Capitolo
9.
Per
ben la seconda notte consecutiva, mi addormentai di fianco al mio
prof/amico
dai bellissimi occhi verdi.
La
sera prima l'avevamo trascorsa chiacchierando, avevamo fatto le ore
piccole e
non ci rendemmo nemmeno conto di tutto il tempo che era passato, almeno
è ciò
che penso io che credo di essere stata la prima a sprofondare tra le
braccia di
Morfeo.
Parlammo tantissimo lì seduti sul letto a gambe incrociate,
l'uno di fronte
all'altra.
La
cosa bella era quanto ci venisse naturale farlo.
Avete presente tutti quei problemi, quegli
imbarazzanti silenzi che ti mettono in suggestione?
Bene, niente di tutto ciò avvenne durante la mia
conversazione con Harry.
La
bellezza che sta nella semplicità di quel gesto fu la
tranquillità nel parlare
che avevamo l'uno con l'altra.
Con
Harry gli argomenti venivano fuori a catena.
Fui
sbalordita dal nostro approccio, in fondo ci
“conoscevamo” da pochissimo e lui
era per giunta il mio prof di inglese.
Se
qualcun altro al mio posto mi avesse detto che sarei stata tutta la
sera a
parlare con il mio prof e chi mi sarebbe per giunta piaciuto, credo non
avrei
aspettato molto per scoppiare a ridergli in faccia.
Il
fatto che fosse molto giovane però era un punto a mio
favore, no?
Mi
svegliai di soppiatto che ancora fuori era buio, così mi
voltai verso la
sveglia per accertarmi di
che ore
fossero.
05.11
Come
avevo fatto a svegliarmi talmente presto nonostante fossi andata a
dormire così
tardi?
Riprovai
ad addormentarmi ma per mia sfortuna non riuscii a prendere
completamente
sonno.
Così,
rassegnata, scesi al piano di sotto andando in cucina a preparare il
caffè.
Ne
bevvi una piccola tazza e poi, ancora leggermente infastidita, risalii
le scale
tornando in camera.
Harry
dormiva ancora quando mi ristesi accanto a lui sul letto.
Mi
voltai su un fianco con la speranza di riuscire a riaddormentarmi, ma
avevo per
giunta preso il caffè, e la caffeina aveva proprio fatto
effetto.
Tutto
questo perchè a Liam non piace il caffè
decaffeinato.
A
parer suo è amaro, io gli dicevo sempre che fosse amaro per
via dell'unico
cucchiaino di zucchero che metteva ma lui era convinto che l'amarezza
della
bevanda fosse dovuta alla mancanza di caffeina.
Mi
girai sull'altro fianco ed il viso di Harry era a pochi palmi dal mio.
Aveva
dei lineamenti così belli nel loro complesso.
Il viso era rilassato, probabilmente stava sognando qualcosa di
piacevole.
E
se stesse sognando me?
Se mi stesse immaginando proprio come ho fatto io?
Ad
un tratto sobbalzai sentendolo gemere.
Chiusi
gli occhi come spaventata di essere colta in flagrante mentre lo stavo
studiando, li riaprii però quando sentii il suo braccio
appoggiarsi sulla mia
spalla destra.
Adesso
le sue labbra erano leggermente dischiuse tanto che riuscii a sentire
il suo
fiato arrivare a sfiorare dolcemente la mia pelle.
Fu
quello che mi fece riscontrare una quantità indecifrabile di
brividi per il
corpo.
Mi
correggo, i molteplici brividi raddoppiarono non appena le sue labbra
si
incurvarono in un sorriso leggero.
Chiunque
l'avesse visto avrebbe pensato fosse un angelo.
Tutto
di lui dava un'aria angelica.
Se
pur i suoi occhi fossero ancora chiusi non potetti far a meno di
fissarglieli e
quasi lo implorai con la mente di sollevare le palpebre per farmi
vedere quelle
meravigliosi iridi.
