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Autore: Rebecca_Daniels    18/03/2014    3 recensioni
Che cosa può accadere in un anno?? In soli dodici mesi, la vita di una comune ragazza di provincia può trasformarsi in un sogno diventato realtà?? Ma soprattutto: in quattro stagioni si può imparare a sorridere nonostante le proprie insicurezze, ad amare benché comporti dei rischi e a seguire quell'unica direzione che porta alla felicità??
*Dalla storia* "La telecamera cominciò a fare il giro delle gradinate, non restava sopra i volti per più di un secondo, se non quando si avvicinò a lei... Sembrò rallentare e soffermarsi sul suo viso quei tre secondi in più, come se indugiasse... L'unica cosa che le venne in mente, stranamente, fu il consiglio di sua mamma: “Mi raccomando... Sorridi!”.
E Kaylie sorrise... Forse, fu quello che cambiò tutto...."
Note: ci sono dialoghi in inglese; la storia è già stata scritta tutta; spero abbiate voglia di sognare un po' assieme a Kaylie =)
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Everything About You

Arrivò all'aeroporto con mezz'ora di anticipo, facendosi accompagnare in macchina da Paul, che per quella sera si era offerto di darle un passaggio pur di conoscere le due ragazze di cui aveva sentito parlare per mesi.

Erano in piedi davanti al terminal e stavano parlando dell'ultimo arrivato di casa Higgins, quel bellissimo maschietto nato all'inizio della stagione e che stava rendendo Paul l'uomo più felice sulla faccia della terra. In quel momento un flusso indefinito di persone cominciò ad uscire dal terminal, attirando l'attenzione di Kaylie, che cominciò a cercare dovunque una massa di capelli ricci castani e un caschetto rosso. Vedeva uomini in giacca e cravatta, con la ventiquattrore alla mano, donne in tailleur che parlavano al telefono, famiglie cariche di valige che cercavano di non perdersi i figli per strada, coppie impazienti di godersi il loro soggiorno nella capitale e poi...

-Kay!!!

Kaylie vide due ragazze sbracciarsi in mezzo alla folla e cominciare a correrle incontro. Incurante del fatto che metà delle persone presenti si fosse fermata per osservare quella scena in perfetto stile film degli anni trenta in bianco e nero, si ritrovò pure lei a correre nella loro stessa direzione, tanto che in due secondi sentì quattro braccia stritolarla come se non la vedessero da secoli. E pensandoci bene, Kaylie si rese conto di quanto le fossero mancate tremendamente le sue due migliori amiche, le donne più stravaganti e meravigliose che avesse mai incontrato nella sua vita.

Marta- Oh mamma mia!! Ma sei uno schianto!!!

-Grazie... Anche voi siete splendide ragazze!! Denise ma sei ancora più rossa del solito o sbaglio??

Denise- E' bello vedere anche te, Kay... Comunque sì, mia madre ha avuto la brillante idea di controllare l'ora su due orologi diversi mentre mi faceva la tinta, così l'henè è rimasto troppo in posa ed ora sembro la sorella illegittima di Rossana...

-Cretina: stai benissimo invece!!

Marta- Non sai quanto mi... Cioè, ci sei mancata...

-Anche voi... Ve lo giuro... Qui sono successe così tante cose, ma raccontarvele via Skype non era lo stesso che potervele dire face to face...

Marta- Sentila: adesso fa pure finta di sapere l'inglese...

Scoppiarono tutte e tre a ridere. Non riuscivano a lasciare le loro mani che si erano intrecciate le une alle altre, tanto da formare una piccolo cerchio su cui la figura imponente di Paul fece ombra, avvicinandosi a loro per le presentazioni.

-Ragazze sono felicissima di presentarvi Paul: il mio manager, nonché uomo preferito sulla faccia della terra e grande amante della cucina italiana...

Mark- Ladies.... It's a pleasure finally meeting you, about whom I heard a lot about... (Signore... E' un piacere finalmente incontrare voi, di cui ho sentito molto parlare...)

Marta- Oh, I'm so curious to know what Kay told you about us... Anyway, nice to meet you Paul... I'm Marta... (Oh, sono così curiosa di sapere che cosa Kay le abbia detto su di noi... Comunque, piacere di conoscerla Paul.. Io sono Marta...)

Eccola là: la solita intraprendente che non si ferma di fronte a nulla... Questa è una cosa che ho sempre ammirato in lei, perché sono sicura che la sua caparbietà e il suo coraggio la porteranno molto lontano...”.

Denise- And I'm Denise... It's a pleasure to meet you, Paul 'cause Kay always tell us how patience you are with her... And thank you for taking care of our best friend in the last few months... (Ed io sono Denise... E' un piacere conoscerla, Paul, perché Kay ci dice sempre quanto sia paziente con lei... E grazie per essersi preso cura della nostra migliore amica negli ultimi mesi...)

Questa deve essersela scritta prima di partire, dati i suoi proverbiali problemi con l'inglese... Non c'è niente da fare: Denise si deve sempre prendere cura di tutti, nessuno escluso... E' per questo che è così speciale ed indispensabile...”. Kaylie non poteva sentirsi più orgogliosa delle sue migliori amiche, ma un'unica preoccupazione continuava a tormentarla da quella mattina: che diamine sarebbe successo una volta che si sarebbero trovate davanti a Liam??

Ebbe modo di scoprirlo molto in fretta dato che, dopo averle accompagnate in albergo per far loro appoggiare i bagagli e cambiarsi per la serata (com'era prevedibile, Paul disse che la lentezza nel prepararsi era comune a tutte le donne... Italiane comprese), risalirono in macchina per andare a casa Payne.

Beh, a casa Payne- Bella e questo era un piccolo particolare di cui non aveva ancora discusso con nessuna delle due... Non che non avesse detto loro di abitare da Liam, ma forse non gli aveva proprio spiegato che con ogni probabilità si sarebbe fermata lì per un po' più del dovuto...

Denise- Aspetta: tu mi stai dicendo che convivete?! Voglio dire: tu rimarrai a vivere qui anche dopo la fine del tour... Tu ti trasferirai definitivamente a Londra?!

Quella che aveva sempre ritenuto una delle persone più comprensive e pacate sulla faccia della terra stava praticamente dando di matto davanti al portone di casa sua, con una Marta quasi piegata in due dalle risate. Kaylie si voltò verso Paul che stava cercando una scusa per evaporare da quella situazione di isteria femminile, e dandogli un bacio sulla guancia, gli disse:

-Thank you so much for bringing me my best friends... I really need them... (Grazie mille per avermi portato le mie migliori amiche... Avevo davvero bisogno di loro...)

Paul- I don't mind... See you tomorrow Kay... Goodnight ladies!!! (Non è nulla... Ci vediamo domani Kay... Buonanotte donzelle!!!)

Kaylie tornò a concentrarsi su Denise, le mise le mani sulle spalle e, guardandola negli occhi, disse seria:

-Denise: ho detto che forse... E sottolineo il forse.... Mi fermo a vivere da Liam anche dopo la fine dei concerti... Non ti ho comunicato la mia decisione di voler scalare l'Everest senza ossigeno e con le infradito... Non ancora per lo meno!

Sentì una schiaffo colpirle la spalla.

Denise- Ma quanto cretina sei?! Io non so come faccia a sopportarti Liam...

-Ehi: insultiamo ora?! Vi ricordo che lui è stato ammaliato dal mio celestiale sorriso e...

Marta- Certo, perché se ti avesse conosciuto prima di essere “ammaliato” dal tuo sorriso, sarebbe scappato via a gambe levate!!

-Ma qui la simpatia la facciamo sgorgare a fiotti, eh?! Mi sono quasi pentita di aver fatto tutta questa fatica per farvi arrivare fin qui...

Marta- Neanche avessi mosso un dito!!

-Basta!! Voi due mi avete stufato: siete due ingrate!! Vedrete che cosa vi aspetta domani: vi farò camminare tanto ma tanto, in giro per negozi, che mi chiederete pietà!! E vi avverto che io ho Eleanor dalla mia parte!!

Denise- Ora sì che sono spaventata... Sta sfoderando la ragazza di un amico di suo moroso... Terrificante!!!

