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Autore: Lady_Cassandra    25/02/2014    1 recensioni
"Cosa farai quando le tue convinzioni crolleranno? Quando ti accorgerai che tutto ciò per cui ti svegli ogni mattina giorno dopo giorno è soltanto una futilità? Continuerai a farlo perchè devi? Oppure smetterai esattamente come ho fatto io?" esordì Brad con tono di sfida.
(..)c'è qualcosa che m'impedisce di essere pienamente d'accordo, qualcosa che mi blocca. Che senso ha per noi essere i detentori di questa fantomatica verità che ci renderebbe liberi ma al tempo stesso prigionieri?" disse tutto d'un fiato tirando fuori una grinta che non credeva di possedere. Brad aggrottò la fronte, era evidentemente confuso. "Prigionieri? Ma che dici?"
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2



«La vita di Lucas trascorreva tranquillamente, senza sorprese. Sentiva di aver finalmente trovato la stabilità e questo lo rendeva felice, stava finalmente imparando a dialogare con sé stesso, come mai aveva fatto prima. Un giorno però fece un incontro che minò alle sue sicurezze.
Julien, il suo maestro e datore di lavoro, ricevette un incarico: doveva costruire una capanna degli attrezzi per il vecchio Will, un uomo molto amato in città.

Will, infatti, aveva costruito il primo centro per ragazzi  dove potevano riunirsi e stare insieme, lontani delle strade. Aveva organizzato corsi di pittura, scrittura creativa, di ricamo e di cucina per le ragazze, ma anche tornei di football e baseball radunando diversi volontari. Il suo impegno era stato molto apprezzato nella comunità e presto quel piccolo centro s'allargò ma l'aiuto più grande che Will diede nella sua vita fu per una ragazzina: Mallory.
La ragazzina rimase orfana di entrambi genitori alla sola età di otto anni, i suoi genitori non avevano parenti e quella ragazzina fu presa in cura dall'assistenza sociale, molto probabilmente l'avrebbero spedita in un orfanatrofio, ma il vecchio Will che non  volle e decise di adottare la ragazzina» 
raccontò Lou, introducendo il secondo personaggio cardine della storia. 
«Grazie a Will, Mallory ebbe una vita felice, poté trascorrere una serena infanzia, lontana dalle preoccupazioni, ma soprattutto ebbe la possibilità di ricevere un'ottima istruzione che con buone probabilità i suoi non si sarebbero potuti permettere. Il signor William credeva nella capacità di quella ragazzina che aveva iscritto persino all'università, nonostante in quell'epoca si pensasse ancora che l'istruzione universitaria fosse cosa da uomini.
Mallory era, appunto, di ritorno dal college quando trovò Julien e Lucas al lavoro, erano impegnati nella costruzione del capanno già da due settimane. Mentre lavoravano, Lucas si ferì ad un dito, che prese a sanguinare, perciò fu costretto a farsi medicare e a farlo fu proprio Mallory.

Quando Lucas vide per la prima volta Mallory, rimase di sasso, completamente pietrificato. Non riusciva nemmeno a parlarle, praticamente balbettava.» 
Berénice lo interruppe una seconda volta. «Nonno, mi stai raccontando una storia d'amore?» gli chiese divertita, suo nonno mai le aveva raccontato storie del genere, al massimo le raccontava di sua nonna Rose.
Il vecchio Lou sorrise. «No, non è una storia d'amore anche se lo sembra» le rispose, poi la invitò ad ascoltare il resto della storia.

«Mallory sfoggiò uno dei suoi splendidi sorrisi e medicò il ragazzo, non si scambiarono alcuna parola, ad eccezione di poche battute di commiato»

«Lucas non smise di pensarla, continuava a rivedere il suo sorriso e la cercava ovunque con lo sguardo. Sentì da subito che fra lui e Mallory si era creato un legame»

Sua nipote si schiarì la gola. «Mmm.. non vorrei risultare insistente ma questa ha tutta l’aria di essere una storia d’amore» ribadì lei incrociando le braccia al petto.

