Un miracolo dimenticato...
Capitolo 2:
Dopo
qualche ora l'espresso arrivò
alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Hermione, Ron, Harry e Ginny sorrisero
felici e stupiti vedendo che la scuola era ritornata ad essere
perfetta com'era prima della guerra. Entrarono e sistemati i bauli
all'ingresso, si diressero nella sala grande dove si stavano riunendo
tutti. Dopo poco entrò nella sala un gruppo di ragazzi che
dovevano
essere smistati.
Quando tutti furono seduti a tavola, la
preside prese la parola alzandosi e andando nel posto in cui Silente
era solito augurare un buon anno a tutti in quella stessa occasione.
"Giovani maghi e giovani streghe,
anche quest'anno la nostra scuola ha aperto le sue porte a coloro che
hanno avuto il dono della magia. Mi auguro che quest'anno sia un
nuovo inizio per tutti, un modo per dissolvere le inamicizie e
sotterrare l'ascia di guerra tra le quattro case, sopratutto tra
Grifondoro e Serpeverde." disse la preside volgendo uno sguardo
al tavolo de grifoni e al tavolo delle serpi. "Detto questo, non
mi resta che augurarvi buon anno scolastico, e dare il via alla
cena."
Appena ebbe finito di parlare sulle
tavolate comparvero cibi di ogni genere che avevano un aspetto e un
odore invitante. Ron cominciò subito ad abbuffarsi sotto gli
occhi
schifati di Ginny e quelli increduli degli altri grifoni. Hermione
invece non aveva prestato attenzione a Ron, si sentiva osservata da
qualcuno... Alzò lo sguardo e i suoi occhi si incatenarono
ad un
paio grigi magnetici, quelli del Principe delle Serpi, Draco Malfoy.
La serpe, dopo qualche attimo spostò
lo sguardo sul suo piatto ed Hermione fece lo stesso anche se
arrossendo un poco "Perchè mi guardava?"
si chiese la giovane grifona inziando a mangiare.
Quando la cena era
quasi giunta al termine, la porta della sala grande si aprì
facendo
entrare Gazza di corsa che con in braccio Mrs Purr, si stava
dirigendo verso il tavolo degli insegnanti.
"Signora
preside! Signora preside! Un drago bianco si avvicina ad Hogwarts,
sta per raggiungere il castello e non intende cambiare rotta!"
urlò sconcertato Gazza mentre la preside balzava in piedi e
gli
studenti ammutolivano attenti.
Hermione spostò lo
sguardo sui vari professori: la preside era stupita, Hagrid era
piuttosto inorridito, Madama Chips era spaventata così come
la
maggior parte degli altri professori: che cosa poteva succedere ancora?
Poi come un
automatica spostò lo sguardo sulla tavolata dei Serpeverde.
Draco
era spaventato più degli altri, delle... non poteva essere!
Delle
lacrime si stavano affacciando ai suoi occhi.
In un secondo si
alzò dalla tavola e senza dir niente a nessuno
uscì dalla sala
sotto lo sguardo di tutti.
Draco era
spaventato, spaventato a morte da quello che avrebbe potuto vedere
fuori. Quel babbeo del guardiano aveva detto di aver visto un drago
bianco, se fosse stato vero sarebbe precipitato in un abisso senza
fine. Continuò a correre per i corridoi e per le scale fino
a quando
non arrivò all'ingresso. Nel frattempo ricordava le parole
che le
aveva detto sua madre quell'estate..
Inizio Flashback:
Draco era seduto su bordo di un
letto dalle coperte lilla e bianche, sotto le coltri c'era una
ragazzina dai capelli biondi come i suoi. Gli occhi, ora chiusi nel
sonno, erano grigi con qualche sfumatura tendente al violetto. Sulla
sua fronte c'era un panno bagnato, il tentativo di fermare la febbre
ma non sembrava funzionare.
"Sel, ti prego riprenditi
sorellina. Non puoi abbandonare la mamma, non puoi abbandonare me. Ti
prometto che ti comprerò tutto ciò che vorrai, ti
farò visitare
tutti i posti più belli ma, ti prego, non andare via
così.. Sel, ho
bisogno di te..." continuava a ripetere Draco con una mano
stretta ad una più piccola della sorellina.
Quella sorellina che aveva protetto
per molto tempo, portandola lontano da tutti e da tutto,
nascondendola in una delle proprietà dimenticate da tutti i
Malfoy.
L'aveva lasciata lì con cinque elfi, in modo che si
occupassero di
lei. Le feceva visita ogni settimana e giocavano come dei veri
fratelli. Con lei Draco si confidava, lasciava prevalere
l'insicurezza e la bontà del suo animo e Selenia lo
confortava e lo
ascoltava sempre. Poi però si era ammalata, fino ad avere
una febbre
permanente. Non si reggeva in piedi, non era più capace di
alzarsi,
sembrava una bambola di porcellana. Così, dopo che suo padre
venne
rinchiuso ad Azkaban, portò la sorella al Manor dove
cercarono di
curarla ma senza risultato. Arrivò il giorno di ritornare a
scuola
per Draco e anche se non voleva separarsi da sua sorella, dovette
cedere al desiderio della madre. Fece una promessa con quest'ultima
però, prima di partire.