Kaylie stava per ribattere, quando sentì la serratura della porta alle sue spalle scattare e una faccia sorridente far capolino: si era praticamente dimenticata di dove fosse, per un attimo le era sembrato di essere tornata davanti al portone di casa sua, in una delle tante sedute “psicanalitiche” che faceva durante le serate d'estate con le ragazze, pensando a come sarebbe stato realizzare i propri sogni ed avere un ragazzo perfetto al proprio fianco.

In quel momento sentì un braccio allacciarsi alla sua vita e le facce delle sue due migliori amiche diventare l'espressione dello stupore: sembravano due statue greche tanto erano perfette ed immobili.

-Marta... Denise... Vi presento Liam!

-Ladies... I so happy to finally meet you!! (Signore... Sono così felice di conoscervi finalmente!!)

Non riusciva a capire cosa fosse: orgoglio? Gioia? Soddisfazione? Felicità? Non aveva importanza, perché quella stretta allo stomaco che l'attanagliava sempre nei momenti importanti era lì a farle compagnia. Quello era il segno che ogni cosa stesse andando al posto giusto, che Liam si stesse affezionando alle sue migliori amiche e che Marta e Denise si stessero innamorando di lui. Le tre parti fondamentali della sua vita si stavano conoscendo, per riformare il puzzle che era diventato il suo cuore.

Kaylie vide Liam con quella faccia buffa, dove alzava il sopracciglio destro e metteva le labbra come se fosse un bambino piccolo sul punto di piangere... Il problema era: perché aveva quell'espressione?

Liam- Kay, I think I've just discovered my super power: I can immobilize people! (Kay penso di aver appena scoperto il mio super potere: posso immobilizzare le persone!)

-You're right... I've never seen them so quite and speechless... Maybe we can leave them here and have an intimate dinner... (Hai ragione... Non le ho mai viste così tranquille e senza parole... Magari possiamo lasciarle qui e fare una cenetta intima...)

Marta- Cosa?! Ma senti questa! I mean... What are you saying?! (… Voglio dire... Cosa stai dicendo?!)

-Oh, gush... She found her voice again... (Oddio... Ha ritrovato la voce...)

Marta- Very, very funny... Without my voice you shouldn't be... (Molto, molto divertente... Senza la mia voce tu non saresti...)

Denise- Liam, you're the only one that can stop this stupid chat, so... (Liam, tu sei il solo che potrebbe bloccare questa stupida chiacchierata, quindi...)

Liam- You should be Denise, am I right? (Tu devi essere Denise, ho ragione?)

Denise- Yes, I am... (Sì, sono io...)

Liam- Are you hungry? Cause I am.... So, come in... They will follow us if they want to eat... (Sei affamata? Perché io sì... Quindi, vieni dentro... Loro ci seguiranno se vogliono mangiare...)

-I want to eat!! (Io voglio mangiare!!)

Liam- As I was saying... Sometimes I think you'd be Niall's girlfriend, instead of mine... (Come stavo dicendo... Qualche volta penso che dovresti essere la ragazza di Niall, invece che la mia...)

Kaylie gli rivolse una linguaccia, per poi dirigersi, con Marta sottobraccio, verso la sua nuova casa acquisita che, come aveva previsto, fece rimanere a bocca aperta tutte e due le ragazze.

Quando finalmente si sedettero a tavola, Kaylie pensò che il peggio fosse passato: le presentazioni erano state fatte, Denise aveva notevolmente migliorato il suo inglese tanto da riuscire a capire quello che diceva Liam (cosa non semplice, dato che alle volte non si capiva nemmeno lui) e Marta era troppo concentrata ad osservare l'arredamento bizzarro dell'appartamento e lo specchio di Kaylie, da non aprire più bocca. Ma quella era solo la quiete prima della tempesta, poiché, quando Liam ebbe la brillante idea di chiedere a quelle due lingue lunghe delle migliori amiche di Kaylie di parlare un po' della sua ragazza “prima del fatidico concerto”, si scatenò un inarrestabile fiume di episodi imbarazzanti e frasi celebri che la riguardavano.

Non tralasciarono nulla: dalle extension rosa che aveva in terza media, alla cotta colossale che si era presa per un ragazzo della sua scuola su cui era letteralmente inciampata, mentre tentava di avvicinarlo; passando per la volta in cui era finita con il sedere all'aria davanti a tutta la scuola, dopo essere scivolata su una lastra di ghiaccio e per quella in cui si era lamentata per un intero pomeriggio di come gli unici due ragazzi che avesse mai baciato, fossero dei pessimi baciatori, non volendo sentire ragioni circa il fatto che lei non avesse dei metri di paragone validi. Logicamente non sorvolarono nemmeno su tutte le lamentele che Kaylie aveva propinato alle loro povere orecchie all'inizio di quella strana passione per quella boy band inglese a causa di un gruppetto di bambine in campeggio.

Marta- She kept going on saying “It's for the money... It's just for the money!! I can't stand those little girls anymore!!”... But everyone could see that she was falling in love with your music! (Continuava a dire “E' solo per i soldi... E' solo per i soldi!! I non le riesco più a sopportare quelle ragazzine!!”... Ma chiunque poteva vedere che si stava innamorando della vostra musica!)

Liam- With our music, ah?? (Della nostra musica, eh??)

Marta- Well... Not only with your music... Also for the Louis Tomlinson's bum.... (Beh... Non solo della vostra musica... Anche per il sedere di Louis Tomlinson...)

Liam- What?! You really like Louis' ass?! Oh, c'mon!! (Cosa?! Ti piaceva sul serio il culo di Louis?! Oh, avanti!!)

Ormai Kaylie aveva smesso di cercare di dare spiegazioni e giustificazioni da circa un'ora a quella parte, tanto la sua posizione non sarebbe migliorata di un solo millimetro, ma quella era decisamente un'insinuazione a dir poco scorretta e soprattutto la faccia di Liam non era mai stata così tanto indignata.

-Okay, okay... I have something to say in my defence...At first, I fancied a little bit the remarkable gifts of Louis' body, but then I really fell in love with... (Okay, okay... Devo dire qualcosa in mia difesa... All'inizio, mi piaceva un pochino il notevole dono del corpo di Louis, ma poi mi sono innamorata sul serio di...)

Liam- With?? (Di??)

Marta- Yes: with what?? (Sì: di cosa??)

Se la vita fosse sempre giusta nei confronti delle persone, io ora avrei del raggi laser al posto degli occhi e potrei incenerire seduta stante quella simpaticona che è seduta davanti di me...”.

-With your voice.... (Della tua voce...)

Kaylie lo disse in direzione di Liam, sbattendo le palpebre e ringraziando di essersi messa almeno tre passate di mascara di modo che l'effetto “occhioni da cucciolo adorante” fosse amplificato all'ennesima potenza, per poi voltarsi verso Marta e farle la linguaccia.

Liam- Don't worry Kay... I also fell in love with you for your smile, definitely not for your sense of humour... (Non ti preoccupare Kay... Anche io mi sono innamorato di te per il tuo sorriso, decisamente non per il tuo senso dell'umorismo...)

Si alzò dalla sedia per darle un bacio sulla guancia a cui Kaylie rispose con uno schiaffo indignato sulla spalla di un Liam sempre più divertito, che si stava dirigendo al piano superiore per cambiarsi e andare da Andy.

-Non avrei decisamente dovuto insegnarli il sarcasmo e l'ironia... Ora li usa meglio di me!!

Lo disse mentre incrociava le braccia al petto e metteva su il broncio, ottenendo come unico risultato delle risate incontenibili da parte delle due megere sedute al tavolo con lei.

Denise- Sei pazzesca, lo sai??

-Oddio!! Da quant'era che non me lo sentivo dire... Mi mancava proprio....

Marta stava probabilmente per ribattere con qualche commento acido, quando Liam ricomparve, bello come non mai, sulla soglia della cucina, annunciando che doveva lasciarle per quella sera, ma che non vedeva l'ora di poter tortura Kaylie ancora un po' in loro compagnia.

Kaylie fu quasi certa di aver visto arrossire Denise quando Liam la salutò con un bacio sulla guancia: ora sarebbero state solo loro tre, come ai vecchi tempi.

Dopo essersi spaparanzate sul meraviglioso divano bianco ed aver afferrato un cuscino arancione a testa (con conseguenti scontate battutine sul fatto che avesse fatto arrendere anche quel povero ragazzo alla convivenza con quel colore sgargiante), arrivò la tanto fatidica domanda:

Denise- Allora... Come stai?

Già: come sto??” si chiese Kaylie seriamente, forse per la prima volta dopo mesi.

