Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Kokky    20/06/2008    4 recensioni
Un mondo parallelo e antico, popolato da vampiri che si muovono nell'ombra e umani troppo ciechi sui nemici succhiasangue. L'esercito, i positivi e gli alchimisti sono gli unici che possono proteggere l'umanità da ciò che stanno bramando i vampiri...
Un'umana insicura. Due piccoli gemelli. Un vampiro infiltrato. Una squadra di soldati. Una signora gentile e un professore lunatico. Una bella vampira e il capo. Due Dannati. L'Imperatore e i suoi figli. Una dura vampira. E chi più ne ha più ne metta!
Di carne sul fuoco ce n'è abbastanza :)
Provare per credere!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Positive Blood' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

59-Incontro

Gabriel si muoveva nervoso avanti e indietro, mentre la sua consorte lo guardava preoccupata. Ogni volta che attaccavano una nuova villa, lui diveniva impaziente, insicuro. Era da secoli che progettava la conquista dell’Impero, e... voleva che tutto andasse per il meglio.

Prima aveva dovuto convincere i suoi amici, trovarsi gli alleati, parlare a tutti i vampiri, sia negativi che positivi, e spiegare che sarebbe stato un’ottima cosa controllare Aiedail.

Niente più fughe, combattimenti, paura di coloro che in fondo erano solo prede. Gabriel li aveva convinti, appoggiato anche dal conte Aaron e qualche altro vampiro fra i più antichi. Si era messo a capo dei vampiri, organizzando la dipartita degli umani.

Era quello il suo destino, e il loro.

Incontrare Juliet era stato un imprevisto. Qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, in effetti.

 

Gabriel socchiuse gli occhi, guardando lo spettacolo davanti a sé. C'era una folla di persone, al mercato mattutino, in cerca dell'offerta migliore. Lui era lì per incontrare un suo “amico”, gli doveva parlare.
Studiò con poco interesse la gente che gli passava accanto, alcuni adocchiandolo per la sua innaturale bellezza: donne anziane, bambini senza i denti da latte, uomini nullatenenti, donne di casa. Ad una di quelle cadde un pomodoro dal cestino, rotolando sul selciato.
Gabriel si chinò, prendendolo e porgendolo con indifferenza alla donna, che sorrise subito cortesemente. Era bella, bellissima, più di qualunque umana, e Gabriel pensò stupidamente per un attimo che poteva essere una sua simile, se non che le si imporporarono le guance di rosso.
Gabriel fece una smorfia, e lei si rattristò subito, non comprendendo. Non poteva provarci con un'umana.
Ma poteva chiederle il nome: « Come ti chiami? »
Lei esitò un istante, poi sorrise di nuovo: « Juliet, signore. »

E in quel modo si erano incontrati. Gabriel rimase incantato sin da subito dagli occhi verdi della giovane donna. Era una positiva, per giunta, quindi la sua preda preferita, la delizia per il palato.

Eppure ne fu affascinato, e la settimana dopo ritornò al mercato, fingendosi uno degli acquirenti abituali. Comprò patate, cipolle e anche il pane nero, solo per vederla. Era accanto a lui, con un sorriso gentile sul volto e le guance rosate d’imbarazzo.

Gabriel le offrì un pezzo di torta e iniziarono a chiacchierare. Del più del meno, discorsi senza troppa importanza che però li facevano ridere. Stava bene con lei, provava uno strano senso di pace... era la prima volta che non beveva il sangue a una positiva.

La bellezza l’aveva ereditata dalla madre, gli spiegò Juliet una di quelle volte che lui si faceva trovare al mercato. Anche lei aveva i capelli rossicci e la pelle chiara.

Gabriel si ritrovò a parlare con lei sempre più spesso. Aveva l’irrefrenabile voglia di vederla, fremeva se qualche giorno doveva sbrigare delle faccende e quindi non dirigersi a quel mercato.

Non aveva mai pensato di trovarsi una compagna. Le vampire che avevano mostrato interesse per lui non lo avevano mai entusiasmato.

Così un giorno le disse sottovoce, all’orecchio, quelle due fatidiche parole.

« Ti amo. »

Lei sorrise e poi fuggì via, incerta su cosa fare. Gabriel la fermò e gli spiegò tutto.

Tutto ciò che aveva in programma di fare, ciò che era, cosa lui poteva offrirle. L’immortalità.

Anche quella aveva un prezzo.

Juliet non sapeva più cosa fare... anche lei provava quello strano sentimento chiamato amore, ma non era giusto ne per Arthur che per il bimbo che aveva in grembo.

Eppure Gabriel era una sirena, con il suo canto ammaliatore e l’amore dalla sua parte, ed era troppo forte... da battere. Non ce l’avrebbe mai fatta.

Era egoista, alla fine, come tutti gli esseri umani. E così aveva sigillato quell’amore in un corpo eterno. L’immortalità poteva fare paura, a volte. Ma poi si ricordava che era impossibile tornare indietro.

 

Gabriel si sedette accanto a Juliet, e lei gli diede un bacio dolce sulle labbra, per rincuorarlo.

Cercava di farlo calmare con carezze e parole sussurrate in una triste canzone. Non c’era motivo di essere così nervoso. Avrebbero saputo presto l’esito della battaglia.

*

 

 

 

60-Dietro la foresta, sotto le rocce

Violet sedeva composta sulla prima carrozza, in punta e con lo sguardo d’ametista rivolto dinanzi alla carovana. Il vento le soffiava in faccia flebilmente. Guardò giù, dove Maximilian guidava il calesse con noia, e sorrise invisibile agli altri, più in alto di qualcun’altro.