Suo nonno scoppiò in una bonaria risata. «Ti giuro, Berénice, che non lo è. Ascolta soltanto..»

«Ciò che aveva intravisto in Mallory non fu la bellezza, non sentì il cuore sussultare o le gambe tremare. Quello che vide nella ragazza fu quel bagliore che aveva già scorto in un altro sguardo: in quello di  Brad. Quella luce che annunciava il desiderio di conoscenza, da cui lui era scappato» 

«Anche Mallory era una mente illuminata. Ed è proprio questa la ragione che spinse Will a farle approfondire gli studi, aveva capito anche lui che la ragazza fosse dotata di acuta intelligenza.

Ovviamente, il vecchio Will, che non poteva considerarsi una mente fine, la aiutò finché poté decidendo infine di trovarle un precettore» spiegò Lou sciogliendo ogni dubbio a sua nipote , a cui fu chiaro che fra Lucas e Mallory non sarebbe nato alcun rapporto di natura sentimentale.

«Mise un annuncio e aspettò che qualcuno rispondesse, non voleva che la ragazza frequentasse la scuola pubblica, sapeva che non avrebbero saputo incoraggiarla a sufficienza perciò l’insegnamento privato per il vecchio Will risultò la via preferibile.

Pochi giorni più tardi, ricevettero una lettera da parte di un Edward Evans, un inglese emigrato nel Sud degli Stati Uniti dalla vecchia Cambridge, che ancora suscitava curiosità in città per via della sua aria distinta e di quell’elegante accento che stonava con la scanzonata cadenza del Sud.

Evans era un accademico caduto in disgrazia per via delle azioni sconsiderate di suo fratello maggiore che scialacquò tutto il loro patrimonio nel gioco e infangò il nome della famiglia intraprendendo relazioni illecite con persone malfamate»

«Fu la fine della brillante carriera di Edward che si vide allontanato dal mondo accademico per una colpa che egli stesso non aveva commesso. Non poté resistere in quei luoghi e decise di allontanarsi dalla madre patria per ricominciare.

Mai avrebbe potuto pensare che quell’allontanamento, costato così tanto dolore, avrebbe potuto rivelarsi la migliore scelta della sua vita. Nella vecchia Charleston, infatti, conobbe l’amore della sua vita, Rebecca.

Tuttavia, la sua condizione non gli permise di chiederla in sposa e Rebecca non poté far nulla per sottrarsi alle scelte di suo padre che la obbligò ad andare in sposa ad un altro uomo, anche lui costretto a quel matrimonio infelice.

Rebecca propose di scappare insieme la notte prima ma Evans non volle. Non avrebbe voluto che il suo unico amore venisse allontanato dalla sua famiglia e fosse al centro di pettegolezzi della città, non voleva che un’altra reputazione venisse infangata, perciò si fece da parte, rinnegando il suo amore.

Tuttavia, quell’amore aveva già dato i suoi frutti: Rebecca era incinta. Lo scoprì troppo tardi, era ormai sposata e non poté più tornare indietro.

«Contattò Edward che si era trasferito in una ridente cittadina della Georgia e lo informò dell’arrivo del bambino, non poteva sapere che aspettava una bambina ancora.

Daphne, così la chiamò, nacque nel mese di Marzo, il mese in cui fioriscono le viole. Fu una benedizione per Rebecca che amò, attraverso quel dono del cielo, anche il suo Edward, a cui Daphne somigliava tanto»

«Edward ritornò a Charleston, sapeva che non avrebbe mai potuto avvicinarsi a lei ma non volle starle lontano. Desiderava vederla crescere, entrare in contatto con lei in qualsiasi modo e poté grazie a Rebecca che propose alla sua bambina delle lezioni di pianoforte con Edward»

«Il pianoforte fu il mezzo attraverso il quale si conobbero, comunicarono  che li legò da un filo sottile invisibile. Daphne sentì dentro di lei qualcosa smuoversi quando lo vide per la prima volta, quasi sapesse che Edward non fosse un semplice professore di piano ma qualcosa di più.

