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Autore: Imyoursmaljk    21/03/2014    2 recensioni
Nella vita di Sunshine non c'era mai stato molto per cui sorridere: la perdita di suo padre, madre e nonna costantemente in conflitto e l'adozione di una sorella le rendevano la vita praticamente impossibile. La sua vita era dipinta su era tela monotona che comprendeva i suoi corsi di letteratura all'università e le chiacchiere inutili con il suo migliore amico Zayn. La sua vita cambiò radicalmente all'arrivo del nuovo vicino, Louis Tomlinson; un ragazzo solare, pieno di vita e sempre con un sorriso stampato sulle labbra. Ma, dietro quel sorriso che tanto ostinava far vedere a tutti, nascondeva qualcosa? 
 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Come l'altra volta, in questo capitolo ci sarà una piccola scena di sesso, molto soft
e senza descrizioni particolari di piselli e patate. Chi non gradisce, appena vedrà la 
stellina rossa (*) può benissimo passare al prossimo capitolo visto che questo si conclude
con quella scena.
Buona lettura.

-CHANCE-

Day Six - Last Day 

Megan si catapultò immediatamente all'appartamento di Sunshine: le aveva mandato un messaggio e la cosa le era sembrata abbastanza grave, per questo prese il primo treno e corse da lei. Salì velocemente le scale e bussò alla porta che dopo qualche secondo si aprì. Meg abbracciò l'amica, è ancora tutta intera' pensò, ed entrò in casa. Si guardava attorno, dopotutto era la seconda volta che ci entrava e doveva farci ancora l'abitudine: tutto era in ordine e niente mostrava segni di una possibile rapina. Meg sbuffò ed incrociò le braccia al petto girandosi verso l'amica. La guardò con un sopracciglio alzato e Sunshine alzò gli occhi al cielo. «Che c'è?» sbottò Sun. «Non c'è stato nessun ladro, stupratore o assassino. Si può sapere perchè diavolo mi hai fatto venire?!» sbraitò la bionda.

Sun alzò una mano mimando una bocca che parla, prendendo in giro Meg. «Allora?!» disse poi l'amica. «Hai intenzione di dirmelo o devo tirare ad indovinare?» aggiunse. Sun si allontanò da lei e si gettò sul divano rosso. La mora la seguì, posizionandosi accanto a lei con le braccia ancora conserte. «Avanti, non fare così. Ricordati che mi devi ancora un favore!» le ricordò. In quel istante Megan si ricordò del favore che le aveva fatto l'amica, sostituendola al babysitting di quella famosa sera quando era uscita con il suo ragazzo. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e si sedette sul divano affianco a lei. «Che vuoi, Sun?» disse, fredda ed annoiata. Le labbra della ragazza stesa sul divano si curvarono in un sorriso. «Semplice: vieni con me stasera» annunciò. 

Sunshine non aveva scelto a caso questa condizione ma bensì con un motivo preciso: aveva paura di stare sola con Zayn. Il rapporto tra loro due non era più lo stesso e, in un certo senso, aveva una paura tremenda di sbagliare e perderlo completamente. Meg sgranò gli occhi, le sembrava di aver sentito male. «Come uscire con te, mi prendi in giro?» Sunshine rise. «Ovvio che no, mia cara. Zayn mi ha praticamente costretta ad un appuntamento e non voglio presentarmi da sola» spiegò con molta calma. Ovviamente Zayn non poté rifiutare la condizione posta dalla ragazza, altrimenti Sunshine non sarebbe mai uscita con lui. 

«Sembra bellis-... Zayn ti ha chiesto un'appuntamento? Mi sono persa qualcosa, Sun?» si corresse, riducendo gli occhi a fessure. Boom. Megan aveva fatto centro; Sunshine non le aveva ancora detto niente riguardo l'avvicinamento di loro due in questi giorni, tanto meno la visita del pakistano nel suo appartamento. «Dettagli. Il punto è che tu verrai con me stasera» esclamò decisa. «Ascolta, non ho voglia di trottarvi dietro, quindi no, non verrò con voi. E poi scusa, perchè ti servo io?» ribatté Megan, scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sunshine le accarezzò la guancia, strizzandola successivamente. «Oh mio piccola Megan Foster, perchè sarà un double date, ecco il motivo» spiegò, foggiando un sorriso completamente nuovo e mai vista dall'amica. Meg sgranò nuovamente gli occhi, era più che sorpresa. 

