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Autore: JulieMary    16/03/2014    15 recensioni
E se "Midnight memories" non fosse solo una raccolta di canzoni, ma anche di piccole storie?
Parole, sentimenti ed emozioni: in questo caso non vengono messe in musica, ma su pagine bianche riempite da lettere. Adesso tocca a voi conoscerle: non con le cuffie, ma con gli occhi. Tra trame, personaggi e rating tutti diversi fra loro, vi auguro una buona lettura.
(¯`·._.·[VI PREGO DI NON PLAGIARE]·._.·´¯)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Best song ever
(part 2)







Io e Georgia ballammo uno stretto all'altra: la tenni premuta su di me poggiando una mano sulla curva della sua schiena, lei avvolse le braccia dietro il mio collo; muoveva i fianchi sinuosamente ed io la guardai sempre più estasiato. Il cuore mi tamburellava in petto e i miei occhi non riuscivano a staccarsi dai suoi. Avevano un colore particolare, un verdazzurro, ma al continuo cambiare delle luci parevano cangianti.
Ballammo una canzone bellissima. Non mi ricordo come faceva. Non mi ricordo né il ritmo né le parole della canzone, ma so che era fantastica. La canzone migliore di sempre. I bassi mi rimbombavano nel torace e parevano tanto il battito del cuore.
-Mio padre fa il dentista- mi informò lei dopo tanto tempo che ci scatenammo al ritmo della musica, ma non riuscimmo ancora a fermarci.
-Ah, wow- dissi con perplessità. Insomma, come poteva interessarmi il lavoro di suo papà?
-Gli piacerebbe vedere anche me con il camice bianco- continuò lei a parlarmi ed io non sapevo che rispondere. -Ma io le bocche non le curo, le assaggio- aggiunse poi. Aggrottai le sopracciglia con aria interrogativa. “Vuole baciarmi?” mi chiesi mentalmente. Non ebbi nemmeno il tempo di farmi altre ipotesi che già avevo le labbra di Georgia sulle mie. Lei passò le sue mani dalle mie spalle alle mie guance ed io tenni abbastanza stretta la presa sui suoi fianchi che si muovevano lenti su di me. Il sapore dell'alcool mi invase la bocca e strizzai un po' gli occhi. Era forte, ma ammisi a me stesso che mi stava piacendo. Le nostre lingue erano un continuo cercarsi tra loro e mi sorpresi non appena sentii un vortice nel mio stomaco. Era lei, la famosa scintilla che tanto cercavo da tempo. E Gracie non sarebbe mai stata capace di farmi sentire in quel modo.
-Uhm, sei buono- osservò Georgia quando si staccò dalle mie labbra e rimase a pochi centimetri dal mio viso. Sorrisi spontaneamente a quelle parole.
-E tu sai di alcool- le dissi facendola ridere e piegò la testa all'indietro. Rimanevo incantato ogni volta che la vedevo ridere così. E ne ero così stranito che cominciai a chiedermi il perché.
Ero felice, ma un po' turbato. Georgia era ubriaca fradicia ed io no, perciò temetti di starmi approfittando di una ragazza incapace di ragionare. Magari da sobria non mi avrebbe mai baciato, pensai. Io ero attratto da lei e ne ero consapevole, Georgia invece stava facendo tutto senza un senso. Sembrava volesse scappare da qualcosa, distrarsi da brutti ricordi o provare semplicemente il gusto del divertimento.
-Come ti chiami?- mi chiese lei poco dopo aver placato le sue risate.
-Zayn.
-Io Georgia.
-No, Georgia Rose- la corressi, anche se sapevo che il suo nome per intero non le piaceva. Glielo sentii dire prima.
-No, Georgia e basta- mi puntò un dito in faccia lei. -Ma tu come fai a saperlo?
-Ti ho sentito prima al bancone- le risposi e lei portò pesantemente lo sguardo a terra, poi annuì.
-Non mi sento molto bene, Zayn.
Georgia cominciò a barcollare e si abbandonò su di me all'improvviso. La tenni stretta e provai a farla rialzare.
-Cos'hai?
-Accompagnami fuori, per favore.



