Narcissa Black e lo Specchio di Serpeverde
13
- Tra Amore e Orgoglio
Narcissa contava le
foglie.
Certo, avrebbe potuto trovare qualche altro passatempo più divertente da fare in quel
noioso pomeriggio di Febbraio... eppure, fissare gli alberi mentre si
spogliavano lentamente della loro bellezza era quanto di più rilassante ci fosse
per lei.
"Come sta Malfoy?" La voce di Christie Sewyn distolse per un attimo Narcissa dal
proprio assonnato torpore. "Pensi
riuscirà a rimettersi in sesto per la partita contro Grifondoro?"
"Ed io che ne so. Mica sono la sua infermiera personale". In realtà
Narcissa sapeva esattamente come stava Lucius. Non c'era stato un solo giorno in cui
lei non era andata a trovarlo: ogni mattina, ogni sera, andava da lui per
informarsi sulla sua salute e tenergli compagnia. Non c'erano più stati baci o
lacrime, ma per lo meno riuscivano a parlare senza mettersi litigare, il che era
già un miracolo!
"Se non mi dici come sta Malfoy, lo chiederò alla mia sfera di cristallo", fece
Christie, indispettita.
Narcissa la guardò con scetticismo.
"Non capisco come tu abbia potuto continuare una materia inutile come
Divinazione".
"Trovi sia inutile scoprire il proprio futuro? Dai, avvicinati. Voglio farti i
tarocchi".
Narcissa lasciò a malincuore la sua finestra per mettersi seduta davanti
all'amica.
"Scegli quattro carte dal mazzo", le ordinò Christie. Quando Narcissa ebbe
fatto, dispose due carte in alto e due in basso, poi scoprì la prima. Era il
Tarocco della Luna.
"Cosa significa?" chiese Narcissa, visibilmente annoiata.
"La luna simboleggia il tuo lato più femminile e materno. Sarai certamente una
madre buona e affettuosa, protettiva verso i tuoi figli".
Figli? Narcissa ebbe una rapida, assurda visione di se stessa circondata
da piccoli Malfoy in miniatura, ed una risata le gorgogliò in petto. Intanto
Christie aveva svelato la seconda carta, l'Imperatore.
"L'imperatore è il tuo perfetto complemento, l'uomo che esercita maggiore potere
su di te e sul tuo cuore. Avrai un matrimonio
solido, stabile e duraturo. E con buone entrate economiche".
Narcissa esaminò la carta. In effetti il profilo dell'Imperatore le ricordava
quello di Lucius, l'uomo che avrebbe sposato. Quando era successo? Quando
aveva accettato l'idea si sposare Malfoy?
Christie girò le ultime due carte in basso: erano il Diavolo e la Giustizia.
"Il diavolo rappresenta un'ombra oscura che aleggerà nel tuo futuro. Un uomo
che ti tenterà, richiamerà a sé i lati più bui della tua anima, e infine ti
annienterà con la sua forza malefica".
"Così mi spaventi", rise Narcissa. "Invece la
Giustizia cosa significa?"
"E' la carta che ti invita a fare un'introspezione dentro te stessa.
Rappresenta anche un ostacolo che non potrai evitare. Verrà il momento in cui
capirai cosa
è giusto e cosa è sbagliato, e allora sarai pronta ad essere giudicata".
Verrò giudicata?
Sebbene Narcissa considerasse l'arte dei Tarocchi superflua e inesatta, sapeva
che poteva esserci del vero nelle parole di Christie. Lo Specchio di Serpeverde
era ancora lì, nella sua borsa... ed anche se una parte della sua coscienza si
sentiva dannatamente sporca, non era mai stata tanto bella, affascinante e
ammirata come in quei giorni. Il suo narcisismo era più forte dei sensi di
colpa. E se ne avesse parlato con Lucius? Lui l'avrebbe guardata con occhi
diversi? Stava proprio dirigendosi in infermeria quando incrociò Sirius ed
il suo inseparabile amico, James Potter.
"Ehi, Sirius! Guarda chi c'è..."
"La mia cugina innamorata!" esclamò Sirius, con fare teatrale. "Dove vai, Narcissa?
A trovare il
tuo diletto amore?"
