Sapete quando siete stanchi e aspettate solo di morire? beh io mi sentivo così come quando sei sulla metro e aspetti di arrivare a destinazione. Tutto il casino che era nella mia testa si era moltiplicato e non riuscivo più a distinguere i sogni dalla realtà. Sono sempre stata una ragazza solare e mi chiedevo perchè quando ho smesso di esserlo le persone non l'hanno notato, non è andata così perchè in realtà alle persone non frega un cazzo di te. Ho incominciato a farmi male, prima nelle gambe,così nessuno poteva vederlo, è triste lo so e fa alquanto pena ma stavo veramente male. Un giorno i miei "amici" mi dissero:<< cosa cazzo hai nelle gambe>> e io << Nulla>> <>. A quel punto una cosa deve fare? prenderli e sbattergli la testa nel muro? dirgli che dovrebbero smettere di fare i finti preoccupati? E dopo tutto non vengo neanche capita,ma vaffanculo. Smisi di mangiare. MI truccavo sperando di coprire tutti i miei dolori e insicurezze. Ero invisibile come quel singolo acaro di polvere, come una scritta nera su un muro nero. Ero, Sono invidiosa della mia compagna di scuola Eleonora, è sempre stata migliore di tutti, così bella e intelligente, così interessata alla politica ai film e io a mal appena sapevo dire:<> perchè devo sentirmi dannatamente inferiore e non abbastanza. Lei è molto insicura ma è fottutamente bella nelle sue insicurezze. Beh diciamo che in quella classe io ero un po' fuori luogo, ma dovevo starci e ancora per molto.