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Autore: KateEAngy    17/02/2014    0 recensioni
Dal testo:
- Sei strana!-
- Io non sono strana, sono originale!-
- No, te sei tutta strana!-
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Lasciala in pace.- aprì di nuovo gli occhi, i ragazzi erano davanti a me.
- Oh, guarda la ragazza si fa difendere dai figli di papà.- disse con una risata di scherno il ragazzo/armadio.
- Vattene, subito.- ringhiò Liam, e quasi stentavo a riconoscerlo.
- Non mi fate paura, siete alti un metro ed una vigorsol e non avete uno straccio di muscoli.-
- Vattene!- e neanch'io so come ma il ragazzo sparì in due secondi.
- Tutto bene?!- tutti mi guardavano con due palle d'occhio, ma io ero abbastanza tranquilla.
- Ehm, si tutto ok.-
- Non farlo mai più.- mi sussurrò Louis lanciando un'occhiata a Niall che se ne stava già andando.
- Cosa?!-
- Fargli prendere uno spavento del genere.- 
- Dove eravate finiti?! Alexia?! Stai bene?! Ti ha fatto del male?! Che stronzo. Se ti torceva un capello io...-
- Tranquilla Angy. Mi hanno salvato loro.-
- Okay.-
- Tranquilla, sta bene. Ma magari la prossima volta non sparire in un attimo e non lasciarla sola.-
- Lo sapevo che era colpa mia. È sempre colpa mia. Grazie.-
Angel, dopo il consiglio di Niall, abbassò lo sguardo. Voleva nasconderlo, ma era vicina a scoppiare a piangere. Era molto sensibile, ma non si doveva sentire in colpa per quello che mi era successo, non era colpa sua.

Passarono i giorni, Angel aveva il morale sotto i piedi. Sapevo che non era solo per il fatto del mio incontro ravvicinato con il rinomato bullo dell'asociale scuola. No, c'era qualcos'altro sotto. Era scostante, parlava meno del solito e se ne stava tutto il tempo in camera. E il suo sorriso era sparito, non che fosse molto presente da quando eravamo arrivate ma ogni tanto appariva sul suo viso. Si alzava tutte le mattine svogliatamente e non si preparava più perfettamente come sempre. 
- Zio io esco.- la sua voce mi arrivò dal piano di sotto ovattata dalla porta chiusa, non capì cosa le aveva risposto lui.
- Al, apri subito.- la voce di Liam mi stava chiamando da dietro la porta. Scattai in piedi e gli aprì.
- Dobbiamo andare da tua sorella, ha intenzione di suicidarsi.- 
- Cosa?!- Liam era estremamente calmo mentre io non riuscivo come facesse.
- Sbrigati, ti spiegheremo durante il tragitto.-
Dopo qualche minuto eravamo sul bordo di un burrone, nascosti dietro qualche cespuglio.
- Ma come?!-
- È la terza volta che te lo spiego Lexi!- Louis ormai non mi sopportava più.
- Ti prego, un'ultima volta.-
- Riesco a vedere degli stralci sul futuro, ma solo in rarissime condizioni. - disse lanciando un'occhiata ad Harry che passeggiava nervosamente. - e ho visto che tua sorella che si buttava da questa scogliera. Ma il futuro è incerto, basta un azione che questo può essere cambiato.-
- Ma lei non è ancora qui.- dissi guardandomi intorno.
- Arriverà.- disse Harry atono.
Dopo qualche minuto Angel arrivò correndo, si fermò un attimo a qualche metro del precipizio mormorando parole sconnesse. Fu in quel momento che tutto accadde.

- Ferma, non puoi farlo!- Harry era scattato fuori dal nascondiglio ed era andato ad abbracciarla per fermarla. Angel si era accasciata sulla sua spalla e aveva iniziato a piangere urlando di come era ingiusto il mondo, del fatto che lei ora doveva essere con le sue amiche e che era solo colpa dei nostri genitori se loro l'avevano abbandonata per via del trasferimento. Harry continuava ad accarezzarla e a sussurrargli parole rassicuranti all'orecchio.
- Scusami Haz,- ed anche Harry si stupì a sentire il suo soprannome detto da Angel - non lo farò più, scusa se sono una buona a nulla.-
- Sshh. Tu non sei una buona a nulla, tu sei una guerriera, ricordatelo. Combatti sempre per quello che vuoi e lo otterrai.- 
- Angel, ma cosa ti è passato per quella zuccaccia vuota che ti ritrovi?!- dissi mentre le correvo incontro per stringerla in un grande abbraccio.
- Sempre carina Al.-
- Non farmi prendere mai più un colpo del genere, stavo per morire d'infarto o strozzata da Tommo.-
-  No giuro.-
- Sarà meglio.- aggiunse una voce dietro di noi, e poi fummo investite da un abbraccio di gruppo, che, nonostante tutto, trasmetteva tutto il calore del mondo. 
Tornati a casa, eravamo contenti e tutti uniti, finalmente Angel aveva ritrovato il suo sorriso, e la sua perfezione.
- Ragazzi, grazie di tutto, senza di voi avrei fatto qualcosa di cui mi sarai pentita.-
- Ehi, tranquilla, noi teniamo a voi, e faremo di tutto per proteggervi.-
- Si, daremo anche la vita, se potessimo...- Harry aveva un velo di tristezza nella voce, ma Angel gli andò vicino, e ci pensò lei a tirarlo su di morale.
- Harry, sei speciale, non te ne devi fare una colpa. Sei te stesso e sei unico. Non essere triste.-
- Ok, seguirò i tuoi consigli. E ora facciamo festa-
- Esatto... Dai muovetevi...-
- Con calma Tommo.- 
- Angel?! Ti senti bene?! Mi hai chiamato Tommo?! Sto sognando?!-
- No Lou.-
- Ah, grazie Harry, credevo di sentire le voci.-
- Prego-
E insieme scoppiammo a ridere, in sala, tutti ammassati sul divano, con il fuoco e la tv accesa, che non veniva ascoltata da nessuno. La serata più bella che potessi vivere.