«Cazzo, potevi dirlo subito invece di girarci attorno!» urlò entusiasta. Certo che uscire con un ragazzo sconosciuto con rientrava nei canoni della ragazza ma almeno in questo modo l'uscita sarebbe stata completamente diversa. «Ottimo. Ti consiglio di tornartene a casa ed iniziare a prepararti perchè 'Mister Abbronzatura' sarà qua tra circa tre ore» spiegò, mimando con le mani le virgolette. Velocemente l'amica raccolse il suo giubbotto e se lo infilò. «Hai almeno una mezza idea dove andremo?» chiese prima di uscire dall'appartamento. «Nope» rispose sventolando l'indice. La porta si chiuse ed era nuovamente sola nel suo piccolo e vuoto appartamento.

* * *

«Zayn, mi stai ascoltando? Ti ho ripetuto per la quarta volta quale cintura mi hai chiesto di andarti a prendere» sbuffò il biondino. Mancava poco e si sarebbero visti ed il moro era nervoso da fare schifo. Non era sicuro che le sarebbe piaciuto il posto dove aveva scelto di portarla, né se le sarebbe piaciuto trascorre la serata con lui. Ma doveva rischiare. «Al diavolo!» sentì provenire Zayn dall'altra stanza. Josh, un vecchio amico di famiglia, aveva accettato di accompagnarlo al suo appuntamento, nonostante non avesse idea di com'era fatta Megan. «Quella marrone ti avevo detto!» urlò dall'altra stanza, mentre cercava di infilarsi i calzini e sentendo un borbotto da parte del ragazzo ma a cui non diede molta importanza. Quest'ultimo lo raggiunse in camera da letto e gli porse la cintura. Se la cinse attorno la vita, infilandola nei rispettivi buchi e chiudendola. 

«Dimmi, un po'... Questa Megan... Com'è?» chiese curioso. Ottima domanda, pensò Zayn. Non che Megan fosse una brutta ragazza, ma non era il suo tipo, decisamente. Era alta circa un metro e settanta, robusta ma non obesa, e aveva dei capelli tendenti al rosso-biondo ed occhi verdi. Probabilmente l'unica cosa che gli piaceva in lei erano proprio gli occhi. «Diciamo che è... Una ragazza interessante» rispose semplicemente, annuendo. «Interessante» ripeté tra sé e sé, «e questa Sunshine con cui uscirai tu, com'è?» Quando Josh gli domandò questo, Zayn trattenne il respiro. Dove doveva cominciare dove non c'era un fine; che quando i suoi occhi marroni brillavano si sentiva morire, che il suo sorriso gli provocava dei brividi assurdi, che quando sente il suo nome uscire dalle sue labbra il mondo attorno a lui non esisteva più. Sunshine era perfetta nei suoi occhi. 

«Oh guarda, dobbiamo assolutamente andarle a prendere!» cambiò discorso il moro. Josh guardò l'orologio che portava al polso e velocemente si avviarono verso il veicolo del pakistano. Durante il tragitto nessuno dei due parlò, probabilmente perchè il biondino era un po' infastidito del fatto che Zayn aveva il deviato il discorso su Sunshine. Dopo circa dieci minuti raggiunsero l'edificio bianco dove si trovavano le ragazze. Zayn scese dalla macchina e suonò al citofono. «Chi è?» chiese una voce metallica attraverso l'apparecchio. «Sono Zayn, scendete» ispose, ritornando alla macchina però senza entrarci. 

Dopo qualche secondo vide le due ragazze uscire dal portoncino: Sunshine era bellissima con quel vestito rosso e si meravigliò di essere riuscito a trovare la taglia giusta. Fasciava perfettamente le sue curve, senza sembrare troppo volgare, e i suoi bellissimi capelli marroni svolazzavano nell'aria per via del vento, mischiandolo con il suo profumo di ciliegie; Megan, invece, indossava un vestito bianco con la fantasia di fiori rosa e aveva i capelli biondi rialzati in una crocchia. Stava benissimo ma non era niente messa a confronto con la sua Sunshine. Sorrise alle ragazze e da gentiluomo le aprì lo sportello, chiudendolo successivamente e salendo in macchina anche lui. 

