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Autore: Joasteroide42    17/03/2014    4 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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NOTE DELL' AUTRICE: Mi scuso come al solito per il ritardo a pubblicare il capitolo, ma bando alle ciance, ecco il riassunto del capitolo precedente.

RIASSUNTO CAPITOLO PRECEDENTE: Lily e James si sono finalmente baciati sulla Torre di Astronomia al tramonto, e Lily, in una lettera scritta a Carol, sembra molto eccitata dalla cosa.

Emmeline intanto fa un brutto sogno, in cui dice anche il nome “Harriet”. James, che è anche lui nel dormitorio in quel momento per fare un favore a Alice, la sente, ma promette a Emmeline di non dire nulla a nessuno e non chiede ulteriori spiegazioni.

Marlene litiga con James dicendogli tutto quello che pensa di lui, in particolare che non solo è arrabbiata perché ha fatto soffrire una delle sue migliori amiche, ma anche perché da quanto è iniziata tutta la faccenda con Lily lui non si è nemmeno accorto che la lei (Marlene) non gli rivolgeva più la parola.

James si rende conto che potrebbe avere perso Marlene come amica, ma allo stesso tempo, come Mary, inizia a sospettare anche lui che Marlene nasconda qualcosa.

Lily, pensando alla guerra e quello che potrebbe succedere alla sua famiglia e ai suoi amici babbani, gli viene in mente una possibile soluzione (che non è ancora stata resa nota) che però non ha ancora deciso se attuare o meno, perché non le piace affatto.

Buona lettura!

 

Capitolo 33:Migliori amici

 

Erano le sette del mattino, e nel dormitorio femminile del settimo anno di Grifondoro, a causa del fatto che le ante delle finestre erano ancora chiuse (a parte un leggero raggio di luce del sole tra di esse,) la stanza era quasi del tutto buia.

A parte Alice Prester che russava, e Lily che si muoveva agitata nel letto dando ogni tanto calci e pugni al cuscino e al materasso, tutto era silenzioso.

Mary dormiva con la bocca lievemente aperta, mentre Marlene aveva la testa sotto al cuscino e riusciva a respirare nel sonno solo grazie alla piccola fessura tra il cuscino e il materasso. Emmeline dormiva immobile su un fianco.

La quiete regnava nella stanza, e non c' erano chiacchiere inutili, parole o urla a interrompere quel silenzio.

Fino a quando...DRIIN!

Purtroppo, la sveglia suonò.

Marlene fu la prima a sentirla, infatti imprecò assonnata aprendo gli occhi:-Maledizione. Non può essere già ora-.

-Mmh...qualcuno risponda a questo dannato telefono...- bofonchiò Mary ancora stordita dalla sveglia e dimenticandosi che a Hogwarts non c' erano telefoni babbani.

Alice si svegliò stordita mentre la sveglia continuava a suonare:-Qualcuno la spenga, cazzo-

-È sul comodino di Lily- disse Marlene con voce impastata, e Emmeline farfugliò stanca:-Lily spegni quella cosa-.

Lily, che non aveva sentito la sveglia, aprì gli occhi solo allora, bofonchiando:-Eh?Cosa?Chi mi chiama?-.

-Spegni la sveglia- disse Marlene stanca, e Lily obbedì.

-Pace- sospirò Alice richiudendo gli occhi, ma Marlene si alzò.

-Sarà meglio alzarci- disse quest' ultima e Lily alzò la schiena di scatto:-Svegliarci?È già mattina?-

Alice rise leggermente aprendo gli occhi:-Dov' eri con la testa bella addormentata?-

-Ma...buon Godric è gia mattina- disse Lily scioccata, cercando di fare mente locale.

Merlino, era già mattina.

Lily pensava che essa sarebbe arrivata tardi, ma si sbagliava. Certo, era felice, ma era anche in ansia perché non sapeva cosa dire o fare quel mattino, né come comportarsi con quella persona.

Insomma, non sapeva nemmeno se stavano insieme.

Dopo l' accaduto del giorno precedente (e avere scritto una lettera in tutta fretta a Carol) c' era stata la cena e poi Lily era andata immediatamente a letto, perciò lei e James non avevano avuto modo di affrontare quello che era successo.

Be', era stato senza dubbio bellissimo. Non era il primo bacio di Lily, (il suo primo bacio era stato l' anno precedente con un ragazzo con cui era uscita più volte) ma era stato senza dubbio migliore del primo.

Era stato semplicemente fantastico.

FLASHBACK, GIORNO PRECEDENTE (dal punto di vista di Lily)

Con il viso di James a pochi centimetri da quello della rossa, entrambi fissavano assorti gli occhi dell' altro, e, infine, James la baciò.

Non fu come il bacio passionale e forte che Lily si sarebbe aspettata e che aveva sognato a Londra.

Fu l' esatto contrario. Fu dolce, delicato, e anche abbastanza veloce.

James la baciò sulle labbra, e lei ricambiò il bacio, sentendosi come una farfalla che vola libera nel cielo, e non pensando ad altro.

