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Autore: ChiaStyles97    09/03/2014    36 recensioni
“Ho visto lo sguardo che cerchi di nascondere ogni volta che si accenna al nuoto. Perso e felice” mi interruppe “Lo stesso che avevi questa mattina. Si tratta di decisioni tue. Ma almeno dimmi qualcosa che sia reale”
Il suo tono non accusatorio mi disorientava.
Scossi ripetutamente il capo, incapace di rispondere. Il naso cominciò a pizzicarmi, le lacrime ad inumidirmi gli occhi.
“E se io non volessi essere reale?” ribattei, fermandomi “Quello che voglio è svegliarmi e rivedere Nicholas”
Un sapore salato mi punse la lingua.
Mossi qualche passo in avanti, rivolgendo lo sguardo verso il parco che segnalava che avevamo quasi raggiunto casa.
“Voglio che le cose tornino come prima, come quando la mia vita aveva un senso” la mia voce mi arrivò spezzata alle orecchie “Ma questo non accadrà, Zayn, ed è tutta colpa mia. Solo colpa mia”
Mi morsi il labbro così forte da cominciare a sentire il sapore delle lacrime mescolarsi a quello del mio sangue. Mi fermai ancora una volta, gli occhi fissi in quelli scuri di lui.
“Colpa tua?” distinsi a mala pena la sua voce così fioca.
“Mio fratello, l'incidente" mormorai.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"And I will swallow my pride,
you're the one that I love 
and I'm saying goodbye"

