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Autore: Elizabeth9    27/06/2008    5 recensioni
NUOVO CAPITOLO VI PREGO LEGGETE E LASCIATE UN COMMENTINO PLEASE!!!!!! E se Hermione avesse fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare?In fondo ormai frequenta insieme a Ron ed Harry l'ultimo anno, perchè non dovrebbe farlo?Questa volta però qualcuno si approfitterà dell'errore da lei compiuto insieme a qualcun'altro, e a quel punto sarà difficile spiegare e vivere la vita di Hogwarts già piena di pericoli ed insidie alla solita maniera. Riuscirà a non mettere in pericolo se stessa e soprattutto un'altra persona?E i suoi amici le staranno accanto?Voldemort è ancora una grande minaccia... Una R/H con qualche piccolo angolo di intimità anche per Harry e Ginny, molto particolare e spero fuori dal comune, dove maturità e simpatia si intrecciano assieme. Vi prego commentateeeee!Anche se non sono riuscita ad incuriosirvi da queste poche parole vi prego di iniziare a leggere questa ff per poi esprimere il vostro giudizio. Vi aspetto
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il corridoio della scuola di Hogwarts sembrava infinito. Pareti su pareti, angoli su angoli. Hermione fu costretta più di una volta a fermarsi sullo spigolo del muro per riprendere fiato. Le gambe cominciavano ad irrigidirsi e a perdere inspiegabilmente sensibilità. Le tempie le pulsavano come non mai, ed il cuore sembrava essersi tramutato in un tamburo.

Arrivata a stento alla porta del bagno, la prima cosa che riuscì a fare fu quella di aggrapparsi violentemente al bordo del lavandino, per non perdere l’equilibrio  e riacquistare un po’ di forze. Aprì il rubinetto a scroscio, e ci infilò il su viso sotto, con la speranza che una bella rinfrescata le facesse bene.

Intanto Ron era fuori di sé. Harry ormai non riusciva più a giustificare il ritardo di Hermione, che si era assentata dalla classe per più di dieci minuti.

Un forte senso di nausea cominciò ad impadronirsi del suo stomaco. La ragazza si contorceva dal malessere e non passò molto tempo prima che rigurgitasse tutto ciò che aveva mangiato per colazione. Le sue braccia perdevano pian piano le forze e ormai anche il suo corpo sembrava alquanto debilitato. L’unico rimedio che le venne in mente fu quello di continuare a rinfrescarsi. Poi si avviò ciondolante all’uscita del bagno.

Intanto Ron era riuscito a farsi espellere dalla classe. Cercò Hermione nell’unico luogo in cui sarebbe potuta andare e in effetti era proprio lì. La ragazza stava appoggiata alla porta del bagno, sembrava che stesse per perdere i sensi da un momento all’altro.

Hermione!Stai bene?Insomma mi dici che cosa hai?” Ron la riprese di getto, visto che la ragazza stava perdendo l’equilibrio.

“Ron sto bene! Sarà solo un po’ di influenza, non c’è bisogno di fare tante scenate! Non preoccuparti torniamo in classe…

Harry si tranquillizzò alla vista di Hermione e Ron che aprirono la porta, mentre la McGranit era insospettita dall’arrivo in contemporanea dei due in classe.

Alla fine delle lezioni Ginny si unì al resto del gruppo. Come prima cosa salutò Harry ed Hermione, mentre non calcolò Ron neanche alla lontana. Si avvinghiò al collo di Harry per poi stampargli un bel bacio in bocca, oltremodo ricambiato nonostante fossero sotto gli occhi di Ron, che ormai, e soprattutto in quel momento, non ci faceva più caso.

“Buongiorno sorella! Quando pensi di aver finito di attaccarti come una piovra ad Harry, forse avrai l’accortezza di salutarmi! Potresti evitare di fare tutte queste scene…

Dai Ron!Smettila! Perché non lasci a Ginny un po’ di libertà? Non è più una bambina!” replicò Hermione in difesa dell’amica.