Fu una sensazione che durò appena tre secondi, perché il bacio fu davvero parecchio veloce, ma allo stesso tempo, Lily lo reputò incredibile.

Quando si staccarono, ci fu un silenzio imbarazzante per alcuni secondi.

Nessuno dei due aveva programmato quello che era appena accaduto, perciò era normale rimanere imbarazzati in un primo momento.

James lo era soprattutto perché non aveva la minima idea di cosa stesse pensando la rossa in quel momento, infatti fu il primo a parlare dicendo:-Be', ecco, come...com' è stato?-.

Lily avvampò dal rossore, dicendo:-N-non si fanno queste domande-.

James la guardò in attesa, ignorando il suo utimo commento, e Lily balbettò osservando (senza però vederlo veramente) fisso di fronte a lei il panorama e cercando di non guardare il moro:-Be', e-ecco, è stato...insomma... e-cco ... wow-.

James le sorrise, ma lei non poteva vederlo dato che guardava il paesaggio che si estendeva ai loro occhi.

Anche James si mise a osservarlo. Stettero lì qualche minuto, in silenzio, guardando il panorama, poi Lily controllò l' ora, e annunciò:-Ehm...è quasi ora di cena. Sarebbe meglio andare, non credi?-

-Certo- rispose James e entrambi si alzarono.

Lily lo precedette, e mentre scendevano le scale che portavano alla Torre di Astronomia, la rossa disse:-Non dire a nessuno che prima mi sono messa a farfugliare come una bambina di sei anni, okay?-

James rise e disse mettendosi una mano sul cuore:-Lo giuro sul mio onore di Malandrino-.

-Mi fido di sicuro, allora- disse Lily sarcastica mentre scendevano sempre di più le scale, e James rise di nuovo.

FINE FLASHBACK

Lily fu riscossa dai suoi pensieri dal fatto che Marlene aprì le ante della finestra accecandola quasi. La luce del sole penetrò all' improvviso in tutta la stanza, dichiarandosi completamente indifferente al sonno delle ragazze.

-Maledizione!Marlene ti odio!- dissero all' unisono Mary, Lily, Alice, e Emmeline, mentre Marlene sorrise.

Anche Alice e Mary sollevarono la schiena dal materasso mettendosi sedute con il busto, e Mary chiese guardando l' espressione agitata di Lily:-Lily, va tutto bene?È da ieri sera che sei strana-

Lily guardò le sue amiche mordendosi un labbro, cercando di decidere se confessare alle sue amiche quanto era accaduto.

Perchè si, non aveva ancora informato le sue amiche dell' accaduto tranne Carol. Non che si fidasse di più di Carol che di loro, ma a Carol aveva scritto per lettera e non c' era alcun pericolo che l' assalisse di domande fino allo sfinimento (non ora, almeno).

Però si sarebbe sentita in colpa a non dirlo alle amiche, e inoltre aveva un disperato bisogno di parlarne con qualcuno a voce.

-Ragazze, ieri è successa una cosa che non vi ho detto- disse Lily guardando tutte con apprensione, e dal suo sguardo le amiche capirono che era importante, così tutte si sedettero ai bordi del letto di Lily.

Quest' ultima prese un bel respiro profondo e alla fine disse:-Io e James ieri ci siamo baciati-.

-Ah, lo sapevo che sarebbe successo qualcosa!- esclamò Alice alzando un pugno in aria vittoriosa, e Lily alzò gli occhi al cielo.

Marlene sorrise forzatamente, e Emmeline chiese interessata:-E com' è stato?-

-Oh, bellissimo...era il tramonto ed eravamo sulla Torre di Astronomia...è stato incredibile- rispose Lily ricordando quel momento di nuovo, e Mary disse sognante:-Oh, che romantico-.

-Tu non ne sei contenta, vero?- chiese Lily a Marlene, che rispose:-No, Lily, io sono contenta per te...insomma, come ti avevo già detto in precedenza, se tu sei felice io lo sono. Tu sei felice, Lily?-

-Si, lo sono, ma...- Lily si interruppe, e Emmeline insistette:-Ma?-

Lily stette in silenzio per qualche secondo, poi alla fine ammise:-Sono spaventata da come mi dovrò comportare oggi. Insomma...che cavolo gli devo dire?Che mi è piaciuto il bacio di ieri?Che non mi è piaciuto?Se stiamo insieme oppure no dato che non ne ho la più pallida idea?Che cosa devo dire?E che atteggiamento dovrò avere?Non so davvero cosa fare...-

-Be', se fossi in te- la interruppe Emmeline, e aggiunse:-Comincerei con “Ciao”, poi il resto verrà da solo...non puoi prevedere le sue risposte, no?-

-Giusto- Lily respirò con ansia, e poi sentenziò:-Sarebbe la cosa giusta da fare, ma credo che quello che farò sarà di non andare a lezione-.

-Lily- la rimproverò Mary, e la rossa replicò con una scrollata di spalle:-E allora?Che c' è di male?-.

