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Autore: Lussissa    23/06/2008    9 recensioni
Lily Evans correva.
Non si curava delle persone che,un attimo prima di venire travolte, si spostavano, guardandola sbigottiti.
Lei si limitava a correre.
Nota dell'amministrazione. I vari Tag usati nelle introduzioni, vanno sempre chiusi.
Ladynotorius, assistente amministratrice.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap7 Sylvia guardò James.
-Ti riordi qualcosa?-
-Vagamente...ma...-
-Non importa...Ora ti faccio vedere il resto.-
James annuì.

Per i corridoi di Hogwarts risuonavano degli schiamazzi, gente che correva, gente che inseguiva.
-James!da questa parte!!-
-No, lì non ci sono uscite!-
-Non ci sfuggite, maledetti Grifondoro!-
-Quante storie per un po' di gelatina!!-
-In fondo, era per inaugurare l'inizio del secondo anno!!
-Aargh!maledetti!!-
Quattro ragazzi si infilarono, ansimanti e sudati, nel buco del ritratto per arrivare alla Sala Comune dei Grifondoro.
Si fermarono, prendendo fiato. Lì erano al sicuro. Si guardarono, per un attimo.
Poi scoppiarono a ridere.
-Avete visto la faccia di Mulciber quando si ritrovato la faccia piena di gelatina fluorescente?-
Sirius fece un ghignetto sadico.
-Il bello è che non riuscirà a togliersela per un bel po' di tempo.-
Remus si sedette, sfinito.
-La prossima volta, facciamo in modo che non ci scoprano. é troppo sfiancante.-
James e Sirius si guardarono, capendosi al volo. Senza essere visto da Remus, James mimò a Peter una persona che faceva il solletico.
Peter si dovette trattenere dal ridere.
Sirius si avvicinò a Remus, di soppiato.
-Sai, Rem, a volte sembri un vecchietto.-
Fece James, per distrarlo. Remus grunì, per tutta risposta.
-Già. Ti ci vorrebbe...un po' di pepe!!!- Esclamò Sirius, iniziando a fargli solletico dappertutto.
-AAAAA!no, Sirius!!!!!-
Ma ormai si erano avventati contro di lui anche gli altri due, ridendo come matti.
Alla fine, erano tutti e quattro esausti.
 -Sapete, stavo pensando che siamo proprio un bel gruppo.-
-Non avrai intenzione di iniziare a fare il sentimentale, vero, James?- Fece Sirius, guardandolo male, per scherzo.
James rise.
-No. Però stavo pensando...potremmo darci un nome. Un nome che ci caratterizzi.-
Sirius parve pensarci.
-Non è una cattiva idea..-
Improvvisamente, il Buco del ritratto di aprì, ed una infuriatissima ragazzina con i capelli rosso fuoco entrò, gli occhi fiammeggianti.
James scattò come una molla.
-Evans!quale onore?- fece, passandosi una mano tra i capelli.
Gli altri tre si lanciarono uno sguardo eloquente. Ci risiamo, pensarono.
-TU!- gridò la ragazzina, puntando un dito contro James. -E VOI!- rettificò, indicando anche gli altri.
-Si?- fece James, con aria innocente.
-Non dirmi si con quell'aria innocente!Ma possibile che dobbiate sempre mettervi in mostra?Ci provate gusto, a tormentare gli altri?-
James fece finta di pensarci.
-A dire il vero...si.-
lei chiuse gli occhi, a fessura.
-Potter...- sibilò.
-Si, luce dei miei occhi?-
-NON CHIAMARMI LUCE DEI TUOI OCCHI!-
-Va bene, tesoro.-
-NON CHIAMARMI TESORO!-
-Come vuoi che ti chiami, allora?- fece lui, angelicamente.
-NON CHIAMARMI PROPRIO!MERLINO SANTISSIMO, NON TI SOPPORTO!-
-Così mi ferisci, Evans!-
-PERCHè NON MI LASCI IN PACE?EH?-
-Guarda Evans, tecnicamente, sei tu ad essere piombata qui come una furia.-
La Evans inspirò profondamente, cercando di non perdere eccessivamente la calma.
-Cosa vi hanno fatto quei poveri serpeverde?eh?-
-Definire dei Serpeverde "poveri" è un chiaro sintomo di insanità mentale, lo sai, Evans?-
-NON AVERVI ANCORA ESPULSO!QUESTO, è UN CHIARO SEGNO DI INSANITà MENTALE!-
-Evans, così mi spacchi i timpani. Non hai una voce propriamente soave, quando urli.-
-TANTO MEGLIO!CHISSà CHE COSì NON TI RICOVERANO AL SAN MUNGO, COSì EVITO DI VEDERE LA TUA MALEDETTA FACCIA TUTTI I GIORNI!-
-Ma come, Evans...e io che avevo intenzione di regalarti una mia foto autografata...-
la Evans chiuse gli occhi, contando fino a dieci, cercando di non urlare più del necessario.
-Avanti Evans, per una volta non potresti chiudere un occhio?- intervenne Remus, stanco di tutte quelle urla che non andavano da nessuna parte.
La Evans spalancò gli occhi di scatto.
-Chiudere un occhio? Chiudere un occhio?- ripetè, a pappagallo.
-Ne chiudo sempre centomila, di occhi!la verità è che siete un branco di malandrini immaturi, ecco cosa siete!!-
James si voltò, di scatto, verso i suoi amici. Sirius aveva una luce illuminata, negli occhi. Peter stava soppesando la parola, con interesse. Remus stava trattenendo un sorriso.
James ghignò, la stessa luce negli occhi di quella di Sirius.
-Malandrini.- sussurrò.
-Malandrini.- Ripetè Sirius, sorridendo a trentadue denti.
-Malandrini!- fece Peter, entusiasta.
-Malandrini.- Sospirò Remus, con voce rassegnata. Ma si vedeva che in realtà se la godeva.
-Malandrini?- replicò la Evans,non capendo perchè continuassero a ripetere la stessa parola.
I quattro si voltarono verso la Evans, ancora assorti.
-Si, Evans. Malandrini.- ghignò James.

