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Autore: VenoM_S    18/03/2014    3 recensioni
Cosa fai quando non ricordi niente e l'unica cosa certa è che stai fuggendo?
Come possono le persone che ami scomparire in una notte senza lasciare traccia?
Quanto ancora credi di poter mantenere il tuo segreto, se chi sa tutto ti sfugge tra le dita?
Una Cerva, un Cacciatore e una Regina, in una città ignara dove tutti vedono, ma nessuno può sapere.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuga

Capitolo 1
 

La luce scendeva attutita dalle spesse chiome degli alberi della Foresta. Si faceva sempre più caldo mentre il sole iniziava pigro la sua salita nel cielo. Conor si tolse cautamente la giacca di pelliccia e la posò su uno dei sassi piatti raggruppati accanto a lui, si sistemò il lungo arco e la faretra dietro la schiena di modo che non lo intralciassero e poi si mosse lentamente oltre il primo filare di alberi, con gli occhi puntati sul terreno alla ricerca di tracce. Nonostante fossero anni che entrava e usciva da quel luogo non era mai riuscito a farsi un'adeguata mappa mentale dei sentieri e dei ritrovi più comuni delle prede. Tutto cambiava continuamente lì, crescevano alberi dove il giorno prima si sarebbe detto c'erano rocce, e l'unico vero punto di riferimento era il Sertil, il fiume che nasceva nel centro della Foresta e, in una serie innumerevole di anse, rapide e piccoli salti, ne usciva arrivando fino alle mura di Breaux. Conor lo sapeva bene, e nonostante l'oggetto della sua ricerca poteva nascondersi ovunque il suo intento era quello di rimanere sempre con lo scrosciare dell'acqua a portata d'orecchio.
Camminando, non poteva fare a meno di ragionare sul perché la Reggente gli avesse assegnato quel compito con tanta urgenza, dopotutto si trattava solo di una cerva sfuggita alcuni giorni prima alle riserve private del Palazzo.
Quando lei gliene parlò stava quasi per voltarsi e andarsene. Ràke aveva i suoi Wraith e non gli serviva uno come lui, continuava a ripetersi.

«Se porterai a termine questo compito per me, ti dirò cosa successe quella notte, Conor il Cacciatore»

Era bastata una frase a fermarlo. Quella era la notte in cui la sua vita era diventata di colpo vuota, la notte per cui non riusciva a darsi pace da mesi.
La Reggente sapeva, ma come?
Doveva scoprire cosa era successo a qualunque costo, per questo aveva accettato di trovare e catturare quella dannata cerva.
Ricerca che si stava dimostrando più difficile del previsto, con sua meraviglia. I cervi erano spariti dalla Foresta da molti anni, da quando Ràke, dopo aver sposato il vecchio Reggente di Breaux, Ghorrel, li aveva fatti catturare per spostarli nelle sue riserve private. Eppure, in quattro giorni di ricerche continue non era riuscito a trovare nemmeno una traccia, un ciuffo di peli, un giaciglio nell'erba.
I pensieri di Conor si dissolsero all’istante quando si imbatté in una leggera scia di impronte nel fango, piccoli zoccoli allungati ed esili che si susseguivano in linea quasi retta verso l’interno della Foresta.
Non riuscì a trattenere un sorriso sarcastico.

«Ti ho trovata, finalmente»

_____________________________________

 

Il calore crescente iniziava a darle fastidio.
Aprì gli occhi lentamente e si ritrovò ai margini del grande semicerchio erboso che costituiva la Radura Centrale. Il folto cespuglio di bacche l’aveva protetta bene dai pericoli durante la notte, ma a quanto pareva nulla riusciva a fare altrettanto con i suoi incubi.
Occhi gialli, lampi e fuoco invadevano continuamente il suo sonno. Non riusciva mai a ricordare nulla del suo Prima, solo quegli occhi venati di malvagio divertimento nei suoi confronti. In realtà non sapeva nemmeno con certezza se ci fosse davvero stato un Prima o se fosse stata sempre così com’era ora. Ma al momento tutto questo non aveva troppa importanza, il suo bisogno principale era trovare qualcosa da mangiare. Le bacche intorno a lei non erano commestibili, sarebbe quindi andata verso la Radura a cercare qualche ciuffo d’erba inumidito dalla rugiada.

Improvvisamente sentì un ramoscello spezzarsi dietro di lei, verso sinistra. Drizzò le orecchie. Un respiro pesante si fece leggero, quasi inudibile. Percepì una strisciante sensazione di pericolo farsi strada nei suoi muscoli, che si prepararono allo scatto.
Doveva tornare alla Fonte, subito.
Doveva fuggire.

 

************************************


Note: Eccomi qui con la mia prima storia (che poi non è proprio la prima che scrivo, diciamo la prima che abbia pubblicato qui su EFP); nove capitoli li ho già pronti, avendoli scritti l'anno scorso, e ragionandoci su ho deciso di pubblicarli con una cadenza di circa 3/4 giorni, sia per mantenere un po' di suspance (eh, sennò che gusto ci sta), sia per darmi un piccolo margine di tempo per poter iniziare la stesura dei capitoli successivi. Dovrò comunque fare qualche piccola revisione/aggiunta ai capitoli già scritti perché mi sono resa conto che appaiono piuttosto "striminziti" qui, e la cosa non mi piace granché. Che altro dire, spero di incuriosirvi con queste prime righe, e di farvi venir voglia di leggere il resto ;)

  
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