-Dannazione, Lily, non sei una ragazzina di quattordici anni alle prime prese con tutto questo!Ti ricordo che hai già dato il tuo primo bacio, e non ti sei nemmeno fatta tutti questi giri mentali. Posso sapere cosa c' è ora di diverso?- domandò Alice, e Lily si decise a spiegare:-C' è di diverso che l' anno scorso non mi piaceva così tanto quel ragazzo e nemmeno tenevo così tanto a lui. Howard mi piaceva e basta, non era niente di serio, mentre ora...- la rossa si interruppe e non riuscì più a continuare.

Alice sospirò:-Ascolta, Lily. So che spaventa quando ci si innamora di qualcuno seriamente per la prima volta. Non fraintendermi- disse la ragazza all' occhiata della rossa:-Non sto dicendo che ami James. Ma sai anche tu di esserne innamorata-.

Lily non la contraddisse su questo punto:-Vai avanti-.

Alice sorrise lievemente, poi continuò:-Stavo dicendo, so che quando ci si innamora per la prima volta sul serio di qualcuno fa paura, ma è un' esperienza allo stesso tempo meravigliosa. Se sei spaventata da quello che potrebbe pensare una persona di te, vuol dire che ti importa sul serio di quella persona. E quando succede...be', non bisogna lasciarsi scappare questa persona. L' ho provato sulla mia pelle, credimi-.

Emmeline fece finta di vomitare, ma all' occhiataccia di Lily, sorrise a quest' ultima:-Stavo scherzando...più o meno-.

Tutte risero, poi incominciarono a prepararsi. Quando furono pronte, scesero in Sala Grande per la colazione.

Intanto, nel dormitorio maschile del settimo anno di Grifondoro...

-Be', ragazzi, io vado in Sala Grande. Muoio di fame. Quindi vi aspetterò di sotto- annunciò Frank Paciock ai suoi compagni di stanza, e Sirius Black disse ironico:-Che gentile che sei-.

-Grazie- replicò altrettanto sarcastico Frank sorridendo, e uscì dal dormitorio.

Dopo qualche secondo, James Potter, comodamente “steso “su una sedia del dormitorio, disse ai compari Malandrini:-Ragazzi, vi devo dire una cosa-.

-Se hai finito ancora una volta la mia scorta di Whisky Incendiario ti ammazzo...- avvertì Sirius, ma James scosse la testa:-No, non si tratta di questo-.

-Ti sei di nuovo dimenticato del tuo turno da Caposcuola?- chiese Peter, ma James scosse la testa di nuovo:-No. E quando mai ho dimenticato un mio turno?-

Sirius rise:-James, in tutto l' anno avrai svolto il tuo compito di Caposcuola massimo quattro volte!-

-Be', allora, James?Che devi dirci?- intervenne Remus, e James rispose guardando tutti:-Io e Lily ci siamo baciati-.

Sirius scoppiò a ridere:-Ahaahah, divertente, amico-

-Non è uno scherzo- disse James guardato stranito Sirius, che disse smettendo all' istante di ridere:-Oh, davvero?Ma cosa ha bevuto, Lily?-

-Si, Felpato, ho finito la tua scorta di Whisky Incendiario- disse James vendicandosi, e Sirius esclamò:-COSA?!Fottuto bastardo!-.

-Felpato, non è il momento. Be', complimenti allora, James- disse Remus sorridendo, e gli altri asserirono.

James sorrise, ripensando al giorno prima.

L' aveva baciata delicatamente, con dolcezza, era stato tutto quasi spontaneo. Ed era stato incredibile. Aveva sentito centinaia di emozioni invadere il suo corpo e....doveva davvero smetterla con tutti quei pensieri sdolcinati.

Scuotendo la testa per tornare al mondo reale (più che altro, non voleva che i suoi amici si accorgessero di qualcosa) James propose:-Allora, scendiamo anche noi in Sala Grande?-

-Sì- risposero gli altri.

IN SALA GRANDE....

Lily disse vittoriosa mentre usciva dalla Sala Grande con le amiche dopo avere fatto colazione:-Ah-ah!Non è venuto!-.

Era davvero felice, e non sapeva nemmeno perché. Da una parte sentiva di avere davvero il bisogno di parlare con James, ma la sua parte più infantile cercava di reprimere i sentimenti che provava l' altra, soffocandoli. Perciò, si, era relativamente felice del fatto che James Potter non si fosse presentato a colazione.

Era stupido, e lo sapeva, ma non sempre le cose hanno un senso.

Altrimenti di certo non si sarebbe ritrovata a baciare James Potter sulla Torre di Astronomia il giorno precedente.

Mary la guardò scioccata:-E dove è finito tutto il discorso epico che ha fatto Alice?-.

-Sfumato- rispose Lily semplicemente, e Alice sorrise:-Non canterei vittoria troppo presto se fossi in te. Guarda alla tua destra-.

Lily obbedì e imprecò a bassa voce:-Dannazione-.

James Potter, infatti, accompagnato dagli altri Malandrini (Frank era invece entrato a fare colazione da pochi minuti) si dirigeva verso di loro. Lily sentì un nodo stringerle lo stomaco, e si domandò dove diavolo fosse finita tutta l' euforia della sera prima.

