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Autore: Saju    03/07/2008    2 recensioni
Shikamaru sta con Ino, ma qualcosa è successo che lo turberà per tanto tempo. Sarà di fronte alla sceltà di ciò che è giusto e ciò che vuole. Cosa farà? Prima fanfic su Naruto...speriamo in bene! XD
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Altri, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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- E così, domani riparti…-

 

IL CUORE HA LE SUE RAGIONI CHE LA RAGIONE NON CONOSCE

 

- E così, domani riparti…-

Shikamaru se ne stava seduto, appoggiato con la schiena ad un tronco d’albero, poco lontano dall’entrata del villaggio.

La testa china e gli occhi fissi sulla sigaretta che teneva stretta tra le mani.

- Sì, torno a Suna. Ormai la missione è terminata –

 Temari stava in piedi davanti a lui, le braccia conserte, con quel suo solito sguardo troppo fiero. Il ventaglio, di fianco a lei, infilzato nel terreno.

- Capisco…- nervoso, il ragazzo cominciò a espirare il fumo, emettendolo poi nell’aria pesantemente.

Temari lo fissò per un breve istante, per poi volgere lo sguardo malinconico verso l’enorme semiarco di pietra che marcava l’inizio di Konoha.

Probabilmente non avrebbe rivisto quel villaggio per un bel po’ di tempo. Ma, soprattutto, non avrebbe rivisto lui.

Quella, era stata la sua ultima missione con i ninja di Konoha; da lì, in avanti, tutte le missioni sarebbero state sospese, in attesa della sperata alleanza tra Suna, Konoha e il paese della Stella.

- Avremo modo di rivederci? – chiese temerario Shikamaru, alzando lievemente la testa sotto gli occhi trepidanti di quella ragazza.

- Non lo so, può darsi…Dipende se l’alleanza tra i villaggi andrà a buon fine o no –

- Vero…- Altro tiro, altro sbuffo.

- Sei diventato un bravo genin…Non sei più il pivellino che mi ha sconfitto all’esame dei chuunin… – se ne uscì seria.

Mollò una leggera pacca sul ginocchio del ragazzo, tanto per sdrammatizzare quella situazione così gelida.

Lui le sorrise, un sorrisino malinconico - Anche tu sei migliorata, la tua tecnica…è sempre stata migliore della mia, peccato che adesso io la superi di gran lunga…

- Non fare il modesto con me, genietto da quattro soldi…Resti sempre un cacasotto in fatto di missioni! - ancora quell’aria fiera e superiore, quegli occhi furbi e magnetici e quel sorrisetto beffardo da vincitrice nata.

Shikamaru spense la sua sigaretta, fece un bel respiro, prese coraggio e decise di chiderglielo. Doveva sapere e doveva chiarire.

Per la prima volta, capì che non poteva permettersi di fare il finto tonto.

Prima o poi sarebbe saltato fuori tutto e ne avrebbe pagato le conseguenze.

Tanto valeva affidarsi alla sorte in quel momento.

- Temari, per quanto riguarda ciò che è successo…- iniziò, ma la ragazza lo zittì con una sola seccante occhiataccia.

Vide Temari irrigidirsi, le braccia stese lungo i fianchi e un pugno chiuso e lo sguardo basso.

Non era da lei fissare il terreno.

- Quello che è successo, è successo. Tuttavia, non voglio che quello stupido bacio ti procuri alcun problema. Abbiamo sbagliato e basta, succede. Ma non si ripeterà…-

Sicura, svelta, secca. Come una lama. Come il suo ventaglio quando parte all’attacco. Sfiora e affetta. Zac. Un taglio netto.

- Temari…- riesce a malapena a sussurrare il suo nome.

Quelle, erano decisamente le ultime parole che avrebbe voluto sentirsi dire.

Parole taglienti e che faceva un male maledetto.

- Shikamaru, sapevamo che sarebbe successo, prima o poi. Abbiamo solo beccato il momento più sbagliato, tutto qua. E’ Ino la tua ragazza e con me hai commesso un errore. Non ci dare peso…- Lei era tranquilla, era sicura di quello che diceva, senza dare troppo peso ai fatti.

