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Autore: carrys    14/03/2014    4 recensioni
"Avete presente quella sensazione che si prova verso una persona? Si, quella che ti spinge a far qualsiasi cosa.
Scaleresti una montagna, nuoteresti un oceano, e tutto per una persona.
Potresti addirittura arrivare a fare una dieta , di quelle senza dolci, o a buttare un barattolo di nutella non ancora scaduto.
Probabilmente arriveresti anche a ridicolizzarti davanti a chiunque.
Oppure, come nel mio caso, prenderesti un aereo per Parigi, mettendo la tua paura per il volo da parte per circa dodici ore e arrivando in un paese straniero senza un’idea precisa su cosa fare, ma con un obbiettivo.
Lui.
Riprenderselo, riprendersi il suo cuore, a qualsiasi costo.
Anche a costo di far saltare una copertura.
Anche a costo di deludere milioni di ragazzine con gli ormoni in tilt.
Anche a costo di perderlo.
E si,anche a costo di rischiare il tutto per tutto.
(...)
Mi chiamo Cassie, Cassie Jones.
E forse è meglio che vi racconti questa storia dall'inizio."
Tratto dal primo capitolo.
Leggete, appassionatevi, recensite x
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Fake»



CHAPTER 11:
 
23 Maggio 2012, Uncasville.
“Chiudi gli occhi e non provare a sbirciare, ok?”
“Va bene va bene, promesso”
Le mani di Zayn coprivano i suoi occhi, camminavano lentamente per rimanere in piedi e non inciampare. Erano stretti, vicini, la schiena di lei appoggiata al petto di lui. Zayn era inebriato dal profumo dei boccoli di Cassie, che gli sfioravano il mento, avendo qualche centimetro di più.
“Sei pronta? 3, 2, 1..”
Agli occhi di Cassie, una volta sparito il buio, apparve una stanza luminosa.
Era evidentemente una camera d’hotel, come si poteva intuire dagli asciugamani ripiegati alla fine del grande letto rivestito di una trapunta rosa antico.
Il suo sguardo si posò sul tavolo apparecchiato per due sulla destra, e sul mazzolino di rose rosse in un vaso centrale alle due postazioni. Inoltre, era impossibile non notare le mille candele accese e sparse in tutta la stanza.
 
“E questo?” Si rivolse al suo ragazzo con un sorriso smagliante e un’aria stupita.
“Questo è solo per farti capire quanto ti amo, e che sei l’unica per me”
La sua bocca si aprì in un’espressione incredula, ma felice. Lei amava quel tipo di cose, e il fatto che lui avesse fatto tutto ciò per sollevarla e rassicurarla, la fece improvvisamente sentire bene. Di quel bene che ti parte dallo stomaco e ti manda brividi di gioia in tutto il corpo.
Sei la mia vita.”
 
 
“E perchè quella che mi ha lanciato il reggiseno? Ero tipo scioccato e non sapevo come reagire! Ho pensato subito a te dietro le quinte” esclamò ridendo.
Anche Cassie rise sonoramente mentre versava del vino nel bellissimo bicchiere di cristallo accanto al suo piatto.
“La prossima che ti tira un reggiseno se la vedrà con me” rispose ridacchiante.
Il primo concerto era andato molto bene, tutti erano eccitati ed emozionati per l’inizio del tour ma fortunatamente ogni cosa era andata come previsto, eccetto le sorprese da parte delle fan, ovvio. Quelle non mancavano mai.
Le directioners erano alquanto imprevedibili, sopratutto le americane, che potevano lanciarti un reggiseno o un paio di slip in modo totalmente disinvolto. Pazze.
Però Cassie sapeva cosa si provava ad un concerto, o fuori da una radio, e cercava sempre di aiutare più fans possibile ad incontrare i loro idoli.
E spesso ci riusciva, e le lacrime di gioia di quelle ragazze erano la soddisfazione più grande.
 
