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Autore: Fifilla995    19/03/2014    2 recensioni
Allora, mi era stato chiesto, dopo che alcupe persone hanno letto la mia One-Shot, di scrivere una long sui personaggi di Naminè e Draco, e così ho fatto.
Siamo agli sgoccioli della II guerra magica. Naminè, da tutti ormai creduta una mangiamorte, smaschera il fatto di non esserlo proprio quando Draco, nonostante Voldemort lo avesse solo usato, decide ancora di seguirlo. La famiglia Malfoy prende il suo atto come tradimento e, come tutti i Malfoy che si rispettano, i traditori devono sparire dalla loro vita, portando così a dividere anche Naminè e Draco.
Draco ha di fronte due scelte: o stare con lei o seguire la sua famiglia che è predisposta al peggio e Draco, per l'essere stato tradito e per l'orgoglio sceglie la sua famiglia. Nessuno dei due sa se si incontreranno di nuovo.
Una serie di peripezie accadono nella loro vita, alla fine della guerra, dopo la ricostruzione di Hogwarts i ragazzi riprendono con il loro ultimo anno di scuola, dove si incontrano nuovamente ma sono come estranei. Non si parlano più ed a nessuno dei due (apparentemente) importa qualcosa dell'altro. Beh, sta a voi scoprire come finirà.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da VII libro alternativo
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Capitolo 2.

E' passato ormai un po' di tempo da quando Voldemort è morto, Harry ha vinto e Draco è andato via. Il mese di Giugno è appena iniziato e comincia a far caldo.
Dalla battaglia sono cambiate molte cose: Neville si è dichiarato a Luna e adesso stanno insieme, Ron ed Hermione si sono ufficialmente fidanzati e lo stesso hanno fatto Ginny e Harry, dopo il consenso di Ron ovviamente. I ragazzi, spesso, vengono a trovarmi al Malfoy Manor e stiamo insieme per giorni interi. Ogni tanto decidono anche di dormire qui anche se, alla fine, non si dorme per davvero. 
Hogwarts è stata ricostruita e adesso è pronta per riaccoglierci tutti per il nostro ultimo anno, a settembre.

L'unica cosa rimasta invariata è l'assenza di Draco. A quella non mi abituerò mai. 

Non è come lasciarsi tra fidanzati, oh no, è qualcosa di più. E’ come se fosse morto un fratello, quasi come George e Fred. Oh Fred. Mi manca troppo anche lui. 

Sono rinchiusa nella mia stanza quando, ad interrompere i miei pensieri, giunge il suono del campanello all’ingresso. Scendo ad aprire ma so già di chi si tratta.

-Non puoi dire di no, diglielo anche tu, Ginny.- dice Hermione entrando in casa, mentre io non capisco di cosa parla. 
-E' vero, ci sarà da divertirsi parecchio!- continua Ginny, sorridendo.
-Ragazze...- faccio per chiedere spiegazioni ma Hermione mi interrompe.
-Ho comprato questo vestito stupendo e non vedo l'ora di indossarlo!- dice mostrando un vestito color porpora che tiene tra le braccia. 

-Ragazze...- riprovo mentre chiudo il portone e mi volto a guardarle.

-Oh si, il porpora ti starà una meraviglia addosso!- 

-INSOMMA, VOLETE DIRMI DI CHE STATE PARLANDO?-
grido, almeno mi danno retta.

- Naminè, giusto, ci sei pure tu.- dice Ginny quasi sorpresa.

-Maddai, non mi dire.- borbotto alzando gli occhi al cielo

-Non fare la spiritosa e provati questo- dice Ginny passandomi un vestito lilla -Ho pensato che si abbinasse bene con il colore dei tuoi occhi che… perché adesso sono viola?- continua quasi spaventata.

