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Autore: vale_9826    19/02/2014    2 recensioni
Akito e Sana non si conoscono, anzi, appartengono a due mondi molto diversi. Lui un nobile conte, lei un umile levatrice. Possono due vite così diverse incrociarsi? Nella mia storia si! E sarà Natsumi, la sorella di Akito, che incinta di molti mesi porterà Sana a presentarsi alla grande Villa Hayama per ottenere un lavoro. Cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Natsumi Hayama/Nelly, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Sana visitava la villa Akito si trovava nel suo studio e davanti a lui c’era il marchese Sugita con un aria soddisfatta a tenerlo in pugno
- Allora quando vuoi dare l’annuncio ufficiale del vostro matrimonio? Sai che un matrimonio  ha bisogno di tempo per organizzare tutto
- Ecco veramente non avrei ancora in mente una data precisa marchese- disse Akito preoccupato mentre guardava Aya visibilmente agitata
- Non avrai mica avuto qualche ripensamento vero?- Akito invece ne aveva avuti di ripensamenti, dal giorno del suo fidanzamento ufficiale con Aya, ma quel matrimonio purtroppo era necessario- sai bene che senza questo matrimonio i lavori non potranno mai continuare!
- Infatti vi sono grato marchese, vi comunicherò presto la data, manderò qualcuno da voi- punto sul vivo Akito ormai non sapeva più che fare
- Molto bene, allora vado a trovare vostro padre. Nel frattempo vi lascio mia figlia. A presto conte!- detto questo il marchese lasciò la stanza lasciando Akito solo con la sua fidanzata. Aya aveva quasi le lacrime agli occhi, sapeva che Akito non voleva quel matrimonio, come non lo voleva lei e adesso entrambi non sapevano cosa fare
- A… Akito io…- la povera Aya non riusciva più a trattenere le lacrime- mi dispiace davvero… non sono riuscita a convincere mio padre…-
Akito rimase colpito da tanta dolcezza, non era innamorato di Aya, e sapeva che tra lei e il suo attendente non ci fosse solo amicizia. Ma purtroppo la situazione era più grande di loro.
- Non preoccuparti Aya, so che hai fatto il possibile, ma sapevo che sarebbe stato inutile!
- Quindi non farai niente?- chiese Aya titubante
- Temo di no- la disperazione era negli occhi di entrambi- però voglio mettere le cose in chiaro con te- si alzarono e si avvicinarono- sai che io non ti ho mai sfiorata più del dovuto- Aya annuì
- E io te ne sono grata-
Era la verità, lei e Akito erano arrivati al massimo a tenersi per mano e a ballare insieme qualche volta, mai un abbraccio, mai un bacio, mai un gesto intimo. Aya questo lo aveva sempre apprezzato e sperava con tutto il cuore che adesso Akito non la deludesse. In fondo si volevano bene, si conoscevano da tanto tempo, per Akito Aya era come una sorella minore, per Aya Akito era il suo fratello maggiore. Era un uomo brusco all’apparenza, ma in fondo era dolce e gentile e lei lo sapeva
- Io non intendo cambiare atteggiamento- Aya tirò un sospiro di sollievo- però quando arriverà il momento di avere degli eredi bè…dovremmo… insomma…
- Ho capito perfettamente, grazie Akito-
Aya lo abbraccio per la prima volta, se ne sarebbe fatta una ragione, era un abbraccio di riconoscenza però, niente di più. Akito ricambiò, poi prima che se ne andasse aggiunse: e se vorrai stare con Tsuyoshi di tanto in tanto, diciamo che mi va bene, a patto che tu non mi metta in brutte situazioni.Aya gli sorrise felice e mormorò un flebile”grazie” prima di uscire elegantemente dalla stanza. Akito si butto a peso morto sulla sedia ormai esasperato, se non fosse stato per quell’incidente, adesso non si troverebbe in una situazione simile.
Un ora dopo Akito uscì dal suo studio ormai esausto per le molte carte che aveva dovuto controllare. Si stava dirigendo verso il giardino per prendere una boccata d’aria quando incontrò sua sorella Natsumi che aveva le sue stesse intenzioni. La casa era diventata troppo soffocante per i suoi gusti e voleva sgranchirsi le gambe.