Rimasi appoggiato al muro quando Georgia vomitò per la terza volta dietro una siepe. Dopo averla portata all'aria aperta, lei non volle più il mio aiuto. Voleva reggersi da sola per poi vomitare tutto l'alcool che ingerì quella sera. E a giudicare dalla sua faccia pallida e le gambe molli, bevve davvero fin troppo.
Accesi una sigaretta, poi fissai la luna. La musica si faceva sentire indebolita dalle mura.
-Mi sento leggermente meglio- Georgia si avvicinò tenendosi con una mano alla parete colorata dai graffiti dei ragazzi di strada. Il retro del The Palm non si conservava molto bene.
-Bene- dissi voltandomi verso la ragazza che a passi lenti mi raggiunse, poi si sedette a terra, proprio accanto ai miei piedi. Scivolai giù per poter essere alla sua altezza. Le avrei parlato con più facilità. L'avrei guardata con più facilità.
-Cosa ti è successo? Perché ti sei ubriacata?- le chiesi dopo aver soffiato via una nuvola di fumo e mi voltai verso di lei. Georgia incrociò le gambe incurante se le sue mutandine fossero state ben in vista da sotto l'abito blu.
-Beh...
-Prima copri qui- mi tolsi la giacca di pelle dalle spalle e le coprii le gambe con quella. Rise a quel mio gesto, poi tornò a mostrare un'espressione malinconica e persa nel vuoto.
-Mark è uno stronzo- cominciò Georgia a raccontare.
-Il tuo ragazzo?
-Ex ragazzo- mi corresse Georgia. -Quel bastardo mi ha tradita di nuovo- mi confidò. I suoi occhi cominciarono ad inumidirsi. Capivo perfettamente.
-Ci ha perso lui, non tu- la consolai mentre i miei occhi scrutarono ogni suo piccolo particolare. Anche con l'espressione triste la trovavo incantevole. Lei rise amaramente.
-Grazie.
Allungai un braccio per cingerle le spalle e la invitai ad appoggiarsi sul mio petto. Georgia si lasciò abbandonare ad un pianto e io la cullai dolcemente per tranquillizzarla. La sigaretta era arrivata a metà, ma la spensi schiacciandola a terra. Non sapevo se Georgia fumasse o no, ma per non darle fastidio decisi di fumare più tardi.
-Sappi che buttarsi sull'alcool è sbagliato. Non ti meriti questo- dissi con tono pacato porgendo lo sguardo alle stelle e le accarezzai i capelli.
-Volevo passare una bella serata con le mie amiche, ma prima di arrivare in discoteca avevo già cominciato a bere a casa mia. E' stato più forte di me- mi raccontò Georgia ed io strinsi le labbra.
-Non farlo più- le consigliai.
-Sei un tesoro, Zayn, dico sul serio- si alzò lei dal mio petto e mi guardò negli occhi. Le sue guance erano rigate di nero ed io gliele asciugai con i pollici.
-E tu sei troppo bella per essere tradita e per farti del male così.
Georgia sorrise dolcemente e mi abbracciò forte.