-Volete dirmi di cosa state parlando?- evito la domanda. Nessuno, a parte Draco e i Malfoy, ha mai fatto caso al colore dei miei occhi che cambia, dal lilla al nero, a secondo del mio umore.
-Una festa- dice Hermione
-A casa mia- si intromette Ginny
-Stasera- continua Hermione
-E tu devi esserci!- esclamano poi all’unisono. 
-Una festa?-
-Si-
dice Ginny
-Alla Tana?-
-Esatto.-
-Non ne ho voglia-
dico mollandole di nuovo tra le braccia il vestito.
-Oh si che ne hai. E ora ti provi questo senza fiatare- interviene Hermione ripassandomi il vestito lilla.
Acconsento a provarlo solo perché Ginny ed Hermione mi guardano minacciose. Così, con un sospiro, salgo in bagno e mi spoglio.

Osservo bene il vestito ed è davvero carino, lo ammetto. E’ un modello a fascia, con un nastro di seta attorno alla vita che termina dietro con un bel fiocco. Il corpetto è stretto ed è di raso, mentre sotto la gonna si allarga ed è ricoperta da un velo sottile, sempre di raso. Lo indosso e devo dire che non mi sta male. Faccio un paio di giri per vedermi meglio allo specchio e, sentendomi un po' una principessa, raggiungo le ragazze nel soggiorno. 

-Oooooh- dicono all'unisono le ragazze -Sei un incanto!-

-Grazie, Herm- sono quasi imbarazzata.
-Ora metti queste- dice Ginny con in mano un paio di scarpe beige, altissime.
-Ma sono troppo alte, Ginny!- 
-Ho detto di mettertele, non discutere- 

Nessuno ha mai detto a quelle due di essere un po’ prepotenti? Faccio un sospiro e mi chino per indossare le scarpe.
-Una bambola, no, Herm?- 
Hermione acconsente alle parole della Weasley con un sorriso.

-Bene, Naminè, noi adesso andiamo. Abbiamo ancora troppe cose da fare. Verrà a prenderti Harry più tardi, okay? A dopo- dice Ginny e Hermione la segue e, ancora emozionate, escono dalla villa.

-Io non volevo nemmeno andarci...- sbuffo togliendomi le scarpe e sdraiandomi sul divano di pelle lì vicino. 
Il mio sguardo ricade su un piccolo oggettino magico, posto sul tavolino di vetro accanto a me. E’ una sorta di calendario.
Noto con dispiacere la data: 4 Giugno 1998. Domani, Draco compirà diciotto anni e io non sarò con lui, per la prima volta. 
-Chissà dove è finito- penso ad alta voce.
Mi alzo poi dal divano con l'intento di sistemare gli oggetti disseminati per la casa e metto anche un po' d'acqua a bollire per il tè. 
Non passa molto tempo e sento qualcuno materializzarsi nel soggiorno. Sobbalzo. Il cuore inizia a battermi all'impazzata e dalla cucina mi fiondo nel soggiorno.
-Draco?- dico subito, speranzosa. “E tornato!” penso e, con un sorriso che farebbe invidia al mondo intero, guardo la una figura maschile proprio davanti a me aspettandomi Draco. Il sorriso si smorza immediatamente.
-Ah. Harry, sei tu…scusami io... è che voi usate sempre la porta e allora...-
-Scusami tu, Naminè-
mormora Harry quasi dispiaciuto di avermi illuso.
-Posso offrirti del tè?- 
-Nah, non vale la pena che ti scomodi per me- 

Rido di gusto alla sua affermazione -Ho capito che tu eri il Prescelto e tutto quello che vuoi, ma ti sembro il tipo di ragazza che si scomoda per fare le cose agli altri? Non lo facevo nemmeno con Draco- dico continuando a ridere così come Harry.
-Un esempio?- chiede lui
-Esempio di cosa?-
-Di Draco che ti chiede qualcosa…-

-Mmmh…vedi quei due divani di pelle?-
-So di essere cieco, Naminè, ma non penso di aver raggiunto certi livelli da non vedere quei divani-

-Comunque…- lo interrompo -Erano le vacanze di Natale del terzo anno di scuola. Io ero seduta lì a leggere un libro quando arriva lui, ordinandomi di fargli del tè. Gli ho risposto che credevo fosse stupido ma non così tanto da non saper bollire un po' d'acqua- ridacchio -Vabbè, alla fine se lo è fatto da solo e l’ha portato anche a me e ci siamo a parlare del più e del meno...- sorrido a quel ricordo ormai lontano. 

