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Autore: Elbeth    17/02/2014    2 recensioni
Mi sono sempre chiesta chi era Sirius Black e come mai un personaggio così affascinante come lui, non avesse mai avuto nessuna al suo fianco.
Ho liberato la fantasia e questo è il risultato!
Hogwarts, ultimo anno dei Malandrini, nuovi personaggi, nuovi avversari e l'atmosfera cupa dell'inarrestabile ascesa del Signore Oscuro...
Vi giuro solennemente di non avere buone intenzioni!
***
Dal capitolo XVII:
....
Nessuna anteprima.
Stavolta potete solo leggerlo...
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Agli amici, quelli veri, che in questo periodo
sono l'unico balsamo del mio cuore
L'Amore è una cosa Meravigliosa
 
“Cosa hai da sorridere, Liz.”
I suoi occhi scuri fissavano fuori, come persi nel vuoto. Alle parole della compagna di stanza, Elisabeth quasi sobbalzò.
“Nulla, nulla…” rispose frettolosamente, continuando con un colpo di bacchetta a rimettere a posto le sue cose nella stanza. I libri planarono delicatamente sulla sua scrivania. Sara Connors la fissò perplessa, ma Liz era talmente presa dai suoi pensieri da non accorgersene. Sorrise appena, all’idea di rivedere Sirius di lì a poco. Il cuore prese a batterle velocemente. Perché il tempo non passava più in fretta? Non vedeva l’ora di andare in sala comune, muoversi a mangiare la cena e…
“I tuoi occhi brillano…” commentò con voce bassa Sara.
Elisabeth si voltò a guardarla e non potè fare a meno di aprirsi in un sorriso ancora più ampio.
“Può essere…” mormorò in tono quasi imbarazzato.
Fu la volta di Sara sorprendersi! Rimase con la bacchetta a mezz’asta e la bocca spalancata. Da quando la Delaroche era così…dimessa? Lei sempre così altezzosa e fiera, quasi da rasentare la presunzione!
“Può essere…?” ripetè come un pappagallo Sara “Elisabeth cosa ti è successo?”
Alla sua compagna di stanza venne spontaneo chiedere. Elisabeth per la prima volta si accorse di come tenesse a distanza le persone. Ci chiacchierava, era educata e cordiale, alle volte altezzosa, è vero, ma solo se le davano fastidio o si impicciavano troppo dei suoi affari personali. Era una persona riservata… e timida, in fondo. E dopo tutto quello che aveva passato la sua famiglia, era molto più semplice chiudersi alle relazioni con gli altri: era meno impegnativo e soprattutto non avrebbe dato modo a nessuno di ferirla.
Eppure… c’era chi era riuscito a penetrare la sua invisibile barriera e a guardare oltre. Ancora una volta il cuore prese a batterle in modo vertiginoso.
Sirius era andata a trovarla ogni notte, ogni notte era rimasto con lei, abbracciato a lei, accarezzandole i capelli e sussurrandole parole dolci e rassicuranti. Per la prima volta da quando si erano trasferiti in Scozia, Elisabeth si sentiva protetta, coccolata e…
Il cuore si alterò ancor di più. Erano giorni che ci pensava.
“Mi sono innamorata…” ammise con candore.
Sorrise. Era semplice. Era stato così naturale e spontaneo affezionarsi a lui, trovarlo così simile e complementare a lei. Sembravano leggersi nella mente, nel cuore…
…e nell’anima!
Intendiamoci! Come la maggior parte delle ragazze di Hogwarts, lo trovava un bellissimo ragazzo: fisicamente, nonostante non fosse perfetto, forse un po’ troppo magro per la sua età, Sirius Black aveva un fascino innegabile. Anche la McGranitt lo subiva! Ma era soprattutto l’animo del grifondoro ad averla attratta irresistibilmente. Si sentiva come la Luna, attratta da una forza magnetica, senza che potesse far nulla per arrestarla.
In realtà, Elisabeth Delaroche non desiderava assolutamente arrestarla. Sirius le era entrato dentro, in profondità, molto più di quanto immaginasse e con una rapidità che l’aveva sorpresa. Anche suo fratello Andrè glielo aveva fatto notare.
“Non mi piace l’ascendente che ha su di te,  Liz. Pensi dalle sue labbra, come se fosse l’unico uomo sulla faccia della terra!”
“Sei solo geloso, Andrè!” sorrise lei, abbracciando il fratello “E’ che non sei più tu, l’unico nella mia vita!”
Gli occhi le brillavano eccome, mentre guardava felice il fratello. Andrè la fissò intensamente, con i suoi occhi diventati molto meno vivi, facendole rabbuiare un po’ lo sguardo. Il fratello le posò un bacio delicato in fronte.
“Tutto purchè tu sia di nuovo felice, sorellina…”
Avrebbe messo da parte anche la sua ritrosia ed i suoi preconcetti su Sirius Black, se rendevano Liz così felice! Non la vedeva così da tanto tanto tempo…
Lei si era abbandonata contro il suo petto.
“Sono la donna più felice del mondo, Andrè.” Si staccò un attimo a fissarlo seria “E non lo credevo più possibile…” gli sussurrò dolcemente.
La sua forte e determinata sorella nascondeva un lato che solo a lui era dato conoscere. La dolcezza che aveva da piccola, solo lui l’aveva vista. Sapeva esattamente il giorno in cui Elisabeth era cambiata. E sapeva che la responsabilità era stata sua. Ma all’epoca non poteva far nulla per cambiare le cose, era troppo tardi e quello aveva cambiato le loro vite per sempre. L’animo sensibile della ragazza era stato colpito duramente e lei non aveva trovato altro modo per reagire, se non chiudersi. Al mondo, alla vita, agli altri. Non l’aveva più vista sorridere da anni… capitava ogni tanto, ma erano sorrisi rapidi e sporadici. In quei giorni invece l’aveva vista rifiorire e risplendere come solo lei era capace di essere. Sua sorella era stata sempre luminosa, generosa, altruista! Quegli anni bui, forse, sarebbero stati almeno per lei, solo una brutta parentesi.
Gli scocciava ammettere che era Sirius Black l’artefice di quel cambiamento d’animo nella sorella, ma era felice per lei.
“Sei bellissima…”
 