James si gettò a terra e si mise disteso nel pavimento, simulando la caduta di
Lucius nel campo da Quidditch.
"Lucius! No, amor mio, non lasciarmi!" gridò Sirius, in un'esagerata
imitazione di Narcissa. "Staremo insieme per sempre". Finsero di
sbaciucchiarsi, mentre Narcissa accarezzava in modo intimidatorio la propria
bacchetta.
"Non siete divertenti... Vi risparmio solo perchè mi fate una gran pena",
disse la ragazza, girando sui tacchi. Si vergognava così tanto della figuraccia
che aveva fatto quel giorno sul campo da Quidditch! Ma, d'altronde, aveva avuto
così tanta paura per la vita di Lucius che non aveva pensato a nient'altro.
"Sai cos'ha fatto, il tuo caro maritino?" La voce di Sirius, diventata
improvvisamente seria, frenò i suoi passi.
Narcissa voltò leggermente il capo. "Cosa?"
"Ha mandato i suoi amichetti, Nott e Avery, a punire Ben Higgs, l'altra
notte. Pare gli abbiano fatto cose
orribili, indicibili. Magia oscura".
Narcissa rabbrividì, e non disse una parola.
James confermò le parole dell'amico: "Higgs ha chiesto di poter tornare a casa
sua, senza concludere l'anno. Era spaventato a morte".
"Perchè dovrei darvi ascolto, mocciosi?"
"Perchè nel profondo sai che il tuo bel Malfoy è un vile, ed è crudele",
continuò Sirius, spietato. "Ma, dopotutto, fate una coppia perfetta nella vostra malvagità".
Narcissa sentì la rabbia montarle dentro.
"Ora mi hai stancato, Sirius! Ti farò chiudere quella bocca!" urlò,
sfoderando la bacchetta e puntandogliela contro.
Gli avrebbe certamente lanciato un incantesimo se non fosse stata immediatamente sommersa da un
centinaio di lettere.
Narcissa cadde all'indietro, lanciando un urlo e perdendo la bacchetta.
"Cosa sono?" disse, agitandosi dentro l'ammasso di carta profumata.
Sirius e James approffitarono dell'attimo di confusione per sgattaiolare via,
ridendo come dei matti.
Fu così, stordita e
seduta sul pavimento, che Alecto Carrow la trovò pochi minuti dopo.
"Narcissa, cosa stai facendo per terra?"
Lei non rispose, e Alecto si chinò a raccogliere una delle mille lettere,
ricoperte di cuori e dichiarazioni d'amore.
Erano inviti. Inviti per la Festa di San Valentino.
"Non ne avevo mai ricevuti così tanti", pensò Narcissa, raccogliendo quante più
lettere poteva e mettendole dentro la borsa già piena di libri.
"Sei diventata ancora più popolare da quando frequenti Malfoy", constatò Alecto,
con un sospiro di invidia.
"Io non frequento Malfoy!" fu la seccata replica di Narcissa.
"Bèh, comunque non ci sono molte altre ragazze belle come te, ad Hogwarts. Ad
esempio, se io fossi un maschio e dovessi invitare una ragazza al ballo, bèh,
non lo chiederei mai a Jemie Jacks! Hai visto cos'è successo al suo dolce
faccino?"
Narcissa si tappò le orecchie. Non voleva sapere cosa era successo al dolce
faccino di Jemie Jacks, dato che era lei la diretta responsabile.
Lei... e quel suo specchio maledetto.
"Guarda, Cissy!"
La bionda si voltò nella direzione indicata da Alecto, e rimase senza parole:
ritto, fiero ed in perfetta salute, Lucius Malfoy chiacchierava con alcuni
ragazzi Serpeverde.
"Lucius... sei guarito, finalmente! Eravamo tutti molto in ansia per te", fece Alecto,
correndogli incontro e ammiccando maliziosamente, ma Lucius sembrava avere occhi
solo per Narcissa, che si era avvicinata timidamente.
"Ora sto molto meglio, anche se mi ero abituato alle tenere attenzioni di una...
certa persona".
Alecto ridacchiò, così come gli altri Serpeverde presenti, e Narcissa si sentì
infiammare la faccia. Era quello l'Amore di cui tanto parlava Andromeda?