La scena cambiò. C'erano Sirius e James, seduti sui rispettivi letti, assorti nelle loro cose.
Sirius stava scrivedo una lettera a sua cugina Andromeda, mentre James rifletteva.
-Ascolta, Sir...-
-Mh?-
-Hai notato che Remus...è strano, a volte?-
Sirius appoggiò la piuma, ora completamente attento alle parole di James.
Ci pensò su un attimo.
-Si, è vero. Ma credo sia preoccupato per sua madre, che sta male...-
-Sir..- James si era alzato con il busto, guardando l'amico. -hai notato che sua madre sta sempre male quando c'è la luna piena? Non è un po' troppo...come dire...strano?-
-Tu pensi che...- iniziò Black, gli occhi sgranati.
-Non lo so Sir. A volte penso che se così fosse, ce lo direbbe...solo che...-
-Solo che sappiamo come è fatto Remus.-
James annuì. Sapeva che aveva fatto bene, a parlarne prima con Sirius. Non c'era bisogno di concludere le frasi, con lui.
-Come possiamo fare, per scoprirlo...?-
-E se gliene parlassimo...?-
Sirius scosse la testa.
-No. Negherebbe.Oppure si chiuderebbe a riccio, come al suo solito.-
-Hai ragione...-
I due stettero in silenzio un attimo, riflettendo.
-Potremmo seguirlo..-
-Sarebbe pericoloso. Se è davvero un Lupo Mannaro, finiremmo veramente male.-
-Dobbiamo parlarne anche con Peter. magari assieme a lui riusciamo a trovare una soluzione soddisfaciente.-
James annuì, assorto.