“Lo sai, volevo chiederti una cosa..”
“Dimmi amore”
Ogni volta che veniva introdotta così una domanda, nella mente di Cassie vagavano mille pensieri, spesso negativi.
“Be’, io ecco, volevo chiederti.. qual’è la tua canzone preferita dell’album?”
 “More than this
Quella canzone per lei era molto speciale. E si sa, le canzoni più speciali sono quelle che parlano di te, della tua vita, dei tuoi problemi, che sembrano dar voce a ciò che hai dentro e non riesci a tirare fuori, che ti coinvolgono in prima persona. Per questo la risposta sua risposta è stata More Than This.
 
“When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right, ‘cause I can love you more than this, yeah.
When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right, 'cause I can love you more than this..
Can love you more than this”

 
Cassie amava sentire la voce di Zayn. Era il suono più dolce, sensuale e melodico che avesse mai udito. E poi, altro che concerto. Lui lì, davanti a te, con quei suoi occhi ambrati puntati nei tuoi; la sua mano vellutata che ti accarezza.
Era cosi che si trovavano, i palmi uniti, le labbra intente a divorarsi avidamente e con passione, appena finita la strofa, il busto di lui  tra le gambe di lei.
“Ti amo, Zayn Malik”
“Ti amo anche io, Cassie Jones”
 
 
I raggi del sole mattutino illuminavano il viso di Zayn; era bellissimo.
Chissà se stava sognando, e che cosa.. anzi, chi.
Chissà se c’era lei nei suoi pensieri, nei suoi sogni.
E chissà cosa c’era nei suoi incubi.
L’essere scoperto e il mandare in fumo tutti i progetti della band?
I suoi quattro amici e le sue fans arrabbiati con lui?
La famiglia, la sua casa, così lontana e distante?
Al pensiero di tutti i problemi che poteva avere, la ragazza si chinò su di lui, e con il piccolo naso gli accarezzò la guancia;  faceva scorrere delicatamente la mano bianca sulla spalla più scura e scoperta di lui, arrivando al petto, e scendendo sempre più con dei movimenti circolari, come a volerlo confortare.
Il piccolo gemito uscito dalla bocca di Zayn la fece sussultare, e scansò la mano repentinamente.
“No piccola, continua. Ti prego, continua”
Cassie arrossì leggermente. Vedendo che non dava segno di muoversi, fu lui a prenderle la mano e a guidarla, dal suo petto, sempre più giù. Era calda, morbida.
Notando l’imbarazzo sul suo viso, Zayn lasciò la presa. “Cassie.? Tutto ok?”
“Si, io, tutto ok amore, tutto ok.” L’aveva colta alla sprovvista.
Tentò di metterla più a suo agio, invertendo le posizioni e facendola sdraiare sotto di lui, sotto il suo bellissimo corpo. Si guardavano dolcemente negli occhi, e forse non ci sarebbe stato neanche bisogno di parole; i loro sguardi erano frasi perfette.
Le spostò una ciocca castana dietro i capelli, e le accarezzò il viso.
Il contattò passò al collo bianco, baciato umidamente da Zayn.
Continuava a scendere, con delicatezza, senza spostare le mani dai fianchi di Cassie, vestita solo di una cannottiera color salmone e un completo intimo rosa pesca, due colori che con il chiaro chiaro della sua pelle erano perfettamente in armonia.
“Sei bellissima” le sussurrò all’orecchio interrompendosi solo per pochi attimi.
La scia di baci era giunta nel mezzo dei due seni, ed era ostacolata dalla cannottiera.
Stava facendo tutto lui, e Cassie stava pian piano immaginando dove volesse arrivare; non si sentiva a suo agio, in quel momento.
Sperava che l’indumento avrebbe interrotto ogni intenzione del ragazzo, ma senza accorgersene le fu sfilato di dosso, lasciandola in intimo.
Tentò di ribaltare i ruoli e le posizioni, passando a cavalcioni su Zayn, ora sorridente, e baciandolo voracemente, con una mano che gli accarezzava la nuca.