Doveva essere sfumata come il discorso di Alice.

Alice rise piano, poi Lily disse a bassa voce:-E ora che gli dico?-.

Ma Alice non fece in tempo a dire nulla, perché Sirius salutò, avvicinandosi insieme agli amici:-Ciao, ragazze!-

-Ciao- salutò Mary, e Lily vide James sorriderle. La rossa ricambiò il sorriso imbarazzata, ma nessuno si accorse di niente.

Oh, non aveva tredici anni, porco Salazar. Perchè si comportava in quel modo?, pensò di nuovo la rossa, ma si trattenne dal dirlo ad alta voce, sapendo cosa avrebbe potuto comportare ciò.

Non voleva pensare alla teoria di Alice, perciò cercò di scacciarla via dalla mente, ma invano.

Infatti, Sirius disse entrando in Sala Grande:-Sto morendo dalla fame, quindi io vado a mangiare. Ci vediamo a lezione-.

Remus e Peter seguirono Sirius all' interno della Sala Grande, ma James rimase lì impalato. La lampadina scattò nella mente di Alice, che annunciò in fretta cogliendo l' occasione al volo:-Ehm...ho dimenticato il libro di Incantesimi in dormitorio!Emmeline, Mary, Marlene, mi accompagnate?-

E senza aspettare risposta, Alice trascinò le altre tre amiche su per le scale, lasciando James e Lily soli.

Quest' ultima decise che quando avrebbe rivisto Alice l' avrebbe affatturata.

E ora cosa diceva?

Optò per la cosa più ovvia:-Ciao-.

-Ciao- disse James sorridendo, e Lily disse imbarazzata:-Come stai?-.

Perchè si sentiva così dannatamente a disagio?

Maledetta Alice!Le aveva fatto venire più dubbi di quanti non ne avesse già.

Perchè all' improvviso stava sudando?E perché sentiva il suo corpo tremare?

Era spaventoso.

-Bene...senti, sei a disagio per quella cosa di ieri?- chiese il ragazzo abbassando la voce, e Lily mentì:-No, non sono a disagio-

-Si, e Voldemort è una persona buona e altruista- disse James sarcastico. Aveva capito subito l' umore della rossa, e si domandato vagamente come comportarsi in proposito, ma alla fine aveva optato per essere diretto e esplicito. E così era stato. Ora aspettava solo una risposta alla sua domanda. Non che gli importasse...

Lily ammise:-Ok, forse un po'. Ma non voglio che tu pensi che quello che è successo ieri non mi sia piaciuto. Perché è stato l' esatto contrario. Mi è piaciuto molto-.

Si vergognava a dirlo ad alta voce, perché era come ammetterlo sul serio, ammettere davvero che aveva baciato James Potter e gli era piaciuto. Certo, l' aveva detto a voce alle sue amiche e l' aveva scritto a Carol, ma era diverso. In ogni caso, l' aveva detto, e non se ne pentiva poi molto.

-Anche a me- replicò James, e aggiunse:-Senti, abbiamo un' ora buca dopo incantesimi. Perchè non andiamo a fare un giro in quell' ora?-

-Certo- rispose Lily, e James sorrise.

-Be', sarà meglio che andiamo se non vogliamo arrivare in ritardo a lezione- disse Lily mentre il suo cuore batteva all' impazzata, e James annuì.

Fecero per andarsene, ma poi furono raggiunti da Frank e dal resto dei Malandrini, e andarono a lezione tutti insieme.

La lezione fu lenta e noiosa. Lily in generale adorava Incantesimi (era la sua materia preferita dopo Pozioni), ma quell' argomento non le piaceva per niente e quell' ora fecero solo la teoria riguardante quell' argomento.

Alla fine dell' ora, James Potter e Lily Evans andarono a fare una passeggiata nei prati di Hogwarts.

Erano, in apparenza, gli unici fuori in quel momento probabilmente a causa del freddo che spingeva gli studenti a starsene all' interno del castello al caldo, ma alla rossa né al capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro importava granché del freddo in quel momento.

Camminavano in silenzio senza meta tra i prati.

Quel giorno il cielo era bianco opaco, e tutto sembrava stranamente spento.

Il leggero vento spostava appena le fronde degli alberi, e il lago di Hogwarts era ancora ghiacciato. Un' aura spenta aleggiava intorno a loro, e, per una persona metereopatica, come per esempio Remus, ciò sarebbe bastato per essere di cattivo umore, ma, comunque, James e Lily non erano meteoropatici, perciò riuscivano a essere relativamente di buon umore nonostante il pessimo tempo.

La mente dei due era occupata da molti pensieri, compreso il pensiero di cosa stesse pensando l' altro. Stettero zitti ancora per una decina di minuti.

James all' improvviso, però, disse allarmato:-Ho sentito un rumore. Sembravano degli zoccoli-

-Cosa?- esclamò Lily all' improvviso nel panico. Si guardò intorno.

Zoccoli...no, per favore Merlino fa che non siano Ippogrifi...

-Oddio, cazzo, cazzo, cazzo!- esclamò Lily agitata guardandosi intorno, e James scoppiò a ridere.

