Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Namieee    05/03/2014    2 recensioni
“ Drena..” si girò di scatto era… Harry.
Dietro di lui c’erano un paio di ali nere.
Si sentì morire.
“Perché lo hai fatto? Perché hai scelto di seguire il male?” pensò.
Si allontanò di due passi dal demone.
“ Perché lo hai fatto?” le chiese cercando di nascondere le lacrime che minacciavano di fuori uscire dai suoi occhi. Lo odiava troppo poco per poterlo vedere intraprendere la strada del male.
Harry non rispose. Ma gli disse.“ Louis è con me, mentre gli altri hanno scelto il Paradiso”
Louis? Un demone? Proprio lui, così divertente con quei occhi azzurri-verdi. Si sentì più debole.
A Drena non piaceva l’Harry che aveva davanti, aveva paura di lui.
Riusciva a vedere la sua aura, era grigia, si stava macchiando con il male.
No. Non era più un angelo.
Gli occhi verdi sembravano più scuri e minacciosi, quasi volesse fagli paura.
I ricci che contrastinguevano ,molti angeli, erano più ricci che mai e gli ricadevano spettinati sulla fronte e sulle tempie.
Le ali nere, con qualche sfumatura viola, erano minacciose.
Drena trasalì, in quel istante capì che lo amava.
Lo amava veramente.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


*nella puntata precedente*
“Sono contento che riesci a controllare la sete”
“Sono contenta anche io. Però senza di te non sarei riuscita a controllarmi. Grazie”
La vampira s’alzò in piedi di scatto.

“Scarlett, che succede?”
C’è un intruso qui.
Guardò il demone che si alzò in piedi.
Louis, non siamo soli.
Non fece in tempo a muoversi che una figura si materializzò sulla soglia della porta.
“Ho sentito parlare di te Scarlett Johnson, mi avevano detto che eri una tipa sveglia”

“Xena che ci fai qui?” le chiese il demone.
“Sono venuta a conoscere mia sorella”.

(vi consiglio caldamente di rileggere l'ultimo capitolo, o direttamente tutta la storia, visto che è da quasi mezzo anno che non aggiorno)
23. Segreti da scoprire.

“COSA? Tu hai una sorella?” la mascella di Drena rischiava di sfiorare il pavimento.
“Si lo so è una cosa scioccante ma è così, forse” appena dopo l’arrivo di Xena, Louis aveva chiamato tutta la banda per poter annunciare l’arrivo della ragazza.
Harry aveva preso malissimo la cosa, visto che Xena tentava di sedurlo ogni secondo, cosa che a Drena faceva saltare i nervi e se avesse potuto l’avrebbe incenerita all’istante.
Niall non sembrava molto sorpreso nel vederla, mentre tutti gli altri avrebbero desiderato non avercela fra i piedi visto che di problemi ne avevano già abbastanza.
Il biondo si congedò quasi subito dicendo che doveva andare a parlare con Shyla, che era l’unica non presente in quel momento.
Xena, raccontò che anche lei era figlia di Lucifero ma sua madre era un’altra donna.
Dopo di che la ragazza sparì dicendo di aver un’ impegno urgentissimo da sbrigare.
Drena sfuffò sonoramente.
C’è questa mi disturba, mi fa venire qui e poi dopo dieci minuti se ne va?
L’angelo era leggermente incavolata, Harry parve capirlo.
“Dai Drè andiamo a casa” la ragazza annuì e dopo aver salutato gli amici si avviarono verso casa di Drena.
Non parlarono per tutto il percorso, Drena era pensierosa.
Ho un brutto presentimento.
Non appena aveva visto Xena le era venuta in mente la “profezia”.
Non sapeva bene il perché ma aveva la sensazione che di li a poco dovesse succedere qualcosa.

