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Autore: DeltAmb3r    28/02/2014    1 recensioni
(Nota: Questa storia è ambientata dopo la quarta stagione)
Le cose non sembrano andare molto bene per il vecchio Team Lyoko, infatti, dopo aver spento il super computer, i loro membri non fanno altro che litigare; Aelita spera che: almeno qualcuno della sua famiglia sia ancora vivo, ma Jeremy nega assolutamente quest'ipotesi...
Intanto al collegio sono arrivati (o per meglio dire, tornati) due nuovi studenti, che nascondono un segreto irrivelabile, eppure i nostri guerrieri non possono fare a meno di entrare in contatto con loro, e vi ricordate di Taelia? Anche lei nasconde qualcosa... una nuova avventura attende tutti loro nel mondo di Lyoko, lei è tornata, e porta con sé un sentimento di vendetta!
Spero di avervi incuriosito! >.O
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 – Due nuovi studenti
 
 
 
-Su, forza Odd! Sveglia!- Ulrich cercava di far rivenire l’amico che intanto, ronfava alla grande sotto un grosso cumolo di coperte invernali. Il biondo stava parlando nel sonno, e da quello che stava dicendo, stava sognando di nuotare in una piscina riempita di ragù.
-Si… buttateci pure le polpette va…- Odd era intento ad inseguire delle immaginarie polpette, gesticolando il nuoto con le mani. Al castano venne un lampo di genio.
-Odd, guarda che oggi avrai la mia razione di patatine fritte se ti alzi adesso!- e detto questo, l’altro aprì di scatto gli occhi, esultando di gioia tanto da spaventare Kiwi, e uscire dalle coperte invernali che si accumularono fino a formare una montagna di tessuto -Su, forza alzati! È il primo giorno di scuola, non vorrai arrivare in ritardo!-
Odd prese a strofinarsi gli occhi, leggermente assonnato -Se era questo che volevi dirmi, potevi anche tenertelo per te.- rispose offeso -Stavo facendo un sogno bellissimo…- ripeté ancora intontito per il sonno.
Ulrich si tolse la maglietta del pigiama  per prepararsi alla giornata -Allora, visto che sei sveglio, preparati.- la sua bocca si curvò in un lieve sorriso. Il biondo ricambiò, alzandosi dalle coperte e sbadigliando a braccia alzate.
-Va bene, mi alzo. Ma le patatine fritte me le dai lo stesso?- bisbigliò Odd.
-Si, come vuoi amico.-
 
 
Aelita stava percorrendo il corridoio per gli spogliatori femminili. Aveva proprio il bisogno di farsi una doccia calda con tutto il lavoro che aveva fatto la giornata scorsa. Era rimasta tutto il giorno con Jeremy, a cercare qualcosa di utile nell’Hermitage. Qualcos’altro di suo e della sua famiglia…
-Aelita!- i pensieri della rosa vennero interrotti da una vocina minuta femminile. In un attimo si ritrovò davanti due ragazzine, una ragazzina con i codini rossi, e un’altra, con i capelli castani piuttosto scuri.
-Ciao Milly, ciao Tamìa!-  Aelita ricambiò il saluto alle due giornaliste che parevano molto contente -Cosa c’è che vi garba così tanto?-
-Vorremmo fare un’intervista sugli adolescenti al primo giorno di scuola. Pensiamo che tu, essendo di origine Canadese, possa parlarne.- esclamò la leader, con un sorriso a trentadue denti.
Aelita si ritrovò in un rompicapo -Sicure che dovete intervistare proprio me?- chiese la rosa, indietreggiando lentamente di qualche centimetro dalle due ragazzine -Avrei molto da fare. Mi dispiace, non posso proprio.- e prima di evitare che entrambe si mettessero in ginocchio, prese a correre verso lo spogliatoio per poi entrarvi e chiudere distrattamente la porta, sbattendola davanti a due paia di occhi sorpresi dalla seguente reazione.
In un attimo Aelita fu avvolta da un silenzio logore, che venne interrotto da un sospiro della ragazza. L’aveva scampata bella. Almeno per ora.
Chiuse gli occhi, rivedendo nella sua mente i ricordi di infanzia passati con i genitori. Con la madre e il padre... Eppure non poteva fare a meno di pensare che non fossero solo in tre. In mente possedeva qualcun altro. Ma non ricordava né il volto, né l’aspetto, né nulla…
-Papà…- una piccola lacrima scese dalla sua guancia. E un’altra. E un’altra ancora. Stava piangendo troppo per i suoi gusti, ma non riusciva a fermarsi pensando alla scomparsa di suo padre. E ora anche da morto XANA continuava a provocarla. Non pensava ad altro che a quell’orribile mostro senza cuore che ha spinto Franz Hopper a sacrificarsi a tal punto da perire.
Ella scosse nervosamente il capo, asciugandosi le lacrime con l’accappatoio che portava, finchè non riaprì gli occhi. Prese a indietreggiare lentamente dal terrore e per poco non cacciò un urlo. Davanti a lei si ritrovò qualcuno. Era uno dei fantasmi che usava XANA per possedere le persone, ma era diverso. Era circondato da fiamme nerastre, si potevano notare gli occhi di un rosso fluorescente, e mancava la parte inferiore del corpo, dalla schiena spuntavano un paio di ali color pece fiammeggianti che sembravano ardere con più forza in ogni momento.
Lo spettro allungò un palmo della mano verso la rosa atterrita.
-X..XANA!?-
-Non pronunciare quel nome.-
Se questo la spaventò, sentire pronunciare parole da un fantasma che conosceva bene la atterrirono ancora di più. Ma era una voce femminile, tanto quanto severa.
-Ma… cosa sei?- chiese Aelita, con arditezza.
-Tranquilla, non ho intenzione di farti del male.- quella voce, la voce di una ragazza della sua stessa età, tentò di rassicurarla invano, Aelita cercava di stare il più possibile lontano da lei -Sono un’amica, non preoccuparti.-
Aelita prese coraggio, avvicinandosi all’entità scura, manifestatasi davanti a lei -Cosa vuoi da me, se non vuoi farmi nulla?-
-Voglio solo avvertirti di un pericolo imminente. È tornata, e vuole vendicarsi…-
-Chi vuole vendicarsi?-
L’ombra non rispose. Fissò lo sguardo alla porta, e poco dopo lo fece anche la ragazza.
-Scusami Aelita, ma devo andare. Se vuoi rivedermi, ci vediamo alla tua vecchia abitazione domani pomeriggio.-
Poco a poco, lo spirito cominciò a dissolversi, sparendo sempre di più.
-Aspetta! Dimmi almeno come fai a sapere di XANA!-
Ma non ottenne mai una risposta. L’entità era già scomparsa davanti ai suoi occhi.
 