Noi dovremmo stare ancora seduti su quel divano a scherzare, non separati come adesso.

-Sembra che parli di un altro Draco- commenta Harry
-Si. Sotto tutta quell'arroganza c'è una persona che nessuno immagina. Certo, è vero che quell'arroganza fa parte del suo essere e la usava anche con me. Abbiamo litigato un sacco per colpa delle nostre teste calde… Solo che, quando decideva di lasciare spazio alla dolcezza, allora era un altro Draco. Per farla breve, non quello che si aggirava per la scuola sentendosi superiore a tutti- faccio fatica a non piangere di nuovo. 
-Wow-
-Ma tu, Harry, perché sei qui così presto? Non dovevi venire tra un paio d'ore?-
-Stavo impazzendo con Ginny, perciò sono venuto prima.-

Accenno un sorriso – Capisco. Comunque vieni, non hai bisogno che ti mostri la cucina, tanto sai già dov'è.- prendo due tazze dalla dispensa, entrambe color panna e con sopra disegnato lo stemma verde-argento dei Serpeverde, e dopo aver versato il tè in entrambe, gliene porgo una.
-Perdonami per lo stemma- 
-Chissà che farebbe Lucius se sapesse che questa casa è diventata una dimora per noi Grifondoro...-
dice Harry, divertito.
-La brucierebbe, come minimo. Sarebbe un oltraggio per lui. Solo Serpeverdi in questa casa- rispondo per poi bere un po' di tè caldo.
-E tu?-

-Bella domanda. L'ha presa malissimo quando ha saputo che ero finita a Grifondoro, peggio di come l'ha presa Draco, ma nonostante tutto, si è contenuto. Credo provi per me un misto tra affetto e responsabilità. Conosco questa famiglia da quando avevo due anni. I miei genitori erano come loro, Mangiamorte, e passavano tanto tempo insieme. Quando avevo cinque anni mia madre morì e mio padre, quando avevo sette anni, mi lasciò qui con i Malfoy, in loro custodia, facendosi promettere che avrebbero avuto cura di me e poi sparì- continuo a bere il mio tè. Questo tipo di domande mi irritano parecchio. 

-E non hai saputo più nulla di lui?-
-E' ancora vivo, me lo sento.-
dico. Erano tutte cose che non volevo dire a nessuno che non fosse Draco ma adesso le cose sono cambiate parecchio, e io ho trovato degli ottimi amici anche in Harry e gli altri.
-Comunque, andiamo? Non vedo l'ora di divertirmi.- metto le tazze a lavare per poi dirigermi nel soggiorno. L'idea di mettermi quelle scarpe tanto alte non mi va a genio ma non ho altra scelta. 
Harry mi raggiunge subito e ci smaterializziamo.

Il posto in cui arriviamo è stranissimo, mai visto in vita mia. Scruto la casa da fuori ed è davvero strana. Ha con un cortile enorme, tutto addobbato per la festicciola che hanno organizzato. Grandi tavoli rosso-oro sono messi ai lati dei giardino con sopra ogni tipo di cosa da mangiare. Al centro ci sono diversi tavolini rotondi, anch'essi decorati coi colori rosso-oro, e delle sedie attorno.
Ginny è bellissima con i suoi capelli rossi e quel vestito cremisi che sembra sia stato cucito apposta per lei. Sposto il mio sguardo da lei ad Hermione, bella da far paura. I capelli mossi sono tutti raccolti da un lato e il vestito color porpora, lo stesso che ha fatto vedere oggi a casa mia, le sta d'incanto.
-Ciao ragazzi.- si avvicina George –Wow, Naminè, sembri una principessa stasera.- continua rimanendo a bocca aperta.
-Ero considerata la principessa delle serpi fino a poco tempo fa, se proprio vuoi saperlo.- tutti mi guardano male -Okay, forse questo non dovevo dirlo-. Draco veniva considerato come il principe delle serpi, tutto il resto, è venuto da sé.
-Che ne dite se andiamo a divertirci? Vogliamo vedere le ragazze divertirsi.- dice George indicando un punto in cui Neville e Luna stanno ballando e salvandomi in calcio d'angolo.
-Io non so ballare.- mento. Il mio lamentarmi mi fa sembrare quasi una bambina di due anni.
-E io che ci sto a fare qui? Dai, che poi abbiamo una proposta da farti.- dice George. Una proposta? A me? 
Ma il solo fatto di stare insieme a George a divertirmi come non facevo da tempo, mi fa dimenticare presto quello che mi ha appena detto. 

