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Autore: SwamiPattz    08/03/2014    5 recensioni
Tratto dal primo capitolo:

«Piccola, amore mio, cosa che è successo?»
«Pensabo che tutti elabate bia!», dice Lizzie mentre dalla porta del bagno
spunta anche Ej con i capelli tutti scomposti.
«No amore… papà ed Ej non vanno via, non ti lasciano…», dico rassicurante
mentre continuo a cullarla. Le lascio un bacio sul capo. Tengo la testa lì, adoro il
suo profumo. Assomiglia a quello di Bella…
«La mamma è bia…», lei solleva la testa ed i suo occhi verdi, ma rossi per il
pianto, si posano sui miei. Sospiro e annuisco piano.
«Ma ci buole bene la mamma? Acche se è bia?», lei continua a guardarmi. Mi
sento sottoposto ad un interrogatorio.
«Certo amore», in fondo è vero.
I primi tempi, quando era con noi e andava tutto bene, vedevo come guardava
i nostri bimbi. Era praticamente innamorata di loro due. Li guardava come una
devota, come se vedeva la luce per la prima volta. Poi è successo…
Mia mamma entra nella stanza, sicuramente ha sentito tutto e sorridendo
prende i bambini per mano. Non se non ci fossero i miei, non so come potrei
continuare ad andare avanti…
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Mint&Choco Twilight

Capitolo 1

 

Il rumore che la sveglia fa alle sette del mattino è fastidioso quanto l'andare al lavoro, non ce la faccio più… magari con Bella al mio fianco sarebbe stato diverso. Svegliarsi insieme, preparare la colazione, farla tutti come se fossimo vera una famiglia, essere una famiglia, andare a lavoro insieme… tutto insieme come doveva essere, come mi immagino ancora che sia, come so che non potrà mai essere. Scaccio via i pensieri e mi alzo dal letto.

«Papi, dove vai?» mi chiede EJ con gli occhietti ancora chiusi, svegliato anche lui dal rumore della sveglia.

«Vado a vestirmi e a fare la doccia piccolo… dormi ancora se vuoi… ti sveglio tra un po'…». Gli lascio un bacio sulla fronte, scostando un po' i suoi capelli sull’arancione lisci e lunghi. Anche io quando ero piccolo avevo il suo stesso identico colore e naturalmente il soprannome carotino era adatto per sfottermi, per fortuna che con il tempo si erano scuriti.

Apro di poco la finestra per fare entrare un po' di aria, come faccio ogni mattina e poi butto un occhiata a Ej per vedere se è ben coperto… non vorrei si prendesse un raffreddore. Vado davanti all’enorme armadio ancora mezzo addormentato per prendere i vestiti, annoiato prendo la prima cosa che mi capita, una maglietta nera attillata e dei jeans. Mi piace stare comodo, soprattutto se so che devo stare tutto il tempo a lavoro.

 

Oggi non sono in vena, e neanche in arteria se è per questo.

 

Alzo mentalmente gli occhi al cielo per la mia battuta infelice ed entro in bagno per farmi una doccia. Il bagno è abbastanza grande e moderno, con piastrelle azzurre e bianche. Entro nella doccia e subito l’acqua calda mi rilassa, appoggio la testa sulle mattonelle e ripenso al sogno di stanotte… ed era solo questo, un sogno. Che purtroppo non si avvererà. L'ho fatta mia, mentre ero nel mondo dei sogni, ma l'ho fatta mia…

Questo pensiero mi fa venire

Certe volte mi chiedo cosa ho fatto di male per meritarmi una punizione del genere. Ho avuto tutto e quando la mia vita era perfetta, è successo…

Scaccio i pensieri tristi che stanno per tornare. Mi lavo per bene e poi esco dalla doccia. I pensieri non vogliono lasciarmi come sempre… Do uno sguardo sul polso sinistro dove c'è il mio orologio che indica che sono le sette e venti. Decido poi di farmi la barba, l’ora me lo permette ancora. Mi guardo allo specchio e vedo i miei occhi verdi spenti, quel colore intenso sembra scomparso e le occhiaie per il sonno tormentato si notano. I capelli come al solito scompigliati. Mi passo una mano e tocco la barba lunga. Sembro un barbone. A Bella piaceva né troppo lunga né troppo corta, le piaceva quando strofinavo la guancia sul suo viso o sul suo collo e c'era la barbetta che le pungeva… ma appena appena, altrimenti si graffiava. Già a lei piaceva…

Mi posiziono sul secondo lavandino che c'è in bagno, ho fatto fare due lavandini: il primo era di Bella e il secondo è mio. Allora ne feci fare due, visto che Bella rimaneva molte volte e dormire a casa, perché il padre era un giocatore di baseball e visto anche che noi ogni mattina litigavamo su chi doveva usare prima il bagno.