Ancora una volta, usò quelle parole così taglienti. Gli avevano traforato lo stomaco, i polmoni, percorrendo le arterie fino al cuore. Un vero colpo da meastra.

- Mpf…-

- Cos’hai da sbuffare? – chiese la biondina. Questa volta, lo sguardo fisso su di lui.

- Io detesto questi casini…- sbuffò ancora, sorreggendosi la testa tra due pugni, i gomiti puntati sulle ginocchia.

- Dovresti ringraziarmi, invece, perché come ti ho già detto, domani me ne vado…Un problema in meno, direi…- lo guardò con quegli occhi acquamarina, profondi e penetranti, carichi di accusa.

- Questo non giustifica niente. Devo trovare una dannata soluzione…- si battè una mano sulla fronte, ripetutamente. Non sapeva cosa fare né cosa dire. Odiava quella situazione. Odiava le complicazioni. Odiava gli intrecci. Odiava tradire.

- Nara, non si tratta di calcolare la strategia migliore, non siamo in missione. Si tratta di capire che hai avuto una debolezza e basta…-

- Lo so. Ecco perché tutto ciò mi scoccia –

Lui stava con Ino, ormai da un anno e qualche mese. Era felice, si sentiva felice con lei.

Credeva di averla dimenticata, credeva di aver sorpassato quella cottarella adolescenziale per la ragazza di Suna. Ma non era così. Non lo era mai stato.

- Non hai le palle. Come non hai le palle per fare il ninja, non hai le palle per seguire i tuoi sentimenti. Sei solo un codardo, oltre che scansafatiche. Potrai essere un genio sul piano teorico, ma è nelle azioni che uno compie che si capisce davvero con chi si ha a che fare. E tu non stai facendo niente. –

- E che cosa dovrei fare? – gridò esasperato. Ormai non sapeva assolutamente che pesci pigliare.

- Accettare il dato di fatto che ciò che è successo tra noi è successo solo per circostanza e convincerti che io non devo avere a che fare con la storia tra te e Ino! –

Lei era ancora calma e pareva davvero sicura delle sue parole. Ma lui non era calmo, per niente.

- Perciò non te n’è fregato mai niente di me, o sbaglio?-

Non potè udire la risposta, perché una voce femminile lo stava chiamando, imperterrita.

- Shikaaaaaaaaaaa! –

-Adesso è meglio che vada. La tua dolce metà ti sta cercando…-

Temari si caricò sulle spalle il pesante ventaglio, legandolo stretto al nastro rosso che le cingeva la vita.

- Ehi, aspetta…Non mi saluti? – chiese disperatamente il ragazzo, alzandosi in piedi nel vano tentativo di salutarla, per bene, un’ultima volta.

- Ci rivedremo, Nara…- e come il vento, sparì veloce tra le fronde degli alberi…

- Tesoro! Ma come sei finito quaggiù? Ti ho cercato per tutto il villaggio! –

Una bella ragazza bionda, con grandi occhi azzurri, gli si avvicinò sensuale, prendendolo dolcemente per mano.

- Scusa Ino, avevo bisogno di…pensare…- rispose il moro, schioccandole un docile bacio in fronte.

-Ehi, com’è andata la missione? Ti sono mancata? –

Ino si strinse ancora di più al braccio del suo ragazzo.

- S-sì, certo tesoro…-

Detto questo, la biondina li saltò in collo, baciandolo con amore. Ma lui non ci mise tutta questa passione e restava quasi passivo al giocare delle sue labbra morbide sulle sue.

- Shika, che hai? Sei…strano…- chiese preoccupata, scostandosi con tranquillità dal moro.

- E’ che il ritorno da Suna mi ha stancato parecchio…- borbottò sbadigliando pesantemente, pregando che non si accorgesse della sua titubanza.

- Ti accompagno a casa? –

- No, tranquilla…Tu vai pure in negozio, io sto ancora un po’ qua, poi vado a casa. Ci vediamo stasera…- l’assicurò, dandole un ultimo bacio a stampo, prima di salutarla.

- Come vuoi…A dopo, amore! – rispose allegra, lasciandoli un frizzante buffetto sulla guancia, prima di scappare verso il villaggio.

Shikamaru si lasciò cadere nuovamente sotto l’albero.

Non sapeva assolutamente dove andare a sbattere la testa.