Si divoravano a vicenda, e l’aria nella stanza si faceva sempre più pesante.
*toc toc *
Si bloccarono.
*toc toc*
“Buongiorno, è permesso? Ho la colazione” Una voce femminile arrivava da dietro la porta. Eppure il cartello ‘non disturbare’ dovrebbe essere facile da comprendere.
“Hai ordinato la colazione?” disse Cassie con aria interrogativa, passando seduta accanto al ragazzo.
“Non mi pare amore, aspetta che vado a vedere.” Si alzò dal letto e  arrotolandosi un asciugamano alla vita andò ad aprire la porta.
Alla sua vista apparve una ragazza dai capelli rossicci raccolti in una coda e una divisa da cameriera alquanto aderente addosso; era di media statura, magra e dalle curve molto marcate.
“Buongiorno signor Malik, sono Katleen, mi sono permessa di portarle la colazione in camera prima che il buffet mattutino chiuda. Le ho portato un po’ di tutto non sapendo cosa avrebbe preferito.” Sbatteva le ciglia e aveva una voce squillante.
“Che pensiero carino, la ringrazio, ehm.?”
“Katleen” ammise sorridendo a trentadue denti.
“Katleen” ripetè il ragazzo.
“Amore allora cosa succede?”
Cassie si era coperta e una volta superato il ragazzo, la vista di quella cameriera con gli occhi che le brillavano dinnanzi al petto scoperto del suo fidanzato non le piacque.
“Molto gentile, ora ho un leggero appetito e vorrei gustare la colazione in santa pace, arrivederci” disse prendendo il vassoio e sbattendole la porta davanti.
“Ma che ti prende? Katleen stava solo cercando di-”
“Chi scusa?”
“Quella ragazza, Katleen”
Vi conoscete, Zayn?”
“No, noi non ci conosciamo, io, beh.. non sei stata molto carina sai?”
“Oh scusa, non mi ero accorta di non essere stata ‘molto carina’, se vuoi la vado a chiamare, sono certa che verrà qui in meno di dieci secondi a saziare i tuoi ormoni”
Ogni volta che “discutevano”, arrivava sempre il momento in cui Zayn improvvisamente iniziava a guardarla e a ridacchiare, e bastava quel suono, la sua risata, a sistemare tutto e a calmare le acque, proprio come adesso.
“Sei proprio scema, ma ti amo anche per questo.”
Dopo un difficile esame di coscienza, Cassie capì che era semplicemente gelosa, gelosa fino al midollo.
“Io, ecco, sono solo..”
“Gelosa? Naah, tu dici?”
Ridendo la afferrò dalla schiena avvicinando i loro corpi, e dopo pochi piccoli passi si ritrovarono a biaciarsi abbracciati sul soffice materasso del letto.
“Cassie”  disse improvvisamente fermandosi “Cosa dicevi prima dei miei ormoni?
“Oh, niente amore
Sorrise maliziosa e riprese a baciarlo.
 
 
 
 
“Ei biondino!”
Dovette interrompere la sua camminata furtiva per voltarsi verso la ragazza che lo aveva chiamato e che tanto cercava di evitare.
“Si, Perrie?” chiese con aria interrogativa.
“Hai visto Zayn? Non lo vedo da un pezzo”
“Io, ehm, immagino che sia.. in giro.”
“In giro? Dove?”
“Che domande, in giro, dove stanno tutti.. in giro.”
“Niall, cosa stai cercando di dire?” chiese avvicinandosi lentamente.
La pressione saliva, doveva inventarsi qualcosa in pochi secondi, o sarebbero stati guai.
“Vedi, Zayn è.. ... ..”
*driiiiiin*
Benedisse il cellulare rosa che stava squillando e la persona che stava chiamando la cantante delle Little Mix, e appena questa rispose volgendo lo sguardo altrove, prese a correre da tutt’altra parte, liberando l’aria che tratteneva in petto.


 




Ho avuto un bel calo di ispirazione ultimamente, ma mi sono ripresa e ho messo tutto qui, in questo capitolo.
Scusate i ritardi e tutto il resto.. però vorrei più lettori, più partecipazione.. ci tengo.
Un bacio a tutti, a venerdì prossimo (:

carrys.
  
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