-Sinceramente? Bene...

Non riusciva a capire nemmeno lei da dove uscissero quelle frasi così sicure, ma sentiva che stava dicendo solo ed unicamente la verità ed era una sensazione indescrivibile, perché finalmente era sincera in tutto e per tutto.

-Sì: sto bene... Certo, sono assolutamente e irrimediabilmente terrorizzata per la prima performance che dovrò affrontare nell'arco di quattro giorni, davanti a qualcosa come ventimila persone... Sono in paranoia completa per i costumi di scena che dovrò indossare, dato che assomigliano più a dei fazzoletti per soffiarsi il naso che a dei veri e proprio indumenti... E con ogni probabilità credo di essere entrata in piena crisi da “mi sono accorta di non poter vivere senza il mio ragazzo”... Eppure sto decisamente bene.... Insomma: ho le mie due migliori amiche al mio fianco, in una delle città più belle che io abbia mai visto e che profuma di casa come nessun altro luogo al mondo, sono circondata da persone strepitose come Eleanor e Perrie, senza cui mi sentirei persa, ho acquistato quattro fantastici amici maschi che non averi mai neanche lontanamente sperato di poter avere, lavoro con degli individui strepitosi e talentuosi come Paul, Amelia, Kate e Ethan.... Per di più sto per vedere il mio più grande sogno diventare realtà e condivido un fiabesco appartamento in pieno centro città con un ragazzo meraviglioso e che credo essere l'amore della mia vita, quindi... Sì, direi che sto più che bene e che sono anche felice....

Kaylie riportò il suo sguardo sulle due giovani donne al suo fianco, lasciando che un'illuminatissima ed irrequieta Londra continuasse la sua frenetica vita, senza essere controllata dal suo occhio curioso.

Marta stava letteralmente piangendo, cercando di non diventare un panda a causa dell'abbondante dose di mascara che aveva messo, mentre Denise le stava rivolgendo uno sguardo orgoglioso con quelle sue splendide iridi color ghiaccio. Loro sapevano perfettamente che cosa Kaylie avesse affrontato nella sua adolescenza e, soprattutto, in quegli ultimi anni di scuola superiore e di università... Tutte le lotte con sé stessa per capire dove risiedesse la causa del suo malessere, del suo non sentirsi mai adeguata, quella costante voglia di scappare da tutto e da tutti, senza lasciare mai che qualcuno si avvicinasse abbastanza per capire che cosa ci fosse veramente sotto quell'apparenza di ragazza felice; tutte quelle infinite discussioni per farle vedere, attraverso gli occhi degli altri, che persona piena di qualità lei fosse in realtà, andando finalmente a smontare la barriera di insicurezze che la ricopriva interamente; tutte le cotte che aveva represso o nascosto perché incapace di lasciarsi andare con un ragazzo, impaurita dalla possibilità di farsi ferire ancora di più di quanto non si sentisse già...

Poi, però, era arrivato lui... Era arrivato Liam ed aveva sconvolto tutto: i suoi piani, le sue difese, le sue insicurezze. Un bacio ed ogni cosa aveva assunto un significato diverso, perché ora, ogni gesto era fatto per far vivere e crescere un sentimento, quello che loro condividevano, e che Kaylie aveva scoperto passare anche attraverso l'amore e la cura per sé stessi.

-Sapete che cosa ho imparato da Liam?? Che per amare veramente qualcuno devi per forza prima amare te stesso, perché altrimenti sei capace di dare all'altro solo una copia sbiadita della persona che potresti essere, facendo un torto ad entrambi... E' per questo e per un'estrema fortuna, lo devo ammettere, che ho cominciato seriamente a pensare di avere anche io qualcosa di positivo da poter donare e di meritare anche io il mio posto qui... Rimane solo una piccola enorme paura...

Denise- Quale?

-Che sia tutto un sogno... Che domani mattina mi possa svegliare e ritrovare nella mia camera dal colore indefinito, circondata dai poster di un'adolescenza mai del tutto superata, con l'Ipod sotto il cuscino ancora acceso ed una vita piena di rimpianti e occasioni perse ad aspettarmi...

Sentì i loro occhi pesare sulla sua pelle nel vano tentativo di capire se mai la loro migliore amica sarebbe stata completamente e sinceramente felice e forse furono proprio quegli sguardi preoccupati delle due persone che più le erano state vicine nei momenti difficili a farle capire che sì: era decisamente arrivato il momento di essere felice. Felice e basta.

-Poi, però, sento le mani avvolgenti di Liam stringermi i fianchi e so che è tutto vero... Che finalmente è arrivato il mio momento!

Sorrise a Denise, che la racchiuse di slancio in un abbraccio tanto familiare e sospirato, a cui si aggiunse subito anche Marta, e Kaylie non poté far altro che lasciar cadere le lacrime, trattenute per troppo tempo.

Delle lacrime che dopo vent'anni di vita Kaylie era felice di sentir cadere sulle sue guance, perché altro non erano che lo specchio di una serie di emozioni talmente potenti e belle che esprimerle a parole sarebbe stato semplicemente impossibile.

Quando si sciolsero da quel momento così toccante e si furono asciugate tutte e tre quelle rivoletti di gioia e affetto diluiti, Kaylie si sentì in dovere di rovinare tutta quell'atmosfera dicendo:

-Bene... Dopo il momento “Bautiful”, direi che sia il turno di un quantitativo esagerato di gelato accompagnato da un resoconto dettagliato della vostra vita nell'ultimo mese... Con cotanto di dettagli piccanti, cara mia, perché non credere che mi sia sfuggito il tuo velato riferimento ad un certo Andrea, dagli addominali scolpiti e l'abbronzatura perfetta!!

Marta- Ma non ti sfugge niente, eh?! Vai a prendere i chili di gelato che mi hai promesso e, forse, poi, otterrai qualche confessione...

Mamma mia quanto mi sono mancate....” probabilmente era la ventesima volta che lo pensava, ma d'altra parte era la pura e semplice verità: se non fosse stato per loro non sarebbe arrivata dove era in quel momento, dato che erano state solo ed unicamente Marta e Denise a mantenere vivo un piccolo barlume di speranza nel suo cuore.

La serata trascorse molto più velocemente del previsto e quando Liam tornò a casa, le trovò ancora concentrate a chiacchierare di tutta la gente che conoscevano e ad abbuffarsi di gelato. Kaylie le salutò dicendo loro che il giorno dopo si sarebbero dovute tenere pronte dato che ad attenderle ci sarebbe stata una giornata a dir poco “impegnativa”.

Avendole avvisate Kaylie non si sentì minimamente in colpa nel bussare alla porta della loro stanza d'albergo alle sette e mezza di mattina per farle svegliare e preparare: alle otto e mezza doveva essere in sala prove per la consegna dei costumi con le modifiche apportate e per gli infiniti tentativi di trucco e acconciature che Kevin aveva in serbo per loro. Quando Denise aprì la porta della stanza, Kaylie mise in mezzo tra lei e l'amica assolutamente furibonda un sacchetto di carta dal profumo delizioso, contenente i migliori muffin e cupcake dell'intera città di Londra.

-Questa si chiama offerta di pace e se non la accettate siete delle pazze, perché sono assolutamente deliziosi!!

Denise finalmente si aprì in un sorriso e la fece entrare, per introdurla all'imbarazzante spettacolo di una Marta completamente attorcigliata nel lenzuolo ocra dell'hotel, con i capelli completamente arruffati e la bocca aperta, spiaccicata sul cuscino. Sembrava Zayn in uno dei suoi tanti attacchi di narcolessia acuta, in cui si addormentava dovunque poggiasse il sedere.

Senza pensarci troppo, Kaylie si mise a saltare sul letto e in men che non si dica, si ritrovò soffocata da un cuscino, tenuto premuto con un chiaro intento omicida da una Marta ora fin troppo sveglia. Dopo esser riuscite a far colazione e averle costrette a prepararsi nel minor tempo possibile (che con Marta non poteva essere al di sotto dei trenta minuti abbondanti), arrivarono in sala prove, dove Kaylie potè introdurre le sue due migliori amiche a quei tre londinesi impazziti , altrimenti noti come Amelia, Ethan e Kate. Neanche a farlo apposta, Marta si mise subito a chiacchierare amabilmente con Ethan, dando a tutti l'impressione di aver appena trovato la sua anima gemella per shopping e gusti in fatto di ragazzi.