Sopra ogni lavandino c'è uno specchio e ai lati dello specchio ci sono degli armadietti bianchi con all'interno gli effetti personali, nel mio caso la schiuma, il rasoio, il dopo barba, il profumo e in un bicchiere lo spazzolino e il dentifricio. Ovviamente il lavandino di Bella ora lo usano i bambini e visto che non ci arrivano fino all'armadietto, ho messo due sgabelli. Mentre sto spalmando su entrambe le guance la schiuma, sento aprire la porta della stanza. Vedo spuntare la testolina mora di Lizzie. Mi fermo subito. Mia figlia sta piangendo. Subito mi preoccupo come sempre e mi abbasso verso di lei. 

«Lizzie!» lei alza lo sguardo ed incontro i suoi bellissimi occhi verdi. Quando Bella diceva che i miei occhi erano spettacolari, ci ridevo su. Quando poi ho scoperto che mia figlia ha i miei stessi occhi mi sono dovuto ricredere. È vero, sono bellissimi… sicuramente adesso molto più belli dei miei. Allargo le braccia e attendo che lei mi abbracci. Quando lo fa, sento il mio petto bagnarsi delle sue calde lacrime. 

«Shh amore, va tutto bene…», le accarezzo i capelli castani. Un timido raggio di luce si posa sui suoi capelli facendo rivelare dei riflessi ramati e non rossi come quelli della sua mamma.

«Piccola mia, adesso papà finisce un attimo di fare la barba e poi mi racconti tutto angelo mio, okay?» lei annuisce ed io cerco di combattere contro l'impulso di riempirla di baci per farla smettere di piangere, se faccio così rischierei di sporcarla con la schiuma. La poggio sul cesto, sembra essersi tranquillizzata un po’, ha le guance rosse e si passa una mano negli occhi. Piccola mia. Ritorno a rasarmi velocemente, pregando di non tagliarmi. Vedo Lizzie guardarmi ed io le sorrido facendo l'occhiolino. Appena finito sciacquo la faccia e poi mi dedico a mia figlia. La prendo in braccio e la stringo.

«Piccola, amore mio, cosa che è successo?» 

«Pensabo che tutti elabate bia!», dice Lizzie mentre dalla porta del bagno spunta anche Ej con i capelli tutti scomposti.

«No amore… papà ed Ej non vanno via, non ti lasciano…», dico rassicurante mentre continuo a cullarla. Le lascio un bacio sul capo. Tengo la testa lì, adoro il suo profumo. Assomiglia a quello di Bella… 

«La mamma è bia…», lei solleva la testa ed i suo occhi verdi, ma rossi per il pianto, si posano sui miei. Sospiro e annuisco piano. 

«Ma ci buole bene la mamma? Acche se è bia?», lei continua a guardarmi. Mi sento sottoposto ad un interrogatorio. 

«Certo amore», in fondo è vero. 

I primi tempi, quando era con noi e andava tutto bene, vedevo come guardava i nostri bimbi. Era praticamente innamorata di loro due. Li guardava come una devota, come se vedeva la luce per la prima volta. Poi è successo…

Mia mamma entra nella stanza, sicuramente ha sentito tutto e sorridendo prende i bambini per mano. Non se non ci fossero i miei, non so come potrei continuare ad andare avanti… 

«Andiamo a fare colazione? Il nonno è andato a prendere qualche cornetto dalla pasticceria! Li volete o li faccio mangiare dal papà?», dice mia mamma con enfasi. I miei due bimbi scuotono la testa con entusiasmo e saltano giù. La pasticceria di famiglia è il Mint&Chocolate. La nostra pasticceria.

La pasticceria è accanto alla cioccolateria degli Swan, la famiglia di Bella ed è il Choco Twilight, sono entrambi attività di famiglia da parte delle nostre madri. I primi gestori sono stati i nostri bis-bis-bis nonni, che erano amici, per questo la pasticceria e la cioccolateria sono vicine. I miei bis-bis-bis nonni avevano deciso che il gestore sarebbe stato l'ultimo figlio della famiglia.

Si strano direi, visto che di solito è sempre il primo… 

Ed essendo l’ultimo, appunto, per la pasticceria sono io e per la cioccolateria dovrebbe essere lei. Ma lei non c'è… ed ha affidato l'attività di famiglia a suo fratello maggiore e sua moglie, Fred e Bree.

Quando scendo, i miei bambini si sono già abbuffati. Sento l’odore ancora dei cornetti ed il sole caldo entra ad illuminare la cucina. Mi accomodo vicino a Ej e prendo un cornetto al cioccolato. Lo capisco dall'abbreviazione M&C color cioccolato. Questa è una caratteristica che hanno anche gli Swan con CT. Su ogni dolce, su ogni torta, c'è l'abbreviazione colorata a seconda di cosa c'è all'interno del dolce. 

