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Autore: lollafra99    17/03/2014    1 recensioni
Hope, una diciassettenne di statura e corporatura media, con occhi azzurri e capelli biondi, si è appena trasferita dall'Italia in Inghilterra......o meglio, è scappata. E' una ragazza normale, stufa del passato, in fase di cambiamento del presente e speranzosa nel futuro. Solo il destino sceglierà la sua sorte....sarà a suo favore o a suo sfavore?
Genere: Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Il giorno seguente mi svegliai presto.
Mi liberai dalla sua presa che mi aveva tenuta accanto tutta la notte e scesi in cucina cercando di fare meno rumore possibile, per non svegliarlo.
Erano solo le 6, ma dovevo fare in fretta, non potevo prevedere a che ora si sarebbe svegliato.
Preparai pancake a forma di cuore, svariati litri di spremuta all’arancia con mezzo cucchiaino di zucchero, proprio come piace a lui. Presi il mazzo di rose rosse che mi era stato regalato il giorno prima al centro commerciale da un passante e che nascosi immediatamente per evitare una sfuriata di gelosia di Harry.
Ripensai a quel momento e un sorriso mi scappò, immaginandomi Harry su tutte le furie, perfetto anche in quello stato.
Passò circa un’ora e mezza e tutto era pronto.
Pancake, spremuta, petali di rose sparsi sul tavolo assieme a delle margherite candide, candele, la tovaglia che piace a lui e dei piccoli cupcake con scritto ‘buon compleanno’.
Il cupcake che stava al centro era il mio preferito. Tutto era racchiuso in quel cupcake con la scritta ‘ti amo’.
Sentii dei leggeri rumori al piano di sopra, segno che si fosse alzato.
Spensi le luci e salii le scale, aspettandolo davanti alla porta. La porta si aprì, ed eccolo lì, con quel pigiama che lo faceva sembrare un barbone, ma un barbone perfetto.
‘Buongiorno piccola, credevo mi avessi lasciato..’ sussurrò con la voce ancora impastata dal sonno.
‘Mai.’ Sorrisi baciandolo.
‘Senti..devo andare a fare la spesa..ti vesti e vieni con me?’ mentii.
‘Ma..oggi..’ cercò di parlare ma lo interruppi subito.
‘Daai non riesco a portare da sola tutte le buste!’ Sbuffai.
Gli occhi dolci funzionano sempre.
‘Ti concedo solo un’ora!’ sbuffò.
‘Muoviti e vestitii!’ urlai buttandolo in camera e aspettando fuori dalla porta che fosse pronto. Dopo cinque minuti uscì e lo accompagnai giù di sotto.
‘Hai fame piccolo?’ sussurrai scendendo le scale.
‘Sinceramente..si..ma mangiamo durante il tragitto a piedi..’ sorrise baciandomi la guancia.
Mentre mi dirigevo verso la porta d'entrata gli chiesi di andare in cucina a prendermi il portafoglio.
Mi girai appena in tempo per vedere la sua espressione mentre apriva la porta della cucina.
Aveva gli occhi lucidi dalla commozione e, se ne avesse avute le possibilità, sarebbe saltato sul tavolo e avrebbe divorato tutto. Invece si girò verso di me e mi sorrise.
Ma non un sorriso qualunque. Un vero sorriso. Uno di quei sorrisi che sono rari ma che quando li vedi, non puoi fare a meno di scioglierti.
Si avvicinò a me con estrema lentezza, probabilmente non era ancora consapevole di cosa stava accadendo attorno a lui.
‘I-io…tu…quando lo hai fatto?’ sorrise ancora.
‘Mh…segreto di stato..’ risi.
‘Vieni qua piccola.’ sorrise cingendomi la vita con le sue braccia e appoggiando le sue labbra sulle mie.
‘T-ti..piace?’
‘Lo amo. Come te.’ Sorrise. Arrossii a quelle parole pensando al cupcake.
‘E si, anche il cupcake lo dice.’ Ridemmo, proprio come se mi stesse leggendo nel pensiero.
‘Ora mangia, che siamo in ritardo!’ risi portandolo in cucina.
‘Ritardo?’
‘C’è un’altra sorpresa!’ sorrisi.
‘Ma io volevo passare con te la giornata..’
‘Mangia e andiamo, su!’ risi.
‘Mangia anche tu!’ rise prendendomi per i fianchi e facendomi sedere sulle sue gambe.
Dopo mezz’ora riuscimmo a finire il cibo, tra scherzi, baci e abbracci.
‘E adesso?’ mi chiese sorridendo come un bambino che aspetta le caramelle.
‘E adesso vieni con me!’ dissi prendendolo per mano e portandolo fuori di casa, attraverso un parco.
‘Mi dici almeno dove andiamo?’
‘Mh…conosci la parola sorpresa?’ sorrisi. Ricevetti come risposta uno sbuffo e risi appena.
Dopo aver attraversato il parco e una parte di bosco spuntammo su una spiagga deserta, dove c’era posizionata una tenda con attorno dei petali di rose rosse.
‘Ma..è…bellissimo! Oddio ma è per noi?’ mi sorrise ancora incredulo.
‘Mah si, una cosuccia..giusto per farti passare un buon compleanno..ah, un’altra cosa! Guarda lì!’ sorrisi indicando in alto verso il cielo, dove stava passando un aereo con la scritta ‘Buon compleanno’.
Sorrisi a quello spettacolo. La reazione di Harry suscitava in me una sensazione positiva, ma indescrivibile.
Lui mi saltò letteralmente addosso, continuando a riempirmi di bacini. Mi faceva tenerezza vederlo così, sembrava un bambino piccolo quando aveva appena realizzato il suo sogno.
Spesso lo paragono a un bambino, ma non per un suo comportamento infantile, ma per le sue reazioni, che lo rendono sempre cosi dolce e tenero.
‘Ma non è finita qui!’ risi.
‘Ho paura che mi venga il diabete da tutta questa dolcezza!’ sorrise.
‘Apri la tenda, su!’
Fece come gli avevo indicato e si trovò davanti Niall vestito da maggiordomo, davanti ad un letto matrimoniale, anche quello circondato da candele e petali di rose.
‘I-io…non ho parole…’ sorrise con gli occhi lucidi.
‘E’ tutto così fantastico!’
‘Mi fa piacere che tu lo gradisca..’ sussurrai abbracciandolo da dietro.
‘Io tolgo il disturbo, signori. Per qualsiasi informazione, mi trovate dietro il quinto albero della seconda fila.’ Ridemmo tutti, mentre Niall si dileguava.
‘Qualcosa mi dice che abbiamo le candele e le rose come passione comune..’ rise girandosi verso di me.
‘Qualcosa mi dice che ho azzeccato gli addobbi..’ risi.
‘E’ sempre stato il mio sogno dormire in riva al mare.'
‘Lo so.’ Sorrisi.
‘Ecco perché ti amo.
’‘Ti amo anche io, mio piccolo principe.’ Sorrisi stendendomi nel letto accanto a lui, e trascorrendo la notte immersa nelle coccole.
'Buon compleanno Harold.' sussurrai, per poi cadere in un sonno profondo.
  
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