-Questo è il mio numero- restituii il cellulare a Georgia dopo aver salvato il mio contatto nella sua rubrica. Lei lo ripose nella borsa mentre le sue amiche continuavano a guardarmi. Mi pentii di essere tornato dentro la discoteca, stavo così bene là fuori. Ma Georgia si era leggermente ripresa e voleva tornare dalle ragazze.
-Mi ha fatto molto piacere conoscerti- mi disse.
-Non dimenticarti di chiamarmi.
-Tranquillo, lo farò- mi assicurò lei e mi fece un occhiolino. Il suo viso era ancora pallido e gli occhi erano spenti. Aveva solo bisogno di una bella dormita.
-Promettimi che non penserai più a Mark.
-Penserò a te.
La vidi allontanarsi con le sue amiche mentre scuoteva una mano per salutarmi. La ricambiai, ma mi rattristii nel rendermi conto che tutto fosse già finito. Georgia scomparve nella folla e quella fu l'ultima volta che la vidi. Sperai che il giorno dopo mi chiamasse, ma non lo fece mai. Mi chiesi ripetutamente il perché ogni dì che passava, ma non riuscii mai a trovare una risposta. Forse tornò con Mark.
Era impossibile che le avessi scritto il numero sbagliato, poiché controllai ben tre volte che fosse stato salvato correttamente. Passai tante altre volte al The Palm, ma di Georgia non trovai mai tracce.
Poco dopo averla lasciata andare, mi sentii picchiettare alle spalle. Mi voltai e vidi Louis con un'espressione che non mi diceva nulla di buono.
-Ma dove sei stato?- mi chiese con aria di rimprovero ed io sbuffai con lo sguardo rivolto al suolo.
-In giro- risposi facendo spallucce.
-Spero che tu sappia della stronzata che hai fatto!
-Che stronzata?- chiesi senza capire nulla e alzai la testa.
-Gracie ti ha visto ballare e uscire con una ragazza dai capelli rossi. Ha cominciato a piangere e voleva cercarti.
Mi massaggiai la nuca sbuffando nuovamente.
-Dov'è adesso?
-E' andata via, l'hanno accompagnata a casa Liam e Lola.
Mi coprii la faccia con le mani e le strofinai, poi incrociai le braccia.
-Senti, io sono libero di fare quello che voglio, okay? Mi dispiace per Gracie, ma non avrebbe mai funzionato tra me e lei!- sbottai senza più pazienza in corpo.
-E con la rossa? Eh? Con lei avrebbe potuto funzionare? Hai dato più importanza ad una ragazza che non sai nemmeno chi sia! Ti sembra giusto piantare in asso qualcuno per una sconosciuta?- continuò Louis a rimproverarmi, manco fossi stato suo figlio.
-Evita le prediche- gli dissi avvicinandomi di più a lui. -Continua a stare fuori da questa situazione, che è meglio- gli ricordai di farsi gli affari suoi e lui rimase a fissarmi. I suoi occhi blu penetrarono la mia faccia, così abbassai di nuovo il volto.
-Me ne vado, ho bisogno d'aria- dissi velocemente, e senza nemmeno salutare uscii dal The Palm. Louis non mi rincorse e nessun altro venne a fermarmi.
Tornai a casa in macchina, finalmente solo. E pensai ancora a Georgia Rose. Avrei voluto chiederle se le fosse andato di venire a casa con me e molto probabilmente mi avrebbe ancora risposto “nemmeno nei tuoi sogni più selvaggi”. Ancora non sapevo che non mi avrebbe mai chiamato. Forse mi usò solo come scaccia-pensieri, ma il mio cuore era pieno di speranza. Sapevo soltanto che non mi sarei mai scordato di lei. E adesso, anche se lei non mi ha più cercato, so che pure nel suo cuore è rimasto il ricordo di quella sera. La sera in cui ci siamo visti, baciati, confortati. E dimenticando per un attimo i nostri problemi abbiamo ballato, oltre a molti altri pezzi, la canzone migliore di sempre.




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"Il sapore dell'alcool mi invase la bocca e strizzai un po' gli occhi. Era forte, ma ammisi a me stesso che mi stava piacendo."


I THINK IT WENT OH OH OH...

...I think it went yeah yeah yeah, ma alla fine che canzone era?
BOOOH.
ciao a tutte e buona domenica.
ed ecco che anche Best song ever finisce, cosa ne pensate?
non so, devo dirvi che la discoteca come location non mi piace molto, però bisogna anche saper scrivere di cose che non ci piacciono, giusto?
cioè, sono del parere che non tutto quello che si scrive rappresenta qualcosa di noi.
insomma, al mondo esistono tanti personaggi e gusti diversi, non posso mica scrivere sempre di ragazze timide e per bene come me (?)
ecco, ricordiamoci che oltre alle ragazze casa-scuola ci sono pure quelle casa-discoteca (?)
va beh, chiudiamo questa parentesi.
noi ci risentiamo su Up all night con Gotta be you, poi su Take me home con Kiss you e poi ancora su Midnight memories con Story of my life.
vi dico subito che dovrete aspettare un pò perchè sto lavorando anche ad una long (non dei One direction) ed è da molto che non la porto avanti.
quando Gotta be you sarà pronta vi avviserò ;)
ciaooo alla prossima!

RICORDATEVI DI LORO:
Up all night | Take me home









   
 
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