Si integrarono talmente bene con il resto dello staff che riuscirono ad avere voce in capitolo anche per quanto riguardava la scelta del trucco di scena e dell'acconciatura e, con somma gioia di Kaylie, optarono per una linea marcata di eyeliner, su sfondo dorato, un rossetto lucido della tinta delle labbra e delle fluenti chiome boccolose. Per dirlo con le parole di Mr Louis “Simple but effective!”.

Dopo una mattinata trascorsa tra trucchi e forcine per capelli, Kaylie decise di far prendere un po' d'aria a Marta e Denise, che sembravano appena scese da dodici giri consecutivi sull'otto-volante, portandole a pranzare con un panino in Hyde Park. Stavano tranquillamente chiacchierando dei costumi di scena che Kaylie avrebbe dovuto indossare di lì a tre giorni, quando una voce squillante catturò la loro attenzione, facendola balzare in piedi.

-I've finally found you!! (Vi ho trovate finalmente!!)

Eleanor si stava precipitando con la sua grazia innata e sempre sconvolgente verso di loro, con in mano quello che Kaylie riconobbe come il suo solito frappuccino di Starbucks.

Si lanciò nelle braccia dell'amica inglese, per poi dedicarsi alle presentazioni, forse più importanti, della sua intera vita, come una sorta di scontro tra titani solo con tre migliori amiche da far girare la testa.

-Ragazze: questa è Eleanor, la morosa di Louis... El, they are Marta and Denise, my other two best friends... (… El, loro sono Marta e Denise, le mie altre due migliori amiche...)

Kaylie si accorse di aver trattenuto il fiato per tutto il tempo in cui i tre contendenti si studiarono in ogni minimo particolare, tentando forse di capire se ci fosse qualche motivazione valida per non fidarsi dell'altro, fino a che non vide Eleanor aprirsi in un sorriso e tendere la mano verso una Marta sempre più rilassata: solo ora capiva che l'osservazione non era altro che un tentativo malcelato di capire di che stilista fosse il vestito leggero che la ragazza inglese stava indossando.

Eleanor- Nice to meet you, girls... Kay told me about you so many times that I feel like I've already known you!! (Piacere di conoscervi ragazze... Ksy mi ha parlato di voi così tante volte che mi sembra già di conoscervi!!)

Marta- Oh my gosh!! You're much more beautiful live than in pictures!! Sorry, I've just understood how does a worm feel when he's beside a butterfly... (Oh mio dio!! Tu sei molto più bella dal vivo che nelle foto!! Scusa, ho appena capito come si sente un vermetto vicino ad una farfalla...)

Kaylie non poté trattenersi dal ridere per l'affermazione sincera e assolutamente priva di un anche solo vago fondo di verità di Marta, soprattutto accorgendosi che era quasi riuscita a far arrossire Eleanor, impresa tutt'altro che semplice. Quella ragazza aveva seriamente bisogno di una dose massiccia di autostima, ma sicuramente il pomeriggio di shopping che le attendeva avrebbe di certo migliorato la situazione, dato che Eleanor era capace di trovare l'abito adatto a chiunque.

Riuscirebbe a far sentire attraente anche un manico di scopa... Non so seriamente come faccia... Speriamo solo non mi sconvolga Denise con qualche abbinamento troppo colorato!”.

Quando finalmente rimise piede nel suo modernissimo appartamento, Kaylie faceva ancora fatica a credere di aver appena trascorso un pomeriggio dove il suo unico pensiero fosse stato quello di bloccare Marta dal comprare l'intero reparto di borse di Harrods. Non si erano fermate un attimo, tanto che Denise ad un certo punto aveva pure minacciato che se non avessero rallentato il ritmo le avrebbe denunciate per “rapimento e tortura di una povera innocente che non aveva mia visto così tanti vestiti in vita sua”. Neanche a dirlo sia lei che Marta si erano letteralmente innamorate di Eleanor e lo stesso era avvenuto per la bellissima ragazza inglese, che aveva addirittura chiesto alla riccia di farle sapere come si sarebbe conclusa la sua serata con Andrea, una volta che l'avesse vista con il vestito super colorato e ultra aderente che avevano scelto assieme.

Trovò Loki impegnato in un'interessantissima litigata con la nappa del ferma tenda, che a quanto pareva non aveva intenzione di cedere sotto i suoi artigli per finire dritta nelle sue fauci fameliche. Dopo averlo distratto con uno dei suoi costosissimi biscottini dietetici che Liam si ostinava a comprargli, si sedette tranquillamente sul divano, accendendo il computer per poter controllare gli ultimi aggiornamenti nelle fanfiction che stava leggendo. Lo sapeva perfettamente che non avrebbe dovuto tenere quell'account attivo e che se qualche fan l'avesse scoperta sarebbe stata la fine, ma certe storie erano ancora capaci di farla commuovere e non voleva smettere di recensirle per qualche piccolo cambiamento di “status”. Inoltre, si dilettava a pubblicare ancora qualche storia originale di tanto in tanto: tutti quegli avvenimenti avevano fatto sì che la sua testa diventasse più iperattiva del solito, facendo lavorare la sua immaginazione a più non posso, creando un sacco di nuovi racconti. Ad essere sinceri, Louise sapeva perfettamente dell'account e le aveva semplicemente fatto promettere che non avrebbe pubblicato più nulla che riguardasse i ragazzi, ma quello sarebbe stato lo stesso difficile: come poteva scrivere storie su di loro se ormai aveva la fortuna di conoscere le loro vere storie?

Era immersa in queste sognati considerazioni, quando i suoi occhi furono coperti da due mani grandi e calde che cercavano di non farle sbirciare chi si celasse dietro di lei.

-I should know this: you bought that dog just because you knew he would be by your side in every moment... He's a betrayer!! (L'avrei dovuto sapere: hai comprato quel cane solo perché sapevi che sarebbe stato dalla tua parte in ogni momento... E' un traditore!!)

Liam- Can you please explain me how did you do this? (Puoi speigarmi per favore come hai fatto a farlo?)

-What?? (Cosa??)
Liam- Understand that it was me!! (Capire che ero io!!)

Alle volte mi chiedo se lo faccia apposta o se sia così ingenuo di suo... Purtroppo penso sia la seconda...”.

-Dear... The first thing I get to know about you, after your stunning eyes, were your hands... The ones that made me shiver in front of 20'000 people... The ones that reliably guided me to a desert corridor... The ones that touched lightly mine when you gave me your headphone and an entire world of emotions exploded inside my heart... (Amore... La prima cosa che ho conosciuto di te, dopo I tuoi meravigliosi occhi, sono state le tue mani... Quelle che mi hanno fatto rabbrividire davanti a 20'000 persone... Quelle che mi hanno guidato in maniera affidabile in un corridoio deserto... Quelle che hanno toccato delicatamente le mie quando mi hai dato le tue cuffiette e un intero mondo di emozioni sono esplose dentro il mio cuore...)

Liam- The ones that caught your hands when you realized that we couldn't be together... How far we come, Kay?? (Quelle che hanno raccolto le tue mani quando hai realizzato che non saremmo potuti stare assieme... Quanto lontano siamo arrivati, Kay??)

Già: quanta strada avevano percorso da quel corridoio anonimo dell'Arena di Verona? Quante lotte avevano affrontato per essere dove erano ora, accoccolati sul divano del loro appartamento, con il loro cane a scodinzolare felice sul loro tappeto, vivendo appieno il loro amore?

E pensare che stavo per lasciare che tutto questo mi sfuggisse ancora una volta dalle mani... Quanto vorrei che la giovane donna che sono ora potesse tornare indietro e dire a quella ragazzina troppo insicura, anche solo per sperare che qualcosa di positivo potesse capitare proprio a lei, che nella vita alle volta bisogna buttarsi seguendo le emozioni e che alla fine tutto si sarebbe risolto per il meglio...”.

-Far enough to have the courage to say you that I love you... (Lontano abbastanza per avere il coraggio di dirti che ti amo...)

Lo vide sorridere increspando le sue labbra sottili sul lato sinistro, come era solito fare quando la causa della sua felicità era anche motivo di un moto di dolcezza che gli pervadeva gli occhi nocciola. Kaylie adorava quando le regalava quel genere di sorrisi.