A Great Big World - Say something








 
ZAYN




Quelle parole mi sfuggirono di bocca quasi involontariamente e cominciai a maledirmi mentalmente per essere stato così avventato.
"P-parlare? Parlare di cosa?" balbettò lei senza riuscire a nascondere il proprio stupore. 
"Di noi" mi promisi che più tardi mi sarei preso a calci in faccia per quella scena così patetica. 
Vidi lei dischiudere la bocca in un'espressione ancora più sorpresa e stringere la maniglia che non aveva ancora lasciato andare; non si era mossa d'un passo da quando aveva aperto la porta. Ma i suoi occhi, anche se indecifrabili, brillavano, ne ero sicuro, e di colpo mi fecero dimenticare tutte le parole che avevo più volte ripetuto nella mia testa e mi ero promesso di pronunciare ad alta voce davanti a lei. Mi sentivo terribilmente ridicolo a pensare di essermi preparato un discorso.
"Vedi Jane, il fatto è che..." ostentai senza successo un tono sicuro; ma lei mi interruppe.
"Non c'è nessun noi, Zayn, non c'è mai stato" la sua voce si spezzò "Tu stai con Charlotte" 
"Non più" 
"C-come?" per un attimo sembrò non aver capito le mie parole.
"L'ho lasciata" dissi semplicemente.
Fissai i miei occhi in quelli blu di lei, pensando che quelli castani di Charlotte non avrebbero mai potuto competere; non brillavano neanche lontanamente come quelli di Jane.
"Smettila di mentirmi" la sua voce si ridusse ad un sussurro, mentre il suo sguardo si abbassava a terra "Non ha senso continuare a dirmi bugie quando so già come stanno le cose" 
"Jane, non ti sto mentendo. È la verità, io... Non ti prenderei mai in giro" 
Feci istintivamente un passo in avanti, ma lei indietreggiò, alzando di nuovo gli occhi su di me. Il suo sguardo mi perforava da parte a parte, carico di una rabbia malinconica che mi provocò una fitta allo stomaco a cui non ero abituato. Una seconda fitta mi colpì, al pensiero di essere la causa di quella sua espressione.
"Come puoi dire una cosa simile? Come puoi dirmi che non mi prenderesti mai in giro dopo quello che hai fatto?" la sua voce si spezzò una seconda volta mentre pronunciava quelle parole "Ogni volta che sembravamo fare un passo avanti, alla festa di Liam, o al ballo, o quella sera da Sam, ogni benedetta volta che le cose tra noi sembravano poter cambiare, dimmi, tu che hai fatto?" 
Abbassai lo sguardo, senza riuscire a sostenere quello pieno di dolore di lei e senza riuscire a trovare una risposta.
"Te lo dico io che hai fatto" proseguì, questa volta muovendo un passo verso di me "Mi hai ignorata. Mi hai ignorata come se non mi avessi mai vista prima, come se ti desse fastidio anche solo sapere che io ero nei paraggi, mi hai ignorata facendomi sentire così... Sbagliata. E ho ripercorso mentalmente le nostre conversazioni decine di volte, in cerca di un mio errore, di qualcosa che avesse potuto farti comportare in quel modo... Ma non ho trovato niente. Mi sono sforzata di capire, ho pensato che non fossi abituato ad una situazione simile, che avessi solo bisogno di tempo; ho provato a mettere a posto le cose, a sorriderti anche quando tu non lo facevi, a comportarmi normalmente anche se tu non ti sforzavi nemmeno di guardarmi negli occhi quando ti parlavo. E la ricompensa qual'è stata?" sentii qualcosa sgretolarsi dentro di me mentre osservavo i suoi occhi diventare lucidi "Che da un giorno all'altro mi hai rimpiazzata, ecco la ricompensa, Zayn. E mi sono accorta di essere stata così stupida, così ridicola per aver creduto a tutte quelle bugie che... Mi ero sentita quasi speciale, sai? Dopo quella sera da Sam, intendo. Avevo quasi creduto che le cose sarebbero finalmente andate meglio, che le cose sarebbero finalmente cambiate, e invece... Ora mi sento così... Inutile
Mi ci volle uno sforzo incredibile per rimanere in piedi, sentendo le gambe cedere improvvisamente. 
La consapevolezza della verità delle sue parole mi aveva svuotato del tutto.
I suoi occhi non brillavano più, erano fissi a terra, spenti.
Un'ennesima fitta mi trafisse lo stomaco, che nel frattempo aveva continuato a sprofondare sempre più giù.
Ma doveva sapere la verità, dovevo dirle tutto ciò per cui mi trovavo di fronte a lei in quel momento.
"Jane, tu devi ascoltarmi" non mi sforzai nemmeno di coprire l'inclinazione nella mia voce "Ho sbagliato tutto, ho completamente sbagliato, ma ti devo parlare e tu devi ascoltarmi e..."
"Basta, Zayn" ancora una volta mi impedì di proseguire "Per favore, smetti di comportarti come se andrà tutto bene, come se questa situazione potesse cambiare davvero. Smetti di provare a parlarmi; potrei dire altre cose che mi renderebbero soltanto più ridicola e... E sono davvero stanca di avvicinarmi a persone come te e di guardarle mentre se ne vanno, come se io non fossi niente" una sola lacrima le rigò il volto, mentre indietreggiava di qualche passo.
Non sapevo cosa riuscisse a farmi più male: quella lacrima sulla sua guancia, le sue parole o i suoi occhi spenti fissi nei miei? 
L'unica cosa certa era la consapevolezza di essere la causa di tutto ciò.
La vidi distogliere lo sguardo dal mio e voltarsi, ma feci appena in tempo a bloccare la porta prima che si chiudesse del tutto.
"Rimarrò fuori casa tua finché non ascolterai quello che ho da dirti" pronunciai quelle parole d'un fiato, quasi senza pensarci.
Con un ultimo sguardo mi voltai e raggiunsi l'altro lato della strada, per poi sedermi su un muretto poco distante. 
La porta era ancora aperta e Jane mi guardò incerta ancora per qualche secondo prima di chiudersela alle spalle.
Sapeva che l'avrei fatto.