 
“Sei bellissima, mio raggio di sole…”
Le sue labbra non smettevano di cercare quelle di Elisabeth, avide di trovarle e riprenderle, impazienti di sfiorarle con le sue e suadenti… Era evidente di quanto la desiderasse! Sempre, ovunque, in ogni momento, in ogni istante. Ed era certo che anche per la ragazza fosse così.
Si era quasi sorpreso di quanto Elisabeth potesse essere …focosa! Anche nel desiderio che avevano sembravano essersi trovati alla perfezione.
“Sei la mia metà anima perfetta…” continuò a sussurrarle, mentre le sfiorava in modo sensuale l’orecchio con le sue labbra. La sentì mormorare compiaciuta. Sorrise. Sapeva che si stava trattenendo… La sua educazione spuntava sempre fuori. Ridacchiò compiaciuto.
“Mi fai impazzire…” le sussurrò la ragazza a sua volta, con il respiro alterato.
Il cuore di Sirius accelerò ancora.
“Ancora…” continuò ad incalzare lei.
“Ancora…” mormorò lui, cercando di nuovo le sue labbra morbide e calde.
Anche il corpo di Elisabeth stretto al suo era morbido e caldo. Le sue forme riempivano le sue mani e aveva quel profumo dannatamente buono! Solo la sua pelle così vellutata, liscia aveva quel profumo pazzesco! Nessuna donna lo aveva mai fatto impazzire così. Quasi bruscamente si staccò da lei, prendendole il volto delicatamente tra le mani e fissandola con intensità nei suoi occhi scuri. Quegli occhi carichi dello stesso desiderio che era nei suoi e dello stesso…
…amore?
Si ritrovò a pensarlo ancora. Erano giorni che sentiva quel calore invadergli il petto, il cuore e l’anima. Il suo corpo bruciava, ma il suo animo, quello era come se fosse in estasi per aver trovato chi non pensava potesse esistere a questo mondo. Quell’alchimia, era solo loro. Loro e nessun’altro avrebbero potuto comprendere, perché le loro vite cos’ distanti e diverse, avevano forgiato nel loro intimo un identico sentire, un identico modo di vedere e vivere la vita, l’amore. Erano l’incarnazione dell’amore, quello più puro e sublime. In un certo senso non ci sarebbe stato neanche bisogno di unire i loro corpi. Lui era certo che quello di lei le apparteneva, le era sempre appartenuto, sempre gli sarebbe appartenuto!
In quell’assurdo tempo, fatto di paure e di instabilità, era come se lui avesse trovato il suo centro. Il suo meraviglio e splendente raggio di sole. La sua perfetta e meravigliosa anima gemella.
“Mi sono innamorato di te…” gli sorrise con una dolcezza infinita e gli occhi si fecero lucidi.
Lo aveva detto altre volte, ma mai con quella intensità. Sentì Elisabeth fremere tra le sue braccia. Sentì che anche se non avesse detto nulla, sapeva esattamente cosa stava provando.
“Ti amo…” la voce dolce di Elisabeth gli riempì il cuore, quasi fino a farlo scoppiare.
“Adesso…” gli sussurrò lui.
“…e sempre” disse lei con un altro sussurro sulle sue labbra.

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Note per i lettori passati, presenti e futuri

Mi è costato una fatica immensa, ma era necessario per l'evoluzione della storia.
L'ho scritto di getto, non l'ho riletto e ve l'ho postato così com'era: perdonate gli errori, che probabilmente ci saranno.
So che è un pò melenso ma vi assicuro che esiste anche gente così... ;)
Dal prossimo si aprono le danze... d'altronde siamo in piena guerra magica, no?
Baci a tutti, belli e brutti

El

p.s. Amor vincit omnia. Semper! 

 
  
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