Andò a dormire con il cuore più leggero perché finalmente, dopo la chiacchierata con Marta e Denise e dopo quei sentimenti irrefrenabili che si era accorta di provare ancora, dopo cinque mesi, nei confronti di Liam, aveva capito che: no, non sarebbe mai tornata a fare la vita di prima. Non avrebbe più lasciato scorrere la vita dalle sue mani, facendo disperdere istanti preziosi in cui avrebbe semplicemente potuto cercare di essere felice.

Non avrebbe forse più frequentato l'università in maniera “consueta”, con ogni probabilità avrebbe fatto tutto via internet e gli esami li avrebbe dati quando gli impegni di quello che sperava sarebbe diventato il suo lavoro, glielo avrebbero concesso.

Non avrebbe più permesso ad alcuno di dirle ciò che poteva e non poteva diventare, poiché ora era certa che l'unica persona a poter decidere del suo futuro fosse lei e la sua buona stella che la proteggeva.

Quando si svegliò, la mattina successiva, aveva ancora un sorriso ebete stampato sul volto e nemmeno quando, guardando il calendario di New York che aveva appeso in camera, si accorse che mancavano solamente tre giorni alla data “x” riuscì a far sparire quell'espressione beota che le si era stampata addosso. Quel giorno aveva in programma di incontrarsi con le ragazze solo per il pranzo, dato che sarebbe stata alla O2 tutto il giorno per provare l'intero show, con cambi di costumi e intramezzi musicali della band, di modo da calcolare l'effettiva durata del concerto.

Quando a l'una e mezza passata, riuscì finalmente a varcare la porta di casa, si chiese come avesse fatto a sopravvivere ad un mese scarso di prove con quel gruppo di psicopatici. Erano riusciti a far impazzire quel povero ragazzo di Olly, che ad un certo punto, all'ennesimo cambio di posizioni sul palco, si era lasciato cadere di peso sulla passerella che sarebbe finita in mezzo ai fan in delirio, protestando per tutta la confusione che gli stavano facendo nella sua piccola testolina inglese. Il problema era che si trattava solamente del terzo pezzo in scaletta e questo voleva dire che nessuno avrebbe rivisto la luce del sole fino a chissà quale ora tarda della notte. Così Kaylie voleva cercare di godersi quell'ora e mezza scarsa di pausa che aveva, sperando che le due comari si fossero almeno degnate di preparare qualcosa da mangiare, ma appena mise piede in casa sentì più voci del dovuto.

Aspetta: Liam è con il suo personal trainer che si allena... Questa è la voce di Denise... E questa è la risatina nervosa di Marta... Un momento: risatina nervosa?? Ma per quale diamine di motivazione ha la risatina nervosa...”.

-So you come all the way down from Italy, just to see her first show? That's so sweet, babe... (Quindi, tu sei venuta direttamente dall'Italia, solo per vedere il suo primo spettacolo? Questo è molto dolce, bebe...)

Ah, va bene... Mr Harry -Voce Profonda e Sorriso Smagliante- Styles mi sembra una buona motivazione per una risatina nervosa... Ora rimane solo da capire perché diamine di motivo sia in casa mia a ciarlare con le mie migliori amiche...”.

-What's going on here?? Don't even try to seduce my girls Styles.... I warned them! (Che sta succedendo qui?? Non provarci nemmeno a sedurre le mie ragazze Styles... Le ho avvertite!)

Harry- I'm innocent! I didn't do anything! They tried to flirt with me, but I said them that you would be able to kill me!! (Sono innocente! Non ho fatto nulla! Loro hanno tentato di flirtare con me, ma ho detto loro che saresti stata capace di uccidermi!!)

-Sometimes I really ask myself if it's true that Louis is the most stupid, cause... You know... You can seriously beat him... (Alle volte mi chiedo seriamente se sia vero che sia Louis il più stupido, perché... Sai... Tu potresti seriamente batterlo...)

Un energumeno di un metro e ottanta abbondanti, con le gambe più magre che un essere umano di sesso maschile potesse mai avere, si avventò su di lei rischiando seriamente di soffocarla in un abbraccio a dir poco avvolgente. Quando finalmente si staccò da Kaylie, lasciando però che un suo braccio le circondasse le spalle e quello di lei gli cingesse i fianchi asciutti, si resero entrambi conto di avere piazzate davanti due statue di sale che li guardavano come se fossero degli esseri verdi e ricoperti di pustole. Come suo solito, Harry si aprì in un sorriso mozzafiato che non aiutò di molto le due povere ragazze in piedi davanti a loro.

Non voglio pensare quando vedranno Zayn e Niall... Gli piglierà un coccolone a queste...”.

-So... After your lovely idea to shock my bffs, would you like to tell me why did you come?? (Quindi... Dopo la tua adorabile idea di scioccare le mie migliori amiche, ti dispiacerebbe dirmi perché sei venuto qui??)

Harry- Can I say: just because I miss you and your house was on my way?(Posso dire: solo perché mi mancavi e casa tua era sulla mia strada?)

-No, you can't... First of all because Liam will kill you and second because you will cause an heart attack to these two poor girls... (No, non puoi... Prima di tutto perché Liam ti ucciderebbe e secondo perché causeresti un attacco di cuore a queste due povere ragazze...)

Harry- Okay, okay... I'm here just because I leave today for LA and I wanted to say you a “break a leg” before the show... I'm so sorry that I won't be there, but I promise that I'm gonna keep you in my mind all the time! And I'm also here because I landed Liam my other battery charge in LA but now I lost mine, so... (Okay, okay... Sono qui solo perché parto oggi per LA e volevo dirti un “in bocca al lupo” prima dello show... Mi dispiace di non poterci essere, ma prometto che ti terrò nella mia mente tutto il tempo! E sono anche qui perché ho prestato a Liam il mio altro carica batterie a LA, ma ora ho perso il mio, quindi...)

-Yep! I saw it yesterday... It should be on his night table, upstairs... (Yep! L'ho visto ieri... Dovrebbe essere sul suo comodino, di sopra...)

Mentre Harry si dirigeva al piano superiore alla disperata ricerca del suo carica batterie senza cui non avrebbe potuto tweettare e postare nulla su Instagram, Kaylie cercò di far tornare al mondo dei vivi Marta e Denise, che erano ancora imbambolate nel bel mezzo della cucina, con Loki che le guardava con un musetto alquanto perplesso.

-Posso farvi una domanda: avete intenzione di avere una reazione del genere ogni volta che ne vedrete uno di persona? Perché, sapete, siete solo a due quinti della band, ora della fine vi toccherà andare in giro con il defibrillatore portatile...

Come previsto, la prima a riprendersi fu Marta.

Marta- Senti tu, non fare tanto la donna vissuta solo perché li tratti come fossero tuoi fratelli!! Io non ci sono mica abituata a ritrovarmi davanti dei tipi che di solito vedo su poster photoshoppatissimi appesi sui muri della camera delle due bestiole...

-Non chiamare così Carlotta e Isabella!! Io devo la vita a quelle ragazzine...

Marta- Esagerata come sempre...

-Disse quella che ha appena fissato per cinque minuti buoni Harry con un'espressione da triglia lessa stampata sulla faccia...

Marta- Adesso questa me la paghi!

Come suo solito, sfruttando i dieci centimetri di altezza che le separavano, Marta si avventò sui fianchi di Kaylie, facendole il peggior solletico di sempre.

Denise- Non per interrompervi, ma c'è la divinità greca che sogghigna appoggiata al muro della cucina...

Quando Kaylie alzò la testa, vide un bellissimo Harry Edward Styles sorridere per quella scena, mentre portava in mano trionfante la sua preda. Le disse che se ne stava andando ma che voleva dirle una cosa “in privato”, così Kaylie lo seguì fino al portoncino di casa.

Harry- I'm so sorry that I won't be there to see you shine, but these are the only days off we'll have for a long time, so... (Mi dispiace tantissimo di non poter essere lì per vederti brillare, ma questi sono gli unici giorni liberi che avremo per un bel po' di tempo, quindi...)

-Hazza, c'mon!! I don't mind if you won't be physically there... Really... You'll always be my favourite... (Hazza, avanti!! Non è un problema se non sarai fisicamente lì... Veramente... Tu sarai sempre il mio favorito...)

Harry- But it wasn't Lou your favourite? (Ma non era Lou il tuo preferito?)

-Yes... And also Niall... And Zayn... Oh, damn! It's impossible to choose... (Sì... E anche Niall... E Zayn... Oh, diamine!! E' impossibile scegliere...)

