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Autore: Fiamma Erin Gaunt    09/03/2014    2 recensioni
L’amore, si sa, gioca strani scherzi. Immaginate cosa potrà mai combinare in un settimo anno in cui: Draco ha dato un taglio alla sua amicizia con Blaise a causa di una ragazza, Harry viene lasciato da Ginny per aver fatto voto di castità fino al matrimonio, Ron intrattiene una relazione clandestina con una professoressa, Hermione rimane incinta, Neville forma un triangolo con Seamus e Dean, i gemelli tornano tra i banchi di scuola e Fred si ritrova al centro di una problematica e quanto mai impensabile storia d’amore.
****
Dal testo:
- Cosa, sei impazzita? Decido io quando è finita. – replicò Draco, fissandola furibondo.
Bene, allora non le restava che convincerlo che stavolta non era lui a controllare il gioco. Puntò verso il ragazzo più vicino. Moro, muscoloso e con gli occhi azzurri. Sì, poteva andare.
- Ehy, razza di scimmione, togli le mani di dosso alla mia ragazza. –
Georgiana aderì ancora di più al suo compagno di ballo, cingendogli il collo con le braccia e baciandolo con passione. Quando si furono separati, nel silenzio più totale della Sala Comune, prese la parola.
- Allora, che dici, è finita o continuo? Perché sei tu che decidi quando è finita, no? –
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Non-con, Threesome, Triangolo | Contesto: Da VII libro alternativo
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Cap 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Buongiorno anche a te. – commentò Blaise ironico, mentre osservava la ragazza che era entrata come una furia nel suo scompartimento e aveva preso posto accanto a lui con aria imbronciata.

Georgiana gli rivolse un breve cenno del capo e tornò a fissare il soffitto con intensa ostilità.

- Sei incazzata nera. –

Più che una domanda era un' affermazione e così la Night si limitò a sbuffare in assenso.

- Tiro ad indovinare … c’entra Draco. –

- Non nominarmi quella testa di cazzo. – ringhiò la rossa, fulminandolo con i suoi occhi verde smeraldo.

- Ah, ma allora parli, pensavo che ti avessero fatto un incanto Languelingua. – scherzò, beccandosi l' ennesima occhiataccia.

- Cosa ha combinato questa volta? –

Le passò un braccio intorno alle spalle e la trasse a sé con disinvoltura.

- Il solito, lui e quell' idiota di Nott stavano sbavando dietro ad Astoria e così mi sono alzata ed ho detto che sarei andata a fare quattro chiacchiere con te. – replicò, appoggiando la testa sul suo petto.

Larissa, che fino a quel momento era stata in silenzio, prese la parola.

- Quando ti deciderai a lasciare quello stronzo non sarà mai troppo tardi. – commentò, lasciando che la sua disapprovazione lampeggiasse negli occhi grigi.

- Non è che non ci abbia provato Laris, ma è ... –

- Lo so, lo so, è più forte di te ... è come la droga per un tossico, sai che fa male ma non riesci a farne a meno. – completò saggiamente.

Georgiana si accigliò. Non era esattamente il paragone che avrebbe scelto lei, ma tutto sommato era un' immagine abbastanza calzante. Ci aveva provato a scordarsi di Draco, ci aveva provato sul serio, ma ogni volta che si decideva a scaricarlo il ragazzo le si presentava davanti con l' aria da cane bastonato e le prometteva mari e monti, giurandole che sarebbe cambiato. Ovviamente questo pentimento non durava mai per più di un giorno, ma lei lo aveva giustificato; era fatto così, non era colpa sua, e Georgiana non poteva certo pretendere di cambiare un Malfoy.

Larissa le ripeteva in continuazione di lasciar perdere, era una cretina a stare male per un idiota del genere; se solo avesse dato un' opportunità a tutti i ragazzi che facevano la fila per uscire con lei, se ne sarebbe resa conto e con ogni probabilità avrebbe trovato un ragazzo molto migliore di Malfoy.

La rossa sapeva perfettamente che la sua migliore amica aveva ragione, ma lei non voleva un ragazzo migliore, voleva Draco. Quel ragazzo stronzo, egocentrico, freddo e altezzoso che sapeva trasformarsi in un amante gentile e appassionato, che riusciva a farla sentire viva. Poco importava se negli ultimi mesi i momenti di gentilezza e passione si erano ridotti e Georgiana era stata costretta a sopportare l' umiliazione di sentirsi rispondere male e sentire i suoi elogi nei confronti di altre ragazze.