Non ne ebbe mai la conferma, sua madre morì portando con sé il segreto di quell’amore illegittimo che aveva cambiato la sua vita, che le aveva regalato la sua bambina..»

Lou fece una piccola pausa per umettarsi le labbra, era arrivato ad un punto focale della storia. «Daphne crebbe e divenne una splendida donna e, a differenza di sua madre, poté sposare l’uomo che amava e da quella felice unione nacque un’altra bambina: Mallory»

«Edward seguì con attenzione la gravidanza della sua bambina e persino sbirciò di nascosto dall’ampia finestra, affacciata sul cortile, la sua nipotina dormire avvolta nella sua copertina rosa. Fu una delle emozioni più forti che ebbe mai provato.

Quando Daphne e suo marito scomparvero in quel tragico incidente, il vecchio Evans si sentì mancare. Avrebbe voluto prendersi di lui cura della sua nipotina, rimasta sola al mondo. Tuttavia, non aveva alcun diritto di chiederne l’affidamento, non era nessuno per lei»

«Il vecchio Will, accogliendo Mallory, non salvò soltanto lei ma anche Edward. Quando l’Inglese vide l’annuncio, non esitò un secondo ad offrirsi come precettore e ben presto Mallory ebbe l’insegnante che molti avevano in passato acclamato»

«Fu il suo modo di trascorrere del tempo con la nipotina che gli somigliava tanto: arguta e perspicace, dall’acuta intelligenza. Trascorsero piacevoli pomeriggi insieme finché non arrivò per Mallory il momento di andare al college.

Ovviamente, la ragazza andava sempre a trovare il vecchio precettore, il suo Sifu, come amava chiamarlo lei ogni volta che ritornava a Charleston»

Lou si voltò verso sua nipote e nei suoi occhi notò un velo di tristezza. Berénice era una ragazza molto sensibile ed empatica, non riusciva a non immedesimarsi negli altri e anche quella volta non poté farne a meno. Pensava ad Edward costretto a vivere lontano dall’amore della sua vita, da sua figlia ed anche dalla sua nipotina, accontentandosi di pochi momenti e vivendo di essi.

Suo nonno, che la conosceva bene, capì subito il suo stato d’animo e le sorrise. «Vuoi che continui?»

«Sì, nonno! Questa storia è un po’ triste ma mi affascina.. Cos’è successo poi? Fra Mallory e Lucas nacque un’amicizia?» domandò con evidente curiosità. 

«Sì, nacque una bella amicizia. Dopo quella prima volta, si rividero la settimana seguente. Lucas aveva appena finito il suo turno di lavoro e decise di recarsi al mercato per comprare le sue adorate zucche. Erano nel mese di ottobre.

Mentre passeggiava fra le bancarelle del mercato, intravide Mallory con una busta pesante venirgli incontro.»

«Lucas si avvicinò e si offrì di aiutarla e la ragazza di buon grado accettò. “Non hai comprato nulla? Scusa, posso darti del tu?” domandò Mallory mentre camminavano attraverso la folla, sapeva che qualcuno avrebbe mal potuto interpretare quella loro vicinanza ma non se ne curò.

“Sì, puoi dirmi del tu.. Mmm.. cercavo le zucchespiegò il ragazzo leggermente imbarazzo. In quegli ultimi mesi, Lucas aveva conosciuto diverse donne: alcune più disinibite di altre. Aveva fatto le sue esperienze ma quella ragazza lo mandava in leggera confusione.

Al punto che anche Lucas, come te, inizialmente pensò che si trattasse di un’infatuazione.»

«Mallory indicò il bancone più avanti e acquistarono il chilo di zucca per poi avviarsi verso casa del vecchio Will. “Quindi tu studi al college?” le chiese mentre camminavano fianco a fianco.