Mille pensieri svolazzavo incontinenti nella mente, ma uno in particolare continuava a risuonarli nel petto.

 

FLASHBACK

Lui, Temari, Kiba, Neji e Kankuro erano in missione segreta verso il villaggio della Stella, per assicurarsi che nessun membro della banda di Orochimaru mettesse le grinfie sulla Stella sacra a quel villaggio. Ordine di Tsunade.

Erano ore che saltavo tra i rami del bosco che divideva Konoha dall’altro villaggio, per ciò decedettero di arrestarsi per la notte in un piccolo spiazzo, nel mezzo della foresta.

Una volta appiccato il fuoco e steso i saccoapeli, i due ragazzi si ritrovarono da soli, a parlare della loro vita e aspettative, come due vecchi amici.

- Io non ho mai voluto fare il ninja…-

- E questo già si sapeva… - le rispose prontamente lei, sfoggiando uno dei suoi soliti sorrissetti birichini.

- La domanda è…perchè hai fatto il ninjja allora? –

Temari li stava seduta accanto, le gambe piegate e la testolina appoggiata sulle ginocchia nude, rivolta in direzione di Shikamaru, che stava sdraiato comodamente su un saccoapelo, col ventre all’insù.

- Pensavo sarebbe stato divertente…e poi, lo faceva anche mio padre…-

- Sei molto legato a lui? –

- A chi? A mio padre? –

- E a chi, se no…- rispose sarcastica, come al solito.

- Sì. Mi trovo bene con lui. Mi ha insegnato tanto, soprattutto sulle donne…- e a questo punto gli scappò un sorriso, ripensando alla frase che spesso li ripeteva: “Figliolo, le donne sono solo delle grandi seccature. Se riescono a strapparti un sorriso ogni volta che le pensi, sei fottuto”.

- , ma adesso sei cambiato o sbaglio? –

- Forse un po’…-

- Del resto, adesso stai con Ino…-

- Già…-

Temari trattenne una risatina.

- Perché ridi? –

- Mi è venuto in mente la prima volta che ci siamo conosciuti, nell’arena degli esami ella selezione per i chuunin. Non dimenticherò mai la tua faccia rivolta all’insù, dopo che Naruto ti aveva spiattellato a terra…E poi mi ricordo come mi guardavi durante il combattimento, sembravi proprio un misogino convinto! Mi odiavi! Invece adesso ti sei fatto la ragazza, non sbuffi più, o quasi mai, e…-

Shikamaru, senza neanche lasciarla finire di parlare, si alzò di scatto, intrappolandole le parole con un bacio.

Temari spalancò gli occhi, interdetta. Stava per scansarti, ma non lo fece e si limitò a chiudere gli occhi, per abbandonarsi a quel peccato.

Fu un bacio voluto e aspettato da troppo tempo.

Quasi di colpo la ragazza si staccò da quell’unione che stava decisamente prendendo una brutta piega, protendendo il palmo delle mani sul petto del ragazzo.

- Nara, che cazzo stiamo facendo? – I suoi occhi erano impauriti, ancora increduli, ma allo stesso tempo corrugati, quasi a voler linciare Shikamaru che la guardava con occhi più stralunati dei suoi.

- H-hai ragione…Scusa…Io, non so cosa mi sia preso...…- riuscì solo a biascicare qualche parola annaspata, con lo sguardo basso, colpevole.

In quel momento li raggiunsero Kiba , Neji e Kankuro, che nel frattempo erano andati a fare rifornimenti per la legna.

Da lì in avanti non ebbero più modo di restare da soli “.

 

FINE FLASHBACK

 

Il ragazzo scrollò la testa, quasi a volersi liberare di quell’immagine che si continuava a ripetere nella sua mente.

Si alzò in piedi, deciso e sicuro di dove dovesse andare.

Aveva bisogno parlare, aveva bisogno di consigli e aveva bisogno di qualcuno che lo avrebbe saputo ascoltare davvero.

Choji se ne stava seduto su una panchina, di fronte al negozio di fiori Inuzuka.

Stava aspettando Ino per la pausa pranzo, poi, insieme sarebbe dovuti andare a recuperare Shikamaru.

Ma il moro fece capolinea da lui ancor prima che la ragazza staccasse il turno.