Due giorni dopo…

Si svegliò di soprassalto con il cuore che le martellava a mille nelle tempie.
La famigliare sensazione con cui si svegliava ormai da due giorni le attanagliò lo stomaco.
Harry quella mattina non era al suo fianco perché Louis aveva bisogno di lui per una cosa.
Ultimamente tutti sono così misteriosi…
Che ci fosse qualcosa che non andava?
Per non parlare di quel brutto presentimento che non rinunciava a lasciarla stare…
Si trascinò giù dal letto e raccattò i primi vestiti che le vennero in mano, dopo essersi lavata si vestì.
Contemplò il suo viso allo specchio per qualche minuto.
Erano passati pochi mesi da quando la scuola era iniziata e tutto sembrava così diverso.
E lo era per davvero.
Nemmeno lei sembrava la Drena di sempre.
Ormai nei suoi occhi cioccolato c’era una traccia di viola, una traccia del suo vero essere.
Il problema è che mi sento più umana che angelo.
A volte si sentiva una pedina di un gioco, una preda di due fazioni opposte, era come se qualcuno stava vivendo la sua vita al posto suo.
L’unica persona positiva in quella storia era Harry.
Forse?!
Spalancò la bocca quando il suo cervello partorì quel pensiero.
Che non si potesse fidare nemmeno di lui?
Scosse la testa.
No, era impossibile.
Scacciò quei pensieri e maledì nuovamente il giorno in cui decise di entrare a far parte del consiglio studentesco.
Di fatti quel giorno, che per altro era un sabato, doveva andare a scuola per iniziare i preparativi della festa di Halloween.
Scese le scale e arrivò nell’ampio salotto, salutò i suoi e uscì diretta verso la scuola.
Una volta arrivata entrò tranquillamente guardandosi attorno, la scuola era praticamente deserta.
Non ci pensò molto e arrivò davanti al suo armadietto per poter depositare la sua borsa, ma quando aprì l’anta qualcosa volò sul pavimento.
Drena si piegò per raccogliere un piccolo foglietto bianco, successivamente lo aprì.

Sangue e disperazione.
ATTENZIONE al traditore, colui che ti inganna.

È più vicino che mai.
Stai in guardia Drena a non pestare le spine incolte.


La ragazza rabbrividì.
A non pestare le spine incolte? Traditore?
Che cosa voleva dire, che tra i suoi amici c’era un traditore?
“Ah ma sei tu Drena! Avevo sentito dei rumori” si voltò di scatto e vide Clara (per chi non se lo ricorda è l’organizzatrice del ballo studentesco).
Velocemente ripiegò il foglio e lo mise in tasca.
“Ah si… stavo mettendo la borsa nell’armadietto e poi vi avrei raggiunto” la ragazza accennò un sorriso teso.
Era ancora scossa dal foglietto appena trovato.
Chiuse con un colpo secco l’armadietto e seguì Carla fino al secondo piano nella sede del Consiglio Studentesco.
“Allora Drena, l’altra volta non c’eri, il ballo di quest’ anno si intitolerà ‘ La casa incantata’ in pratica vogliamo trasformare la palestra in una casa inquietante” Drena annuì distrattamente.
Clara sorrise soddisfatta della sua idea.
“Quindi… ora che si fa?” chiese distratta l’angelo.
“Oh beh stiamo preparando i festoni e tutte le decorazioni! Mancano solo due settimane all’evento!” l’entusiasmo della ragazza contagiò Drena che si mise a lavorare su uno striscione.
Dopo qualche ora lo aveva finito di dipingere così si alzò per poter sgranchirsi le gambe, ma qualcosa portò la sua attenzione alla finestra.
Un demone, probabilmente uno degli scagnozzi di Gabriel, stava combattendo ferocemente contro Xena.
L’angelo impallidì.
Qualcuno le mise una mano sulla spalla, sobbalzò per la sorpresa.
“Drena tutto bene?” le chiese Carla vedendola visibilmente preoccupata.
“S-si ho solo avuto un giramento di testa”
Probabilmente gli umani non riescono a vederli.
Meglio, non ci sarebbero stati problemi in più.
Drena si scostò dal tocco di Carla e con la scusa di dover andare in bagno corse fuori dalla classe in direzione del cortile.
Arrivò sulla soglia del piccolo e grigio cortile della scuola e alzò lo sguardo.
La paura la fece fremere paralizzando tutti i suoi arti.
Merda e ora che faccio?
L’avversario di Xena assestò un potente pugno al costato del demone che reagì con una pugnalata all’altezza del cuore che però mancò.
Che Xena stesse perendo?
Drena si risvegliò come da una trance e richiamò a se il suo arco argentato con tanto di freccia infuocata già inserita.
Al richiamo della sua arma gli occhi le diventarono viola all’istante.
Regolò il respiro e si preparò a scoccare.
Ispira.
Il pugnale di Xena diventò una spada laccata di nero, il suo avversario imitò la sua mossa.
Espira.
Le due spade producevano un rumore metallico ritmico. Parata e attacco. Parata e attacco.
Ispira.
Xena parò un colpo e si scansò lasciano a Drena la direzione di tiro libera, ma il suo avversario la precedette trafiggendole il costato, in quello stesso momento l’angelo scoccò la sua freccia infuocata che centrò perfettamente il cuore del suo bersaglio.
Entrambi i combattenti caddero al suolo.
Lo scagnozzo di Gabriel, morto sul colpo, divenne subito polvere spazzata via dal vento.
La povera Xena era ancora viva ma gravemente ferita.
Drena le corse incontro, anche se non la conosceva molto non avrebbe esitato ad aiutarla.
“Xena posso provare a fare qualcosa…” la mora la guardò sorridendo strafottente.
“No Drena non c’è nulla che tu possa fare” sussurrò lentamente.
Una silenziosa lacrima scalcò il viso di entrambe le ragazze, una perché stava per dire addio per sempre alla vita, l’altra perché dentro si stava maledicendo per non aver scoccato prima.
“Ehi non potevi fare nulla… piuttosto… stai… attenta… a…” Xena non ebbe il tempo di finire la sua frase che la morte la portò via con se.
Drena guardò impotente il corpo della mora sparire e diventare polvere.
A chi devo stare attenta? Che Xena avesse scoperto qualcosa? Che centri con il foglietto che ho trovato qualche ora fa?
L’angelo si alzò in piedi asciugandosi gli occhi con il bordo della maglia.
Andò in bagno ancora in fase di shock.
Si sciacquò il viso con un po’ d’acqua fresca e si guardò allo specchio.
In quello stesso specchio, qualche mese prima, si era ritrovata a fissare quei stessi occhi viola per la prima volta, e ora era diventata un’abitudine, una parte di se.
Quando gli occhi tornarono marroni la ragazza uscì dal bagno e si congedò dall’organizzazione del ballo studentesco con la banalissima scusa ‘che era nel suo periodo’ e andò a recuperare la borsa nel suo armadietto.
Un altro foglietto cadde ai suoi piedi.
Lo aprì e lesse:

