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Autore: _Giuls17_    10/03/2014    6 recensioni
Voldemort è tornato ed ha intenzione di vincere la guerra a tutti i costi. Hogwarts non ha intenzione di perdere, ha deciso di combattere e per farlo utilizzerà tutte le armi a sua disposizione, persino una ragazza.
Sacrificherebbe persino Hermione Granger se questo gli assicurasse la vittoria, ma in che modo?
1:-No cara, vogliamo che tu vada al Manor… Devi conquistarti la fiducia dei Mangiamorte, entrare a far parte dei fedelissimi, dovrai combattere dall’interno.- disse in un soffio la professoressa.
4: -Non lasciare che lo faccia di nuovo.- gli occhi supplichevoli e le lacrime agli angoli di essi, -Non lasciare che lei mi colpisca, ancora.-
9: -Fermatevi per ordine del Ministro della Magia.-
-Se ci prendono?- sussurrò la ragazza.
11:-Granger stai giocando col fuoco.-
-Sai che c’è? Stai attento tu a non scottarti, perché stai giocando contro il Leone, Serpe.-
12:-Non potevo permettere che ti uccidesse.- alzò lo sguardo verso il ragazzo, ma gli occhi di lei erano privi di emozione.
16:-Io avevo scelto te.- sussurrò prima di essere trasportata via dalla Smaterializzazione [...]
23:-Stava guardando qua e poi…. Oh miseriaccia!!- esclamò.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Più contesti
Capitoli:
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Buonasera a tutti e tutte!!
Dopo un intensa giornata di studio e cazzeggio, 
vi pubblico il nuovo capitolo!
Fresco di revisione :D
Con questo entriamo nel pieno della battaglia anche se lo scontro, finale,
sarà nel prossimo... Quindi mi raccomando, rimanete seduti, prendetevi bevande 
e pop corns e godetevi il nuovo aggiornamento!!
Ringrazio tutte quelle straordinarie persone che stanno leggendo la storia, 
mentre in questo capitolo Harry Potter vuole ringraziare chi l'ha aggiunta tra le preferite, ricordate e seguite!
Mentre Draco chi lascia sempre un commento con la sua opinione, sappiate che belli o brutti che siano io li apprezzo, 
molto!
Quindi ci vediamo mercoledi e a fine pagina per lo spoiler <3



 
Siamo dalla parte di Harry Potter
 

Avevano perso tempo, rendendosi conto che di tempo ormai ne avevano poco a loro disposizione, l’ora messa a diposizione da Voldemort stava per scadere.
Hermione strinse i pugni, avevano perso troppo tempo nella Stanza delle Necessità per colpa di Goyle e adesso avevano i minuti contati.
Dobbiamo uccidere il serpente, il prima possibile.
“Vi manca comunque un Horcrux, non cambierà niente.”
Forse. Ma dobbiamo andare avanti.
Istintivamente si voltò verso Draco, anche lui stava correndo con loro verso la Rimessa delle Barche e con lui anche Zabini, si erano uniti a loro senza troppe cerimonie, non credendolo necessario.
Anche perché le carte in tavola erano cambiate per tutti, nessuna delle due fazioni avrebbe potuto evitare la guerra.
Siamo tutti in ballo, tutti possiamo perdere qualcosa oggi.
“E domani? Non penserai che il tuo futuro diventerà rosa e fiori.”
Hermione per un momento, anche se breve, rallentò il passo rendendosi conto che la sua coscienza aveva ragione, non sarebbe bastato vincere la guerra.
È vero, io dovrò comunque pagare per il crimine che ho commesso e anche lui.
“Hermione lo hai imparato sulla tua pelle che il mondo non è giusto.”
La ragazza dovette concordare nuovamente con la parte più sepolta di se stessa per quell’affermazione, poiché per un intervallo breve si era dimenticata di avere ucciso quell’uomo, si era dimenticata di possedere il Marchio Nero sulla sua pelle, si era dimenticata di essere una Mangiamorte.
Sono pronta, non importa cosa deciderà di me il Wizengamot, sono pronta ad affrontare quello che mi riserveranno, però prima dovrò parlare con la McGranitt di una certa famiglia.
 