Partirono. I primi minuti passarono in silenzio, forse per l'imbraazzo, forse per il fatto che nessuno sapeva cosa dire di preciso. «Dunque... Dove andiamo?» domandò Megan schietta e guardando il moro dal specchio retrovisore che era al posto giuda. «Ad un posto» rise, guardando entrambe le ragazze dallo specchietto. «Dove, Zayn?» disse Sun, a tono basso e posando una mano sulla spalla del moro. Zayn riusciva e sentire il calore della sua mano calda sulla spalla, nonostante stesse indossando il giubbotto di pelle. «Io direi di non fare altre domande» disse Josh, battendo una volte le mani e girandosi leggermente verso dietro per parlare con le ragazze. «Se continuiamo così rischiamo di distrarre il nostro Jawaad» scherzò, facendo l'occhiolino.

Poco dopo arrivarono al porto e Sunshine si domandò perchè mai Zayn aveva scelto di portarla proprio qui per il loro primo appuntamento. Zayn parcheggiò e tutti gli altri tre lo seguirono. «Josh, vai avanti con loro. Io devo parlare un attimo con una persona» disse ed il biondo annuì, cingendo le braccia attorno le spalle delle ragazze ed accompagnandole su una nave di traghetto. Dove diavolo ci vuole portare?, pensò ancora Sunshine. Si accomodarono dentro il traghetto, Megan e Josh si erano seduti vicini ed avevano iniziato a chiacchierare. Sunshine più che mai in quel momento voleva che il moro fosse lì con lei, a farle compagnia, a parlarle, a starle vicino.

All'improvviso la porta si spalancò, facendo entrare il pakistano completamente infreddolito. «Possiamo andare!» annunciò e pochi secondi dopo i motori si azionarono. Zayn, ovviamente, si accomodò accanto a Sunshine sorridendole e poggiando una mano sulla sua coscia leggermente scoperta, senza alcuna malizia. Il viaggio non durò molto e Zayn continuava a chiedersi se avesse fatto bene a scegliere questo posto. Josh e Meg scesero per primi dal traghetto e qualche dopo istante anche Sunshine accompagnata da Zayn. Era completamente buio e il freddo l'investi completamente, soprattutto alle gambe scoperte. «Aspettate un attimo» disse Zayn, allontanandosi di qualche passo. «Zayn, mi vuoi dire dove cavolo siamo?!» urlò Sunshine, stringendo le braccia petto per il freddo. Il moro le non rispose ma riuscì a sentire il rumore dei cespugli. Che stesse pisciando? No, impossibile. 

«E luce fu» disse Zayn azionando gli interruttori. Uno ad uno gli fari si accesero, illuminando il monumento davanti a loro. «Non è possibile» mormorò Meg, coprendosi la bocca con le mani. «Sì invece» ribatté velocemente il moro, «che razza di newyorkesi saremmo senza mai aver visitato questa bellezza?» esordì entusiasta. Sunshine si sentì pietrificata: Statue of the Liberty era un monumento che l'aveva sempre affascinata ed ora poterla toccare le sembrava qualcosa di innaturale. «E non è tutto» aggiunse, uscendo dal capotto un paio di chiavi. La ragazza inclinò la testa, dubbiosa. «Seguimi!» disse, afferrandola per il polso e trascinandola con sé. 

Con quella chiave aprì una porta, che poi si rivelò di essere un'ascensore. «Prego» sorrise Josh, invitando la ragazza a spingere il pulsante. Dopo pochi minuti si ritrovarono al vettore più alto della statua, cioè la corona. Sunshine guardò fuori dalle finestre come incantata, osservando la sua città da una vista completamente nuova. «Ti piace?» le sussurrò Zayn, abbracciandola da dietro e poggiando il mento sulla sua spalla. «T..tantissimo.» balbettò, sentendo una scossa di brividi, dovute non solo per il freddo.


* * *

«Sono carini insieme, non credi?» mormorò Zayn, sorridendo alla ragazza accanto a sè. Da quando erano ritornati da Ellis Island, Josh e Megan sembravano di non poter essere più staccati: scherzavano, ridevano e parlavano come se fossero amici di vecchia data e questo non poté farle altro che piacere. «Già, Meg merita veramente una persona che riesca a renderla felice» disse, osservando la coppia davanti a lei che passeggiava spensierata tra le strade di New York. Zayn le scostò i capelli dalle spalle, scoprendole l'orecchio e le sussurrò dolcemente: «Anche tu lo meriti Sun, davvero.»