Harry- You should know we're all too much adorable! (Lo dovresti sapere che siamo tutti troppo adorabili!)

Scoppiarono tutti e due a ridere sapendo quanto quella frase fosse dannatamente poco verosimile: loro erano tutto, fuorché “adorabili”.

Forse fantastici li descriverebbe meglio...”.

-Anyway, what did you need to tell me? (Comunque, che cosa avevi bisogno di dirmi?)

Kaylie lo vide quasi farsi imbarazzato, scompigliando la massa di capelli che un tempo erano ricci mentre ora stavano cambiando, come lui d'altra parte. Sembrava che volesse dirle qualcosa di veramente importante, ma che non trovasse il coraggio o la “sfacciataggine” per buttare fuori quelle parole che dovevano avere un certo peso. Lo sapeva bene: Harry, all'apparenza, poteva passare per un ragazzo sicuro di sé stesso e del mondo intorno a lui, ma la verità era che aveva un'incredibile bisogno di avere sempre accanto le poche persone di cui si fidava e che sapeva gli volevano veramente bene, per essere rassicurato e incoraggiato.

-Harry, at least you don't have to tell me that you hate me or that I'm gonna die in just one week, well... Just spit it out! (Harry, a meno che tu non debba dirmi che mi odi o che morirò tra una settimana, beh... Sputa il rospo!)

Trasse un profondo respiro e, dopo essersi inumidito le labbra per la milionesima volta, facendo scontrare le sue sincere iridi verdi nelle sue nocciola, le aprì una piccola parte del suo cuore.

Harry- The words you said when we were in LA... I really appreciate them... I mean... I don't even understand how, but you came into Liam's life all of a sudden and then also into ours... And you get on well with all of us... Well I was talking about that last night with Nialler... I don't know how to say it... (Le parole che hai detto quando eravamo a LA... Le ho apprezzate davvero... Voglio dire... Non ho capito neanche come, ma tu sei arrivata nella vita di Liam tutto ad un tratto e anche dentro le nostre... E ti sei trovata bene con tutti noi... Beh, ne stavo parlando la scorsa notte con Nialler... Non so come dirlo...)

-Harry, what do you think about just set your mouth free to talk, without over thinking?? (Harry, che ne dici di lasciare la tua bocca libera di parlare, senza pensarci troppo??)

Harry- That's exactly what I was talking about! You just say things as they are, you always treat us as five normal guys and that's just so good to us... Seriously.... You're so special... (Questo è esattamente quello di cui stavo parlando! Tu dici semplicemente le cose come sono, ci hai sempre trattati come cinque ragazzi normali e questo per noi è fantastico... Seriamente... Sei così speciale...)

Forse non era normale, anzi, scoppiare a piangere senza alcun motivo apparente, davanti ad uno dei migliori amici del proprio ragazzo, soprattutto se è uno dei diciannovenni più sognati da qualsiasi essere di sesso femminile e non solo sulla faccia della terra, era decisamente qualcosa di poco adeguato. Eppure Kaylie non riuscì a trattenersi e quando sentì due braccia forti circondarla e un petto caldo avvicinarsi a lei, non poté fare a meno di rifugiarvisi contro.

Io devo tutto a questi ragazzi... E' solo grazie a loro se sono riuscita a capire che pure io potevo avere qualcosa da dare al mondo... Qualcosa che nessun altro aveva... Qualcosa che mi rende speciale...”.

Harry- Babe... It's alright... I mean: I didn't want to make you cry... (Babe... Va tutto bene... Insomma: non volevo farti piangere...)

-I'm fine Hazza... It's just that I should be the one who thank you and not you... (Sto bene Hazza... E' solo che dovrei essere io quella che ti ringrazia e non tu...)

Harry- No... You're the one that made Liam happy, so... (No... Tu sei quella che fa felice Liam, quindi...)

-So... Just stop it now!! I'm turning into a panda right now!! And you shouldn't take a plan?! (Quindi.... Smettila, ora!! Mi sto trasformando in un panda adesso!! E tu non dovresti prendere un aereo?!)

Harry- Yep babe!! And I'm also late... Again break a leg and thanks for everything Kay... I'll call you! (Yep, babe!! E sono pure in ritardo... Di nuovo in bocca al lupo e grazie per tutto Kay... Ti chiamerò!)

-Just don't break too many hearts Harry Styles!! (Solo non infrangermi troppi cuori Harry Styles!!)

Sentì la sua risata roca risuonare dal vialetto e rientrò in casa scuotendo la testa per quella conversazione assolutamente assurda e toccante che aveva appena avuto con Harry.

Come previsto le due perpetue che aveva lasciato in cucina vollero sapere ogni minimo particolare di quella breve chiacchierata e non poté fare a meno di dedicare quella mezz'ora di tempo che le era rimasta per pranzare a raccontare a Marta e Denise come fosse cresciuta la sua amicizia con il presunto rubacuori della band: in realtà li rubava solo per il suo animo buono e in armonia con chiunque incontrasse.

Sembrava seriamente che quelle giornate facessero di tutto per passare in fretta, tanto che quando si svegliò con la famosa Taking Over Me a rimbombarle nelle orecchie, si chiese come potesse mancare solo un giorno prima del concerto: l'indomani sera si sarebbe trovata di fronte a ventimila persone in un body nero a dir poco provocante. Ma Liam aveva detto che era bellissima con quel costume addosso, quindi Kaylie non poteva far altro che sperare che avesse ragione e maledirsi per non avere l'autostima di Eleanor o di Perrie. Fu in quel preciso istante che si rese conto che non aveva la minima idea di chi sarebbe andata a vederla l'indomani.

Sapeva che le sorelle di Liam, Ruth e Nicola, sarebbero arrivate nel pomeriggio per poter assistere al concerto e che anche Andy aveva insistito parecchio per poter avere un biglietto: a quanto sembrava voleva convincere Olly a diventare una sorta di testimonial per la sua nuova linea di magliette.

Eleanor aveva dato conferma nell'esatto momento in cui aveva saputo che Kaylie aveva ottenuto il lavoro, quindi almeno su di lei non c'erano dubbi, come nemmeno per quanto riguardasse Marta e Denise, che l'avevano raggiunta solo per quello.

E per conoscere i ragazzi.... Ma facciamogli credere che non mi sia accorta che sia questo il vero motivo della loro visita...”.

Chi altro sarebbe dovuto venire? Perrie non sarebbe stata presente al primo concerto a causa di alcuni impegni lavorativi, promettendole però che avrebbe portato gli altri tre quarti delle Little Mix alla seconda serata del tour; Niall aveva persino fatto la faccia indignata quando gli aveva chiesto conferma, due giorni prima, dicendole che da lei non si sarebbe mai aspettato una “tale mancanza di fiducia” nei suoi confronti; Paul avrebbe preso parte per forza alla serata, accompagnato anche dalla moglie, in occasione del loro anniversario di matrimonio, tanto che i biglietti glieli aveva pagati Kaylie come regalo, dato che a quell'uomo doveva la possibilità di vivere quel sogno; persino Louise aveva dato conferma della sua presenza, ma, anche lei, non per la prima serata, ma per la terza... Dovevano essere tutti.

Ma allora perché le sembrava che mancasse qualcuno??

-Cavolo: Zayn!!! Mi sono dimenticata di Zayn!!

Liam si divincolò leggermente dall'intrico di lenzuola in cui si era avvolto al fine di capire per quale motivazione la sua ragazza stava urlando, seduta in mezzo al letto, il nome del suo migliore amico, per giunta battendosi ripetutamente una mano sulla fronte.

Liam- Babe... What's wrong? Why are you calling Zayn? (Babe... Che c'è di sbagliato? Perché stai chiamando Zayn?)

-Did you ask him if he wanted to come to the show tomorrow?! (Gli hai chiesto se voleva venire allo spettacolo domani?!)

Liam- Which show, babe? (Quale spettacolo, babe?)

-I won't punch you in the face just because it's too early in the morning and I need my hands to be functional for my first performance as a background dancer on a national tour with Olly Murs!! (Non ti tiro un pugno in faccia solo perché è mattina presto e perché ho bisogno che le mie mani sia funzionali per la mia prima performance come ballerina di supporto nel tour nazionale con Olly Murs!!)

