Più avanti nel tempo si rese conto che ciò che per mesi era stata la sua più grande sciagura, ciò che l´aveva fatta sentire alla pari di un animale privato di anima, si era gradualmente trasformato nella sua più grande azione.
La sua vergogna fatale aveva sviluppato le sue radici diventando la scelta originale dell´esistenza, colei che aveva reso ufficiale la sua umanità, che aveva giustificato il dolore venuto dopo.
Aveva ferito prima di essere ferita.
Aveva vinto. Inconsciamente era stata lei a scagliare la prima freccia avvelenata, non tenendo conto della mira aveva fenduto l´aria che respirava con un fruscio. Il sapore della vittoria mutilata é più amaro delle voci, ma senza di esso non potrebbe andare avanti.
Ha bisogno di questa favola da raccontarsi prima di dormire, altrimenti dovrebbe farsi compagnia da sola e impazzirebbe capendo che una forma non può interagire con se stessa, che é un eterno rimbalzo.