La ragazza annuì. “Sono iscritta alla facoltà di Filosofia” accennò laconicamente.

“Ci avrei scommesso” rispose senza pensarci Lucas e con evidente sicurezza.

La ragazza lo guardò stranita. “Anche a te piace la filosofia?” domandò difatti.

Lucas sorrise e recitò qualche riga del Simposio di Platone, non ebbe chiaro i motivi di quella scelta e Mallory lo fissò sbalordita.

“Sì, da un carpentiere non te lo aspetti..” riconobbe il ragazzo senza rancore. D’altronde, anche lui aveva contemplato per diverso tempo la possibilità di intraprendere il percorso accademico.

“Ma come mai non hai proseguito gli studi?” s’incuriosì la ragazza. Recitare un brano in greco antico presumeva una spiccata propensione per gli studi.

Lucas distolse lo sguardo e fissò gli alberi che crescevano maestosi lungo il viale. Con le loro folte chiome coprivano completamente il sole, lasciando filtrare solo qualche raggio che creava un gioco di luci particolare. Erano all’ombra ma, al tempo stesso, era un’ombra illuminata e riscaldata da quel fievole calore donato dal Sole, esattamente come lui.

Ora era nell’ombra ma le sue conoscenze erano sempre riscaldate dell’effimero fuoco della sapienza che ancora ogni tanto lo animava. “Dovevo aiutare la mia famiglia” tagliò corto.

“Anche tu credi che esista per ognuno di noi l’altra metà della mela?” cambiò argomento la ragazza, intuendo che Lucas non volesse approfondire il discorso.

“Credo che non si possa dare per certo. Il mondo è vasto e tu non potrai che conoscerne una piccola porzione. Come puoi pensare che in quella piccola porzione di mondo ci sia la tua metà della mela? Non stai restringendo fin troppo le tue possibilità?” domandò retorico scrollando le spalle. “Credo che esista l’altra metà della mela per ognuno di noi ma che non tutti saremo fortunati da incontrarla.

Altrimenti dovremmo partire dell’assunzione che il destino ti condurrà nell’esatto luogo dove tu possa incontrarla, che sei nato in quella piccola porzione di mondo appositamente per incontrarla”

“Sarebbe un’eccessiva fortuna, no? A mio avviso, troverai qualcuno con cui instaurerai un rapporto solido, di fiducia reciproca, anche di devozione. Ma l’amore vero è altro e pochi potranno conoscerlo” interruppe il suo discorso e guardò la ragazza che fissava pensierosa il vuoto davanti a sé.

“Perché non potremmo presumere che il destino ci conduca esattamente dove dovremmo essere? Saresti potuto nascere in una qualsiasi altra porzione di questo mondo, eppure tu sei nato lì. Non avrà qualche significato? Non potrebbe essere quello il tuo posto?

Tuttavia, concordo con te: pochi potranno conoscerlo il vero amore. E forse sarà più doloroso del più acuto dei dispiaceri” rispose Mallory e tacque dopo aver fatto un sospiro.

Un sospiro che suscitò mille interrogativi, portando con sé una nuova consapevolezza, che s’insinuò nella mente di Lucas.

L’amore vero dunque era dolore? Perché qualcosa che dovrebbe dovuto giovare al tuo spirito, qualcosa a cui il mondo aspirava e bramava, dovrebbe essere doloroso?

Nel frattempo, erano arrivati davanti casa del vecchio Will e Mallory, dovendo partire per il college l’indomani, lo salutò. “Spero che avremo la possibilità di parlare ancora, Lucas” gli disse poco prima di entrare in casa.

Il ragazzo annuì e sorrise. “Senza ombra di dubbio” la scelta delle parole non fu capita dalla ragazza che non era al corrente della riflessione mentale di Lucas ma i suoi occhi erano ridenti. Anche lei aveva colto quel bagliore nascosto dal velo delle ombre della mente del giovane carpentiere»

 

  
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