                        Sono consapevole che non posso più nascondermi nell’ombra.
                             Vieni oggi pomeriggio sul tetto del Big Bang alle 17.30.
                        Non dire a nessuno del nostro incontro, io sono dalla tua parte.

                                                                                                         -Zep




Okkkaaay.
*si nasconde in un angolo*  ero indecisa se pubblicare questo capitolo o meno, visto che ho avuto dei problemi e non ho potuto scrivere più di tanto... non so se qualcuno si ricorderà ancora di questa fan fiction!!! 
MI DISPIACE!!! *si rifugia in un punto sperduto della casa* e da tipo mezzo anno che non pubblico più nullaaaa!
Perdonatemi se mai ci riuscirete... comunque, sono tornata e ho deciso di finire il mio operato, forse arriverò intorno ai 30 capitoli e d'ora in poi succederà di tutto e di più, moriranno alcuni personaggi (come è già successo in questo capitolo) e soprattutto ne entrerà uno nuovo... ebbene si il famigerato che lascia sempre i bigliettini dentro l'armadietto di Drena.
Come avete letto la nostra protagonista ho molti dubbi, persino su Hazza D: , e ci sarà devvero un traditore?! Secondo voi..? Si o no... e se si chi potrebbe essere?!
*fischietta perchè lei sa già che cosa succederà* 
Ma la domanda più domandosa (?) ci sarà da fidarsi di questo nuovo personaggio che arriverà?!
Chi lo sa lo sapremo prossimamente.
Bacini baciotti. :)

PS: la vera storia inizia adesso :3


Capitolo 24: Zephyr

Zep… perché questa abbreviazione non mi è nuova?
Io non ho mai chiesto tutto questo... non voglio essere speciale!

Tutta questa storia mi sta facendo letteralmente impazzire!
 (alcuni pensieri di Drena...)


 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Namieee