-Attenti!-
Harry li fece bloccare di colpo per evitare che il muro crollasse sopra le loro teste, ma non riuscirono comunque a ripartire.
Lo spettacolo che li accolse nel cortile di Hogwarts li fece tremare dalla paura, maghi, streghe e animali di qualsiasi genere stavano lottando senza sosta, senza risparmiare neanche un colpo.
-Cosa sta succedendo qua?- sussurrò la ragazza e dovette cercare di mantenere saldi i suoi nervi per non scoppiare a piangere.
Tutti questi morti…
“Non sono diversi dall’uomo che hai ucciso.”
Il suo cuore cominciò a battere più lentamente e dovette aggrapparsi al muro per non cadere.
-Che hai?- una mano la sostenne per il fianco mentre un’altra le teneva alta la testa.
-Cos’ho fatto?- chiese con gli occhi pieni di lacrime.
Draco riuscì a capire al volo a cosa la ragazza si stesse riferendo, e percepì un grosso masso posarsi sopra il suo cuore.
“È colpa tua.”
-Io l’ho ucciso.- continuò a dire, coprendosi la faccia con le mani per nascondere la vergogna e il senso di sporcizia che provava verso se stessa.
-Io l’ho UCCISO.- urlò con maggiore determinazione e Draco provò a stringerla contro il suo petto, per farla calmare, ma lei si divincolò, per sedersi a terra poco distante da lui.
Le gambe rannicchiate contro il petto e la testa in mezzo a esse, le ricordò le persone rinchiuse ad Azkaban, quelle che avevano perso la speranza.
Fece per avvicinarsi ma una mano lo fermò, Harry Potter lo precedette abbassandosi al livello della ragazza.
-Hermione.- disse alzandole leggermente il capo.
Una faccia stravolta e rossa aveva occupato il posto di quella di Hermione, che tutti conoscevano.
-Io… Io non so cosa tu stai provando ma devi riprenderti, non lasciare che il lato oscuro prenda il controllo.-
-Ma Harry…- disse tirando su col naso, -Tu non capisci, io l’ho ucciso e non sono migliore di loro.- indicò gli uomini vestiti di nero che stavano attaccando, nel cortile.
-Ed è qua che ti sbagli, tu sei Hermione Granger, non paragonarti a loro, sei migliore di quanto tu creda.-
-Ho il Marchio, Harry, ed è sulla mia pelle perché ho ucciso un uomo.-
-Hai ragione Herm, ma se tu non lo avessi fatto Draco sarebbe morto, ricordi? Tu avevi scelto lui.-
 
Quelle parole fecero scattare qualcosa dentro Hermione e come se fosse tornata indietro nel tempo sentì la sua anima, che era andata a pezzi, ricomporsi, anche se con qualche ammaccatura e foro.
-Non sei perfetta Herm, nessuno di noi lo è, ma sai usare questo.- le toccò il cuore ed Harry le sorrise, -Non lasciare che lui abbia il controllo su di te, non lasciare che entri qui dentro.- le toccò la testa.
-Dici che lui… Può?-
-Sì Hermione ne sono sicuro e lo fai tramite questo.- indicò il Marchio Nero, -Ed è perché tu pensi che lui abbia ragione, ma lui si sbaglia, si è sempre sbagliato.-
La ragazza annuì e l’amico, l’aiutò ad alzarsi da terra.
Hermione si voltò verso Draco e fece un passo verso di lui, -Non è colpa tua.- sussurrò, -Avrei fatto qualsiasi cosa fosse in mio potere per difenderti e lo farei ancora.- scacciò indietro le lacrime.
Doveva essere forte per non cedere ancora a Voldemort e per salvare Draco, il quale la strinse forte tra le sue braccia per non lasciarla andare.
-Non permetterò che accada ancora.- sussurrò all’orecchio di lei.
Ed Hermione si sentì in pace, per la prima volta da quando lo aveva lasciato.
 