Ron sei solo invidioso! La realtà è che non riuscirai mai a farti una ragione del fatto che io sia cresciuta e sicuramente sono molto più matura di te! Ma guardati non riesci neanche a mettere di calzini dello stesso paio! 

Il rosso aveva due calzini diversi:il destro era a strisce verdi e blu, l’altro al contrario con le cuciture ben in risalto di un bel color rosso. Gli altri tre scoppiarono in una fragorosa risata generale.

Ron si accostò alla sorella con l’intento di mangiarla in quell’istante, ma Hermione lo afferrò per il bordo della camicia e lo tenne ben a bada.

Sul far della sera Hermione decise di andare in camera prima del solito per cercare di riposarsi il più a lungo possibile, tuttavia erano altri i pensieri che in quel momento la tenevano sulle spine e non le permettevano di dormire. Non riusciva a darsi una spiegazione degli strani sintomi degli ultimi giorni, o forse non voleva indagare sul motivo di tale senso di malessere per paura di aver fatto qualcosa di tremendamente sbagliato incoscientemente.

Continuava a rigirarsi i pollici fra le mani, mentre gironzolava in pantofole per la stanza avanti e indietro. Forse era il caso di consultare uno dei suoi libri per comprendere il tutto, ma la paura non la convinceva a farlo. Dopo svariati minuti, decise di consultare il suo libro di medicina per maghi e streghe e cercare una risposta che già giaceva chiara e sempre più evidente nel suo cuore.

Hermione sbarrò gli occhi dopo aver visto le parole di quel libro e questa fu la volta buona che svenne del tutto a terra.

La mattina seguente Hermione decise di non credere a ciò che aveva letto, in fondo quelli potevano essere sintomi comuni a qualsiasi altra malattia, perciò non c’era alcun motivo di preoccuparsi. Visto però che la sua coscienza non glielo permetteva decise comunque di portare con il libro di medicina che avrebbe consultato furtivamente tra una lezione e l’altra della mattinata.

Hermione sei pronta?” borbottava Ginny un po’ insonnolita dall’altro capo della stanza “come ti senti oggi?”

Hermione era molto agitata quella mattina, ma non poteva perdere il controllo.

“Sto bene,possiamo andare…anzi io mi avvio un po’ prima se non ti dispiace dovrei ripassare una cosa sul libro di difesa contro le arti oscure prima che inizi la lezione!”

“Ok vai! Ti aspetterò dopo le lezioni insieme agli altri nella sala grande. Ah! Dimenticavo! Mi raccomando ripassa ogni singola riga del tuo libro non vorrei che dimenticassi quale punteggiatura abbia usato!” Ginny ridacchiava sotto il naso, ma Hermione non aveva fatto caso neanche alla battuta della compagna. L’unica cosa che le interessava in questo momento era quella di andare in classe e rileggersi in santa pace da sola quel maledetto libro di medicina.

La ragazza dai capelli castani si avviava verso la classe, quando d’improvviso un forte dolore allo stomaco ricominciò a prenderla. La nausea aumentava di attimo in attimo e il sudore le scendeva repentinamente dalla fronte. Hermione cercò disperatamente un luogo appartato, dove potersi stendere, ma le forze l’abbandonarono di colpo, così da cadere in mezzo al corridoio. Tutti i suoi libri erano a terra, compreso quello la cui pagina non avrebbe dovuto vederla nessuno se non la sottoscritta.

Normalmente a quell’ora i corridoi della scuola non erano frequentati da nessuno, visto che le lezioni iniziavano più o meno tra un’ora, quindi Hermione poteva stare al sicuro. Sfortunatamente però, quella mattina Draco Malfoy e gli altri suoi viscidi segugi si stavano dirigendo verso l’aula per finire di copiare dal libro i loro compiti.

“Fermi!Fermi!....FERMI!Che diavolo ci fa la Mezzosangue distesa a terra a quest’ora della mattina!?” Draco si era nascosto dietro la colonna del muro per scrutarla indisturbato. Tiger e Goile se la ridevano ancora assonnacchiati placidamente.

 

  
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