La sua voce era cresciuta in intensità man mano che la testa formulava quella frase per descrivere ciò che realmente l'aspettava il giorno dopo ed una stretta allo stomaco piuttosto familiare e fastidiosa arrivò a fare la sua comparsa. Kaylie, però, decise di ignorarla poiché aveva ben altri grattacapi da risolvere al momento, che un po' di sana ansia pre-esibizione, e tra questi rientrava decisamente al primo posto il fatto di non aver chiesto al migliore amico del suo ragazzo se gli sarebbe piaciuto andare al concerto, l'indomani. Non che Liam avesse un preferito tra i quattro pazzi che si portava dietro e con cui condivideva la sua vita da ormai più di tre anni, solo che con Zayn aveva un rapporto speciale, determinato forse dal fatto che fossero così simili per certi lati del loro carattere.

Entrambi avrebbero dato la vita per le persone a cui tenevano, entrambi spendevano ogni singolo istante della loro giornata per far felici chi stava loro attorno ed entrambi sapevano perfettamente che cosa volesse dire soffrire e non avere un modo per esprimerlo, perché troppo insicuri (com'era stato per Liam) o troppo timidi (com'era tutt'ora per Zayn).

Kaylie si rese conto che non avrebbe ottenuto alcun aiuto dalla mummia che si era pacificamente riaddormentata al suo fianco, quindi decise di vestirsi e di risolvere la situazione alla maniera della “nuova Kaylie”: prendere in mano il telefono e chiamare direttamente Malik, sperando che si fosse già svegliato.

Mentre usciva dalla camera, sentì Liam lamentarsi, dicendo qualcosa su quanto fosse iperattiva e nevrotica alle volte, ma anche in questo caso decise di lasciar correre: gliela avrebbe fatta pagare a tempo debito, magari nascondendogli il pupazzo di Woody che aveva sul comodino.

Nonostante avesse passato più di dieci giorni fianco a fianco con quei ragazzi, non aveva ancora il numero di tutti o meglio, aveva il numero di tutti eccetto di Zayn. Non sapeva nemmeno lei perché, semplicemente non le era sembrata la scelta migliore chiedergli il numero. Forse perché era sempre così difficile trovare le parole giuste da dirgli o forse perché quegli occhi molto simili all'ambra la facevano spesso sentire tremendamente sotto giudizio. “O forse perché io mi faccio troppe paranoie e perdo un sacco di tempo utile, come in questo momento!!” pensò Kaylie mentre si distraeva dalla tazza di tea che si era versata e scriveva un messaggio a Louise per farsi dire il numero, dato che chiedere a Liam dove fosse il suo cellulare era una causa persa, considerato che lo dimenticava dovunque eccetto che nei luoghi più normali in cui lasciare un cellulare.

La risposta arrivò dopo quindici secondi netti. Quella donna era sempre efficiente e disponibile, anche quando non era con i ragazzi, tanto che seriamente Kaylie prese in considerazione l'idea che fosse un androide travestito da minuta donna in carriera dotata di sorriso smagliante.

Prese un respiro profondo e si chiese per quale dannata motivazione fosse così agitata.

Neanche dovesse decidere del mio destino... Però è il migliore amico di Liam e il suo parere è quasi sacro... E se magari si è arrabbiato.... Che gli dico per scusarmi? E se...”.

Zayn- Hello... Who's calling? (Pronto... Chi è?)

Respira... Respira... Respira... E' solo Zayn... La stessa persona con cui hai avuto un'amichevole conversazione qualche settimana fa e che ti sei dimenticata di invitare alla tua prima esibizione... E basta!!”.

Zayn- Hello?? (Pronto??)

-Hey, Zayn... It's Kay here...What's up? (Hey, Zayn... Sono Kay... Come va?)

Zayn- I'm fine, thanks... But why are you calling me at eight am?? (Sto bene, grazie... Ma perché mi stai chiamando alle otto di mattina??)

Ma deve essere sempre così diretto?! Calma... Ringrazia il cielo che non stesse dormendo e che non ti abbia mandato a quel paese... Non ancora almeno...”.

-Well... I was wondering if you were in the city today... Or tomorrow... Yes, tomorrow would be definitely better.... (Beh... Mi stavo chiedendo se fossi in città oggi... O domani... Sì, domani sarebbe decisamente meglio...)

Zayn- Kay I don't get it... (Kay, non capisco...)

-I mean: are you in London tomorrow?? (Intendo: sei a Londra domani??)

Zayn- Of course I am, Kay... (Certo che sì, Kay...)

-Cause, you know... It will mean a lot to me if... Wait: “of course” you'll be here?? (Perché, vedi... Significherebbe molto per me se... Aspetta: “certo che sì” sarai qui??)

Zayn- Yes, there's the show tomorrow night... I'll come with the lads... Are you sure to feel okay? (Sì, c'è lo show domani sera... Verrò con i ragazzi... Sei sicura di stare bene?)

Forse non era propriamente il momento per porsi una domanda del genere, ma Kaylie si rese conto che no, non stava per niente bene e che aveva una terribile esigenza di parlare con qualcuno che fosse pienamente sincero e che non le avrebbe mai detto che tutto sarebbe andato bene, se veramente non fosse stato così.

-Where are you Zayn? (Dove sei Zayn?)

Zayn- I'm in London right now, but what's happening Kay?? (Sono a Londra ora, ma che sta succedendo Kay??)

-Have you already had your breakfast? (Hai già fatto colazione?)

Zayn- No...

-I know it might sound a little bit strange, but would you like to come with me? (So che potrebbe suonarti un po' strano, ma ti andrebbe di venire con me?)

Se ci avesse messo più di cinque secondi per rispondere, Kaylie si sarebbe data della cretina per almeno una settimana intera, lo sapeva già, ma fortunatamente Zayn ebbe la risposta più che pronta.

Zayn- Yeah! I'll pick you up...I'll be there in ten minutes... (Yeah! Ti passo a prendere... Sarò lì in dieci minuti...)

Kaylie si ritrovò a fissare lo schermo del cellulare che segnava la fine della chiamata e si chiese se seriamente avesse appena fatto una cosa del genere, poi la consapevolezza di avere meno di dieci minuti per prepararsi la fece riscuotere e correre in camera, dove Liam continuava tranquillamente a sognare di salvare il mondo nel suo costume da Batman.

Quando il campanello suonò, di minuti ne erano passati venti, ma la cosa non la stupì più di tanto: in fin dei conti stavano pur sempre parlando di Zayn Jawaad Malik, il ragazzo che era arrivato in ritardo anche al primo appuntamento con la sua attuale santa ragazza, accampando come scusa il fatto che il gel non voleva saperne di uscire dal tubetto (quello gliel'aveva raccontato Perrie in una delle loro infinite sessioni di chiacchiere tra donne durante i sound-check dei ragazzi).

Salì in macchina e, dopo un saluto frettoloso da parte di entrambi, si diressero verso uno dei tanti Starbucks del centro. Ordinarono e poi, dopo qualche foto che Zayn concesse, nonostante l'ora, alle fan che temerarie si erano avvicinate, uscirono dal locale per nascondersi tra le fronde del St James Park che era giusto a pochi passi da loro.

Camminarono per qualcosa come cinque minuti in completo silenzio e osservando l'espressione rilassata che Zayn aveva dipinta sul volto, Kaylie poté capire facilmente come l'assenza di parole fosse una delle condizioni preferite del ragazzo. Quello e la sigaretta che stava estraendo lentamente dal pacchetto chiedendole con un cenno del capo se le desse fastidio. L'unico problema era che Kaylie non sopportava in alcuna maniera il silenzio, tanto meno se in presenza di una persona che la metteva in soggezione. Nemmeno quando era da sola c'era seriamente silenzio nella sua testa, dato che una miriade di pensieri si rincorreva da una parte all'altra, senza sosta, esattamente come stavano facendo in quel momento.

-Thanks for coming Zayn.... (Grazie per essere venuto Zayn...)

Zayn- You're welcome... (Prego...)

Alle volte vorrei che la sua capacità di osservare e capire le persone fosse dentro la testa di Louis... Con la sua parlantina sarebbe tutto molto più semplice....”.

Zayn- What's going on Kay? I mean: what made you call me so early in the morning and ask me if

I could take you out? (Che succede Kay? Voglio dire: che cosa ti ha spinto a chiamarmi così presto, la mattina, e chiedermi se potessi portarti fuori?)

No, non gli serve decisamente la parlantina di Louis... Lui arriva dritto al punto...”.