Quando
lo fece davvero ero ancora presa a fissarlo.
Mi
scrutò con lo sguardo anche lui per dei secondi che ora non
sto a scrivervi, ma
che giuro volevo non finissero mai.
Nella
mia testa in quel momento c'era una grande varietà di
pensieri.
Continuavo
a pensare a quanto potesse essere bello, ma poi mi dicevo stessi
soltanto
dicendo baggianate.
Pensai
a quanto potesse essere bello il suo sorriso ed al fatto che lo stesse
rivolgendo proprio a me in quel momento, ma poi mi maledissi pensando a
quante
ragazze avesse mostrato quella curvatura della labbra che rendeva il
suo viso
talmente perfetto.
Pensai
a quanto mi sarebbe piaciuto in quel medesimo momento, accarezzargli i
lunghi
capelli ricci così scoprendo se siano morbidi come sembra.
Pensai
a tutto a ciò e pensai anche al fatto che era il mio
insegnante.
Pensai
che mi sarei mangiucchiata le unghia, come al solito, fino a quando
quel
saporaccio amaro non si fosse impradonito della mia bocca e quella
sensazione
di sudicio data dalla saliva
non avesse
investito le mie mani dove ormai lo smalto era segnato a tratti.
Pensai
che dovevo evitarlo per evitare spiacevoli conseguenze.
E
pensai anche a quanto mi sembrasse difficile, in quel momento mentre mi
stava
accarezzando i capelli.
Quindi
smisi di pensare chiudendo gli occhi e godendomi le sue mani su di me,
ed il
cuore che aumentava i battiti man mano che il tempo passava.
Erano
passate quasi due settimane da quella mattina in cui decisi di mettere
da parte
i miei pensieri.
E
lo feci.
Ma
una volta fuori dalle sue braccia, i pensieri ritornarono e non mi
avevano
abbandonato neanche per un attimo durante quel lasso di tempo.
Continuavo
e continuavo a ripensare al sogno che feci, a quanto quel ragazzo che
mi
salvava assomigliasse ad Harry ed al fatto che non sapessi ancora come
chiamarlo.
Harry?
Prof? Mr. Styles?
Furono
settimane di sorrisi e sguardi rubati e non so ancora spiegarmi il
perchè, ma
quando lo vedo il mio cuore batte più forte e sento la
fastidiosa sensazione di
avere le mani sudate.
Involontariamente
inizio a toccarmi i capelli, spazzolandoli con le dita e chi mi conosce
sa che
lo faccio quando sono nervosa.
Mi
sentivo quasi a disagio durante le sue lezioni, e quella situazione non
mi
piaceva affatto.
Odio
essere in difficoltà in qualcosa per questo scelgo sempre di
fare la cosa più
semplice, per evitare di non riuscire ad eccellere in quella
più difficile.
“Com'è
possibile?”dissi mentre parlavo con Adriana di ciò
che mi stava succedendo.
“Tu
sei sicura di quello che mi hai detto?”mi chiese quasi
spaventata.
“Lo
ricordo benissimo!Non ho mai ricordato un sogno così bene,e
sai quanto avessi
voluto ricordare quel sogno con Ashton Kutcher..”dissi
chiudendo gli occhi e
mordendomi il labbro con finta aria innamorata, ripensando ad una
fantasia di
qualche anno precedente sull'attore.
Mi
diede un colpo sul braccio trattenendo le risate.
“Sono
seria, dai!”disse con una lieve inclinazione della voce
dovuta alla risata.
“Lo
sono anch'io!”dissi ridendo, e contraddicendomi.
“Buongiorno
classe!”disse una voce potente se pur un po' roca
ancora dal sonno.
Lasciai
un lungo sospiro e mi ricomposi accanto ad Adriana mentre il professore
prendeva posto alla cattedra.
“Buongiorno
prof!”rispose in coro la classe, me compresa.