 
-Adesso di corsa alla Rimessa delle Barche, non abbiamo molto tempo.-
Il resto del gruppo annuì ad Harry ed Hermione dovette ringraziare il suo amico per non averla fatta crollare, l’aveva aiutata a resistere all’influenza negativa di Voldemort, da sola non ci sarebbe mai riuscita.
Tutte le cose cattive che pensavo in parte erano vere, ma erano amplificate anche dalla sua malvagità.
Si voltò istintivamente verso destra e notò che Draco la stava guardando, attentamente, come se cercasse di studiarla per prevedere la sua futura crisi.
-Sto bene.- sussurrò al ragazzo.
Si limitò ad annuire e a seguire Zabini fuori dal portone principale, Hermione sospirò pesantemente e uscì anche lei.
Aveva intravisto l’orrore di quella guerra dal Manor ma vederla divampare davanti a lei si era rivelato più difficile del previsto, avrebbe voluto aiutare tutti i suoi amici, difenderli e uccidere i loro nemici, ma Harry aveva bisogno di lei e non avrebbe potuto abbandonarlo.
-Ma guarda qua chi si rivede.- quella voce le fece venire i brividi, -Stupeficium.-
-Protego.- urlò di rimando, giusto in tempo per proteggersi da uno schiantesimo di Greyback.
-Pensavo che non avresti avuto il coraggio di farti vedere, dopo il tuo tradimento, ma io lo speravo invece.-
-Non voglio neanche sapere il perché- rispose a denti stretti e la bacchetta stretta nella mano.
-Perché così sarei stato io a porre fine alla tua miserabile vita. Crucio.-
Hermione si abbassò ed invocò il Protego, tramite un incantesimo non verbale, per scansare la Maledizione senza Perdono, e si appoggiò al muro della scuola.
-Mi ricordavo che fossi più combattiva.-
Si rialzò cercando di calmare il suo cuore che aveva preso a battere troppo forte per lasciarla concentrare e si posizionò davanti al suo avversario, aveva perso di vista Draco e questo pensiero la fece distrarre, anche solo per un attimo.
-Incarceramus.-
Hermione non riuscì a scappare e si ritrovò legate a terra, non riuscendo a trovare un modo per liberarsi.
-Ed ecco qua, sai Voldemort aveva fatto molto affidamento su di te, pensando che avere l’amica di Potter dalla sua parte gli assicurasse la vittoria, ma voi femmine siete tutte uguali: traditrici.
Ed è per questo che sarò orgoglioso di consegnargli il tuo corpo privo di vita. Facciamola finita Mezzosangue. Ava…-
-Stupeficium.-
Un lampo azzurro colpì in pieno Greyback facendola accasciare a terra a pochi passi di distanza da Hermione, una mano l’aiutò a liberarsi dalle corde che si erano sciolte e Draco la strinse a se, come mai aveva fatto.
In quell’abbraccio mise tutto l’amore che ancora non era riuscito a confessargli, il desiderio di volerla viva a tutti i costi e di poter sopravvivere, assieme, a quella guerra.
-Grazie.- sussurrò la ragazza al suo orecchio.
-Ti avevo detto che non lo avrei permesso un’altra volta.- rispose duro lui, ma Hermione riuscì a percepire lo stesso la preoccupazione nel suo tono di voce.
-State bene, ragazzi?- il professor Vitious arrivò a passo spedito verso di loro, -Malfoy?! Granger?- chiese visibilmente sorpreso.
-Non si preoccupi professore, siamo dalla parte di Harry Potter.-
Quelle parole sorpresero Hermione più di qualsiasi gesto e non riuscì a non sorridere al ragazzo, che ancora le teneva stretta la mano.
-Non ne avevo dubbi, questo lo mettiamo nelle segrete.- e con l’incantesimo Wingardium Leviosa, portò via il lupo mannaro.
-Dov’è Harry?- chiese Hermione dopo aver riacquistato la consapevolezza della situazione.
-Sono andati avanti.-
-Dovremo raggiungerli.- disse facendo un passo versa la Rimessa delle Barche.
-No.- rispose secco Draco, mettendo le mani nelle tasche.
-Come no?- chiese non capendo.
-Guardati attorno. Siamo più utili qui, Potter può cavarsela da solo.-
-Ma io non ho posso lasciare Harry solo.- disse stringendo i pugni al petto, come per difendersi da quella verità che le faceva male.
-Lo devi fare, sa cavarsela da solo ma molti di loro no.- prese di nuovo la bacchetta e scese i gradini della scuola, -Sei con me?-
Hermione chiuse un attimo gli occhi, lasciando cadere le mani accanto ai fianchi per riprendere la sua bacchetta.
-Sempre.- disse e poi corse insieme a Draco ad aiutare Hogwarts a vincere.
 
