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Autore: Sixter_the_Vampire    22/06/2008    3 recensioni
Il seguito di "Una scuola molto speciale!", la mia fic migliore e più recensita da un sacco di gente a cui è dedicata questa...ringrazio uchiha_girl per la sua idea in tutti i modi conosciuti e vi lascio leggere la mia (ma anche un po' sua) storia ^^
Gli anni sono passati, Deidara è tornato dal Giappone, dove ha inciso un contratto con una famosa casa discografica che ha accettato tutta la band degli "Akatsuki".
Un fatto schockante però sconvolgerà la vita "normale" dei ragazzi, che spingerà i nostri pazzi preferiti a cercare un nuovo membro per sostituire, almeno in parte, un membro della band che li ha abbandonati per seguire la sua strada!
Ma questa scelta si rivelerà non gradita da Setsuka...scopriamo il perchè insieme!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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FORZA AZZURRI

FORZA AZZURRI!!!!!!

Uhm…nessuna recensione ma il capitolo lo posto lo stesso U____U! E il rating è passato dal verde al giallo per la presenza di parolacce e contenuti un po’ pesi, ma non da arancione ^^

Rileggendo la mia fic precedente e l’inizio di questa…mi rendo conto che “Una scuola molto speciale” è molto più…e che cavolo, non mi viene la parola!

Trovata! La ritengo molto più “infantile” di questa, anche perché credo che mi sia dilungata troppo nelle descrizioni degli abiti eccetera…ma non vi aspettate un miglioramento enorme, io adoro descrivere xDDD

Uffa…domani sveglia alle 6 e 40 per andare a recupero T-T dannazione!

 

- Ragazzi…dovete mangiare! Forza che ordino delle pizze mega farcite! - tentò di smuoverli Setsuka, senza successo.

I ragazzi erano talmente depressi, soprattutto Pain, che continuava a fissare tutti trucemente e a ringhiare al minimo rimbrotto per questo, e Hidan, che si teneva la fronte con una mano e con l’altra teneva il rosario premuto sulle labbra, pregando fervidamente il suo dio, Jashin.

- Tobi non ha voglia di pizza…rivuole Konnie con noi! – piagnucolò il mascherato, che aveva preso l’assurda e nervosa abitudine di parlare in terza persona e con toni decisamente infantili.

- Però Setsu ha ragione! – si riscosse Deidara, alzandosi di scatto e togliendosi la ciocca di capelli dorati dall’occhio sinistro, fissando i ragazzi stupiti con sguardo risoluto – Ormai è inutile piangerci addosso! Dobbiamo assolutamente darci una mossa e rimpiazzare Konan al più presto, o la band ne risentirà…-

- Peggio di così…- borbottò Pain, piazzando lo sguardo dalla parte opposta a quella del biondo.

- Pain…capisco perfettamente come ti senti, ma adesso basta! Tutti perdono qualcuno prima o poi…-

- Ah sì? Tu non hai perso la tua anima gemella! Continuate a sbaciucchiarvi tu e l’artista pazzoide come se nulla fosse, e fra tre mesi vi sposerete pure! Tu non hai la più pallida idea di come mi senta adesso, stronzetta! –

Un silenzio di piombo calò nella stanza: gli occhi erano velocemente passati da Pain, che mandava saette da tutte e otto le pupille grigio-ferro, a Setsuka che al contrario era talmente infuriata da farla diventare di fuoco, cosa che per la sua naturale carnagione cadaverica non era possibile.

Le labbra contratte e gli occhi serrati allarmarono persino l’impassibile Itachi, che mormorò:

- Oh cazzo, questo non lo doveva dire…-

La reazione di uno stupefatto Deidara non fu pronta: Setsuka si avvicinò rapidamente all’ora attonito ragazzo dai capelli arancio dall’altra parte della stanza, afferrandolo per il colletto e sbattendolo sulla parete più prossima, sibilando:

- Ora ascoltami bene, razza di Agamennone fallito (questo famoso personaggio dell’epica greca è stato tradito e poi ucciso dalla moglie Clitemnestra): io ho perso i miei genitori. Fai tu il conto. Adesso ti dai una calmata o ti spacco la faccia, hai capito? -

 Pain, allibito e con i bizzarri occhi spalancati dalla sorpresa, sussurrò:

- Va bene…scusa…ma mi metti giù adesso? -

La ragazza lo mollò di scatto, facendolo afflosciare sul pavimento come uno straccio per poi dire:

- Va bene ragazzi, che pizza volete? -

I rockers dissero uno dopo l’altro le loro ordinazioni, ancora scossi dalla reazione incredibile di Setsuka all’ego ferito di Pain: fino ad ora nessuno si era mai azzardato a rispondergli così a parte Hidan, ma per lui era normale, lo faceva sempre con chiunque.

Quando Setsuka si infilò il giubbotto nero, Deidara si offrì di accompagnarla: da quando Sasori, il suo migliore amico e maestro, aveva cominciato a farsi non gli parlava quasi più, restando relativamente solo. Subito dopo l’annuncio di Konan, se n’era andato a fare un giro, probabilmente per prendere un’altra dose all’insaputa di tutti a parte il biondo e Setsuka. Per questo la sua reazione non era stata visibile, ma era piuttosto evidente.

Non avevano detto nulla agli altri per il semplice motivo che non avrebbero potuto fare nulla di più di beccarsi una reazione spropositamente aumentata dall’uso di droghe, che aveva quasi rischiato di far perdere un braccio a Deidara.

L’aria fredda della sera ripulì le menti dei due fidanzati, che si strinsero l’un l’altra per proteggersi dalle ventate sferzanti.

- Scioccante, eh? - domandò il ragazzo, con molto tatto, per evitare altre reazioni violente.

- Non sai quanto. Secondo me non ci ha detto tutto. –

- Non mi riferivo a Konan, io parlavo del boss.  

Setsuka si fermò di colpo, guardandolo male.

- Ehi, ha avuto quel che si meritava. -

- Non ne dubito…ma cerca anche di capirlo. –

Gli occhi della ragazza divennero due fessure.

- Stai anche tu dalla sua parte?! Ma non hai visto come mi ha trattata, quell’infame? -

- Sembra che abbia un occhio solo, ma non è così: ho visto che è successo e le parole di Pain mi hanno veramente fatto girare le scatole. Ma è stato tutto una conseguenza del suo stato d’animo. –

- Forse hai ragione. Però hai visto la sua faccia? – sospirò Setsuka.

- Eccome: sei stata grande. –

- Grazie –

- Prego –

Erano queste le cose che Setsuka adorava di Deidara: bello, gentile e soprattutto capace di ascoltare e vedere diversamente dagli altri.

Ritirarono le pizze fumanti e mentre facevano ritorno verso casa, udirono diverse grida eccitate seguite da un coro di:

- ODDIO!!! MA QUELLI SONO DEIDARA E SETSUKA DEGLI AKATSUKI!!! -

Entrambi alzarono gli occhi al cielo quando vennero sommersi da almeno una ventina di ragazzine dell’età compresa tra gli undici ed i sedici anni, che si presero il biondo tutto per loro, chiedendo autografi a tutto spiano.

“Oh. Dimenticavo che sono delle star adesso.” pensò Setsuka, mesta: doveva assolutamente scoprire come facevano le fidanzate delle star a convivere con l’onnipresente reazione delle fans sui solo ragazzi.

  
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