- Choji, ho bisogno di te….-

- Ehilà! Shika! –

- Muoviti, prima che Ino ci veda…-

- Ma veramente la stavo…-

Shikamaru trascinò l’amico fino in cima al terrazzo di un vecchio palazzo, dov’erano soliti incontrarsi a contemplare le nuvole quand’erano piccoli.

Shikamaru si sdraiò sul tavolo di legno che sorgeva in mezzo al piazzale, mentre Choji vi si sedette sopra, un po’ goffamente.

Ci fu silenzio per qualche minuto, poi Shikamaru cominciò a parlare.

- Ho baciato Temari…-

Choji, per poco, non s’ingozzava con la sua stessa saliva. Si battè un forte colpo sul petto, dopo di che si voltò a fissare l’amico gli occhi fuori dalle orbite, increduli.

- C-Cosa hai detto, scusa? -

- Ho baciato Temari…- Il moro si rizzò col busto, restando con le mani congiunte a forma di triangolo e la punta di questo che sorreggeva la sua fronte.

- Ma…Quando? Come? – Choji proprio non poteva creder alle sue orecchie.

- In missione…Eravamo soli, lei mi stava parlando…Era così…dannatamente belle e dolce, che… che ne so cosa m’è preso! M’è venuto istintivo baciarla…- Ancora non poteva spiegarsi neanche lui il perché di quel gesto così avventato, o forse lo sapeva, ma non voleva crederci.

- Ino lo sa? –

- Oh, si..Certo che lo sa! Mi ha pure chiesto com’è stato….- Povero Choji, a volte era così ingenuo…

- Ok, non lo sa. Perciò, le hai fatto le corna? –

- E’ quello che ti ho appena detto…-

- E che pensi di fare? –

- Ah, io non lo so. Speravo potessi aiutarmi tu…Io non so cosa fare…-

- , se l’hai baciata per circostanza, ma non te ne frega niente di lei, a Ino è meglio che non dica nulla, che poi quella si altera, sbraita e chi la sta a sentire…Quindi, ti continui a vivere la tua love story con lei e basta…”

Shikamaru rimase in silenzio, con gli occhi fissi nel vuoto.

- Se invece, come deduco dalla tua reazione e da quel che ho potuto notare in questi anni, te ne frega e anche parecchio di Temari, allora, caro mio, ti sei messo in un bel casino…-

- Fin qui, c’ero arrivato anch’io, grazie…- rispose amaramente ironico il moro.

- Shika, sarò sincero…Non puoi prendere per il culo quelle due. Devi scegliere: o salvi la storia con Ino e dici addio a Temari una volta per tutte, oppure chiudi con Ino e ti godi felice l’ipotetica storia con la ragazza di Suna-

- Io non voglio troncare con Ino, perché mi piace, ne sono innamorato e…siamo insieme un anno e passa... Non posso buttare tutto al vento, così, per un mio capriccio. Non se lo merita…E poi, non so neanche se a Temari gliene frega davvero qualcosa di me…-

- Allora a posto, no? Non dici niente e basta…-

- Il problema non è se dirglielo o no…Il problema è che, cazzo…Si può essere innamorati di due ragazze, contemporaneamente? –

- Sei innamorato di Temari?! –

- Credo di sì…Insomma…Sì, credo di sì, merda…-

- Shika, ho sempre saputo che eri un ragazzo complicato, ma adesso stai facendo del tuo meglio, davvero! Diamine, hai 18 anni…Come puoi venirmi a dire che ami Ino, ma ami anche Temari? Queste sono cose da medie…Tsk…-

- Choji, cristo! Non so cosa fare! Ho il cervello a pezzi! –

-Vuoi un consiglio? –

- Te ne sarei grato... -  sempre con un tocco di sarcasmo.

- Resta con Ino e vedi di levarti Temari dalla testa…-

Quella parole erano state decisamente un’altra batosta. Levarsi dalla testa Temari? Impossibile. Lei era come il prezzemolo, per lui. La vedeva dappertutto. Anche quando s’era messo con Ino, non aveva smesso di pensarla e sognarla. In effetti, perché s’era messo con Ino? Forse per quella sua dolcezza e premurosità che Temari soffocava deliberatamente, quando stava con lui.