Remus sentì il sole del primo mattino accarezzargli il viso. Si rigirò, tentando di riprendere sonno. Maledetta infermieria, che non aveva le tapparelle.
Sbuffò. Il mostro, quella notte, aveva dato di matto, agitandosi più del solito.
La luna gli era sembrata più grande. Lo sovrastava, costringendolo a ferirsi.
Si chiese per quanto ancora avrebbe potuto andare avanti con le menzogne. Era neanche a un quarto del secondo anno, e già era stufo di mentire. Si sentiva maledettamente in colpa a ingannare così i suoi amici.
Ma ogni volta che cercava il coraggio di dirglielo, ogni volta che stava per aprire bocca, il mostro si impossessava della sua mente, ricordandogli con cattiveria che poi sarebbe tutto finito.
Sarebbe rimasto solo.
Chi vuole per amico un Lupo Mannaro?
Era condannato. La luna lo chiamava, facendogli scorrere il suo sangue nelle vene.
Costringendolo a cantare per lei, quando avrebbe solo voluto annientarla.
No, non è vero. Tu non vuoi annientare la luna. Perchè il confine tra odio e amore è troppo sottile. E tu, odiando la luna, te ne stai innamorando.
E poi, quando avrai annientato la luna, chi ti rimarrà?
Nessuno.
Sarai da solo con il tuo dolore.
Perchè i Malandrini staranno bene anche senza di te.
Perchè se annienterai la luna, annienterai la tua unica amante.
A chi canterai poi, la tua malinconica litania?
Ai Malandrini, forse?
No. Perchè loro non ci saranno più.
Remus sentiva le lacrime premergli agli angoli degli occhi.
No, non doveva piangere. Non più.
Cosa otterrai, piangendo?
Amore?
No. Solo sofferenza.
Remus sobbalzò, sentendo dei passi.
-Ahia, Sirius, maledizione!
-Sh!zitto!-
Remus si guardò intorno, terrorizzato.
No, Dio, ti prego, non loro.
Luna, aiutami, tu che sei la mia amante. Non loro. Ti prego, non loro.
Era troppo presto. Se avesse perso ora l'unica cosa bella che aveva trovato, si sarebbe spezzato definitivamente.
La luna avrebbe vinto.
Guardò in giro, se c'era una via di fuga. Niente.
Avrebbe potuto dire che era caduto. Sì. In fondo, poteva capitare, no?
E i tagli sul collo?E i segni di denti?
Ci penserò dopo. Improvviserò.
Le tendine si scostarono, facendolo sobbalzare.
Ebbe il coraggio di guardare.
Sirius teneva la tenda con una mano. Gli occhi di ghiaccio puntati sulle sue gambe, dove c'erano maggiori tagli. Peter aveva spalancato la bocca.
Remus temporeggiò. Ma sapeva che non avrebbe potuto evitare quello sguardo per molto.
E allora, lo fece.
Fissò James.
E lo sguardo del ragazzo lo colpì, violento come uno schiaffo. Micidiale come il morso del lupo.
Stava ritto, in piedi. Gli occhi puntati nei suoi. I pugni chiusi.
E Remus seppe che non avrebbe potuto mentire. Seppe che sapevano. Fissò ancora James.
Come ti vedi nel suo sguardo, Remus Lupin?
Come un mostro?
No.
E allora, come?
Come...come un traditore.
Hai fatto un grosso sbaglio, Remus Lupin.
-Ragazzi...- sussurrò, gli occhi bassi.
-Perchè non ce l'hai detto?- sibilò James, incrociando le braccia al petto.
-Io...avevo paura. Paura che non mi avreste accettato.-
-Mi hai deluso, Remus. Pensavo fossimo amici.-
-Io...-
-Evidentemente, mi sbagliavo, visto che ci consideri così superficiali da abbandonarti al primo...piccolo problema peloso...che ti ritrovi.-
Remus alzò lo sguardo, cercando uno scintillio divertito negli occhi di James. Ma quando il grigio si scontrò con quelle due nocciole incastonate nei suoi occhi, non trovò ironia.
Trovò amarezza. Trovò delusione.
-James...-
-No, Remus. Visto che sono una persona superficiale e fondamentalmente stronza, come mi ripete sempre la Evans ,ma come mi hai confermato tu adesso, me ne vado.-
Remus sbarrò gli occhi. No. Non poteva perderli solo perchè era stato un idiota.
Ancora ancora per la luna. Ma per la sua idiozia,no.
James si era voltato, dirigendosi a passo spedito verso la porta.
-James!-  Fece Remus, implorante. Non poteva finire così. Non poteva.
Ma, con grande stupore del licantropo, James si voltò di nuovo, sorridente, lo sguardo da malandrino ritornato a  splendere.
-Sono qui, paranoicissima palla di pelo.-
Remus sentì le lacrime premere per uscire.
loro non l'avrebbero abbandonato. Loro sarebbero sempre stati con lui.
Chi vuole per amico un Lupo Mannaro?
I Malandrini, si rispose. I Malandrini.

