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Autore: hidden feeling    20/02/2014    0 recensioni
'E adesso ti sto guardando e tu mi chiedi se ti voglio ancora, come se io potessi smettere di amarti. Come se potessi essere disposta a abbandonare la cosa che più di ogni altra mi rende forte.' Disse lei mentre una lacrima le rigava il viso. Ed era realmente così, lei non aveva mai amato nessuno così tanto. Era pazza di quel ragazzo. L'amore la stava divorando. Continuava a soffrire, ma non le importava. Voleva solo lui, voleva possederlo. Le bastava solo questo per essere felice. E avrebbe lottato anche una guerra per lui. Lui che l'aveva salvata. Ed era grazie a lui se lei era finalmente tornata a vivere.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1.

"C'è una storia dietro ogni persona, una ragione per cui siamo ciò che siamo.
Qualcosa nel passato ci ha resi tali e non possiamo cambiare."

Credo che nessun sano di mente metterebbe alla prima ora del primo giorno di scuola matematica. Nessun sano di mente metterebbe la Collin in prima ora, odio quella professoressa più di ogni cosa, e non volevo restare un secondo di più in quella classe, non mi importava della geometria e dei problemi spacca cervello. 
'Prof posso andare al bagno?' chiesi alzando la mano.
'E' solo la prima ora e tu già vuoi andare al bagno?' mi chiese guardandomi con un aria di disprezzo. 
'Urgente' dissi facendogli un sorrissetto strafottente mentre mi alzavo e mi dirigevo fuori dall'aula.
Odiavo quella scuola più di ogni altra cosa, frequentavo l'ultimo anno, e la cosa migliore era il fatto che non avrei più rivisto quelle mura. Portavano con se troppi ricordi, troppe cose che a me continuavano a far male. Ogni singolo posto di quella fottuta scuola, mi ricordava lui. E io avevo cercato di smettere di ricordare, di lasciare stare tutto. Che non importava come erano andate le cose, io in un modo o nell'altro volevo voltare pagina, per me stessa. 
Ma le cose non erano andate così, ogni volta che mettevo piede in quella scuola, mi ritrovavo in quel cortile, su la 'nostra' panchina, a fumare. Le cose non erano andate così, perché io ero cambiata, e neanche mi riconoscevo più.
Ad un tratto senti una voce dietro di me.
'Non dovresti essere qui, è ora di lezione' disse lo sconosciuto.
'Se è per questo ci sei anche tu' dissi voltandomi. Mi bloccai, e non riusci più a collegare il cervello, erano quel paio di occhi, era lui. Dio mio, ora che guardavo altro a parte gli occhi, devo dire che non era niente male.
'Hai ragione' disse ridendo. Era così bello, aveva un aria da duro che pero' veniva smontata da quelle due fossette che gli comprivano ai lati della bocca ogni volta che mostrava il suo sorriso magnifico. Aveva i capelli ricci, che portava all'indietro il più possibile, ma ogni tanto qualche ciuffo malandrino gli cadeva sugli occhi. Dalla sua maglietta bianca, sbucavano parecchi tatuaggi, volevo vederli, toccarli, e chiedergli i significati. I suoi jeans neri aderivano perfettamente sulle sue gambe magre, da far veramente invidia.
'Posso sedermi?' mi chiese avvicinandosi alla panchina.
'fai pure' dissi facendo un altro tiro dalla mia Marlboro. 
'Sai sono nuovo di qua' disse passandosi una mano tra i capelli 'la gente non sembra tanto male, e scusa se ti sembrerò inopportuno, ma appena ho varcato quel cancello, la prima cosa che ho visto sei stata te. Ero completamente attratto da te.' disse ridendo.
'Emm grazie, ho notato' dissi buttando il mozzicone di sigaretta per terra.
'sei sempre così antipatica?' disse sorridendomi. 
'Non sono antipatica, solo che questa conversazione è strana, non so come ti chiami, e tu non sai neache come mi chiamo io.' dissi alzandomi, e piazzandomi davanti a lui.
Lo vedo alzarsi con molta calma, e con uno dei suoi sorrisi migliori fin ora porgermi la mano e dire 'Piacere Harold, ma puoi chiamarmi Harry, lo preferisco'.
'Oh mio dio' dissi iniziando a ridere 'Mi sembravi un po' fuori di testa, comunque piacere Kimberly, ma puoi chiamarmi Kim, lo preferisco' dissi evitando di stringere la sua mano, e facendogli un occhiolino, lo sorpassai per poi rientrare dentro scuola. 
Ero attratta da quel ragazzo, su questo non avevo dubbi, ma non potevo, non dovevo lasciarmi andare con lui.
Non potevo e non dovevo innamorarmi. Volevo solo mantenere la distanza con la gente, evitare qualsiasi tipo ti legame con qualcuno, non volevo più soffrire, e il non soffrire comportava automaticamente al non legarsi con nessuno, quindi a restare da sola. Da sola nel mio mondo e basta.

ANGOLO AUTRICE.
Ciao a tutti.
Non so esattamente cosa dovrei dire, comunque questa è la prima storia che scrivo quindi non siate cattivi ahah.
A parte gli schierzi, spero che questa storia vi piaccia, anche perché mi impegno molto per scriverla. 
E nulla se vi piace lasciatemi una recensione.
Scusate se questo capitolo è corto, ma non ho avuto molto tempo per scriverlo, nel prossimo scriverò molto di più.
Un grande bacio a tutti :)

Lei è Kimberly.

Miranda Kerr


Lei è Madison.

ashlet

E poi il nostro Harry.

harry


  
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