«Papà. Papà! Papa?», strilla richiamandomi e risvegliandomi dai miei pensieri EJ.

«Sì piccolo?»

«Ci lispondi?»

Mi sa che mi sono perso una parte. Cosa?

«Eh sì, sì amori miei!», mento sorridendo.

«Quindi ci farai mangiale tutto quello che bogliamo?»

«Ovvio che… COSA?! No, no, no e poi no!», dico rincoglionito come sono.

«Oh andiamo Edward, non esagerare!», mi rimprovera papà. «Non sto esagerando! Non voglio che i miei bambini diventino tipo i figli del cognato di Buddy!», affermo serio. «Non diventelemo come lolo papi!», mi dicono Lizzie e EJ.

Li osservo bene. Sono bellissimi. Come la loro mamma.

«Venite qui.». Loro fanno come chiesto, Ej è sulla mia gamba sinistra, mentre Lizzie sulla destra. Dò un bacio sul capo a entrambi. «Io lo dico per voi, amori miei. Se mangiate troppi dolci poi dovrete andare dal dentista e sanno tutti che il dentista non vi piace. Dai, ora finite di fare colazione che poi andiamo»

Finisco il cornetto e porto i bambini in camera per cambiarli. Quando finiscono di cambiarsi e prepararsi, visto che ormai fanno tutto da soli, andiamo in garage a prendere la mia SAAB 9-3 bianca. Non posso evitare di guardare la Volvo e la Aston Martin. Un sospiro mi scappa mentre penso a qualche anno fa, a quando comprammo la Volvo.

Prima di scegliere la macchina io e Bella avevamo avuto una piccola lite… mi ci eravamo riappacificati subito dopo, quando Bella vide la Volvo. Fu amore a prima vista, come il mio. Mi piaceva renderla felice e poi ogni cosa che piaceva a Bella, sembra in qualche modo piacere magnificamente anche a me. Il suo sorriso ripagava tutto. Ricordo di aver visto noi due insieme là dentro in varie occasioni: a far l'amore o andare a scuola o a quando la portavo ad un appuntamento. La Aston Martin in realtà è di Bella, ma mi piaceva talmente tanto che l'ha affidata a me…Quando ha detto di voler andare a vivere nella Grande Mela non ha portato niente ed ha a malapena lasciato un recapito telefonico per le urgenze.

Mi risveglio dai miei pensieri e scuoto la testa. Non devo pensare a queste cose, non con i miei figli presenti… Entro in macchina e dopo essermi assicurato che Ej e Lizzie hanno la cintura allacciata, metto in moto per un’altra lunga giornata di lavoro.

 

 

 

 

 

Okay, dopo aver letto questo capitolo, probabilmente starete pensando a qualcosa del tipo “ma che diavolo di problemi mentali ha questa qui?”. Beh, a volte me lo chiedo anch'io!

Comunque non è molto complicato:

 

Cullen = Pasticceria = Mint&Chocolate

Swan = Cioccolateria = Choco Twilight

 

Se non capite questo… auguri. Siete più stupidi di me ^^.

Ovviamente scherzo :3

Nella vecchia versione, era il contrario. Cullen cioccolateria e Swan pasticceria. *continua a maledire Knam*

In questo capitolo si scopre di più sulla fine che ha fatto Bella… in poche parole lei è partita per New York dopo la nascita dei bambini - per la sottoscritta, ancora senza volto - senza avvisare nessuno e lasciando solo un recapito telefonico.

Poche, davvero poche.

Poi abbiamo scoperto le macchine di Edward, di cui probabilmente non ve ne frega una beata s**a. Ma sono importanti per Edward. Okay? Okay. ewe

 

 

Piccoli spoiler, che non servono ad una m****a per chi ha letto la scorsa versione

Allora, nel secondo capitolo, avremo un breve flashback, Edward che si deprime, entrata in scena di Emmett ed Alice ed Edward che si illude di poter stare con la sua amata. C: *me si sente cattiva*

 

Se volete posso mandarvi un pezzo via messaggio, basta che me lo chiedete via recensione/commento breve :3 *fa finta di non aver minacciato nessuno a recensire il capitolo*

Mi potete trovare su facebook. Sono Swami Pattz. Non mi ricordo come si mette il collegamento ewe quando me lo ricordo, lo metterò. Se non mi trovate, chiedete il link :)

 

Del tipo che ho fatto le NdA più lunghe del prologo, ma tralasciamo questo piccolo ed insignificante dettaglio…

 

 Ci vediamo nel prossimo capitolo! :D

 

   
 
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