-Non c' è un bel niente da ridere!- fece Lily spaventata, ma James replicò sempre ridendo cingendo le spalle della rossa con un braccio:-Lily...era uno scherzo!Aahaahahah!-.

-Lurido schifoso bastardo!- esclamò Lily dandogli un leggero pugno sul petto, ma James continuò a ridere sommessamente.

-Ti fa ridere, eh?- continuò la rossa con gli occhi ridotti a due fessure, e James continuò a ridere:-Be', dai, devi ammetterlo che è divertente!Ahaahah-

-Ridi pure, James Potter. Avrò la mia vendetta- ribattè Evans con dignità, ma invano: James continuava a ridere come un' idiota.

Ah, si, lo è, pensò Lily alzando gli occhi al cielo.

La rossa aspettò che James smettesse di ridere, poi sentenziò:-Sei odioso quando ridi in quel modo-.

-Grazie. Sono lusingato- disse James, poi diede un leggero bacio sui capelli della rossa.

Lily sorrise inconsapevolmente, e camminarono continuando a scherzare in quel modo per un po'.

Lily si fermò tutto ad un tratto, facendo di conseguenza fermare anche James che aveva ancora il braccio che cingeva le spalle della rossa.

Lily si portò una mano alla fronte, e disse tremando leggermente:-J-james vedo tutto nero-.

-COSA?!- esclamò James guardandola preoccupato e mettendosi di fronte a lei e sorreggendola tenendogli le spalle. No, porco Salazar, Lily non poteva stare male adesso...non poteva stare male punto...per le mutande di Merlino, lui non era pratico di queste situazioni...

Lily disse stordita:-Vedo sfuocato, mi s-scoppia la testa...-

-Lily, guardami, sono qui...- James la guardò ancora più preoccupato di prima accarezzandole i capelli, e adesso fu Lily che scoppiò a ridere:-Ahahaahah!Fregato!-.

-Cosa?Mi hai imbrogliato!- esclamò James scandalizzato, e Lily annuì fiera:-Esatto-.

Entrambi scoppiarono a ridere, mentre James diceva tra una risata e l' altra:-Mi...hai...fatto...preoccupare, però!-

Lily rise ancora più forte dicendo:-Non è colpa mia se sei un credulone!-.

Lo superò correndo verso un enorme quercia, ma James la raggiunse in fretta.

Tutti e due si sedettero sotto ai piedi dell' imponente albero.

INTANTO, NELLA PARTE OPPOSTA DEI CORTILI...

Emmeline Vance, coperta da un pesante cappotto blu scuro, lanciò con forza un sasso trovato a terra sul lago ghiacciato, rompendone una lastra.

Non poteva essere vero. Non poteva davvero avere sognato Harriet.

Dopo tutto quel tempo...perché?

Una lacrima scese dall' occhio destro di Emmeline, ma lei l' asciugò in fretta, poi prese un altro sasso e lo lanciò con ancora più forza di prima sul lago.

Risultato: altre due lastre di ghiaccio rotte. Non sapeva perché lo stava facendo, ma certamente era un ottimo sfogo.

Harriet...un altro sasso.

Emmeline rabbrividì, e riprese a tirarne altri.

Continuò così per quasi una decina di minuti, finché una voce disse dietro di lei:-Sai, Vance, non capisco proprio perché te la prendi con quel povero ghiaccio-.

Emmeline si girò di scatto verso la voce,e, trovandosi davanti Sirius, la ragazza replicò forzatamente:-Che ne sai?Magari è l' essere più feroce della terra-

-È un pezzo di ghiaccio. Dubito seriamente che possa esserlo- commentò Sirius, e Emmeline ribatté:-Non infrangere le mie illusioni-

-Cosa c' è che non va?- chiese Sirius di getto, e Emmeline rispose cercando di sembrare convincente e inarcando un sopracciglio:-Niente, perché?-.

-Dai, Emmeline, ti conosco. Si vede lontano un miglio che non stai bene- ribattè Sirius, e Emmeline negò con forza:-No, invece. Sul serio, sto bene-. Lei stava bene...perchè non avrebbe dovuto stare bene, in fondo?Erano passati otto mesi, perché sarebbe dovuta stare male adesso?Eppure ci stava ancora male...Emmeline fu riscossa dai suoi pensieri da Felpato.

-Così bene da volere demolire il ghiaccio sul Lago Nero- rispose infatti il suddetto, ma Emmeline protestò:-Non lo voglio demolire. É solo...divertente-

-Emmeline- insistette Sirius, ma dato che la sua migliore amica non diceva nulla, l' avvertì:-Non farmi usare le maniere forti, Vance-

-E quali sarebbero?-

-Ci devo ancora riflettere- rispose Sirius, e entrambi risero piano. Poi, Emmeline confessò:-Senti, ok, forse non sto completamente bene. Ma non ho davvero voglia di parlarne. Perciò, per favore, non continuare a chiedermelo-

-Va bene. Ma, tanto per sapere...me ne parlerai prima o poi?- domandò Sirius, e Emmeline rispose sorridendo leggermente:-Ci devo riflettere-.