- Akito!- esclamò Natsumi
- Oh salve sorella- le rispose Akito
- Ho saputo che è venuto a farti visita il marchese Sugita oggi pomeriggio- il volto di Akito si rabbuiò- dalla tua espressione devo constatare che non c’è niente da fare!
- Constati bene Natsumi, dovrò sposare Aya non c’è altra soluzione
- Mi dispiace Akito, due amici come voi, non meritate questo- disse Natsumi poggiando una mano sulla spalla destra di Akito- se solo non avessi sposato quell’idiota di mio marito, e se solo papà non si fosse aggravato così tanto…
- Non devi fartene una colpa, sto facendo quello che va fatto!
E invece Natsumi non riusciva ad essere serena, continuava a pensare che se non fosse stato per il suo matrimonio conveniente solo a suo marito forse adesso suo fratello al quale voleva così bene non avrebbe dovuto sposare una delle sue migliori amiche. Guardava gli occhi tristi del fratello, e automaticamente il suo cuore si riempiva di tristezza. Inoltre la salute di suo padre dopo la morte della madre era peggiorata e tutte le responsabilità erano passate direttamente a suo fratello, forse ancora troppo giovane.
I due decisero di uscire a fare una passeggiata insieme e, a braccetto, si diressero verso il giardino. Parlarono un po’ mentre passeggiavano tranquillamente fino a quando non videro la bellissima levatrice insieme a sua figlia. Ancora una volta Akito rimase incantato dalla sua bellezza, da quel viso che sembrava ne avesse passate già tante, quegli occhi maturi che nascondevano sicuramente qualcosa che non volevano mostrare. La figlia poi, così dolce e innocente, identica alla madre sembrava così felice nonostante non avesse una vita facile.
- È in gamba sai?- disse Natsumi all’improvviso, che, come il fratello, si era fermata a guardarla- ha un bel caratterino! Mi piace!
- Ho avuto la stessa impressione- disse di rimando Akito.
 Poi fissò attentamente la mano della levatrice, rapito da quel movimento a lui molto caro. Anche sua madre gli carezzava la testa in quel modo quando poteva, con la sua mano soffice e candida, di cui lui era innamorato perdutamente. Rivedeva sua madre in Sana, per quanto la ricordasse, gli stessi occhi marroni, lo stesso corpo snello, gli stessi modi eleganti e allo stesso tempo decisi.
- È bellissima…- si lasciò sfuggire Akito senza rendersene conto. La sorella lo guardò malizioso, lui arrossì- come nostra madre- aggiunse, tentando di salvarsi
- Si è davvero bella, l’ho notato anche io, caro il mio fratello- disse Natsumi sempre maliziosa- ma sai che adesso sei off limit!
- Natsumi!- la sgridò Akito mentre quest’ultima ritornava in casa.
Nel frattempo Sana stava riportando sua figlia in casa ormai addormentata. Si guardarono negli occhi, lei e Akito, per un attimo, un istante. Uno sguardo piccolo, fugace, ma carico di significato. Almeno per Akito che in un attimo aveva rivisto lo sguardo della sua adorata mamma. Sana invece distolse quasi subito gli occhi da quelli di Akito. Non ce la faceva neanche a guardarlo, le ricordava qualcuno che non riusciva a nominare neanche nella sua testa. Qualcuno che l’aveva fatta soffrire, e che le aveva portato solo guai. Qualcuno che le aveva fatto del male, e che forse non sarebbe mai riuscita a dimenticare. Così se ne andò silenziosa, lasciando Akito solo in quella sera diventata ormai troppo fredda.

Ciaooo! Eccomi di nuovo con questo capitolo che è più che altro di transizione, il bello arriverà nel prossimo che vi assicuro sarà molto interessante! Io spero comunque di aver reso la lettura piacevole e che continuerete a seguirmi. Mi farebbe piacere se lasciaste qualche recensione in più cosicchè capisca se vi interessa davvero la mia storia. Ringrazio come sempre tutti quelli che la stanno leggendo e in particolare Sana_jasm97 che ha recensito entrambi i capitoli. Un bacio a tutti e a presto!
  
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