- Choji, non posso dimenticarla…Io la voglio...-

- Ma vuoi anche Ino, giusto? –

- Già…-

- Bello mio, tutti vorremmo avere due belle ragazze a fianco, ma qui si tratta di sentimenti. Coi sentimenti non si gioca, Shika. Devi fare chiarezza. Prenditi uno, due, tre giorni o una settimana, insomma, del tempo per riflettere. Pensa a chi vuoi davvero, senza esser condizionato da nessuno e da niente…Dammi retta, segui il tuo istinto e basta…E che non sia una questione di sesso, grazie…- Choji schioccò un occhiolino all’amico che sorrise per quella stupida battuta.

- Hai ragione Choji. Devo…devo cercare di capire chi voglio davvero. Però... con Ino…Vedi, nel caso scoprissi che Temari fosse quella che voglio davvero, come faccio a mollare Ino così, su due piedi? Capisci anche tu che non posso certo presentarmi da lei, sorridere e dire “Ehi, Ino! Ti lascio perché amo di più Temari “…Tralasciando il dettaglio che quella mi taglierebbe a cubetti, come potrei anche solo pensare di rovinare tutto ciò che abbiamo costruito in questi mesi, in un giorno? Non potrei…-

- Mpf, Shika…Supponiamo che sia Temari la tua, chiamamola, “scelta”, ok? –

- Ti seguo…-

- Bene. Allora, tu vuoi stare con Temari, lei, incrociamo le dita, vuole stare con te.

Unico problema: Ino.

Tu, per non farla soffrire, rimani assieme a Ino, anche se nel tuo profondo vuoi Temari. Cosa credi che sia più corretto? Ammettere che ti sei innamorato di un’altra o prendere per il culo la tua fidanzata e far soffrire, così, sia lei che Temari? Per non parlare del fatto che soffriresti anche tu perché non puoi stare con la persona che ami davvero…Che dici?– Choji cercò di essere il più chiaro possibile, associando uno strano gesticolare alle parole.

- Dico che è tutto un gran casino…- fu la risposa del moro, che prese a battersi la testa col palmo della mano.

- E’ l’amore, amico mio…E’ solo l’amore…- cercò si sollevarli il morale l’amico, battendoli delle leggere pacche sulla spalla.

- Fanculo l’amore, allora…lo sapevo che le donne portano solo rogna! Seccature…-

- A ma siete qui, ragazzi! –

La voce di Ino giunse alle orecchie dei ragazzi come una scossa elettrica.

La ragazza si avvicinò serena a Shikamaru, facendosi spazio tra le gambe penzolanti del ragazzo.

- Tesoro, è tutto il giorno che ti nascondi, c’è forse qualche problema?  - domandò sensuale, giocando col codino ad ananas del suo fidanzata.

Shikamaru deglutì, detestando ogni singola goccia di sudore che li stava solcando il viso.

- Ehm, ma no Ino…Niente…-

- Siamo venuti qua in ricordo dei vecchi tempi, quando stavamo ancora all’accademia…- tentò di salvare la situazione Choji, sfoggiando un sorriso a 32 denti.

- Giusto. Eravamo dei così piccoli marmocchi…-

I due ragazzi si lanciarono occhiatine complici, mentre Ino li osservava sempre più stranita.

- Cero che siete strani, comunque che ne dite di andare da Ichikaru? Ci stanno aspettando Sakura, Sasuke Naruto, Hinata e gli altri…-

- Andiamo, dai…- si alzò Shikamaru, prendendo per mano Ino e trascinandosela dietro, assieme a Choji.  

Per tutto il resto del giorno, Shikamaru non potè far altro che pensare a lei.

Anche quando fece l’amore con Ino, lui pensava a lei e sapeva bene che non c’era cosa peggiore del pensare a un’altra in quel momento.

D’un tratto si ricordò delle parole di Shikaku : “…se riescono a strapparti un sorriso ogni volta che le pensi, sei fottuto”. Era fottuto, dannatamente fottuto, perché ogni volta che pensava a lei, non sorrideva e basta, ma il suo cuore batteva all’impazzata. Ogni volta che se la ricordava a combattere, ogni volta che pensava ai suoi occhi prepotenti che lo fissavano, ogni volta che riviveva quel breve contatto con le sue labbra, ogni volta che sentiva il vento sfiorargli la faccia e ogni volta che dei granelli di sabbia s’intrufolavano nei suoi occhi, lui la voleva, la voleva più di ogni altra cosa.