"Madre, vi chiedo diprendervi
cura di Selenia fino a quando non sarò qui. Nel caso
peggiorasse, vi
chiedo di mandare il patronus di un drago, il patronus di Selenia, io
capirò. Promettetelo" disse Draco guardando con gli occhi
lucidi la madre
"Si, Draco. Lo prometto."
gli disse lei per poi sugellare quella promessa con un sigillo. Si
strisero le mani e Narcissa poggiò la bacchetta sulle loro
mani
recitando una cantilena.
Quando si staccarono, le loro mani
brillarono per un po' e poi tutto ritornò uguale a prima.
Fine Flashback
Aprì il portone e davanti a se vide l'enerome e maestoso
drago che
lo guardava con aria afflitta.
Dagli occhi di Draco cominciarono a scendere copiose le lacrime e
ancora piangendo tornò di corsa in sala grande. Non gli
importava se
l'avessero visto piangere, se tutte le case si sarebbero messe a
ridere di lui, non importava niente di tutto questo. Gli importava
solo di sua sorella al momento. Entrò in sala grnade, i
professori
ancora in piedi, stavano parlando tra loro, gli studenti
bisbigliavano fin quando Draco non entrò correndo nella
sala. Tutti
si voltarono a guardare quel ragazzo in lacrime che sembrava aver
perso la cosa che più gli importava al mondo.
"Professoressa, devo allontanarmi dalla scuola. Non so per
quanto tempo ma è importante. Selenia sta peggiorando."
disse
con voce tremante non smettendo di piangere.
La preside lo guardò con dolore e annuì. Draco
non se lo fece
ripetere e dopo aver dato uno sguardo a Blase e aver detto una sola
parola annuendo nella sua direzione: "proteggila",
si smaterializzò verso il Malfoy Manor.
Appena si trovò davanti al cancello, esso si aprì
come tutte le
porte del Manor per lasciarlo passare. Draco correva più
veloce che
poteva e le lacrime ancora uscivano dai suoi occhi grigi.
Arrivato in camera della sorella, vide sua madre inginocchiata ai
piedi del letto e sua sorella molto più pallida di come se
la
ricordava sdraiata sotto le pesanti coperte.
Si inginocchiò anche lui, prendendo le mani di sua sorella e
baciandole con disperazione mentre continuava a ripetere
"Forza
Sel, tu sei più forte di tutto questo, ce la puoi fare, ce
la devi
fare".
La sorella non rispondeva, ma un sorriso, un debolissimo sorriso
comparve sulle sue labbra come se avesse sentito che Draco era
lì.
Ad Hogwarts nel frattempo, tutti avevano ripreso a mangiare e la
giornata era continuata tranquillamente. Tra i serpeverde solo un
ragazzo sembrava afflitto per Draco, quel ragazzo era Blaise Zabini.
Lui e Draco erano da sempre migliori amici ed era stato Blase a
coprire Draco ogni volta che andava a far compagnia a sua sorella.
L'avava anche accompagnato molte volte e le stava simptica quella
testolina bionda che tirava furoi la dolcezza e l'animo buono di
Draco.
Già, perchè Draco non era cattivo, non lo era mai
stato, era solo
stato costretto ad esserlo con gli stupidi insegnamenti che Lucius
gli dava da quando era piccolo. Anche quando la guerra era finita e
suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban, non era riuscito ad essere
come veramente era perchè aveva paura di essere giudicato,
diprezzato e messo da parte come un Mangiamorte codardo che vuole
avere perdono solo per interesse. La parola, quell'unica parola che
aveva capito dalle sue labbra era "proteggila",
sapeva che cosa intendeva Draco, dopo tutto quello che era successo
ancora non si era dimenticato di lei. Erano due anni che non aveva
più nessun tipo di contatto o rapporto con lei, due anni che
fingeva
di odiarla quando poi la guardava di nascosto ogni volta che poteva e
si perdeva nella sua bellezza.
Intanto nella Sala Comune dei Grifondoro una ragazza dai capelli ricci era in lotta con se stessa.
La curiosità era sempre stata sua compagna ma questa volta
Hermione
Granger non riusciva a capire perchè tanto interesse verso
Malfoy.
Lui l'aveva umiliata per anni, presa in giro e diprezzata
perchè non
era una Purosangue, ma allora perchè le intessava
così tanto il
motivo per cui se ne era andato? Era forse per lo sguardo alla
fermata del treno? Quando aveva visto nei suoi occhi qualcosa che non
pensava di vedere? O era per qualcos'altro?
"Ma cosa
mi sta succedendo? Perchè continuo a pensare a Malfoy?
Perchè ogni
volta che chiudo gli occhi rivedo i suoi?"
si chiedeva Hermione pensando al giovane biondo che anche se non lo
sapeva le aveva rubato qualcosa molto tempo prima...
...
il suo cuore..
Angolo Autrice...
Allora.. recensioni? neanche l'ombra.. non vi costa molto scrivere un
piccolo commento: vi preeeeeego!! *occhi da cane bastonato*.. spero di
averne qualcuno più avanti, nel frattempo lasciate una
recensione, grazie mille anche a chi legge solo:)
Ciao ciao, cucciola..