-Sirius?-
-Dimmi, James.-
-Vorrei aiutare Remus.-
-Come?-
-Non lo so.-
-Tu credi esista un modo?-
James ci riflettè.
-Credo di si...-
Peter si girò nel letto, agitato.
-No!non farlo!-
I due amici lo guardarono, incuriositi.
-Chissà cosa sta sognando?-
-Non voglio essere trasformato in una lucertola!no!-
La reazione dei due Malandrini fu simultanea.
Sbarrarono gli occhi. Poi si guardarono. Lo stesso luccichio negli occhi.
-Peter è un genio- ghignò James.
Sirius annuì.
-Svegliamolo per dirglielo!- dissero, in coro.
-Pet!ehi, Peter!-
-Mh?-
-Shh! Non svegliare Remus.-
-Che volete?-
-Dirti che sei un genio.-
-ah. Ok. Buonanotte.- E si girò, per riaddormentarsi.
-Aspetta, Peter!dobbiamo andare in biblioteca.-
-Cosa? a quest'ora? e perchè?-
-Te l'abbiamo detto, - fece James, con uno sguardo divertito. -Perchè sei un genio.-

-Ehi, Mocciosus!-
-Black.Come mai senza il tuo inseparabile amichetto?-
-E tu, come mai senza la tua inseparabile rossa?-
Piton arrossì di rabbia.
-Non dirmi che ti piace la Evans, Mocciosus!-
-Non sono affari che ti riguardano.-
-Uhh. A Mocciosus piace la Evans...-
Severus gli si avventò contro, non calcolando che Sirius era decisamente più forte. Il bel Black lo sbattè contro il muro, senza tanti problemi.
-Cosa credevi di fare, Piton? o dovrei chiamarti...Sev?-
-Non...provare neanche...a toccare...Lily!-
Black rise.
-Tranquillo, Mocciosus. La Evans non mi interessa. E poi, solitamente, siete voi Serpeverde che importunate le ragazze. O quello che stavate per fare a Mary McDonald non era niente di che, come avete detto voi?- Fece Sirius, con un moto di rabbia.
Piton, improvvisamente, ghignò.
-Non sei tanto diverso da noi Serpeverde. Sei pur sempre un Black.-
Sirius gli tirò un pugno, in piena pancia.
-Non...darmi...del Black!-
-Eppure è quello che sei. Un Black. Hai il sangue nero. Avvelenato.-
-Piantala!- Disse, continuando a tirargli pugni ovunque.
Ma Piton non sembrava sentire.
-Il fatto che tu sia arrivato prima che Mulciber...come dire...iniziasse le danze... con quella...come si chiama, la mezzosangue? a si, Mary... non fa di te un santo.-
Sirius ringhiò.
-Cosa direbbe la Evans, se ti sentisse chiamare Mezzosangue una delle sue migliori amiche?-
Piton esitò. Per un attimo, passò un'ombra nei suoi occhi.
-La verità, è che tu non hai le palle per dire davanti alla Evans quello che pensi davvero. Sai bene che lei non ci penserebbe due volte, ad allontanarsi. E hai paura. Un serpeverde che ha paura. Come farai, quando diventerai un mangiamorte, eh, Piton?-
-Io...non ho paura...proprio di niente!-
Un ghigno sadico passò sulla faccia di Black. Gli era venuta un'idea perfida.
-Bene. Dimostramelo.- Disse, puntandogli un dito sul petto.
-Stanotte c'è la luna piena. Dirigiti verso il Platano Picchiatore. da lì, premi il nodo con un lungo bastone, e entra nel corridoio che trovi. Dimostrami che non hai paura. Dimostrami che sei un vero Serpeverde.-