Harry
mi stava già sorridendo, come ormai d'abitudine direi.
Ricambiai
il sorriso per poi abbassare subito lo sguardo.
Adriana
mi diede una gomitata fra le costole.
“Ahia!
Ma sei scema?”sussurrai dolarante.
“E'
tutto ok?”
“Direi
di no, mi fa male il fianco adesso.”dissi assottigliando lo
sguardo cercando di
intimidirla scherzosamente.
“Sai
cosa intendo..”disse ma fu interrotta dal prof che ci
rimproverò.
“Voi
due in fondo, che avete da parlare?”disse in modo
autoritario, anche se sapevo
non ci stesse davvero rimproverando dopotutto.
Scuotemmo
la testa entrambe in silenzio.
“Visto
che non avete voglia di far silenzio, rendetevi utili almeno,
consegnate
questi.”disse mentre allungava la mano in cui teneva delle
fotocopie.
“Cosa
sono?”domandai curiosa mentre mi alzavo a prenderle.
“Sonetti,
oggi facciamo letteratura, Shakespeare.”disse sorridendo.
Mi avvicinai alla cattedra per
prendere i fogli e quando li toccai,
sfiorai
anche la sua mano, per istinto alzai lo sguardo sul suo arrossendo e lo
riabbassai subito dopo con un leggero tremolio delle dita.
Com'è
possibile che è un semplice tocco mi scateni queste reazioni?
A
lavoro finito tornai al mio posto con il foglio davanti.
Lessi
insieme ad Enrico uno dei sonetti più romantici di
Shakespeare,e.. diocristo,
fu la cosa più imbarazzante che avessi mai fatto, dato che
avessimo gli occhi
di Harry e del resto della classe puntati addosso.
Alcuni
quando finimmo si misero a fischiettare e battere le mani in modo poco
educato
e questo mi mise ancor di più in imbarazzo.
Quando
la lezione terminò e tutti uscirono dall'aula, Harry mi
trattenne un attimo
prendendomi dal polso.
“Scusa
Claudia.. volevo solo chiederti se va tutto bene?”mi disse e
notai fosse
lievemente imbarazzato anche lui.
“Certo
prof, è tutto ok, perchè? Ci sono
problemi?”dissi mantenendo la conversazione
fra alunna-insegnante.
“Nono,
è tutto apposto, ti notavo un po' a disagio durante la
lettura del sonetto e
volevo sapere a
cosa fosse dovuto.”mi
chiese appoggiandosi alla cattedra con il busto, proprio di fronte a
me.
“E'
tutto ok, può stare tranquillo.”dissi forzando un
sorriso.
“Non
vorrei si abbassasse il tuo rendimento nella mia materia, so che hai
sempre
avuto voti alti e proprio l'anno della maturità decidi di
abbassare un po' il
livello di concentrazione e impegno?”disse guardandomi negli
occhi.
“Ehm..
io non volevo darle questa impressione, mi scusi, intendo
rimett..”non riuscii
a terminare la frase.
“Dai,
ti avevo detto che non voglio che mi chiami così.”
“Ma
lei è il mio professore.”dissi accentuando il lei.
“Come dovrei
chiamarla?”chiesi retorica.
Scosse
la testa mordendosi leggermente il labbro per una manciata di secondi.
“Ok,
dicevamo. Vorrei prendesse delle ripetizioni.”disse in modo
freddo e
distaccato.
Ed
io ebbi male al cuore mentre lo diceva, sia per il modo sia
perchè non avevo
mai avuto bisogno di ripetizioni ne tanto meno in inglese che era la
mia
materia preferita.
“M-ma cosa? Io non ho bisog-”mi bloccò
di nuovo, mentre ero in preda quasi ad
un attacco di rabbia.
“Si,
invece. E per la tua sfuriata, ci rivediamo qui alle 4.”disse
porgendomi un
foglietto con scritto detenzione.
