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Autore: liams_batgirl    02/03/2014    3 recensioni
E' passato un mese dalla sua morte, sono seduto sul mio letto, a piangere, con una sua fotografia in mano. Mi manca terribilmente.
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-Harry... sai, c'è un dottore che ti potrebbe aiutare.-
-Non ho bisogno di aiuto.-
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/Accenni Narry/
/Larry/
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. HARRY

Sono chiuso in camera, seduto contro alla porta ad ammirare la foto. Ormai la chiamo 'la foto' perchè mi rimane solo quella. Mia madre e mia sorella hanno provato ad aiutarmi privandomi delle foto di lui, delle foto di noi, delle nostre foto, ma sono riuscito a nascondere forse la fotografia più bella. Vedo Niall sorridere, ho sempre adorato il suo sorriso, che mi faceva sempre sorridere anche me. Aveva una risata così dolce, contagiosa, allegra. In questa foto Niall aveva una polo rossa, ero convinto che il rosso gli stesse benissimo, ed era la verità; lui stava bene con qualsiasi colore, lui rimaneva sempre perfetto per me. Dei pantaloni beige con il cavallo basso risaltavano il rosso della sua polo ed il nero del suo paio di scarpe preferito, le sue adorate Puma, che gli avevo coprato io con amore. In quella fotografia eravamo a Mullingar, a visitare il centro. I suoi occhi blu, di un colore splendido, come una splendida gemma blu nasconta in profondità nel mare, spiccano fra il paesaggio alle nostre spalle; i suoi capelli, biondi come l'oro, alle punte schiariti, sembrano delicati e morbidi. Mentre delle calde lacrime solitarie mi rigano il viso, stringo la fotografia nelle mie mani, come per non lasciarla mai. Ora lui è volato con gli angeli; non potrò più sentire la sua risata, non potrò più sentire la sua voce, non potrò più immergermi nei suoi occhi blu, non potrò più osservarlo in tutti i suoi minimi particolari, non potrò più abbracciarlo, non potrò più stringerlo, non portò più scombinargli i capelli, non potrò più averlo qui con me. Sento qualcuno bussare alla porta. Nascondo velocemente la fotografia nel cassetto del mio comodino e mi asciugo le lacrime con il dorso della mano. Mia madre apre alla porta. Ha lo sguardo stanco, preoccupato, dolce.

-Harry.-

Mi chiama dolcemente, con un sussurro che solo io sento. Abbasso lo sguardo, non avendo neanche il coraggio di guardarla negli occhi. In questo mese non ho guardato nessuno negli occhi, per evitare che qualcuno potesse percepire il mio immenso dolore attraverso i miei occhi che, traditori, mostrano tutte le mie emozioni.

-Harry, ti devo parlare.-

Si siede sul letto, vicino a me, mentre io non la degno neanche di uno sguardo. Lei, delicatamente, come se avesse paura di toccarmi, mi sfiora la spalla, ma sentendo che mi ritraggo, lei allontana subito la sua mano.

-Harry... sai, c'è un dottore che ti potrebbe aiutare.-

Stringo i denti e mi sistemo i capelli con una mano. Mia madre abbassa lo sguardo, come se si penta di averlo detto.

-Non ho bisogno di aiuto.-

Dico freddo lasciando che una lacrima mi riga il viso. Non voglio andare da uno psicologo, voglio solo lui, Niall James Horan. Solo a pensare il suo nome, mi vengono i brividi.

-E' solo una chiacchierata, Haz.-

Sussurra mia madre. Non dico niente, sospiro, frustrato. Mi mordo un labbro e la fisso negli occhi. Lei sospira, sollevata. E' la prima volta che la guardo.

-Ho già prenotato la visita.-

Dice severa, per poi allontanarsi ed uscire dalla stanza. Comincio a tremare, non voglio andarci, non voglio dire le mie cose più private ad uno sconosciuto. Nessuno può conoscere la mia vera personalità, nessuno può conoscere il vero me. Delle lacrime escono dai miei occhi rossi e gonfi, già straziati dai numerosi pianti fatti in precendenza. Vado in bagno a sciacquarmi il viso. Mi butto in faccia l'acqua gelida, ed emetto un suono strozzato quando il freddo mi consuma il viso. Guardo il mio riflesso allo specchio. Non sono niente senza di lui, non valgo niente, non significo niente da solo, ho bisogno del mio Niall. Con un pugno, colpisco lo specchio, che si frantuma in mille pezzi. Urlo dal dolore, mi guardo la mano, piena di frammenti di vetro e che sgorga sangue. La osservo, con un ghigno malefico in viso, quasi contento di essermi fatto male. Chiudo gli occhi appena sento un dolore ancora più forte che mi inonda la mano. Sento mia madre e mia sorella che arrivano correndo verso il bagno, ma prontamente giro la chiave nella serratura e la faccio cadere per terra, cominciando a ridere, senza motivo, forse a causa della numerosa quantità si sangue che mi esce dalle ferite. Piano piano, mi viene da addormentarmi, forse sto svenendo. Chiudo gli occhi, sentendo le urla di mia madre e di mia sorella, e con il cuore agonizzante di dolore.


SPAZIO AUTRICE: Ciao c: ho trovato un po' di tempo per continuare questa fanfic! c:
Allora, si parla ancora di Narry in questo capitolo... non vi preoccupate, tra poco arriva il nostro Lou!
Harry deve andare da un dottore... chi sarà?
Continuo ad una recensione c:
liams_batgirl c:
  
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