« Continua in questa direzione per altri due chilometri. » gli disse Violet dalla sua postazione sopraelevata. Da lì, girandosi a guardare indietro, poteva scorgere le altre carrozze. Poco lontano vedeva una testa bionda... era da molto che non lo vedeva e non l’aveva ancora salutato.

Si alzò e si mise ritta sul tetto della carrozza, poi, con una piccola spinta, balzò su quella dietro, correndo veloce sino a quella scortata da Adam.

Scese con un salto accanto a lui, con un ghigno stampato sul volto infantile.

« Ciao. » disse.

Lui mugugnò qualcosa in risposta e continuò a puntare lo sguardo sulla carrozza accanto, pronto a movimenti sospetti da parte degli umani.

« Qualcosa non va? Hai svolto il tuo compito egregiamente... ci serviva una spia in una villa con così tanti positivi e tu ci hai dato le informazioni necessarie. Allora? » chiese lei.

Lui sorrise e gli passò una mano fra i capelli.

« Fai tanto la dura e poi, sotto sotto, sei dolce come lo zucchero! » ghignò Adam, trattandola come una bambina (qual era). Lei ringhiò sottovoce, dandogli un pugno nella pancia, poi salì velocemente sulla carrozza.

« Ti ho insegnato bene l’ironia e il comportamento dei vampiri. Ma tu hai qualcosa di strano... non mi hai guardato negli occhi, e sono certa che ci vedrei qualcosa, in quel blu mare. » soffiò lei, tornando poi alla prima carrozza, guidata da Maximilian.

« Fra poco gira a destra, troverai una stradina. » gli spiegò dopo qualche minuto. Il Dannato annuì e Violet rimase a guardargli la schiena, con lo sguardo fisso e la mente che vagava. Chissà cos’era successo ad Adam...

Nelle sue lettere scriveva solo quanti positivi erano, se c’era qualcuno più forte, i soldati, la piantina... null’altro, solo quello che interessava ai capi della missione.

Solo una volta aveva scritto a Violet una pagina personale, dove le raccontava delle giornate noiose passate lì, del suo problema con il sangue positivo, che lo tentava spesso. Accennava pure a una certa pillola arancione, voleva scoprirne di più... ma poi non le aveva detto di cosa si trattava.

Violet sbuffò. Alle volte era un mistero capire ciò che pensavano i suoi simili.

La carrozza entrò nel sentiero tracciato e scivolò veloce; Maximilian incitava i cavalli, per sbrigarsi ad arrivare alla meta.

Percorsero tutta la stradina, fino a trovarsi su uno spazio aperto, libero dai fastidiosi alberi della foresta che coprivano le stelle con le loro foglie. C’era una pianura rocciosa, di fronte a loro, più ad est della villa bianca e distante una decina di chilometri dal mare. La luna, che aveva visto la battaglia, riposava tranquilla nel firmamento, attorniata da piccole luci di varia intensità; tutto era calmo.

A prima vista quella era una pianura, ma c’era una cavità al centro. Quella era una cava, scavata anni prima alla ricerca di minerali preziosi. La vena si era esaurita e ora quello spazio era inutilizzato.

Al centro, in fondo alla cavità, c’era una grande struttura controllata da vampiri. Era così vasta da poter contenere tremila persone, quindi tutti gli umani positivi. La musica era cambiata e una nuova era sarebbe iniziata, questo ripeteva Gabriel nella sua mente.

E tutti i vampiri erano d’accordo con lui.

Gli altri umani sarebbero rimasti allo sbaraglio, divisi, sorpresi da quell’attacco. Prede per i vampiri dalla pelle scura come Hassan.

Le luci della struttura, composta da quattro edifici, erano accese ed illuminavano lo spiazzale. Violet fece un cenno ai compagni, che aprirono le porte delle carrozze.

Era l’ora, per i positivi, di vedere il nuovo luogo dove avrebbero passato la vita.

In un certo senso era meglio essere umani “normali”... almeno loro sarebbero stati allo sbaraglio, ma liberi di rifugiarsi in luoghi più protetti. Alcuni avrebbero potuto avere una vita normale e un po’ felice.

Ma i positivi, che erano un problema per la loro forza, erano condannati a stare in quel luogo.

*






Salve! In estate Pb non va mai in vacanza e quindi ecco un altro aggiornamento. Come al solito con titoli idioti (Liv me ne mandava un sacco ma non centrava nulla) e poi... boh °-°
Insomma fate voi.
Come sempre i cap non mi convincono al cento per cento, però... non saprei come farli meglio xD
Ringrazio i preferiti e i recensitori!
mikiybiky-> Eccoti tornata dal mare! Viva le tragedie greche! Purtroppo devi sapere che... io amo molto le storie drammatiche ç_ç Quindi credo che questo mi influenzerà anche su PB. W Ginger! E grazie *___* *abbraccia*
lisettaH-> Ohhh, shore >w< Buahahah... non doveva vederla, Adam ù.ù Il sogno di Daniel non puoi ancora capirlo O__O (cioè... io su di lui so solo che è fidanzato *coff coff*) Grazie tesoro xD Lock for evah
capra tibetana-> Tesò! Miglioro sempre di più? *___* Accieee! Davvero >w< Ti adoro!!
(il famigerato ritorno di) darkrin-> Ciao *-* Sei buonissima xD Ti piace come sta continuando? Bene. Mi interessa il tuo parere, molto. Sì lo so che fra Adam e Sofi è stato un po' veloce... ma doveva andare avanti >.<
Ahhh... Violet e Maximilian. Io li adoro *-* E anche tu! Beh, la storia dei Dannati, la persecuzione... credo che la farò, ma non in questa storia ^^ Grazieeee >w<


Recensite numerosi! Ora che siamo in estate c'è più tempo, eh! Quindi perdete due minutini e rednetemi felice...

A presto!
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Kokky