-TU HAI FATTO COSA?-
-Calmati, James.-
-CALMARMI?CALMARMI? TU SEI FUORI DI TESTA, SIRIUS!-
-Non ne avrà mai il coraggio...dai, è Mocciosus...-
-E A REMUS CI HAI PENSATO?EH?-
Sirius esitò. No, non ci aveva pensato. Era accecato dalla rabbia.
Gli aveva dato del Black. E il suo amico stava per violentare Mary. Doveva pagare.
-Mi ha...-
-Ti ha cosa?-
Sirius si bloccò. Era stato avventato, ma non vedeva tutto quell enorme problema. Mocciosus non avrebbe mai avuto il coraggio. Mai.
-Non ne avrà mai il coraggio.- borbottò.
James rise, amarissimo.
-L'hai punto sull'orgoglio, Sirius!certo che ne avrà il coraggio!E poi magari vorrà dimostrare alla Evans...-
Poi, James sbiancò.
-Che c'è?-
-La Evans.-
-Cosa?dove?-
-No. Piton vorrà dimostrare alla Evans...che anche lui...può essere Grifondoro.-
-E dove sta il problema? La Evans lo disprezzerà per questo, così tu prendi due piccioni con una fava.-
-Sirius, ma non capisci?è il suo migliore amico!-
No. Sirius non capiva. Non capiva proprio.
James afferrò il mantello, con un gesto di stizza.
-Dove vai?-
-A riparare la TUA coglionaggine.-
-Ma, James...-
-Zitto, Sirius!Hai già fatto abbastanza danni, per oggi, non credi?-
Quelle parole ferirono Sirius. Profondamente. Sentiva la delusione  dell'amico penetrargli nelle ossa.
Anche tu sei un Black.
No. Non lo sono.
-Sirius.-
-Cosa?-
-Se davvero non sei un Black, cosa di cui io sono sicuro, ma come vedo devi convincere te stesso, vai a avvertire Silente.-
Sirius lo guardò, stupito. Come faceva a leggergli l'anima anche senza guardarlo negli occhi?
James rise.
-Per quanto tu sia un coglione, sei pur sempre il mio migliore amico. Vai.-
Sirius sorrise. Si, non era un Black.