Quella sensazione di bruciore che le bloccava il respiro e le faceva dimenticare
di saper parlare?
"Bèh, disabituati, Malfoy!" riuscì a dire, quando le si fu sbloccata la
lingua. "Ora che riesci a sostenerti su tutte e due le gambe
non m'ispiri più compassione come prima".
"Compassione? Ah, piccola vipera!" Ridendo, Lucius prese Narcissa per
i fianchi. L'avvicinò a se per baciarla, mentre gli altri studenti presenti
lanciavano fischi. Ma non fece in tempo a sfiorare le sue labbra, perchè la
borsa di Narcissa cadde con un tonfo sul pavimento, sparpagliando le centinaia
di lettere dei suoi ammiratori.
"Cosa sono?" Lucius si irrigidì e strinse gli occhi.
"Oh, sì... quelle", disse Narcissa, con fare civettuolo. "Per lo più lettere d'amore.
Ma ci sono anche inviti per la festa di San
Valentino", rivelò, godendo per un attimo della gelosia folle che luccicava negli occhi
di Malfoy.
"Che tipi invadenti!" sbottò lui. "Non sanno che sei fidanzata?" E
prima che Narcissa potesse fare o dire qualcosa, Lucius agguantò un mazzo di
lettere e, con la bacchetta, diede loro fuoco, riducendole ad un mucchietto di
cenere. Nessuno osò aprire bocca.
Narcissa divenne pallida come una morta, poi rossa di collera.
"Come ti sei permesso? Erano cose mie!"
"Volevo solo darti una mano a sbarazzartene", si giustificò Lucius,
spavaldo come al suo solito. "Ovviamente, tu verrai al ballo di San Valentino con
me", le disse, in tono glaciale e perentorio.
"Lo vedremo! Non ho ancora scelto con chi andarci, e valuterò con attenzione
ogni invito ricevuto. Perciò mettiti in fila", esclamò lei, allorché Lucius le
afferrò il braccio e la fece girare verso di sé.
La rabbia di Narcissa lasciò il posto al
timore, alla vista del volto arrossato di Lucius.
"Io... io non ho bisogno di mettermi in fila! Tu sei mia".
"Non sono una tua proprietà". Narcissa si sentiva così umiliata, e per
di più sapeva di avere gli occhi di tutti gli altri studenti puntati addosso.
Non si era mai vergognata tanto! "Avevi promesso di lasciarmi respirare, Malfoy! Ed invece continui a
soffocarmi, ancora e ancora..."
"Credevo fosse cambiato qualcosa. In questi giorni... bellissimi giorni,
lasciamelo dire, credevo che tu..."
"Che io? Non ti ho mai promesso niente, Malfoy. Non ti ho mai dichiarato amore
eterno, mi pare!"
Il furore, che si era intensificato gradualmente in Lucius, raggiunse il punto di
ebollizione.
"Verrai al ballo con me! Punto e basta!"
"Altrimenti che farai? Correrai a riferirlo a mio padre? Sappi che non ho
più paura delle tue minacce!" Narcissa riuscì a liberarsi dalla stretta di
Malfoy e, con passo deciso, si allontanò lungo il corridoio guardandosi attorno. "Per una volta sarò io a scegliere della mia vita".
Camminò ancora per qualche metro, seguita a ruota da Lucius, e solo quando ebbe
trovato la persona che cercava si fermò.
"Severus!"
Piton era in compagnia di Lily Evans. Lei portava una strana cuffietta in testa,
evidentemente fatta per nascondere i brutti capelli.
"Dimmi, Narcissa", fece Piton, in tono leggermente ansioso, mentre
osservava la ragazza avvicinarsi a lui come una furia pronta ad uccidere. Ma non
lo uccise... tutt'altro! Si chinò su di lui e gli scoccò un bacio sulla
bocca. "Vuoi essere il mio cavaliere al ballo di San Valentino?" gli
chiese, sbrigativamente.
"S-sì", balbettò Severus, completamente stordito.
Narcissa si voltò trionfante verso
Lucius. Lui sembrava aver visto e udito abbastanza. La collera che lo aveva
assalito prima, ora stava rischiando di soffocarlo. Girando sui tacchi, si
allontanò lungo il corridoio.
