Matrimonio - parte 2

Tornarono alla festa mano nella mano, Ginny bella come una principessa stava volteggiando tra le braccia di Harry anche se poco dopo venne rapita da Charlie, ovviamente tutti i fratelli volevano un ballo con la piccola di casa.

Quella piccola donna che in tutto quel tempo era stata la più forte, si era fatta coraggio, era stata forte per tutti i fratelli maggiori, per la madre che piangeva ancora segretamente, per il piccolo Teddy che ormai veniva accudito dalla ragazza come avrebbe fatto la madre.

George lasciò la riccia per avvicinarsi alla sorella.

<< Scusa fratellone ma ora tocca a me >> disse trascinandola verso di se, portandola ancora di più in mezzo alla sala facendola ruotare.

<< Sei una bellissima donna >> disse lui circondandola con le sue braccia.

<< Grazie, Fratellone mio >>

<< Se lui fosse qui sai che avrebbe fatto ridere tutti? Avrebbe fatto sicuramente qualche scherzo per cercare di farti arrabbiare ma poi sapeva che ti avrebbe strappato un sorriso >>

<< Lo so, ma lui oggi c’è, è qui>> disse appoggiando una mano sul suo cuore.

<< TI voglio bene >> disse stringendola più forte.

<< Anche io, e mi raccomando fai il bravo con Herm >> disse strizzandogli l’occhiolino prima di dirigersi verso il marito.

Senza dire niente a nessuno si smaterializzò al cimitero, vicino alla tomba di Fred. Si sedette difronte alla lapide, dove c’era incorniciata una sua foto del ballo del ceppo, gliel’aveva scattata lui stesso, dopo che l’aveva trovato spiare Hermione con il bulgaro.

<< Oh Fred dovevi vedere oggi Ginny, era così bella, sai sono contento per lei, dopo tutto quello che ha passato è giusto che viva la sua vita felice con Harry…Sai lui l’ama molto si vedeva da come la guardava, per quante Veele c’erano alla festa i suoi occhi erano per nostra sorella, e per fortuna che era così se no lo avrei picchiato…Tutto sarebbe stato diverso se tu eri qui con noi, avremmo fatto un sacco di scherzi con Ginny e Herm che ci avrebbero sgridati…Poi dovevi vedere Herm è una dea, è sempre stata bellissima ma oggi era incantevole, e per poco non  ho rischiato di rovinare tutto per la gelosia verso Ron, si hai capito bene…Ron….mi sono bevuto la testa, ma tengo molto a lei sai? >>

Il rosso fece comparire dei girasoli sulla tomba del gemello, non sapeva perché aveva scelto quel fiore, forse perché gli aveva sempre messo allegria.

<< Sai a volte penso come sarebbe stato se quel maledetto muro non fosse crollato, se tu fossi qui con me, chissà chi tra noi avrebbe conquistato Hermione? Ovviamente io perché anche senza un orecchio resto il gemello più bello…anche se ora sono l’unico gemello >>

A quell’affermazione scoppiò a piangere, doveva sfogarsi, tutti gli dicevano che sarebbe passato che l’avrebbe superato, ma non era così.

Il dolore non passava, era come se una parte del suo cuore fosse stata fatta a pezzi senza pietà e ci si abituava solo al senso di vuoto che si prova, perché queste cose non si superano il dolore sarà sempre con noi, perché quando una persona se ne va così all’improvviso ci cambia, ci lascia un segno indelebile che non si potrà mai cancellare.

<< Fred…Perché? Perché te ne sei andato così presto da me? Mi hai lasciato solo>>

Era vero, ogni volta che si guardava allo specchio vedeva lui, ogni volta che si vedeva riflesso sapeva che non era Fred, lui non c’era più era andato in un posto dove George non lo avrebbe mai potuto raggiungere se non tra molti anni. Doveva vivere anche per lui, essere forte per la sua famiglia e magari in un futuro crearsi una famiglia tutta sua con la donna che amava.

Sentì due gracili braccia stringerlo e sollevarlo un po’ da terra, non si era accorto di nulla, non si era accorto che era sdraiato a terra, non si era nemmeno reso conto che lei si fosse arrivata li con lui.

<< George, tranquillo ci sono qui io >> disse cullandolo fra le sue braccia.

<< Herm come hai fatto a trovarmi? >> disse lui alzando appena lo sguardo ma senza staccarsi da lei.

<< Dove potevi essere? Ti ho visto smaterializzarti appena dopo aver ballato con Ginny, sapevo che saresti venuto qui ma ho preferito aspettare un po’ prima di arrivare, sapevo che avevi bisogno di parlare con lui >>

Disse lei accarezzandogli i capelli

<< Ma poi tua madre si stava preoccupando, così sono venuta a vedere come stavi >> continuò lei.

<< Scusa se non ti ho dato spiegazioni ma dovevo venire, dovevo raccontagli >> disse lui con le lacrime che gli rigavano il viso.

<< Shh ci sono qui io, hai fatto bene tesoro, hai fatto bene…quando ti sentirai meglio torneremo alla festa >> disse lei stringendolo ancora di più a se.




spazio dell'autrice: so è ancora corto come capitolo...ma avevo bisogno di scrivere questa sera...questo capitolo lo dedico ad un mio caro amico che è venuto a mancare troppo presto...ti sei spento in un attimo e il dolore che provo è indescrivibile.
Quindi capirete perche questo capitolo è particolarmente triste, ma in questo momento riesco a capire un po quello che prova George. 
Spero di riuscire a scrivere un nuovo capitolo presto :D
Ora passo a voi...grazie per le gentili recensioni che mi lasciate sempre, vi adoro! a presto e buona serata e buona notte