Sunshine sentì il suo cuore aumentare di battiti per le parole così piene di significato. Sì, anche lei meritava qualcuno che la rendesse felice, e magari quel qualcuno era proprio di fronte a lei. La ragazza di voltò verso il moro, vedendo i suoi occhi luccicare e allungò la mano per carezzargli la guancia. Quasi tremante Zayn poggiò la sua mano su quella della ragazza, massaggiandole il dorso e con l'altra le strinse il fianco. Quando i loro visi pian piano si avvicinarono, Sunshine riuscì a sentire l'alito caldo del ragazzo sulla sua guancia e quasi il cuore le saltava fuori dalla cassa toracica. 

Il ragazzo si avvicinò un altro pò, sfiorandole le labbra ma non azzardò poggiarle su quelle di Sunshine: voleva che fosse lei a volerlo, perchè lui più di ogni altra cosa voleva riassaporare quella labbra carnose. Stava solo aspettando che fosse anche lei a volerlo. Sunshine decise di porre fino a questa distanza e fece finalmente incontrare le loro labbra, mandando fuori di testa il ragazzo. Era un semplice bacio a stampo, ma questo bastò al ragazzo per farlo sentire come in paradiso. Gli baciò ripetutamente le labbra, intrufolando la mano in mezzo i suoi capelli setosi neri. Quando si staccarono il moro aveva ancora gli occhi chiusi e si passò la lingua tra le labbra, come se volesse conservarne il sapore. 

«Accompagnami a casa, ti prego» mormorò la ragazza. Un brivido gli percorse l'intera spina dorsale, pensando quasi di non aver sentito ben le parole. Azzardò quasi di chiederle di ripetere la frase. Zayn rimase impalato e quindi la ragazza afferrò la sua mano e lo trascinò con sé fino ad arrivare alla sua macchina. «Ti prego Zayn, voglio andare a casa» ripeté la ragazza. Titubante salì e mise in moto la macchina. Durante il breve percorso il moro si domandava a cosa fosse dovuta questa reazione da parte della ragazza; In fondo non aveva fatto niente di male, anzi non l'aveva nemmeno baciata ma aveva aspettato che fosse lei a farlo. Nella testa gli frullavano mille domande con zero risposte, finchè fu costretto a fermasi davanti all'edificio bianco.

Sceserò dalla macchina e l'accompagnò fino al portoncino per salutarla ma non era in grado in quel momento a formulare una frase di senso compiuto. «Dunque» disse Zayn, torturandosi la mani. «E' stato una bellissima serata, grazie davvero» gli sorrise la ragazza. Zayn ricambiò ed annuì, iniziando a fare qualche passo verso la macchina. Ma all'improvviso la ragazza lo bloccò dalle spalle, attirandolo a sè e baciandolo. Questo gesto inaspettato non gli dispiacque affatto, tanto che portò le mani ai suoi fianchi stringendoli. Il bacio iniziò a diventare sempre più passionale quando il ragazzo le accarezzò le labbra con la lingua, facendole schiudere per far incontrare le loro lingue. Con il fiato corto si staccarono, poggiando le fronti uno sull'altra. «Resta con me, stanotte» soffiò Sunshine, stringendo tra le mani ancora i suoi capelli. 

Velocemente salirono le scale, mano nella mano, e quando la porta si aprì Zayn non si avventò nuovamente sulle sue labbra. No, lui rimase immobile davanti la porta come se ci fosse una barriera ad impedirgli di entrare. Fu Sunshine a prendere la sua mano e tirarlo dolcemente all'interno dell'appartamento e successivamente anche nella camera da letto. Sun non accese nemmeno le luci ma cercò subito di nuovo un contatto con le labbra del ragazzo. La ragazza prese il viso di Zayn tra le mani e lo avvicinò al suo in modo da poter far incontrare nuovamente le loro labbra. 