Tutti e due risero di nuovo, poi Sirius si avvicinò alla ragazza e le passò un braccio intorno alle spalle, dicendo, imbarazzato:-Ti voglio bene-

-Anch' io- rispose Emmeline, e entrambi stettero lì, a fissare il lago Nero a lungo.

DA LILY E JAMES, INVECE...

Seduti sotto la quercia, James e Lily guardavano il paesaggio.

Ad un tratto, James spostò lo sguardo dal paesaggio a Lily e le prese il viso tra le mani, baciandola con passione.

Lily ricambiò il bacio con sempre più passione, le loro lingue che giocavano tra loro.

Lily infilò una mano tra i capelli del moro con ardore, provando ancora più emozioni del bacio del giorno precedente.

James era altrettanto preso dal bacio. Non pensavano a nulla, continuavano solo a baciarsi con brevi pause di allontanamento di circa due centimetri per respirare e che duravano circa solo due secondi.

Era dannatamente...wow...

A un certo punto però, fu Lily ad allontanarsi. Respirò per qualche secondo,poi annunciò:-Ti devo chiedere un favore-.

James la guardò interrogativo, capendo a stento quello che stava dicendo la ragazza e sul fatto di essere stato riportato sul pianeta Terra, e la rossa si chiese mentalmente se dovesse dirglielo veramente.

Da una parte, pensava che James l' avrebbe preso nel modo sbagliato, ma dall' altra non voleva assolutamente che accadesse quello che lei desiderava con tutta la sua forza che non accadesse.

Alla fine, Lily decise che sì, era necessario farlo, perciò chiese al moro:-Potresti evitare di...di menzionare il bacio di ieri e quello di e oggi alle altre persone?Insomma...puoi dirlo agli altri Malandrini, se vuoi...ma gradirei che nessun altro lo venisse a sapere-.

-Perché?- domandò James in tono brusco, ritornando di colpo a capire con chiarezza ogni singola parola della rossa.

Forse la sta prendendo esattamente come temevo che la prendesse, pensò la Caposcuola, e si affrettò a spiegare:-Non è che non voglio che si sappia che noi...- cosa stiamo facendo, esattamente?Stiamo insieme oppure no?Che termine devo usare?, si chiese mentalmente la ragazza quasi disperata.

-Noi cosa?- domandò James forse ancora più brusco di prima, e Evans rispose, dopo averci riflettuto brevemente:-Non è che non voglio che si sappia che noi ci stiamo frequentando...non voglio solo che si sappia che ci siamo baciati-

-Scusa, Lily, ma davvero non ti seguo- disse ora James sinceramente confuso, e la rossa insistette:-Quello che voglio dire...è che non mi va che tutta Hogwarts conosca i miei segreti intimi. É...imbarazzante-.

James la guardò per qualche secondo, pensieroso, poi decretò:-Okay, si può fare. Dirò ai Malandrini di non farne parola con nessuno. Tu farai lo stesso con le tue amiche?-

-Sì- rispose Lily, sollevata che il moro avesse capito. Poi, si ricordò che avevano lezione tra poco, così si alzò da terra e incitò James a fare lo stesso.

Dopo uno sbuffo, Ramoso si alzò e la seguì.

Il resto della mattinata passò in modo piuttosto monotono, e quando ebbe finito di consumare il suo pranzo, Lily decise di andare in Sala Comune. Non aveva un granché da fare quel giorno, e, dato che questo era piuttosto inusuale, Lily decise di occupare la giornata riposandosi.

Intanto, al terzo piano di uno dei corridoi del Castello di Hogwarts...

Sirius Black se ne stava comodamente seduto con la schiena al muro nel bel mezzo del corridoio, incurante della poca gente che passava ogni tanto per di lì fissandolo straniti.

Teneva tra le mani un sacchetto di caramelle gommose rubate a Emmeline, mangiucchiandone una di tanto in tanto con fare annoiato.

Dopo poco, Sirius si addormentò, e dormì per circa tre quarti d' ora, dato che nessuno aveva osato svegliarlo, ma poi, una persona si avvicinò a Felpato dichiarando divertito:-Be', devo ammetterlo, questa volta mi hai superato-.

Sirius aprì leggermente gli occhi, stropicciandoli, per poi vedere una figura di fronte a sé.

La analizzò per qualche secondo, cercando di capire chi fosse, poi la individuò chiaramente. Corporatura alta, figura allampanata, capelli scompigliati, occhiali, espressione idiota...era senz' altro il suo migliore amico, James Potter.

Sirius sospirò assonnato, e domandò chiudendo di nuovo gli occhi con la voce roca per il sonno:-A che ti riferisci?-

-Hai saltato l' ultima ora di lezione, in cui tra l' altro c' era Trasfigurazione, cosa che ho fatto anch' io, ma non ho mai avuto l' idea geniale di addormentarmi nel bel mezzo del corridoio con in mano un pacchetto di caramelle- rispose James sorridendo e sedendosi, imitando la postura di Sirius, che replicò sempre con gli occhi chiusi:-Niente di che, Ramoso. Abbiamo compiuto entrambi imprese migliori di questa-.

