei emerge quando meno me l'aspetto e dice quello che deve dire. Secondo voi perché abito su queste montagne, se non per proteggere le persone attorno a me dalle mie predizioni. Solo che ogni tanto mi fa piacere ricevere visite, e la mia parte peggiore emerge proprio in quei momenti. Per cui non incolpate me se riceverete qualche dritta sul futuro.
Garry posò la sua tazza sul piattino, visibilmente a disagio.
- Godiamoci questo momento, finché possiamo.
Dirk, nonostante la preoccupante situazione, non seppe resistere all'odorosa cannella, e prese un biscotto dopo essersi versato un po' di tè. Anche gli altri fecero lo stesso, anche se con molta più titubanza.
Finirono con calma di bere, e la medium iniziò a chiacchierare con loro. Senza nemmeno rendersene conto, i quattro raccontarono tutto il loro viaggio, compresi i minimi ed insignificanti dettagli, come quella volta che uno scoiattolo aveva rubato la pagnotta di Tyb, oppure quella volta che Garry  si era seduto su un tronco cavo che aveva presto collassato, facendo battere all'uomo una sonora botta sul legno secco. Madame Sventura si dimostrò molto socievole e simpatica, e chiacchierava con gusto raccontando le esperienze della sua vita.
Continuarono fino a tarda notte a parlare senza nemmeno accorgersene, e quando la donna decretò che purtroppo era giunta l'ora di separarsi, tutti e quattro i suoi ospiti si sentirono improvvisamente tristi, come se avessero perso una parte di loro.
- Sapete, non vorrei che succedessero spiacevoli inconvenienti - disse, facendo l'occhiolino a Dirk.
La donna li rifornì di provviste sapendoli senza cibo, anche se non poté dar loro di più per il fatto che in montagna non c'erano cavalli. Si salutarono a lungo e con calore, ma mentre la compagnia si accingeva a ripartire, Madame Sventura prese a tremare incontrollabilmente.
Dirk e gli altri si preoccuparono, e Garry le corse subito incontro per sostenerla poiché sembrava che stesse per svenire o comunque per cadere a terra. Appena Garry la toccò, gli occhi della medium si spalancarono. Erano completamente bianchi. Li batté subito dopo, e la pupilla era scomparsa. Adesso l'iride era azzurra luminescente.
- Hey? Stai bene? - domandò Garry allarmato. Per tutta risposta la donna lo allontanò con un potente scrollone, e cominciò a parlare:- Come osate voi mortali invadere il mio territorio!?! - la sua voce aveva assunto un tono metallico - Come avete osato venire fin qua!?! Sarete tutti preda della mia ira! Tu! - e indicò il povero Garry, spaventato a morte - Tu non ti salverai da una grande pioggia! Tu! - e si rivolse a Cass - Sarai scoperta, e te la verrà fatta pagare! Tu! - il turno di Tyb - Se seguirai ancora il tuo maestro non gli sopravviverai! Tu! - e venne il turno di Dirk - Perderai una parte di te!
Finito di scagliare maledizioni a destra e a manca, la veggente cadde a terra. Garry si mise a tremare incontrollabilmente, e ci mancò poco che svenisse. Tyb corse subito ad aiutare la donna. Appena si riprese si disperò: - Oh no! No! E' successo di nuovo! No! Andatevene, presto! Non voglio che debba accadere ancora!
I quattro, molto turbati, seguirono l'ordine della donna, e si inerpicarono giù per un sentiero che lei gli aveva precedentemente indicato. Dopo mezza giornata di discesa giunsero alle pendici dei monti, in un'altra foresta, che però sapevano non essere gli Ombroboschi. Arrivarono ad un villaggio, e da lì ognuno prese strade diverse. Cass si diresse ad ovest, verso le Dodici Città Mercantili; Dirk andò verso est, in direzione del regno di Anxell, mentre Tyb e Garry presero la strada per i Ducati del Nord. Non si erano nemmeno rivolti più la parola dopo la loro esperienza.

