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Autore: MeG098    19/03/2014    0 recensioni
-Abby è una ragazza come tutte le altre,combattuta fra il desiderio di essere semplice ma anche di essere conosciuta in tutto il Bridget's college,e lo diventerà solo dopo aver conosciuto Henry.
Quando l'amore è pura follia,laddove regna il male,i Trusts sono pronti a cambattere , ma grandi misteri si celano nel passato di Abby,dove per raggiungere la verità andrà incontro a realtà tristi e oscure,realtà che sono state nascoste per molti anni. ''Combattere o morire '',''combattere'' rispose Abby.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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UNa lunce intensa svegliò Abby,distesa su un lettino .La prima cosa che pensò fu a dove si trovava. La zona era più o meno conosciuta,come dimenticarla?  La zona dove Abby e Valerie hanno passato i loro migliori periodi dell'infanzia,l'URBAN PARK,o meglio ''parco del girasole''.. Era questo il nome attribuito a quel parco da Abby,poichè era popolato da girasoli che risplendevano anche sotto la pioggia.
Perchè si trovava lì? Cos'era successo?

-E adesso cosa ne facciamo di lei?
Abby sentì una voce,oscura,misteriosa,irriconoscibile,un senso di angoscia e di terrore la prevalse,aveva paura di cadere per terra,rotolando con il corpo sul pavimento di lava che si estendeva. Si trovava in un cratere,o meglio un cratere artificiale,pensò a che artefice del male dovrebbe essere chi ha creato quel posto. Si fermò e osservò il luogo. Adesso sentiva la voce di Valerie,si,era proprio lui.
-Faccia quello che vuole mio padrone.
-Ah,ti ho addomesticato proprio bene-ribatteva la voce sconosciuta.
Abby urlò,non voleva crederci,eppure era vero,era stata tradita,l'esperienza più brutta per Abby era stata perdere il suo migliore amico da bambina, giocando insieme fu investito,si chiamava Mark. Ma si rimise in moto,non nascondendosi in vane illusioni,fabbricandosi piccoli ricordi e accumulandoli nella memoria,come una canzone. Lei non poteva morire,lei non doveva morire. Lo strano individuo pigiò il tasto rosso che si trovava su un contaimer di metallo, piano piano il lettino scendeva sempre di più verso la profondità della lava. Un ultimo urlo uscì dalla bocca di Abby.
-vale non puoi farmi questo,ricordi? era una promessa la nostra,se tu eri triste io ero triste,se tu eri felice io ero felice,eravamo io nel tuo corpo e tu nel mio,non puoi lasciarmi andare,so che non ce la farai.
-Sono diventato così intorpidito 
Non riesco più a sentirti lì.Diventato così stanco e così tanto più consapevole. Tutto quello che desidero fare è essere più me e meno come te.
Abby stava morendo e sta volta doveva morire,si sentiva delusa dalla vita,che ha preso in prestito il suo cuore per poi spargerlo come pezzi di puzzle sul tavolo e farne cio' che voleva,era delusa dalla fiducia data a Valerie,era delusa dall'amore,di quell'amore non ricambiato che la faceva sentire sfigata,era meglio morire che vivere con rimpianti e delusioni. Chiuse gli occhi,il piede toccò la lava e per un attimo Rose sembrava incenerirsi,ma non fu così.

Nel sogno Abby vide delle ombre che si avvicinavano sempre di più. Erano i suoi genitori. Sapeva che era un sogno ma aveva il terrore che tutto ciò potesse finire,che non avrebbe potuto stare con i suoi genitori. Voleva vivere per sempre in quella dimensione irreale,rintanandosi nelle nuvole,stando felice con la sua famiglia. Li sognava,li sognava ogni notte. Ricordava le parole di suo padre:-piccola mia,come stai?- E lei che ripeteva-Sto male e nessuno lo capisce,voi mi mancate,mi mancate più di ogni cosa. Mi mancate come al mendicante manca il cibo,come al ragazzo triste manca la musica,come al drogato manca la sua droga. Voi siete tutto per me,e tu Papà adesso che lo sai sei e sarai il mio angelo custode,ho ancora il tuo braccialetto,ricordi?
Che peccato che tutto ciò era solo un sogno. L'amore è un castigo: siamo puniti per non aver saputo restare soli. Siamo puniti per aver amato troppo,incondizionalmente dai torti e dalle ragioni, Abbiamo paura di vivere la vita al  O meglio,abbiamo paura di sorridere al nemico,di non stare bene con nessuno.
Abby aveva la strana sensazione di volare,di sentirsi un angelo,di avere le ali insanguinate,sangue d'amore,sacrificio per non aver saputo rispettare la vita,amando troppo. Ci vuole più menefreghismo e meno amore. Perchè succedeva tutto a lei? Si sentiva di essere inutile,un piccolo scacco comandato dal cielo,che perdeva ogni partita. Volava con la mente,nel piccolo cielo,essì,era piccolo vedendolo da lì,era un spazio infinito di nuvole,ma a lei sembrava piccolo. Sentiva i suoi genitori che le dicevano: -la vitta è fatta di gioie,speranze,nobiltà e povertà. Purtroppo il destino ha riservato per te un futuro strano,tu non sei una ragazza semplice,non sei nemmeno ricca ma nemmeno povera,pero' Abby tu hai un potere unico,indescrivibile. Tienilo a cuore,scopri tutti i suoi particolari. Fallo per noi,fallo per vendicarci.C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza.
Abbi cura.



Abby sentì un tocco,un lieve tocco che le scioglieva i capellì. Si sveglio',tutto era finito,si trovava in un lettino,al suo fianco c'erano delle dottoresse con il voso coperto,o meglio non avevano occhi. Si spaventò.
-tranquilla,siamo qui per aiutarti-dissero queste.
-io sono Ally e lei è Patrice,siamo due sorelle,e siamo chiamate le SORELLE DI FUOCO. Abbiamo la medicina per guarirti,l'unica medicina,rara,solo per te.
-MA...Ma.. cosa è successo? Come mi trovo qui?
-Ti abbiamo trovato al fondo dell'urban park,ricoperta di lava,e la tua pelle non presenta alcuna ferita,non sappiamo tu chi sia signorina Abby Valmont,ma ciò che sappiamo è che tu sei immortale
  
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