-Ovviamente- ribattè James prendendo una caramella dal sacchetto di Sirius e iniziando a masticarla. Stettero in silenzio per qualche minuto, poi James lo ruppe:-Hai intenzione di stare qui tutto il giorno?-

-Forse- rispose Sirius stancamente, e domandò:-Ti importa?-

-Sì, perché la mia era una domanda retorica. Non puoi stare qui tutto il giorno- disse con fermezza James, e Sirius aprì finalmente gli occhi, guardando scettico Ramoso e dicendo:-Ah, sì?E chi me lo impedisce, sentiamo?-

-L' allenamento di Quidditch, ecco cosa te lo impedisce- rispose l' altro, e Sirius lo guardò innervosito:-Non mi ricordavo, Merlino, possibile che ti ricordi sempre tutti allenamenti?E non importa se sei tu che gli fissi, è comunque inquietante-.

James fece spallucce, alzandosi, e invitando l' amico di fare lo stesso.

L' amico, di malavoglia, si alzò, e fece per dirigersi verso la direzione che portava nella Sala Comune di Grifondoro, quando James gli ricordò:-Abbiamo lasciato le nostre cose in spogliatoio l' ultima volta, cervellone-.

Sirius in risposta gli fece la linguaccia, poi insieme a James, iniziò a camminare, diretto agli spogliatoi maschili della Squadra di Quidditch di Grifondoro.

-Ehm...senti- proruppe James e continuò:-Lily...lei non vuole che si sappia in giro che ci siamo baciati e...-

-Noi non ci siamo baciati, Ramoso. Sono abbastanza certo che me lo ricorderei- lo interruppe Sirius scherzando, e James gli lanciò un' occhiata truce:-Idiota. Stavo dicendo, Lily non vuole che si sappia in giro che io e lei ci siamo baciati-

-Perchè?- lo interruppe di nuovo Sirius, e James rispose infastidito:-Perché non vuole che tutta la scuola conosca quelli che lei definisce “I suoi segreti intimi”, ovviamente ha detto che tu e gli altri Malandrini potete saperlo, ma solo voi. Perciò gradirei che non andassi a sbandierare questa cosa ai quattro venti...-

-Okay- rispose Sirius tranquillo, e aggiunse:-Comunque, pensi davvero che si vergogni perché non vuole che la gente sappia i suoi segreti privati?-

-Si, lo penso davvero Felpato, e ti avverto, non riuscirai a farmi inculcare delle idee nella mia testa...-

-Non sto cercando di inculcarti cose nella testa. Sto solo dicendo che, James, ragiona bene: vi siete odiati per anni, o almeno lei ti odiava, e probabilmente si sentirebbe debole davanti agli occhi di tutti se questi sapessero che si è “arresa”-. Sirius, in realtà, non lo pensava davvero, ma si divertiva un mondo a cercare di condizionare James.

-Si, Felpato, avevo ragione: stai esattamente cercando di condizionarmi. Sei psicopatico, lo sai vero?-

-Ma sono anche il tuo migliore amico- rispose Sirius con fare saccente, e James sapeva che aveva ragione.

SALA COMUNE DI GRIFONDORO, LILY EVANS

Quando Lily arrivò in Sala Comune, essa era deserta, se non per uno studente che apparentemente leggeva un libro seduto su una sedia a un tavolo, da solo.

Lily si potè dire sorpresa, quando si accorse che quel qualcuno era Remus Lupin.

Remus era infatti da lì da circa una mezz' ora buona, e si era recato in quel luogo con il proposito di leggere, ma non era riuscito nel suo intento.

Con solo due giorni mancanti alla Luna Piena, non si poteva dire che il suo umore fosse dei migliori. Iniziava a sentire i pre-sintomi che gli davano un certo senso di dolore non ben definito, e la mattinata non sarebbe potuta andare peggio.

Aveva preso un brutto voto in Divinazione, materia che molte volte gli faceva domandare perché la seguisse ancora. Era stato davvero un idiota, a volerla proseguire dopo il quinto anno, ma ormai gli sembrava troppo tardi per cambiare idea.

Oltretutto, dopo aver preso quel votaccio, era inciampato in una fossa nei cortili di Hogwarts mentre si recava alla serra di Erbologia, macchiandosi completamente la veste di fango.

Per fortuna, nessuno lo aveva visto, ma era dovuto ritornare in dormitorio a cambiarsi, arrivando quindi in ritardo alla lezione di Erbologia e facendo perdere dieci punti a Grifondoro.

E poi, come se non bastasse, Pix il Poltergeist aveva imbrattato un muro di un corridoio e se l' era svignata in tempo per non essere scoperto da Gazza, che, quando arrivò, non trovò Pix, ma bensì Remus, che stava passando di lì per caso, e perciò il Lupo Mannaro si era ritrovato ad avere una punizione prenotata per quel giovedì, che, guarda caso, era il giorno che seguiva alla Luna Piena.

Fottutissimo Merlino.