"Ehilà" 
Una voce incredibilmente vicina a me mi fece sussultare, costringendomi a riaprire gli occhi.
"Louis" sospirai, lanciando un'occhiata di rimprovero al castano che era apparso accanto a me senza che me ne accorgessi "Mi hai spaventato"
Louis ridacchiò, per poi sedermisi accanto. 
"È l'una di notte, Zayn" tirò fuori dalla tasca dei jeans un pacchetto di sigarette e me ne porse una "Hai intenzione di rimanere qui fino a domattina?"
"Anche fino a domani sera, se è necessario" lanciai un rapido sguardo alla casa dall'altra parte della strada. 
Erano solamente due le finestre da cui si intravedeva una luce accesa e mi chiesi oltre quale di quelle si trovasse Jane. 
"Tu piuttosto che ci fai qui? Credevo avreste dormito tutti da Jane questa sera" gettai il fumo fuori dalla mia bocca.
"Meglio di no, anche Harry si è fermato" Louis scosse impercettibilmente la testa "E poi c'è Bec, insomma... È stato già abbastanza difficile rimanere per due ore nella stessa stanza con lei e non poter fare niente, non poterla nemmeno guardare e... Meglio di no" scosse una seconda volta la testa mentre i suoi occhi si fissavano sul marciapiede.
"Perché lo fai?" sollevai lo sguardo su di lui e mi colpì una leggera fitta di compassione mentre osservavo l'espressione malinconica sul volto del mio amico "Insomma, tu... Tu la ami, no?"
"Da morire" mi rispose con voce appena udibile. 
"E allora perché lo fai? Perché non cerchi di mettere a posto le cose, perché non le parli? Perché non parli ad Harry e non gli spieghi ch-"
"Perché non posso, Zayn!" lasciò cadere la sua sigaretta a terra e la calciò verso la strada, per poi prendersi la testa fra le mani "Ho tradito il mio migliore amico, capisci? E ho perso Bec e... Ogni maledetta volta che incrocio il suo sguardo, lei... Lei smette di sorridere e i suoi occhi si spengono e so che è colpa mia e non riesco a sopportarlo, Dio! Sta soffrendo per causa mia, sai? Ed io... Io non riesco a sopportarlo e non sopporterei di farla soffrire ancora e..." le parole gli morirono in gola. 
Odiavo il fatto di non poter fare niente per aiutarlo.
"Così però stai soffrendo anche tu" mi limitai ad osservare a bassa voce.
"Ma lo sto facendo per lei" sollevò di nuovo la testa e riprese a fissare la strada "E per lei farei di tutto" 
Rimasi in silenzio per qualche minuto, riflettendo sulle sue parole. 
Da un lato sapevo quanto Louis stesse soffrendo per quella situazione; ma dall'altro non potevo non rimproverarlo, consapevole del dolore che anche Bec doveva provare.
Pensai a come spesso l'amore spinga la gente a commettere errori, ad agire senza prima pensare alle conseguenze, a come spesso gli innamorati siano spinti a fare cose totalmente stupide e senza senso; e me ne chiesi il motivo. 
E provai una sensazione strana mentre mi rendevo conto che era quasi l'una e mezza di una notte di metà novembre e la temperatura era scesa a due gradi; e nonostante questo io ero lì, seduto su un muretto di una strada di cui non conoscevo nemmeno il nome, davanti ad una casa in cui ero entrato solamente una volta, ad aspettare qualcosa che probabilmente non sarebbe arrivato.
"Io vado" la voce di Louis mi distolse da quei pensieri, facendomi sussultare "Buona fortuna" mi sorrise e lo osservai allontanarsi lungo il marciapiedi, mentre tirava fuori dal suo pacchetto l'ennesima sigaretta.
Ma io decisi di rimane lì, nonostante l'ora, nonostante il freddo, su quel muretto, lungo quella strada, davanti a quella casa. 
E, me ne sarei reso conto più tardi, non avrei potuto fare scelta migliore.



JANE 


"Sono quasi le due, Jane" Bec aveva scostato la tendina della finestra di camera mia, facendo filtrare la debole luce della luna.
Per tutta risposta mi limitai a stringermi ancora di più sotto le coperte, premendomi il cuscino sul viso e cercando di ignorare le sue parole . 
"Hai intenzione di lasciarlo lì tutta la notte?" la sua voce mi raggiunse ovattata. 
"Voglio soltanto dormire, Bec" mugolai.
Ma chi volevo prendere in giro? Erano le tre di notte e per due ore di fila mi ero limitata a a rimanere stesa sul materasso mentre fissavo con occhi sbarrati il soffitto e tendevo l'orecchio ad ogni minimo rumore proveniente dall'esterno. 
Più volte avevo resistito alla tentazione di correre alla finestra e guardare fuori. 
Anche se sarebbe stato inutile; lui era ancora lì, seduto su quel muretto dall'altra parte della strada, ed io lo sapevo.
"Vuoi smetterla?!" 
Il cuscino che mi ricopriva il volto era stato afferrato e scaraventato a terra. 
Bec mi guardava dall'alto, l'espressione vagamente intimidatoria mentre teneva gli occhi fissi nei miei. 
"Di fare che?" finsi un'aria indifferente, tirandomi su a sedere.
"Di fingere che non ti importi" sospirò lei.
Il materasso del letto si abbasso leggermente sotto il suo peso. 
Scrollai le spalle.
"Non sto mica fing-" 
"Oh, per favore!" mi interruppe lei con una risata ironica "Stai solamente cercando di vendicarti di lui e sai cosa? Scommetto che ci stai riuscendo!" la sua voce si era leggermente alzata, costringendomi ad abbassare lo sguardo dal suo. 
"Sono stanca delle sue bugie" mormorai. 
"Jane, ascoltami" sospirò Bec, questa volta abbassando il tono di voce "Sono passate tre ore e quel ragazzo è ancora lì, nonostante sia notte fonda, nonostante fuori ci siano due gradi scarsi, nonostante abbia iniziato a piovere e nonostante tu non gli abbia ancora dato il minimo segno di voler parlare con lui. Devi ascoltare quello che ti vuole dire, perché sono sicura che non sarebbe ancora lì se volesse solo prenderti in giro. Metti da parte l'orgoglio e... Non commettere i miei stessi errori. Se Louis fosse fuori dalla porta di casa mia non esiterei nemmeno un secondo a corrergli incontro" queste ultime parole la costrinsero ad abbassare gli occhi, mentre un sorriso malinconico le increspava le labbra. 
Mi limitai a rimanere in silenzio per qualche istante, riflettendo su ciò che mi aveva appena detto. 
Mi liberai delle coperte, mi sollevai dal letto e a passo incerto mi incamminai verso la finestra. 
Ascoltai attentamente il rumore ovattato della pioggia provenire da fuori, prima di scostare la tendina. 
Un sorriso del tutto involontario sollevò un angolo della mia bocca. 
Lui era lì, i capelli del tutto scompigliati dall'acqua, i gomiti appoggiati sulle sue gambe, lo sguardo a terra. 
Il mio stomaco prese a fremere mentre osservavo le gocce d'acqua scivolare lungo la sua schiena; non dava il minimo segno di volersi muovere.
Mi costrinsi a distogliere lo sguardo e voltarmi verso Bec.
"Dammi cinque minuti, non mi va di uscire in pigiama"