«Fallo» soffiò la ragazza sulle labbra del moro, «voglio che tu mi ama» aggiunse, spostando i lati della giacca di pelle di Zayn e facendola cadere per terra. * Zayn prese coraggio e fece lo stesso con la giacca leggera che lei portava alle spalle, scoprendo le clavicole e facendo mostrare il suo corpo fasciato dal suo vestito rosso. Portò le labbra al collo di lei, lasciando dei baci delicati e accarezzandole la schiena con le mani. Lei stringeva con una mano i capelli corvini di Zayn mentre l'aveva poggiata sul fianco del ragazzo. Raggiunse la zip del vestito e la tirò giù, senza alcuna fretta ma con delicatezza. Il vestito scivolò a terra, lasciandola in intimo e permettendo al ragazzo di bearsi nel vedere la ragazza che tanto amava in tutta la sua bellezza di fronte a lui. 

Sun iniziò ad aprire i vari bottoni della camicia del ragazzo, scoprendo pian piano i tatuaggi che aveva sparsi sul petto e sul resto del corpo. La adagiò sul letto, accarezzandole il fianco e sporgendosi verso di lei ma sostenendosi sui gomiti per non pesarle e la baciò, con tutto l'amore e passione che possedeva. Si staccarono per un breve istante, solo per permettergli di slacciargli la cintura e sbottonargli i jeans, lanciandoli in una parte remota della stanza. «Il mio raggio di sole» mormorò Zayn, baciale l'addome piatto e salendo verso l'alto fino ad arrivare al suo collo. Con due dita le scosto l'ultimo indumento che aveva ancora addosso la ragazza sotto di lui, cioè gli slip, e lentamente li tirò verso il basso sfilandole dalle caviglie. Con i polpastrelli le sfiorava le gambe lunghe e magre, facendola rabbrividire per il tocco delicato. Rimasero soltanto i boxer a dividere i loro corpi, ma anche quest'ultimi finirono ben presto a fare compagnia al resto degli indumenti. 


Continuò a baciarle le labbra, sentendo il cuore martellargli contro il petto. «Sunshine, tu non hai idea di quanto ti ami» sussurrò, divaricandole le gambe e posizionandosi tra di loro. «Fammi provare quanto tu mi ami, ti prego» gemette Sunshine, stringendo le spalle del ragazzo che pian piano si faceva spazio a dentro di lei. Le spinte erano lente e delicate, con carezze e baci; non aveva niente da condividere dall'ultima volta in cui si erano trovati a letto insieme. Non c'era nessuna fretta, nessuna esitazione nei loro tocchi; stavano facendo l'amore,davvero questa volta. Né Sunshine o Zayn aveva il cuore spezzato, tanto meno c'era stato in gioco alcol. Questa volta era tutto più sincero, romantico, vero.

 

LOOK AT ME

Buon pomeriggio a tutte e anche buon inizio di primavera!
Vi ho chiesto di leggere lo spazio autrice per il semplice motivi che vi devo delle scuse:
Non ho aggiornato per quasi un mese intero, è vergognoso, quindi vi chiedo umilmente scusa.
Bene, ora che abbiamo chiarito questo, passiamo al capitolo:

1. L'appuntamento -> Ho voluto fare qualcosa di particolare ed essendo che la mia storia è 
ambientata a New York perchè non portarli alla statua della libertà. Asdfg

2. Josh e Meg -> Credo proprio che l'introdurrò loro come nuova coppia, dato che Isaac è 
in giro con i Wrong Direction, ahahah.

3. Il finale del capitolo -> Credo che questa parte si spieghi da sola, ahahah.
4.
 Scusate se trovate alcuni errori, ma l'ho scritto stanotte e potrebbero essere parecchi.

Voi che pensate di loro due, diventeranno finalmente una coppia e Sunshine si dimenticherà di Louis? 
A proposto di Louis... In questo capitolo non compare ma sarà prensente nel prossimo.
Poiiiiiii come sempre ringrazio le persone che seguono/ricordano/preferiscono la mia storia, stanno diventando
tante, ahahah. Ovviamente ringrazio anche chi recensisce e volevo anche parlare di questo...
Ad ogni capitolo vedo circa una cinquantina di visite di lettori ma solo 2-3 si degnano di dirmi cosa pensano
relamente della mia storia, il resto no. 
Insomma, non vi sto minacciando con una pistola puntata al petto di recensire ma mi farebbe piacere se qualcuno si farebbe sentire.
Good, ho detto tutto. Spero di non metterci nuovamente una vita ad aggiungere il prossimo capitolo.
A presto, Cristina.

Twitter: @Solidal_Love

Altre mie storie:
Strange.
Rebellion.

 
  
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