Anche Lily Evans era talmente sconvolta e arrabbiata che si mise a correre verso
la Sala Comune dei Grifondoro.
"Aspetta, Lily!" le urlò dietro Piton, che sembrava essere di colpo
tornato in sé dopo il bacio. Ma, prima di rincorrere Lily, si girò a guardare
Narcissa. "Senti, io..."
"Lo so", lo interruppe la ragazza. "Vai da lei". Lo guardò
allontanarsi, finché non fu rimasta da sola.
Ora sì che si sentiva una persona terribile! Aveva usato il suo amico Piton per
fare infuriare Malfoy, ed adesso si ritrovava sola e infelice, in un freddo
corridoio di Hogwarts.
Continua...
Nda: i casini non finiscono mai! E che storia sarebbe se Narcissa non fosse una
testa tanto calda - e Lucius così dannatamente prepotente? Vi prego di lasciarmi
un commentino, che lo sapete, fa sempre tanto piacere e mi invoglia a scrivere e
scrivere senza fermarmi mai! Intanto ringrazio quelli che hanno recensito lo
scorso capitolo:
Marye - davvero Lucius e Narcissa sono la tua coppia preferita? Benvenuta nel
club!! Io li adoro così tanto che riesco a scrivere solo su loro due. Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto, nonostante i loro battibecchi. Baci
The angelus - Grazie dei complimenti ^^! Hai ragione, anche le serpi sanno
amare, anche se sono troppo dure di testa per confessarselo a vicenda, eh! Alla
fine finiscono sempre per mordersi l'un l'altra, ma ti prometto che prima o poi
li farò riappacificare... forse! Un bacione
Stellyna - ahahah, con tutte quelle faccette mi hai fatto ridere come una pazza.
Inutile dire che ho adorato la tua lunghissima recensione - era carica del tuo
entusiasmo per la storia e mi hai fatto sentire davvero felice e fiera di me. Se
questa storia giungerà a termine sarà anche grazie alla carica che mi hai dato
con i tuoi gentili commenti. Ti abbraccio forte.
Cissy32 - nooo, dov'è che te ne vai? Torna subito qui a leggere la mia fanfic.
Sigh, mi rattristo sempre quando perdo una lettrice, ma spero che al tuo rientro
dalle vacanze sarai felice di leggere gli aggiornamenti fatti. Un bacio grande
Poppi - mi iscrivo al club per ammazzare Ben in Brufoloso, anche se credo che ci
abbia già pensato Lucius a farlo scappare a gambe levate. Grave errore mettersi
contro un Malfoy! Un bacione, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
Ady91 - ti ringrazio, cara. Sono felice che ti stai appassionando alla coppia!
Per quanto riguarda lo specchio... dai, che serpe sarebbe Narcissa se
confessasse tutto ai professori e si liberasse del suo oggetto di vanità
preferito? ^^ Ti abbraccio e ti ringrazio ancora dell'affetto che mi dimostri.
Lorhen - nooo, la lacrimuccia no!! Ti ringrazio dei complimenti, direi che sono
fin troppo graditi! ^^ Sapere che ti ho quasi fatto "vivere" la scena è...
davvero gratificante. Grazie di cuore. Ho visto che hai scritto una
Lucius/Narcissa, appena posso mi fiondo a leggerla - non sia mai che mi perdo
una storia su loro due!
Fly Piton - lieta di averti emozionata, cara. Mi spiace ma in questo capitolo ho
dovuto farli litigare un po' - cosa alquanto triste, ma quando si ha a che fare
con Lucius Malfoy... Bèh, fammi sapere che ne pensi, e intanto ti mando un
grosso bacio, più grosso di quello che Narcissa ha dato Sev! :-p
Eheheh!
Mooncarda: già, Narcissa si sente sempre un po' in colpa, eppure è troppo
vanitosa per liberarsi dello Specchio di Serpeverde! Che dobbiam fare se non
pazientare? ^^ Un bacione
Lily_Snape: ti ho accontentata, credo, visto che Severus e Lily sono comparsi -
per un attimo - in questo capitolo. Li vedrai ancora insieme, perciò continua a
leggermi! ^^
NarcissaM