-PITON!-
-Potter, che diavolo vuoi?-
-Togliti immediatamente da lì!-
-Non ci penso nemmeno, Potter.-
-Non fare l'idiota!è pericoloso!-
-E perchè TU dovresti preoccupartene?-
-Perchè...- James esitò. Perchè Lily ne avrebbe sofferto. Perchè era il suo migliore amico. Perchè Remus non avrebbe retto allo schok di aver morso qualcuno. E perchè, nonostante tutto, nessuno meritava di essere condannato in quella maniera, anche se era di Piton che si stava parlando.
Stava per esporgli tutti quei perchè, quando un ululato li fece rabbrividire.
-Merda.- Sussurrò James.
Piton strabuzzò gli occhi.
-Un...Lupo mannaro? chi è?Lupin, Black o Minus?-
James si riscosse.
-Non ha importanza. Dobbiamo scappare!.-
-No, Potter. prima dimmi chi è.-
-C'è un Lupo Mannaro alla fine di questo corridoio che con tutta probabilità ci ha fiutato,e tu ti preoccupi di chi sia?! Sei fuori di testa, Piton!-
Lui incrociò le braccia al petto.
-Cosa ti fa pensare, poi, che sia uno di noi?-
Chiese Potter, arrabbiato con Sirius in una maniera indecente.
-Il fatto che Black lo sapesse.-
James lo maledisse in tutte le lingue possibili.
-Piton. Se usciamo di qui, ti dico chi è,ma per favore adesso, andiamocene!-
-No, Potter. Fuori il nome.-
James avvertì dei passi felpati, dietro di lui, e un lieve ringhio.
-Maledizione.- e si voltò. Davanti a lui, gli occhi gialli eccitati, c'era il lupo mannaro, inquietante e potente.
Si parò davanti a Piton.
-Piton, scappa!-
Ma il ragazzo dai capelli unticci non si mosse.
James imprecò, a bassa voce, accorgendosi che Mocciosus non riusciva a muoversi. Il licantropo aveva allacciato gli occhi d'orati a quelli neri del serpeverde, e non aveva intenzione di mollarli. Era affamato. Sentiva odore di carne.
Non ti sei mai concesso carne umana, bel lupacchiotto, gli sussurrava la luna, ammaliante.
Allora James decise che ci doveva provare. Avrebbe tradito un amico, ma non poteva lasciare che un innocente morisse. Remus non se lo sarebbe mai perdonato. E la morte di Piton avrebbe spezzato il cuore a Lily.
-Remus. Sono io.-
Il licantropo lo guardò, ringhiando.
Piton sbarrò gli occhi.
-Remus, ascoltami. Devi...vincere la luna. Fermala. Non permettere che si impossessi di te...-
Il lupo ringhiò più forte.
E per la prima volta, James ebbe paura di morire.
Oh, merlino. Pensò. Merlino santissimo.
-Remus!tira fuori la parte umana...è nascosta, dentro di te, ma c'è...devi riuscirci, Remus.-
Ma il lupo si limitò a lanciare un lungo ululato alla luna. Un ululato pieno di sofferenza.
Poi, si mise in posizione d'attacco.
James, prima del balzo, spinse via Piton, che rotolò a terra, più lontano.
Il licantropo intanto si era avventato contro il moro, cercando in tutti i modi di morderlo.
Fu una breve lotta.
James si ritrovò ben presto schiacciato a terra, le fauci del mostro poco sopra di lui.
-Remus.- Fece, con un ultimo gemito.
-Non è colpa tua, Remus. Davvero.-
a quel punto, sentì una voce cristallina urlare un incantesimo.
Silente. Fu l'ultima cosa che riuscì a pensare.
Poi, tutto divenne buio.

Remus si stava avviando al Platano Picchiatore. Era passato un anno, da quando James aveva salvato Piton.
Sorrise, malinconico. Si apprestava a passare un altra notte di dolore.  Quando arrivò alla Stamberga sospirò, rassegnato al suo destino. Però sorrise, pensando che almeno, la mattina dopo, avrebbe trovato i Malandrini ad aspettarlo in infermieria, come ormai erano soliti fare.
Al sorgere della luna, Remus sorrise.
-Avanti. Non mi fai paura.-
E la trasformazione cominciò.

Il licantropo guardò la luna.
Così bella, così tonda.
Triste e argentea, malinconica e letale.
Immensa.
Il lupo ululò, straziato.
Ululò ancora, sperando di ottenere qualche carezza dalla luna. Ma la luna si limitava ad osservarlo e ridere malignamente della sua condanna. Ululò ancora, per protesta, per punirla, per disturbare il suo sonno. Pur sapendo che la luna non dormiva. Mai. anzi, si era appena svegliata, innalzandosi in tutto il suo splendore.
Improvvisamente, al suo straziante ululato, si unì un giocoso abbaiare.
E, dietro a quello, si sentì un bramito.
E il licantropo giurò di aver sentito anche lo squittire di un topo.
Si guardò intorno, incuriosito.
Dal buio, sbucarono un cervo, un cane e un topo.
Strano vedere assieme animali così differenti.
Gli animali lo fissavano. Sorridevano.
Ringhiò, diffidente.
Poi, il cane gli si avventò contro, in modo giocoso. A lui si unirono gli altri due.
Dopo una breve lotta, il licantropo si accorse che in realtà, si stava divertendo.
Il lupo guardò per l'ultima volta la luna.
Mi tradisci, Remus? Sembrava dirgli. Osservò ancora gli animali.
Si, pensò. Stanotte ti tradisco.