 

Era passato più di un anno dall'incontro con Madame Sventura, e Dirk se ne stava tranquillo, sul sentiero che passava per gli Ombroboschi, che da Trayli's End portava nel regno di Anxell, lo stesso percorso precedente, solo inverso, visto che proveniva da Anxell. Mentre si sbucciava una succosa mela con un coltellino, ricordava il suo viaggio precedente.
Dopo le inquietanti predizioni di Nasib Malang si era diretto verso la sua meta, il regno di Anxell, e lì aveva fatto affari d'oro. Un giorno decise di voler andare nella parte nord del regno, la Grande Isola di Rilsang, per visitare il Santuario di Eldash, ma durante la traversata qualcosa andò storto. Il traghetto prese fuoco, e la maggior parte dei passeggeri morì tra le fiamme. Solo pochi si riuscirono a buttare in mare, anche se la maggior parte non sapeva nuotare. Molti annegarono, ma Dirk no. Lui sapeva nuotare, ma non si accorse che nella foga il suo dirk si sfilò dal fodero e venne perduto nelle profondità degli abissi. I superstiti erano stati poi tratti in salvo da alcune navi mercantili, ma Dirk in quel momento avrebbe preferito non essere salvato. Aveva avuto proprio ragione la veggente: Dirk aveva perso una parte di sé.
E gli altri? Dirk si era informato, e sapeva che fine avevano fatto. Cass si era diretta verso le Dodici Città Mercantili. Le venne affidato l'incarico di uccidere un magistrato scomodo, ma non si sa come venne scoperta, e se non fu uccisa fu solo perché lo stesso magistrato che doveva essere la sua vittima aveva decretato che le sarebbe stata tagliata la mano con cui aveva tentato il colpo. Le era stata tagliata la mano sinistra. Al suo posto l'elfa si era fatta impiantare un uncino e, non potendo più fare il suo mestiere, cambiò lavoro e si diede prima al brigantaggio, e poi fondò una compagnia di mercenari che tuttora era impegnata a combattere nelle Marche del Sud. Adesso veniva chiamata "Cass uncino di piombo", proprio per il fatto che il suo uncino era di piombo.
Tyb e Garry erano andati verso i Ducati del Nord. Avevano fatto sosta nella metropoli di Ualda, e si erano recati nella grande mensa della Compagnia dei Fratelli, che offriva del cibo a chi non ne aveva. Sfortunatamente il tetto era crollò, e ci furono numerose vittime. Garry era tra queste.
Tyb, dopo tanti anni da apprendista, si era affezionato al suo maestro, e dopo la sua morte si era sentito svuotato, e aveva vagato per mesi senza una meta. Se n'era andato poi nel regno di Lyeight, al di là del Grande Canale Meridionale, ed era rimasto vittima della grande epidemia di febbre purpurea dell'anno prima. E così, tutte le previsioni di Nasib Malang si erano avverate. Dirk pensò che tutto sommato non se l'era cavata male. Gli altri avevano avuto anche un destino peggiore del suo. Però, Tyb e Garry, dopotutto, non si meritavano quella fine. Poveri diavoli. Dirk ripensò a Garry, ma non a quello che aveva lasciato l'anno prima, ma a quello dei suoi anni d'oro. Pensò anche a Tyb, quel ragazzo alto e taciturno, con la faccia piena di lentiggini. Si disse che rispetto agli altri era stato anche troppo fortunato. Gli venne in mente anche Madame Sfortuna, ma cercò immediatamente di scacciare quei pensieri.
Adesso aveva in mente di ritornale a Rezl, ora che le acque si erano un po' calmate, e di continuare il suo lavoro.
Aveva previsto di arrivare a Trayli's End entro tre giorni. Finì di mangiare la mela e si rimise in cammino. Dopo alcune ore arrivò ad un punto familiare: l'interruzione improvvisa del sentiero. Entrò nelle frasche, per vedere la strada che portava ai monti Osrod, ma stranamente adesso la strada non sfondava da nessuna parte, come se il sentiero fosse sparito.
Dirk allora proseguì, ma nel camminare la sua mente vagava lontano.
Bella questa, adesso sentieri che scompaiono. Chissà se è opera di quella donna. Scommetto che è stata lei a cancellare il sentiero. Penso che noi quattro siamo stati gli unici amici che abbia mai avuto. Deve essersi sentita distrutta per averci dato un così orribile commiato. Forse l'ha fatto anche un po' per proteggere gli altri da sé stessa. Forse aveva capito che gli ologrammi non bastavano. Spero veramente che anche lei, come tutti, possa un giorno trovare la sua pace interiore. In fondo, lei non si fa mai trovare due volte. Forse un giorno potrei anche rivederla, chissà.

  
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