Ma ora il suo spirito battagliero, l' orgoglio che il Cappello Parlante aveva visto al momento del suo Smistamento, aveva ripreso a bruciare dentro di lei. Chissà, forse questa volta avrebbe lasciato Draco una volta per tutte.

Larissa continuò imperterrita la sua arringa contro Malfoy fino a che il cielo non cominciò a scurirsi e dai finestrini iniziarono ad intravedersi gli alberi della Foresta Proibita; Georgiana la trovò una conversazione molto riposante, non doveva fare altro che annuire di tanto in tanto e dirsi d' accordo ogni qualvolta la mora si interrompeva per riprendere fiato.

Blaise, dal canto suo, continuava a cullarla lentamente e a coccolarla cercando di tranquillizzarla; Georgiana apprezzò il fatto che non cercasse di influenzarla in alcun modo e si limitasse ad abbracciarla in silenzio.

- Esco, così potete cambiarvi. – annunciò, alzandosi e dirigendosi verso la porta dello scompartimento.

Quando la ebbe richiusa e le ragazze furono sicure che non potesse sentirle, Larissa esordì con la frase che anche lei stava pensando in quello stesso momento: - Come diavolo hai fatto a preferire Malfoy a lui, non lo riesco proprio a capire. –

- Se può esserti di consolazione, non lo so neanche io. – ammise.

Larissa lasciò intelligentemente cadere il discorso e finirono di prepararsi in religioso silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Blaise si diresse verso il bagno per indossare a sua volta la divisa e, aprendo la porta, si ritrovò davanti proprio l’ ultima persona che desiderava incontrare in quel momento. Lui, il suo ex migliore amico, quello con cui aveva stretto un rapporto paragonabile a quello fraterno, almeno fino a quando entrambi non avevano posato lo sguardo sulla bella Georgiana. Quello era stato l' inizio della fine. Si riscosse dai ricordi e si schiarì la voce per comunicare al biondo la sua presenza.

Il giovane rampollo dei Malfoy si voltò di scatto e per un attimo sul suo volto passò qualcosa di simile alla sorpresa; soffocò immediatamente quell' emozione dietro alla sua maschera di impassibile freddezza.

- Zabini. – salutò asciutto, calcando sul cognome.

- Malfoy. – replicò, volgendogli le spalle e cominciando a prepararsi per l' arrivo ad Hogwarts. Stava finendo di sistemarsi la cravatta quando ruppe il silenzio.

- Ti stai comportando da vero idiota. –

Draco si voltò, sgranando gli occhi, incredulo.

- Prego? – domandò, con una freddezza ostentata che preannunciava la collera.

- Hai sentito bene, trattare Georgiana in quel modo .... bè, che eri uno stronzo lo sapevo, ma lei non si merita tutto questo. – disse pacatamente, riuscendo finalmente ad annodare la cravatta.

Il biondo era incredulo; tra tutte le persone a questo mondo proprio lui, l' ex della sua ragazza, veniva a fargli la morale?

- Non sono affari tuoi. –

- Sì, sono affari miei se viene a cercare rifugio da me ogni volta che litiga con te... come questo pomeriggio. – gli fece notare; l' aria composta che aveva fino a quel momento era sparita e i primi accenni di collera cominciarono ad affiorare nel suo tono di voce.

Draco irrigidì la mascella; non gli piaceva dove stava andando a parare il suo ex amico.

- E tu, da cavalier servente quale sei, l' hai accolta tra le tue braccia ovviamente. – replicò beffardo.

- Ovviamente. – confermò con aria di sfida.

- Vuoi riconquistarla e portarmela via? – gli domandò a bruciapelo.

- No, Draco, non sarò io a portarla via da te, ci stai riuscendo fin troppo bene da solo –

Gli voltò le spalle e uscì dal bagno.

L' erede dei Malfoy colpì lo specchio alla parete. Si guardò la mano su cui scorrevano dei rivoletti di sangue. Imprecò sottovoce e, dopo aver mormorato un incantesimo di guarigione, si apprestò a raggiungere il resto del suo gruppo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ci ho messo un po’ ad aggiornare e il capitolo è corto, me ne rendo conto e me ne scuso. Ho un sacco di progetti all’attivo e sono ricominciate le lezioni all’università, quindi capirete da voi che è un periodo piuttosto pieno. Che dire, spero che apprezziate comunque il capitolo e che vogliate farmi sapere che ne pensate. Alla prossima.

Baci baci,

           Fiamma Erin Gaunt

  
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