Remus si svegliò,di soprassalto. Si trovava ancora alla Stamberga Strillante.
Guardando in giro, notò che affianco a lui stavano tre figure, addormentate.
Sussultò.
I Malandrni cosa ci facevano lì?
Poi si ricordò. Il cane, il cervo, il topo.
-James!-
-Mpf.-
-James, siete fuori. Vi rendete conto che potevate farvi veramente male?-
-mmmh. - Fece James, con una smorfia.
-E poi, mi spiegate come diavolo avete fatto a trasformarvi in Animagi? è difficilissimo...-
James si limitò a fare una lieve smorfia.
-E poi, è pericoloso. Non potete...-
-Remus, ti voglio bene.-Fece James, arricciando il naso.
-ma poi, gli animagi sono controllati dal ministero!è illegale, vi rendete conto?-
-Remus.-
-No, voi non capite. è una cosa assurda e...-
-Remus.-
-Se vi foste fatti male, io...-
-REMUS!-
-Cosa?-
-Chiudi il becco.-
E, detto ciò, James si riaddormentò, come se nulla fosse.
Remus sorrise. I suoi Malandrini. Come avrebbe fatto senza di loro?

-James.-
-Si,Syl?-
-Per ora, basta. hai tante cose da ricordare...-
James annuì, sorridendo.
Attese.
E il mal di testa arrivò, sempre forte come la prima volta.
Ma questa volta James era sereno. Si sarebbe ricordato dei suoi Malandrini.




Eccomi! Come state? allooora, concluso anche questa seconda parte..premetto che questo capitolo l'ho riscritto tipo dieci volte. Poi ho deciso di fregarmene =P la verità è che non mi convince. avrei voluto aggiungerci qualche episodio in più, tipo la scelta dei soprannomi dei malandrini, o la creazione della mappa. Ma poi ho pensato: i nomi mi piace pensare che siano venuti fuori con il tempo.E la mappa...magari farò raccontare da James tutta la creazione, un giorno ^^ vedrò...comunque, ditemi voi com è venuto fuori il capitolo. a me non piace molto, ma dopo l'ennesima volta che lo riscrivevo, ho detto bastaaaa=P cooomunque...i prossimi ricordi, credo, saranno quelli di Lily ^^
ora passo ai ringraziamenti:
Potterfanlalla17:si, anche io adoro i malandrini...sono i personaggi che preferisco di tuuuutto harry potter ^^ e sono contenta che ci sia qualcuno che la pensa come me su peter^^
Germana:visto che sono stata velocissima?=P
Pikappa93:ehehe...in realtà neanch'io all'inizio me lo immaginavo così...però, dopo aver letto un sacco di volte che i quattro si conoscevano sul treno, ho voluto cambiare un po' ^^ cmq vedi che le tue recensioni mi fanno bene?sono stata veloce!XD
Tsuyuko: Che bello, ti sei accorta del richiamo al primo capitolo ( me con gli occhi lucidi) ero curiosa di vedere se qualcuno se ne accorgeva. Che bello!(me con gli occhi lucidissimi) oddio, poi hai preso in pieno quello che volevo dire su Peter...ma vedi che sono prolissa:io ci ho messo mezzo paragrafo per spiegare quello che tu hai riassunto in una frase =P
Ninny: si...secondo me, all'inizio, peter non era così male. Poi, con il tempo, la gente cambia...c'è chi in meglio, e chi in peggio. Lui è stato assolutamente in peggio.
Emily Doyle:eh eh ^^






  
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