-I'm terrified, Zayn... (Sono terrorizzata, Zayn....)

Ecco: l'aveva detto. Era assolutamente, completamente ed irrimediabilmente terrorizzata. Aveva fatto di tutto nell'ultima settimana per far finta di nulla e l'arrivo di Marta e Denise, le uscite, gli impegni lavorativi, erano anche quasi riusciti a distrarla per davvero. Ma quando quella mattina aveva detto a Liam che cosa l'aspettasse il giorno dopo, si era accorta che in realtà quel terrore l'aveva accompagnata per tutta la settimana senza lasciarla un solo momento e che nemmeno le rassicurazioni di sua madre, delle ragazze, persino quelle di Liam, potevano qualcosa contro quello stato d'animo che le faceva contorcere lo stomaco.

Era vero: era una ragazza più sicura ora, aveva compreso quali potessero essere le sue potenzialità, ma chi le poteva assicurare che quelle capacità in itinere non si rivelassero, invece, delle splendenti ma effimere bolle di sapone? Chi le poteva giurare che tutto quello in cui aveva cominciato a credere da cinque mesi a quella parte non svanisse in un attimo, appena salita sul palco l'indomani?

Fece uscire una boccata di fumo da quelle labbra sottili, scrutandola con quegli occhi intelligenti.

Zayn- I was terrified the first time I went on the X Factor stage... You know, I never sing in front of someone else except my family and, I guess, you understand how much shy I was... I didn't speak to much during the interviews and the Twitter questions, during the tour, always scare me... But it comes a time when you have to grow up and accept the fact that sometimes you have to face also your deepest fears and get through them... Look at me: I also answer some questions now and try to dance! All because I understood that it was absolutely impossible for me to stay away from a mic for more than a week... I need to sing more than to breath... (Io ero terrorizzato la prima volta che sono salito sul palco di X Factor... Sai, non avevo mai cantato davanti a qualcuno che non fosse la mia famiglia e, credo, tu possa capire quanto timido fossi... Non parlavo molto durante le interviste e le Twitter questions, durante il tour, mi hanno sempre spaventato... Ma arriva un momento in cui devi crescere e accettare il fatto che alle volte devi affrontare anche le tue paure più profonde e superarle... Guarda me: ora rispondo anche a qualche domanda e provo a ballare! Tutto perchè ho capito che era assolutamente impossibile per me stare lontano da un microfono per più di una settimana... Io ho più bisogno di cantare che di respirare...)

Si era fermato nel bel mezzo del sentiero di ciottoli per dire quelle parole che sicuramente gli erano costate non poca fatica, ma che ora lo stavano facendo sorridere. E doveva ammetterlo: quando Zayn Malik sorrideva sembrava che il mondo fosse un posto migliore, degno anche di quell'espressione così sincera e trasparente.

Kaylie si rese conto che Zayn aveva perfettamente ragione: alle volte, arriva un momento in cui bisogna crescere ed affrontare le proprie paure per poter fare quello che per sé stessi è tanto essenziale quanto respirare. In fin dei conti lei aveva sempre sognato solo quello: poter fare della sua più grande passione e del suo migliore strumento di espressione il suo lavoro e se persino Zayn -non-so-ballare-e-mi-vergogno-di-tutto riusciva a trovare il lato positivo anche in quella piccola tortura, allora pure lei avrebbe affrontato la paura del fallimento e ci avrebbe messo tutta sé stessa.

-Thank you Zayn... Thank you for remember me why I have to go on that stage and smash it... (Grazie Zayn... Grazie per avermi ricordato perché devo andare su quel palco e spaccare...)

Zayn- You're welcome Kay... I was the one who told you, you could me whenever you need me, so... (Prego Kay... Sono stato io a dirtelo che potevi venire da me in qualsiasi momento ne avessi bisogno, quindi...)

-Are you breaking the promise?! (Stai rompendo la promessa?!)

Zayn- Never! I'm a man of my word! (Mai! Sono un uomo di parola!)

Kaylie sorrise per quell'affermazione, dato che con ogni probabilità lui era seriamente l'uomo più di parola che avesse mai conosciuto, secondo, forse, solo a quel ragazzo che in un corridoio vuoto di un'arena le aveva promesso che ci avrebbero provato a far crescere quel sentimento che entrambi sentivano, e non si poteva di certo dire che non avesse mantenuto la promessa.

-So can I hope to see you standing in the crowd tomorrow night? (Quindi posso sperare di vederti in mezzo alla folla domani notte?)

Zayn- I'll never miss it for any reason in the world! (Non me lo perderei per nessuna ragione al mondo!)

Altro sorriso mozzafiato. Altra consapevolezza nel cuore di Kaylie.

Ed ecco che magicamente mi ritrovo ad avere un altra persona a cui potrei affidare la mia vita ad occhi chiusi... Forse è valsa la pena aspettare così tanto per veder arrivare il mio momento...”.

Quando arrivò a casa, Liam non c'era ma le aveva lasciato un post-it con scritto che era uscito a fare una passeggiata con Loki, il quale aveva lasciato il suo placet al bigliettino sbavandoci un pochino sopra. Doveva cercare qualcosa da fare per tenere impegnata la mente e dato che le pulizie con la musica a palla erano sempre state la sua passione, non si rese nemmeno conto di quando la porta d'entrata si aprì di scatto facendo entrare due furie e un pazzo che rideva: rispettivamente Eleanor, Loki e Liam. La ragazza cominciò a urlarle contro che non poteva tenere la musica così alta, se poi non sentiva nemmeno campanello e cellulare, dato che lei era stata fuori ad aspettare che le aprisse per venti minuti; Loki iniziò a scorrazzare agitato per la casa, alla disperata ricerca della sua ciotola con il mangiare che Kaylie aveva momentaneamente spostato; Liam che non ce la faceva più ad asciugarsi le lacrime causate dalla visione che gli si presentava davanti: una Kaylie in pantaloncini corti celesti, con sopra una sua maglia di Batman, un paio di imbarazzanti calzini con le pecore, i capelli arruffati e tenuti assieme da una matita ed un meraviglioso spolverino fucsia in mano, che si era chiesta seriamente che cosa ci facesse in casa di un ventenne single, fino a prima del suo arrivo.

-Why are you laughing at me?! (Perchè stai ridendo di me?!)

Liam- Cause it's just everything about you that makes me love you... But I really mean everything... (Perché ogni tuo aspetto che mi fa essere innamorato di te... Ma intendo seriamente ogni tuo aspetto...)

E con una mano indicò la frenesia e la pazzia che Kaylie era riuscita a portare nel suo mondo, già abbastanza movimentato.



Hi sweethearts!!
Allora, partirei col dire che mi vengono i lacrimoni al sol pensiero che questo sia il terzultimo capitolo... Ebbene sì: ancora due capitoli e poi sarà tempo di salutarsi... *firma l'assegno che ha dovuto fare per pagare tutti i pacchetti di fazzoletti che le serviranno *
Comunque, torniamo a noi: arrivano le due donzelle dall'Italia e con loro un po' di sano scompiglio =D
Inoltre qui abbiamo i primi addii. Insomma, non potevo mica far finire il racconto, senza che tutti salutassero Kay ^^ Quindi eccoci alle prese con Harry (mamma mia, quanto mi piace scrivere di lui... Forse perché è il più semplice da “inquadrare”) e poi con Zayn (un'impresa a dir poco titanica per scrivere quattro righe... Lui sembra un muro impenetrabile ai miei occhi e non so mai se sto scrivendo delle stupidate, quando parlo di lui -.-”).
E sì, ci stava anche il piccolo momento di panico di Kay: in fin dei conti, chiunque lo sarebbe se si dovesse esibire davanti a ventimila persone *pagherebbe mille mila dollari per avere questa possibilità sul serio ^^ *.
Detto questo, ci terrei veramente ad avere un vostro parere su quanto accade, dato che ci avviamo verso la fine e di molte di voi, non ho mai sentito la voce... Un po' mi dispiace ^^
Ora evaporo, precisando che, essendo questo capitolo infinito ed essendo io sommersa di impegni, credo che non aggiornerò prima di due settimane... Sorry >.<
P.S. Se volete che passi a leggere le vostre storie e, magari, a recensirle basta che me lo diciate nelle recensioni o per messaggio... =)
P.P.S. Twitter @93ONED
Lots Of Love <3

  
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