Lei era ovunque e lui sapeva bene che ovunque avrebbe avuto bisogno di lei.

 

***

Era passato un mese dalla partenza della biondina di Suna ed era ormai chiaro che la relazione con Ino stava in piedi per inerzia, più che per passione e amore.

Ino si era accorta da qualche tempo che le cose non funzionavano più come una volta tra di loro, ma era evidente che faceva finta di niente e che tutto andasse alla grande.

A confronto loro, un Naruto e un’ Hinata erano molto più affiatati.

Non facevano l’amore da qualche settimana, eppure le occasioni non era certo mancate.

Nessuno dei due voleva decidersi ad affrontare la situazione, chi per paura di fronteggiare la realtà e chi per paura di ammettere la realtà.

Entrambi vivevano la loro storia, se ancora così la si poteva chiamare, come se niente fosse, tra bugie e litigate e brevissimi momenti di intimità.

Un giorno Shikamaru e Ino stavano seduti al solito muretto, che si ergeva di fronte al negozio di fiori Yamanka, quando Choji li raggiunse in tutta fretta.

- Shika! Tsunade vuole vederti immediatamente! -

- Che succede? – chiese tremendamente svogliato il ragazzo.

- Non lo so, non mi ha detto niente, ma è urgente. Corri! –

- Va bene, va bene, ci vado…-

- Ehi, ti accompagno…-

- Scusa Ino, ma se l’hokage ha chiesto solo di me ci sarà un motivo…Ci vediamo dopo, ragazzi…Ciao…- e corse verso il palazzo dell’hogake, lasciano una Ino imbronciata in compagni del suo migliore amico.

- Io non lo capisco! Ma che diavolo li prende!?-  cominciò a borbottare fra sé e sé Ino, al fianco di Choji.

- Magari ha litigato coi suoi…- azzardò Choji, cercando di essere convincete.

- Andiamo, Cho! Lo sai meglio di me che pur di non litigare con loro, acconsentirebbe a fare di tutto e di più! E’ troppo pigro anche per sollevare una discussione…Ma anche se fosse come dici te, non vedo perché debba prendersela con me! Sono la sua ragazza! Ho il sacrosanto diritto di stare più tempo possibile con lui! – la faccia di Ino si rattristò e una debole lacrima le solcò il viso..

- Ino…-

- Choji, lo sto perdendo! Non mi ama più, lo sento! – si tuffò tra le braccia forti dell’amico, con le lacrime che cominciarono a scendere sempre più veloci.

- Ino, non fare così…Magari è solo stressato per qualcosa…- la buttò là Choji, sapendo bene cosa frullasse in testa all’amico in quel periodo.

- Cho, se sai qualcosa dimmelo, subito! – i suoi occhi blu mare lo fissavano carichi di accusa, quasi volessero strappare via  a forza la risposta alla sua infelicità con Shikamaru.

- Io…-

- Sei il suo migliore amico! Devi sapere per forza! Dimmelo! –

- Non posso. Non è giusto…-

- Me ne frego se non è giusto! Giuro che non mi arrabbio né vado a dirgli qualcosa, coraggio…Spara…-

Lui la guardò negli occhi, trattenne un respiro e sputò il rospo alla velocità della luce.

Gli raccontò del loro bacio e della chiacchierata che aveva fatto la mattina della sua partenza.

Ino restò semplicemente senza parole.

- Ha b-baciato…quella brutta troietta di Suna!!!??? – più che rabbia, Ino aveva in corpo odio puro. Lo aveva sempre avvisato che non sopportava il tradimento e lui l’aveva tradita.

L’aveva tradita moralmente, fisicamente e spiritualmente…E la stava ancora tradendo, la stava ancora prendendo in giro.

Pianse parecchio tempo tra le braccia di Choji, il quale si limitava ad accarezzarle la testolina bionda e a schioccarle qualche delicato bacio in fronte, senza proferire parola, ma partecipando solo al suo dolore.

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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