"For you I'd wait 'til kingdom come, 
until my day, my day is done 
and say you'll come and set me free 
just say you'll wait, you'll wait for me"

Coldplay - 'Til kingdom come









 
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Salve a tutte! 
Ok, allora, ho passato una settimana d'inferno con 39 di febbre che mi impediva pure di alzarmi dal divano e... Ok, non vi annoierò con i miei problemi di salute. 
Allora, il capitolo è leggermente più corto del solito e ho deciso di dividerlo dal discorso che farà Zayn, altrimenti veniva fuori una cosa troppo complicata, mentre così mi piaceva molto di più. 
Spero non mi odierete, il Capitolo 12 verrà pubblicato la prossima settimana, o magari anche con qualche giorno di anticipo, vedrò che fare! 
Nel frattempo spero che il Capitolo 11 non vi abbia fatto schifo nonostante sia un po' corto e non ci sia il discorso che forse vi aspettavate! Scusatemi :( 
Cooomunque, come sempre vi chiedo una recensioneee! Io vorrei tanto arrivare a 40, ma non so se ci riuscirò... Giuro che se arrivo a 40 recensioni pubblico subito il Capitolo 12, anche domani se è e necessario! Fatemi questo regalo di buona guarigioneee <3 
Hahaha, ora mi dileguo e vado a studiare per le mille verifiche che mi aspettano questa settimana (uccidetemi)!



Vi lascio i miei contatti, sperando che nessuno di voi sia uno stalker maniaco:
-Mariagiulia Lorenzini (Facebook)
-giulilorenzini (Instagram)
-@giulilorenzini (Twitter)
-@zjmhems (account Twitter che uso per stalkerare i One Direction, lol)



Love,
Giulia 

p.s. Io e Chiara abbiamo provato a fare il trailer della FF! Vi giuro, mi sono messa quasi a piangere quando l'abbiamo finito perché è venuto molto più bello di quanto mi aspettassi! Purtroppo mi sono messa a piangere anche quando ho scoperto di non poterlo caricare perché non riusciamo a convertire il file in video.
Vi giuro che in quel momento mi sarei uccisa.
Comunque, vi dico solo chi avevo scelto come interpreti dei personaggi (dopo taaanta indecisione):
-Melissa Benoist (Jane), ovvero l'attrice che interpreta Marley Rose in Glee (io la adoro)
-Alex Pettyfer (Jake)
-Emma Stone (Bec)
-Nina Dobrev (Sam)
-Ashley Greene (Claire)
Tutti cessi, insomma! Per eventuali consigli scrivetemi ovviamente! :)

p.s.2 IL BANNER! Altra cosa che non sono in grado di fare, lo so, sono un'incapace! Se qualche buon'anima volesse offrirsi di crearlo per me si faccia avanti e mi chieda quello che vuole in cambio! :*



IL NOSTRO ACCOUNT TWITTER: @zjmhems
  
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