 
***
 
Hermione non aveva più avuto sue notizie, e il suo cuore non aveva smesso di rimbombarle nel petto neanche per un attimo, come a volerle ricordare che se gli fosse successo qualcosa di male la colpa sarebbe stata solo sua.
Se Harry Potter non fosse tornato da lei, Hermione avrebbe smesso di vivere, poiché era stata lei a lasciarlo solo per assecondare Draco.
E se è morto?
No, non può essere, lui è HARRY POTTER, non può morire! O forse, si?
-Smettila di torturarti le mani, finirai per staccartele.-
-Draco come fai a rimanere così calmo? Harry è scomparso da ORE!- urlò, riprendendo a camminare nel corridoio.
-Hermione.-
La ragazza si voltò al suono del suo nome, scoprendosi ancora meravigliata, per quella che poteva essere definita a tutti gli effetti una relazione tra lei e il Serpeverde.
-Devi avere più fiducia in lui.-
-Penso che abbia ragione.-
La voce di Harry la fece voltare e con pochi passi colmò la distanza tra lei e il suo amico, per abbracciarlo forte.
-Dove sei stato? Pensavo che fossi già andato là, dopo quell’altro annuncio…- non riuscì a concludere la frase perché gli occhi di Harry la bloccarono sul posto, -Cosa succede?- chiese ancora.
-Ci sto andando ora nella foresta.- sussurrò senza guardarla in faccia.
-Sei impazzito, Harry? Vuoi farti uccidere!- disse strattonandolo leggermente per la maglietta.
-Hermione, io devo andare e penso che il motivo lo sappia anche tu, in fondo.-
Quelle parole immobilizzarono la ragazza, rendendole impossibile anche respirare.
-Non è vero.- disse quasi a se stessa.
-In fondo anche tu lo sapevi, solo che non ne avevamo la certezza.-
-Come fai a esserne così sicuro?- chiese, cercando di trattenere le lacrime.
-Me lo ha mostrato Piton in un suo ricordo, io devo andare Hermione.-
-Piton…? Ma io… Pensavo che… Gli avevo chiesto di salvarti.- disse rivolgendosi a Draco, gli occhi leggermente velati di lacrime.
-Non ho mai parlato con Piton, Voldemort mi ha mandato qua prima che ne avessi l’occasione.-
-Ma è…?- Hermione non riuscì a trovare le parole per esprimere quel dolore, ma poi un semplice sguardo di Harry le fece capire che aveva ragione.
Piton era morto per colpa del Signore Oscuro, solo e senza l’affetto di qualcuno.
-Harry.- l’abbracciò di nuovo, non credendo possibile quella verità, il suo amico non poteva essere l’ultimo Horcrux.
-Vengo con te.- disse risoluta.
-No, tu devi restare qua e uccidere il serpente, Malfoy?-
Il ragazzo che fino a quel momento era rimasto, un po’, in disparte, per lasciare ai ragazzi la possibilità di chiarirsi, alzò il viso.
-Prenditi cura di lei, a qualsiasi costo.-
-Potter sai che questa raccomandazione è del tutto inutile, con me.-
-Lo so, ma voglio essere chiaro sennò tornerò come fantasma e ti rovinerò la vita per sempre.-
-Tsk, ti piacerebbe.- disse il biondino, accennando a un lieve sorriso.
-Oh da morire, Furetto.-
Harry cercò di rimanere serio ma in fondo anche lui avrebbe voluto conoscere quell’aspetto di Malfoy che aveva fatto innamorare, perdutamente, la sua migliore amica e da un lato sentì l’amaro in bocca della paura e della tristezza, perché quel suo desiderio non si sarebbe mai avverato.
 
Hermione strine la mano di Draco per cercare in lui il coraggio che aveva perso e per cercare in lui la forza di affrontare quel giorno e quelli dopo ancora.
Vide Harry uscire dal portone della scuola, con lo sguardo fiero e la testa alta, nessuno lo avrebbe fatto cadere, neanche Voldemort stesso.
Anche se non era convinta della scelta di Harry, non avrebbe potuto fare niente per fargli cambiare idea, in nessun modo.
Buona fortuna, Harry.



Spoiler:

-Draco?- chiese alzandosi da terra per avvicinarsi al ragazzo.
-Dimmi.- aveva aperto gli occhi e adesso la stava fissando.
-Dobbiamo parlare.- si sedette accanto a lui ed iniziò a torturarsi le mani.


* * *

Vide i suoi genitori indicargli di andare verso la loro direzione ma Draco puntò i piedi a terra e non fece un passo, si era stufato di ascoltarli, di sottostare alle loro decisioni, avrebbe deciso da solo il suo futuro e per la prima volta, anche lui aveva scelto.
Aveva scelto lei.

 
   
 
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