Eccoci, erano le 5:30, e Angel mi voleva comprare.
- Dai Al. Vieni. Alzati. Preparati. Vieni. Muoviti. Ti fa bene un po' di sport. Dai pigra che non sei altro.-
- Si, si, tra un po' mi alzo, ma con tutta la calma presente in questo universo.-
- Dai, tanto lo so che non ti alzi. Dai. Muoviti. Fallo per me. Daiiiii.-
- Arrivo arrivo, ma con calma.-
- Daiiii Al. Alzatiiii.-
- Okok. Arrivo.-
- Giuralo.-
- Questo mai.-
- Giura che vieni a correre con me.-
- Mai.-
-Dai, muoviti. Dai Al. Muoviti. Alzati. Vieniiiiii.-
- No. Non mi alzo dal letto. Te lo puoi scordare.-
- Alzati cavolo. Un biscotto.-
- No, non mi compri con un biscotto.-
- Due biscotti.-
- No, neanche due biscotti, non se ne parla.-
- Un pacchetto di biscotti.-
- Ooooh, ora si ragiona. No, aspetta, Al, ritorna in te. No.-
- Un pacchetto dei tuoi biscotti preferiti, quelli con il cioccolato, carichi di calorie e zuccheri...-
- Mmmmm, non posso cedere. Ma non posso resistere ai miei biscotti. Ora mi alzo subito. Comunque questa è corruzione. Non vale, solo perché sono golosa.-
- Ma la corruzione con te funziona sempre. Muoviti, ti aspetto in cucina, se no niente biscotti.-
- Arrivo tra due secondi. E voglio trovare la mia ricompensa sul tavolo di cucina. Biscottini adorati.-
- Si, ma se non vieni, niente biscotti.-
- Arrivo subito!-
In tre secondi ero pronta. La mia ricompensa mi stava aspettando in cucina. 
- Ragazzi, venite anche voi a correre?! Sono riuscita a convincere anche Al. E fuori ci sono le nuvole, niente sole. Allora?!-
- Dai andiamo, ogni tanto fa bene fare sport.-
- Io ci sto, voi?-
- Grande Niall... Comunque appena arriva Al andiamo.-
- Eccomi. Angel! Dove sono i biscotti?!-
- Te li dovrai guadagnare.-
- DAMMI I BISCOTTI!!!-
- Prendili.-
- Ok...-
Dopo un istante io stavo inseguendo Angel, che aveva in mano la mia ricompensa. Eravamo uscite di casa come fulmini. Io volevo i biscotti e lei non me li voleva dare.
I ragazzi invece, super agili e veloci, se la presero con calma, molta calma, forse troppa... 
- Dammi i biscotti.- 
- Corri.-
- Ma non ne ho voglia.-
- Allora niente biscotti.-
- Che bastarda.-
- Lo so.-
- E ne vai anche fiera?!-
- Si, moltissimo.-
- Aiutateli! Aiutate i miei biscotti!-
- Ci penso io.-
Harry, con la sua agilità felina, bloccò Angel abbracciandola, e gli sfilò di mano il pacchetto di biscotti... Il MIO pacchetto di biscotti.
- Fatto Al, non c'é voluto molto.-
- Si, ma solo perché sei te Haz.-
- Ahahahahahahah. Si Angel, hai ragione.-
- Biscotti a me. Ora sono una persona felice, più felice del solito.-
- Ora torniamo a casa ragazzi, dobbiamo andare a scuola.-
- Liam, dai, sembri Carl.-
- Lou, niente storie, muoviti.-
- Agli ordini mamma.-
Quando tornammo a casa io ero stravolta, ma avevo in mano i miei biscotti, cioè, in verità li stavo divorando, ma era impossibile resistere.
- Buongiorno zio.-
- Buongiorno cucciole mie.-
- Zio, ma ti senti bene?! Ci hai chiamato cucciole.-
- Si Angel, perché non posso?!-
- Si, non puoi, io non sono una cucciola e Angel è una...-
- Al!!!-
- Bravissima ragazza, ordinata e...-
- Al!!!-
- Molto carina. Non essere così prevenuta nei miei confronti. Anche se lo devo ammettere, ci stava proprio bene.-
- Finiscila. E muoviti-
- Agli ordini grande pecora.-
- Corri.-
- Perché?! Se no che mi fai?!-
Angel, all'improvviso, tirò fuori da una borsetta il suo profumo. Lo odiavo, era eccessivamente dolce, era stucchevole.
- Vieni qua, ti do il profumo.-
- Piuttosto la morte.-
- Ah si?!-
- Si.-
- Allora preparati a correre.-
- Noooo, ancora?!-
- Profumo o corsa e profumo?!-
- Solo corsa andrebbe più che bene.- Poi partì a razzo, su per le scale. Angel mi segui a ruota, con la bottiglietta di profumo, un'arma letale. Mentre i ragazzi e lo zio, nel salotto scoppiarono a ridere. Dal piano di sopra provenivano grida, risate... Ma questa era normale routine.

Rieccomi, stavolta sono solo Kate perché Angy è momentaneamente morta. Mmmmh, va bè :D scusate se non sono riuscita ad aggiornare prima, ma ho avuto dei problemi, quindi sono qui ora :3 spero che il capitolo vi piaccia, se volete farci sapere qualcosa (qualsiasi cosa) lasciateci una recensione. Grazie mille :3
- Kate :)
  
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