Regola numero 2: Tenere Fey lontano dai fornelli
 
“Corso di cucina per principianti” questo era il titolo dell’articolo che aveva catturato la sua attenzione. Fey sorrise tra sé e sé, vedendo in quelle poche parole la speranza di far tacere, finalmente, tutte le battute dei suoi compagni riguardo ai piatti che preparava. Prese il telefono e compose il numero scritto in grassetto in fondo alla pagina, controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi.
-Pronto? - la voce gentile della segretaria raggiunse il suo orecchio. –Salve, sono Fey Rune e vorrei saperne di più sul vostro corso di cucina- rispose il ragazzo, alzandosi dal divano ed iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza, ascoltando soddisfatto la voce dall’altra parte della cornetta.
 
Due giorni dopo, Rune si trovava davanti ad un piano da cucina, con tanto di grembiule candido allacciato alla vita, e ascoltava attento lo chef che stava spiegando un particolare passaggio per preparare dei biscotti al cioccolato da manuale. Quando ebbe finito, l’uomo li invitò ad iniziare la preparazione dei dolcetti, dando il via, inconsapevolmente, anche alla sua vendetta.

Mezz’ora più tardi, Fey stava infornando soddisfatto i suoi biscotti. Era stata una passeggiata. Accese il forno, beandosi nell’immaginarsi l’espressione di tutti quando gli avrebbe mostrato i frollini preparati da lui in persona.  Sentì il cellulare vibrargli nella tasca, lo tirò fuori e il display si illuminò: cinque chiamate perse e due messaggi, tutti da parte di Saru. Sospirò e, con il permesso del maestro, uscì fuori per chiamarlo.
-Ho finito, vienimi a prendere- Con questa frase, Rune chiuse la telefonata con Saryuu, e rientrò dentro l’edificio, strofinandosi le mani: faceva piuttosto freddo, quel giorno.
Arrivato a metà corridoio, sentì un odore simile a quello della plastica quando va a fuoco, seguito da urla concitate e passi affrettati. Improvvisamente preoccupato, corse verso la sala dove si era tenuta la lezione, spalancando la porta; una nuvola di fumo lo investì, e una signora, che doveva essere sulla sessantina, lo travolse, dandogli una spallata degna di un giocatore di rugby. 
-Tu!- Lo chef gli puntò il dito contro –Tu hai rovinato la mia cucina!- sbraitò, afferrandolo per un orecchio e trascinandolo davanti alla sua postazione, tutta annerita e puzzolente. Fey notò che dal forno usciva una densa nube nera, e si rese spaventosamente conto che, forse, non era stata una grande idea distrarsi mentre il maestro spiegava a quanti gradi e per quanto tempo dovevano cuocere i biscotti.
 
Quando Saru arrivò, circa un quarto d’ora dopo, dovette usare tutte le sue doti diplomatiche per convincere il proprietario della scuola che no, non poteva far arrestare Rune. 
-Questo è il conto dei danni da pagare, buona giornata- ringhiò tra i denti lo chef, sbattendo fuori i due ragazzi. Evan guardò il pezzo di carta che aveva in mano, assumendo un colorito biancastro man mano che andava avanti a leggere -Meia ci uccide- sussurrò, guardando Fey come i condannati a morte guardano l’ascia del boia. –Si può sapere come cavolo hai fatto? - gli chiese.
–E’ proprio vero: se le cose sembrano andare per il verso giusto, c'è qualcosa di cui non si sta tenendo conto- borbottò in risposta l'altro, e Saryuu lo guardò a metà tra l’incredulo ed il divertito. Dopotutto, Rune con la faccia imbronciata era adorabile.
 
 
 
Note:

La frase pronunciata da Fey alla fine, è una delle Leggi di Murphy.
Vorrei ringraziare tutti coloro che recensiscono e/o leggono. Grazie davvero ^^.
Ci vediamo alla terza regola,
Soul Fire