In
13 anni di carriera scolastica non ero mai stata mandata in punizione.
“A
dopo signorina Morrison, sia puntuale.” disse mentre lo
guardavo a bocca spalancata.
Mi
regalò un sorriso bastardo ed uscii dalla stanza con
l'intenzione di non
rivederlo più per il resto della giornata.
“E
si ricordi che se non verrà sarò obbligato a
prenderne provvedimenti con i suoi
genitori.”disse mentre ero ormai con un piede fuori dalla
classe.
Chiusi
gli occhi tirando un forte sospiro e quasi sbattei la porta della
classe
uscendo.
Adriana
che mi vide abbastanza in collera mi si avvicinò subito.
“Che
succede? Che ti ha detto? E' successo qualcosa di cui devi raccontarmi
tutti i
dettagli?”disse dandomi una fiancata e facendomi l'occhiolino
con aria
maliziosa.
“Mi
ha messa in punizione.”dissi in modo glaciale.
“Cosa?
Perchè?!”quasi urlò.
“Ah,
non lo so! E vuole anche che prenda ripetizioni perchè
non vorrebbe si
abbassasse il mio rendimento nella sua materia.”dissi
facendogli il verso.
Vidi
Adriana spalancare gli occhi guardando dietro di me.
Mi
voltai e vidi Harry guardarmi sorridente, e mimandomi un 'ci vediamo
dopo' con
le labbra, se ne andò facendomi l'occhiolino.
Spalancai
occhi e bocca tornando a guardare Adriana.
“Mi
hai mentito eh, che vi siete detti dai! L'ho visto il modo in cui ti
guardava!”disse con gli occhi pieni di malizia.
Lanciai
un piccolo urlo di imprecazione ed uscii fuori in cortile rispondendo
al cellulare
che squillava.
“Pronto?!”risposi
ringhiando all'interlocutore.
“Qualcuno
è di cattivo umore qui.”
“Si,ed
è colpa del tuo amichetto.”
“Amichetto?”ridacchiò
mentre la mia rabbia aumentava.
“Si,
il tuo carissimo amico mi ha messa in punizione, si sai.. quello che
è il mio
professore.”
“Che?!”scoppiò
a ridere e per parecchi secondi sentii soltanto la sua risata.
“Sono
seria, Liam.”
“Ed
io che volevo proporti di fare qualcosa oggi!”disse.
“Stai
cercando di farmi arrabbiare di più?”
“Nono,
affatto. Vabbè in caso ci vediamo dopo a casa mia,che ne
dici?”
“Intendi
anche casa di quello lì?-feci finta di pensarci un po'-
Ehm,no.”
“Dai
-si lamentò- ti chiamo più tardi,
ok?”mi rispose dolcemente.
Lasciai
un lungo sospiro e cercai di tranquillizzarmi.
“Ok,
a dopo.”dissi ed accennai un leggero sorriso.
“Fai
la brava.”continuò dolcemente.
“Ci
proverò.”dissi sorridendo e chiudendo la chiamata.
Lasciai
andare un lungo sospiro, e inalando profondamente dell'aria, mi
aggiustai la
borsa sulla spalla.
CIAO A TUTTE!
Non ci sono
scuse, è stato un po' un periodo di merda, e non avevo
minimamente voglia di
scrivere.
Mi dispiace
avervi fatto aspettare così tanto, ma spero possiate
perdonarmi.
Che ne dite
di questo capitolo? Vi piace?
Claudia
scopre delle nuove sensazioni quando sta con Harry. Saranno sentimenti?
Ma c'è
anche Liam!
Siete
più
TeamHarry,
o TeamLiam?
haha
Fatemi
sapere in una recensione, c'moooon.
Cercherò
di
aggiornare il più presto possibile, ma non vi prometto
niente di che cc
Spero che
ancora a qualcuno interessi di questa storia,
Al prossimo capitolo.
Bacioni, Claudia.