*****
-George, fermiamoci un po', ho sete…Sono ore che non ci diamo tregua.-
-Però ti stai divertendo, eh!.- 

Sorrido, come negare? Ammiro George, la sua forza nonostante la perdita di Fred. Ammiro la forza di tutti che, nonostante il dolore, vanno avanti. 
Insieme a George mi avvicino a Molly e Arthur, molto felici di vedermi, per prendere un bicchiere di Whisky Incendiario, giusto per andarci sul leggero. 
-Glielo avete detto?-

-No. Ancora no, aspettavamo te, papà.-
-Chiesto cosa?-
domando incuriosita. Il resto del gruppo di avvicina a noi e Hermione e Ginny sorridono emozionate.
-Abbiamo una proposta per te, Naminè, vieni, sediamoci dentro-

L'interno della casa è strano come tutto il resto. E’ un ambiente semplice, ma tanto accogliente. 
Ci accomodiamo attorno a un tavolino nel soggiorno che mi sembra microscopico, o forse, sono io ad essere abituata a luoghi più grandi. 
Prendo posto sul divano e il resto della famiglia prende posto in delle sedie, accanto a me.
-Sono iniziati i mesi estivi e come ben sai, tu sei tutta sola al Malfoy Manor..- inizia a parlare Arthur. 

-Beh, si..-
-Ecco, volevamo chiederti se ti andrebbe di passare questi mesi qui con noi.- 
-Cosa? Qui?-
sgrano gli occhi -Ma non creo disturbo? Cioè, già siete tanti, metteteci anche che la casa è piccola, siete sicuri?-
-Scusaci tanto se la principessina è abituata ai livelli alti…- 
-RON, QUESTA BATTUTA NON CI STAVA PROPRIO!-
ruggisco
-Lascialo perdere Ron, allora? Ci stai?.- interviene George
-Possiamo dire che ti stiamo obbligando.- prende parola Ginny.
-Credo di non poter proprio rifiutare allora. Solo… datemi tempo fino a domani, così da poter prendere tutto ciò che mi serve.-
-Perfetto, fantastico allora. Ora però, torniamo in cortile, la notte è lunga e noi siamo giovani.- conclude George tirandomi per un braccio fuori in cortile.
Continuo a divertirmi con tutti loro, felice per aver trovato persone speciali come loro, sempre di buonumore e con tanta voglia di ridere e scherzare. Nonostante tutto però, il mio pensiero fisso è sempre e solo Draco e al fatto che, mentre io mi diverto, non so dov'è, come sta, che fa…
Alle quattro di mattina decido di tornare al Malfoy Manor, quella casa fredda come il ghiaccio, vuota e senza amore. Appena arrivata, do da mangiare a Xion e poi, senza nemmeno spogliarmi, vado direttamente a letto.



Angolo me :D
Ecco il secondo capitolo ragazzi. Se non c'è scritto nulla di che è perchè è solo un capitolo di passaggio per non arrivare direttamente alla tragedia. Lo ammetto, è banale e mi dispiace per questo, però aspetto voi per sapere cosa ne pensate, se vi piace, se non mi devo ritirare direttamente. 
Beh, non ho molto da dire, apparte il fatto che ringrazio di nuovo Raya_Cap_Fee che si è presa la premura di rivedere tutto ogni volta, per togliere le imperfezioni :3 
Beh, allora, aspetto voi e le vostre recensioni. Ciau belli :3
_Fede_ 
  
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