 
La campanella trillava nervosamente nelle orecchie delle persone all’interno delle aule, pronte per il loro primo giorno di scuola. Per i guerrieri di Lyoko, era passato un anno dalla sconfitta di XANA. Il gruppo era divenuto sempre più freddo, nessuno si parlava, nessuno mostrava segni di felicità, nulla.
Yumi era assorta nei suoi pensieri, accanto a un William sbuffante. Avevano entrambi voglia di parlare tra loro, ma non avevano il coraggio, dato che entrambi sapevano cosa sarebbe accaduto.
Dalla porta della classe, sbucavano tutti gli studenti della medesima classe. Yumi notò che vi era un banchetto in più delle persone che prendevano posto ai nuovi banchi.
“Mah, chissà perché lì c’è un banco vuoto…”
La cosa non parve strana quando qualcuno vi si sedette. Qualcuno che non conosceva. Era un ragazzo a prima vista strano. I suoi capelli erano bianchi, con una ciocca di capelli neri che gli copriva l’occhio destro. Portava una tracolla piena di libri, sui suoi vestiti. Era coperto da una giacca scura che fungeva da mantello, e dei pantaloni del medesimo colore.
-E quello chi dovrebbe essere?- domandò William con indifferenza.
Subito dopo ottenne risposta. Dalla porta si erse una figura snella in giacca e cravatta. Un uomo giovane sulla trentina con dei capelli pettinati all’indietro, nerissimi. Il nuovo professore entrato nell’aula si accomodò alla sua cattedra e cominciò un breve discorso.
-Salve a tutti. Io sono il vostro nuovo professore di educazione tecnica, il professor Meron. Spero di passare con voi un anno memorabile. Oggi non sono solo io a presentarmi a voi, da oggi avremo con noi un nuovo studente. Viene dal giappone, assieme ad una sua amica che in questo momento studia nella vostra classe precedente. Prego, alzati pure e presentati.-
Il ragazzo che aveva adocchiato la nera si alzò in piedi e si voltò verso l’aula intera e anche al professore.
-Salve. Il mio nome è Kei Takuraso, sono molto contento di fare la vostra conoscenza.-
 
Aelita era in classe, vicino a Jeremy, che intanto cliccava uno dopo l’altro i tastierini del suo portatile.
-Aelita?-
-mh?-
Jeremy si preoccupò nel vederla in quello stato -Aelita, qualcosa non va?-
La ragazza lo consolò mostrandogli un sorriso. Un sorriso falso.
-No, sto benissimo! Senti, perché non controlliamo il supercomputer quest’oggi dopo la scuola?-
A Jeremy la cosa parve sospetta -E come mai?-
-Beh… ecco… io volevo solo controlla…- non finì la frase che Odd e Ulrich erano entrati e si erano seduti in classe.
-Ehi, la sapete la novità?- chiese il biondo agli altri due compagni, che intanto si stavano guardando in faccia.
-Che novità?-
-Abbiamo una nuova studentessa!- esclamò colmo di entusiasmo.
-Salve a tutti!- La professoressa Hertz era appena entrata e si ergeva davanti alla cattedra -Oggi, è il vostro primo giorno di liceo qui. Quindi quest’anno passeremo alle cose più difficili, ma prima vi presento una nuova studentessa!-
-Ecco, che vi dicevo?- disse Odd, prendendo posto accanto a Ulrich.
-Prego, vieni avanti.- La professoressa fece un cenno alla porta, e da lì entrò una ragazza. Aveva i capelli lunghi, raccolti in una fascia, ma soprattutto erano di olore blu, come  il suo abbigliamento.
-Ciao! Piacere di conoscervi!- esclamò -Mi chiamo Ailè Kusakane e da oggi, sarò una vostra compagna di classe!-
 
 
 
 
 
Angolino autrice
Salve! Non molto lungo come primo capitolo, ma dovevo finirlo in fretta almeno per i capitoli iniziali… scusate se c’è qualche piccolo errore.
Ci vediamo!
Amber
   
 
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