Così, Remus era venuto in Sala Comune per cercare di rilassarsi leggendo, ma invano. Era troppo irritato per riuscire a concentrarsi sul libro, perciò non fu infastidito quando Lily Evans entrò nella Sala Comune salutandolo.

 

-Hey, Lily- salutò lui senza ombra di entusiasmo, e Lily domandò sedendosi anche a lei al tavolo e capendo al volo che c' era qualcosa che non andava:-Va tutto bene?-

-Si, bene-

-Ne sei sicuro?- insistette Lily guardandolo in modo penetrante, e Remus rispose:-Okay, forse non va tutto bene. Ma, davvero, è una giornata schifosa, e non ho voglia di parlarne-.

Non avrebbe potuto, comunque.

Anche se l' avere preso un brutto voto, essere finito in punizione ed essere arrivato in ritardo alla lezione di Erbologia lo infastidivano parecchio, il fastidio più grande era che il suo “problema peloso” (come lo chiamava James) era ormai vicino, e Lily, dato che non era a conoscenza del segreto, non poteva essere a conoscenza davvero del motivo per cui fosse così giù di morale.

Lily stette in silenzio per qualche momento, poi annunciò inaspettatamente:-So che lo sai-.

Remus sorrise leggermente:-Sapere cosa?-

-Di me e James l' altro giorno. So che lo sai- rispose Lily sorridendo, e Remus disse fingendo di avere appena capito cosa intendesse la rossa:-Ah, quello-.

Lily rise piano, poi disse più seria:-Forse ti farebbe bene parlarne-

-No, davvero- disse Remus, e c' era un po' di fastidio nella sua voce. Lily lo notò.

-Be', ma questo non è coerente!- esclamò Lily all' improvviso, lasciando finalmente che lo sconcerto la riempisse.

Remus chiese non capendo:-Cosa non è coerente?-

-Noi ci diciamo sempre di essere migliori amici, ma tu non mi dici mai niente- spiegò la rossa irritata, e Remus domandò stranito:-Cosa dovrei dirti?-

-Quello che vuoi!Dovresti tanto meno parlare- replicò Evans, e Remus ribatté:-Noi parliamo-

-Già, ma...insomma, i migliori amici dovrebbero farsi confidenze segrete o cose di questo genere, mentre tu non ti apri mai con me- rispose Lily, e Lupin chiese iniziando ad irritarsi:-Perché, quando è stata l' ultima volta che tu mi hai fatto una confidenza?-

Lily ci pensò, ma si rese conto di non ricordarsene. Remus infatti le fece notare:-Vedi. Non sono solo io che non mi apro. Nemmeno tu mi dici mai niente-

-Non è vero- protestò Lily debolmente, e Remus sbottò:-Ah, sì?E allora, come mai, sono venuto a sapere da James che voi vi siete baciati, quando tu ovviamente non avevi pensato di dirmi assolutamente nulla?-

-Non pensavo ti importasse-

-Be', allora non lamentarti dicendomi che io non ti dico mai i miei segreti quando tu non mi racconti mai i tuoi!-

-Ma questo...questo non è da migliori amici!Insomma...ultimamente io e te non parliamo quasi più da soli!-

-Ma se quando a dicembre eri triste per James ti ho consolata e tutto il resto?- domandò Remus, e Lily borbottò:-Appunto!È stata l' ultima volta in cui abbiamo avuto una conversazione decente!Che, se vogliamo puntualizzare, non ci siamo nemmeno detti dei segreti o fatti delle conseguenze. Diciamocelo, Remus, tu quest' anno non mi sei stato per niente vicino-

-Perchè tu si, allora?Non è colpa mia. Chissà come mai, non abbiamo parlato più così tanto da quando James ha letto il tuo diario- fece Remus ironico, e Lily alzò la voce:-E con questo cosa vorresti dire?-

-Che da quando è iniziata la storia di James, non so perché...tu non mi hai più raccontato nulla!Non ho la minima idea del perché...sta di fatto che ti sei comportata così!- urlò Remus, e Lily gridò a sua volta:-NON RIGIRARE LA FRITTATA!SEI TU QUELLO CHE SI È ALLONTANATO QUI!-

-MA PER PIACERE!SAI BENISSIMO DI AVERE TORTO!-

-SMETTILA, IO NON TI HO TRASCURATO PER COLPA DI JAMES, CHIARO?-

-E chi ha mai detto che era colpa di James?Lily, era colpa tua!- esclamò Remus, e Lily ribattè:-Non è vero!Perchè io non ti ho trascurato, semmai il contrario!-

-Sul serio, Lily?Lo pensi davvero?!-

-Sì!-rispose la Caposcuola con vigore.

-Questo è davvero...lasciamo stare. Non ho più voglia di litigare. Me ne vado in dormitorio- concluse il Lupo Mannaro irato, e fece come aveva detto.

Lily lo guardò andare via, poi prese un cuscino sul divano e lo lanciò dall' altra parte della stanza con furia.

Che rabbia, pensarono all' unisono Remus Lupin e Lily Evans, entrambi furibondi.

 

 

  
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